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La giovane mamma al campo di calcio


di EdocatoX
13.06.2025    |    695    |    2 9.5
"Quasi come una sberla forte e improvvisa arrivarono le sue parole: “so di piacerti, me ne sono accorta dal primo sguardo che mi hai rivolto, le donne hanno..."
Questo racconto è dedicato ad una cara persona, vogliazza80, con cui ho instaurato un bel rapporto empatico, seppur solo virtuale.
Da giovane ho avuto un discreto successo con le ragazze, ero carino ma la simpatia, la parlantina e le buone maniere erano le mie doti migliori.
Non ho mai tradito la mia partner di turno fino al matrimonio quando, l’incontro con la mia ex, ha rotto questo mio tabù!
Interrotta la relazione extraconiugale ho ripreso a dedicarmi alla mia famiglia anche perché nei confronti di mia moglie ho sempre provato un forte sentimento e molta attrazione fisica.
Ho 43 anni, altezza media, leggermente brizzolato ed un accenno di pancetta, sono sportivo ed impegnato nello sport e proprio in questo ambiente, ultimamente, mi sono sentito nuovamente intrigato da una donna che non è mia moglie.
Si chiama Elisa, ha quasi 40 anni, bionda, un bel fisico, non magra ma morbida e ben delineata, una sesta misura di seno, una donna alla mano, simpatica ed ironica, è la mamma di un amico di calcio di mio figlio.
Mi ricordo le prime volte che la osservavo, i lineamenti del suo viso, le forme del suo corpo, il color grano dei suoi capelli, il sorriso ammaliante. L’amicizia tra i nostri figli mi ha facilitato la conoscenza. Dopo i primi timidi saluti abbiamo cominciato a scambiarci qualche parola di convenienza, poi il numero di cellulare e, sempre all’insaputa di mia moglie, ho cominciato a messaggiarmi con lei; mia moglie non accetterebbe mai un’amicizia con un’altra donna, a maggior ragione se di aspetto gradevole come Elisa.
Questa conoscenza celata mi ha da subito intrigato e l’intrigo e la paura di poter essere scoperto è una cosa che mi eccita tantissimo.
Ricordo il primo messaggio, è stato a lungo pensato ma poi, come spesso succede, è stato banale.
Lo scambio di messaggi è diventato sempre più assiduo in qualsiasi ora del giorno, ho dovuto prendere i primi accorgimenti per non essere scoperto spesso approfittando dell’assenza di mia moglie per lavoro o perché presa da altre faccende; mi sono accorto che il rapporto con mia moglie si stava incrinando, era più distante, sarà per il passare di tanti anni insieme; non sopporto la monotonia ma so che quando viene meno la rimpiangiamo.
Stavo, anzi, sto vivendo la conoscenza di Elisa con molto trasporto ed esaltandomi per i lenti passi in avanti che quasi quotidianamente mi hanno avvicinato a Lei. Nelle ultime settimane ci siamo sentiti sempre più spesso, Elisa mi ha sempre detto che con me è bello parlare, da qualche giorno abbiamo cominciato anche a confidarci, ho percepito una maggiore fiducia e uno sguardo differente nei miei confronti.
Spesso mi sono rinchiuso in bagno per dare sfogo al desiderio che ho di Lei, immaginando di appartarci dietro il campo di calcio e baciarci furtivamente guardandoci intorno con la paura di poter essere scoperti.
Ieri sera, dopo l’allenamento, era in programma una serata in pizzeria organizzata da tempo dalla società di calcio dei nostri figli per festeggiare la fine della stagione agonistica. La pizzeria è distante circa 30 minuti di macchina da casa, avevo proposto a mia moglie di cenare fuori per non ritornare indietro di nuovo con la macchina ma lei aveva rifiutato adducendo la sua solita stanchezza da lavoro.
