Il pranzo della domenica

Nella cucina, vissuta e accogliente, si respira il calore della casa. L’aria è densa di profumi invitanti: l’aroma del dolce appena sfornato si mescola a quello intenso del sugo che ribolle piano sul fornello: sentori di pomodoro, basilico. L’odore della domenica. Sul piano del tavolo in marmo, c’è ancora un velo di farina e una bottiglia d’olio aperta accanto al tagliere con le erbe tritate.
Nella stanza Tiziana si muove con naturalezza. Indossa un grembiule leggero che si stringe attorno alla sua vita sinuosa. Le maniche della camicetta leggermente arrotolate, lavora con mani esperte, impastando e mescolando con un cucchiaio di legno.
Si volta a guardare qualcosa fuori dalla la finestra. Le tende leggere si muovono appena con la brezza, un raggio di sole le illumina il viso, accendendo il rossetto sulle sue labbra. Sul fornello, una pentola tintinna dolcemente, ogni movimento racconta una storia di dedizione e passione per la casa, mentre attorno a lei l’ambiente respira vita, e sapori autentici.
Sul piccolo divano coperto da un plaid, guarda svogliatamente la TV Mario, suo marito, che per godere dell’atmosfera domenicale l’ha zittita togliendo l’audio. Mario, al contrario della moglie, è molto pigro e da qualche tempo ha perso ogni entusiasmo. Ha amato molto Tiziana, per la sua bellezza e per tantissime altre cose, ma ora ha perduto ogni vigore mentre lei è vivace e bella come sempre è stata.
Al suono del campanello la casa viene scossa dall’entrata di Francesca e Salvatore che spesso condividono con i genitori di lei il pranzo della domenica.
Francesca e Salvatore sono due bei ragazzi, lei minutina ma dai bei lineamenti, lui moro con i baffi è lo stereotipo del carabiniere, mestiere che in effetti fa.
Con discrezione Salvatore osserva sempre Tiziana che nonostante la differenza di età risulta ai suoi occhi molto attraente. Nel servire a tavola le due donne si alternano con un automatismo perfetto. Gli occhi di Salvatore scendono però discreti sul seno di lei che si solleva leggermente ogni volta che si china in avanti, sfiorando appena il bordo del grembiule. Poi, il suo sguardo scivola più in basso, lungo le curve morbide del suo corpo, fino alla coscia che si intravede dallo spacco sottile del vestito.
Oggi Salvatore è molto più preso da Tiziana, tanto è che teme addirittura di essere notato, ma nonostante la situazione familiare così compromettente, il membro gli si inturgidisce come non mai. Infatti ancorché il suo desiderio sia rivolto altrove, con calore stringe i fianchi e le cosce della moglie quando si pone vicino a lui per sparecchiare.
Il ritorno in questa casa per Francesca evoca sempre ricordi del passato: la sua vita da ragazza nel quartiere popolare di Centocelle, che traspariva povertà ma nel contempo era pieno di giovani e di vita spensierata. La “coppia giovane” chiamiamola, incoraggiata dai genitori, si ritira nella ex camera di Francesca per il riposo pomeridiano.
Salvatore approfitta subito per placare i suoi bollenti spiriti ed appena entrati in camera abbraccia da dietro Francesca. “Amò che succede? Già stai così?” gli dice lei. Salvatore la gira e la bacia ardentemente sulle labbra mentre lei comincia eccitata a tirargli giù la zip dei pantaloni, ma Salvatore ha fretta e soprattutto ha in mente il seno della mamma ed il suo profumo, il bagliore delle sue gambe. La spinge giù fino a che lei non si imbatte nel suo cazzo in erezione. In ginocchio lecca la cappella e come lei sa ben fare comincia a muoversi con il membro ben piantato nella bocca. Lo abbraccia con entrambe le mani sul sedere per stringere tutto il suo cazzo a se, ma quasi subito sente in bocca un grosso fiotto di sborra calda che a malapena riesce come d’abitudine ad ingoiare. Salvatore ha represso ogni verso ma Francesca amorevolmente pulisce con la lingua i lati della sua bocca ed il pene ancora turgido.
“Salvato’ ” dice lei “ma che t’è preso? Mai t’avevo visto così eccitato, poi sei venuto in un attimo …”
Salvatore buttato sul letto con gli occhi chiusi si gode quel momento mentre Francesca abbracciata a lui attende pazientemente una risposta.
“Bo France non lo so neanche io. Meglio così significa che mi piaci”.
Salvatore è inquieto, eccitato ed inquieto. Guarda Francesca che riposa tranquilla, ma tutta la situazione, che lui solo ha in mente, seguita a tenerlo sulla corda. Si alza ed in boxer e maglietta cerca qualcosa. Va alla finestra, poca gente per strada. Gira per la stanza, poi inevitabilmente apre lentamente la porta. Appoggiato allo stipite della cucina, leggermente nascosto dall’ombra del corridoio, la osserva con un’intensità silenziosa. Il suo sguardo segue ogni movimento di Tiziana, rapito dalla naturale sensualità con cui si muove tra i fornelli. La vede sollevare una ciocca di capelli dietro l’orecchio, il rossetto sulle sue labbra accendersi sotto la luce mentre toglie alcune stoviglie già lavate.
I suoi occhi scendono sul seno procace che si immagina da sotto la camicetta grande e morbido. Poi, il suo sguardo scivola più in basso, lungo le curve morbide del suo corpo, fino alle gambe lisce e ben proporzionate. Il vapore che sale dalla lavastoviglie sembra accarezzarle la pelle, rendendola ancora più luminosa. Lui deglutisce, sentendo il calore salire al petto. Stringe le dita contro lo stipite della porta, trattenendo il respiro per non farsi notare, mentre il desiderio si riaccende più forte che mai facendo dilatare i suoi boxer.
Come se lo sentisse Tiziana si gira lentamente verso la porta ed incrocia il suo sguardo con quello di lui. L'atmosfera in cucina si fa magicamente intima e silenziosa, c'è una tensione sottile che pervade l'aria. Lei non sembra meravigliata di ciò che sta accadendo, guarda il segno evidente della sua erezione in modo impudico. Lui avanza senza abbassare lo sguardo, sentendo il battito del suo cuore accelerare. La mascella si contrae in un’esitazione impercettibile. Tiziana gli fa segno col dito di fare silenzio poiché suo marito ronfa sul divano, ma anche lei avanza buttando a terra il panno con cui si stava asciugando le mani. Non c'è bisogno di parole tutto è nel modo in cui si guardano, in come ogni sguardo si posa sui loro corpi con un’intensità che comunica il loro inconfessabile desiderio.
Le loro labbra si incontrano in un bacio passionale, una fusione di desiderio e calore. Salvatore, sentendo il suo corpo vicino, inizia ad esplorarlo con le mani, scivolando lungo le sue curve.

Il calore della cucina diventava sempre più intenso. Salvatore, affascinato dalla bellezza di Tiziana, si china leggermente e bacia il suo seno, facendola gemere di piacere. Ogni tocco delle sue labbra sulla pelle calda la fa sentire viva e desiderata.

Tiziana fa scivolare le mani bagnate lungo il corpo di Marco, raggiungendo il suo pene, già eretto e pronto a rispondere al suo desiderio. Con movimenti lenti ma decisi, inizia a masturbarlo, mentre lui soffoca gemiti di piacere. La sborra arriva presto a riempire la mano di Tiziana che attende qualche attimo ma poi la passa con voluttà in mezzo al suo meraviglioso seno leccandola poi per pulirsi le dita.
"Voglio sentirti dentro di me, stronzo" sussurra Tiziana con il respiro affannato “Voglio il tuo cazzo! , ma non ora” e guarda di nuovo il divano in cui Mario dorme beato davanti alla TV muta.