Ho azzardato la stessa proposta ad Elisa precisando che non volevo crearle nessun tipo di imbarazzo; rispose ironicamente che l’unico imbarazzo poteva essere per me che sono sposato e che lei, oramai, non doveva dar conto più a nessuno. Quella sua risposta mi aveva sorpreso piacevolmente anche se ero ancora incerto sulle sue intenzioni considerato che fino ad allora non mi aveva dato nessun segnale di apertura.
Poco dopo i miei dubbi sono stati fugati da un suo messaggio in cui diceva che preferiva andare con macchine separate per non dare modo alle persone di sparlare di noi.
Ci sono rimasto male!
L’unica mia consolazione era di poter restare in sua compagnia, conoscerla meglio e cercare, senza assilli, di far breccia in lei.
Prima di accompagnare mio figlio in pizzeria mi sono fatto una doccia rinfrescante, mi sono masturbato per evitare un’ eccessiva tempesta ormonale.
Arrivati davanti il locale ho salutato mio figlio e mi sono allontanato lentamente cercando la macchina di Elisa che non vedevo, pensavo che avesse avuto un ripensamento, ho ripreso la strada di casa con l’umore a terra.
Circa a metà strada ho ricevuto una suo messaggio, si scusava per non essere venuta, il figlio l’aveva accompagnato il padre che non vedeva da tempo: “scusami tanto” scrisse “non potevo dirgli di no, è pur sempre il padre, se non ti dispiace e non ti fai un’idea sbagliata di me vorrei invitarti a casa, mangiamo qualcosa insieme e poi quando è ora torni riprendere tuo figlio, va bene?”.
Risposi di si in preda ad uno stato di eccitazione improvviso.
Ricevuta la posizione della sua abitazione, per fortuna distante da casa mia, mi sono avviato, durante il tragitto ero agitato e pensieroso “ devo comportarmi bene” pensavo, “è la prima volta a casa sua e non posso essere impulsivo, devo rimanere tranquillo e senza aspettative, chissà come sarà casa sua, come sarà vestita”, tanti erano i pensieri nella mia testa tanto da arrivare sotto casa sua senza quasi accorgermene.
La zona era residenziale, Elisa viveva in un bel condominio, il portone era aperto e sono salito al secondo piano come mi aveva indicato, mi stava aspettando sull’uscio, era vestita in maniera sportiva, con jeans attillati, scarpe da tennis bianche e una maglietta bianca riempita dal suo seno prosperoso, mi ha dato due baci sulle guance e mi ha fatto accomodare. L’appartamento piccolino ma ben arredato, stile moderno e oggetti di arredo più antichi.
Ci siamo diretti in cucina, la osservavo preparare la cena e sempre più ne rimanevo incantato, non solo il corpo mi attraeva, erano i suoi gesti, il suo modo di muoversi, la sua voce, mi chiedevo se me ne stessi innamorando. Abbiamo cenato senza mai smettere di conversare come persone che si conoscono da sempre, a fine cena l’ho aiutata a sparecchiare e a preparare il caffè.
Quasi come una sberla forte e improvvisa arrivarono le sue parole: “so di piacerti, me ne sono accorta dal primo sguardo che mi hai rivolto, le donne hanno una buona percezione, apprezzo che hai saputo gestire il tuo impulso e mi hai sempre rispettato, ho sofferto molto negli ultimi anni per il divorzio e ho difficoltà ad aprirmi ad altre persone”.
L’ ho interrotta cercando di rassicurarla sulle mie intenzioni ma, senza darmi modo di spiegare, si è avvicinata e mi ha baciato, ero frastornato dalle forti emozioni vissute in quell’ultimo minuto.
Ho cercato di riprendere il controllo e godermi il calore delle sue labbra, ho preso il suo viso tra le mie mani accarezzandola e trasformando il contatto tra le labbra in un bacio vero, intenso, caldo; ho sentito le sue mani accarezzare la mia schiena, cercare un contatto carnale, avevo desiderio di continuare a baciarla mentre lei mi sfilava la camicia, mi ha accarezzato il torace, stuzzicato i capezzoli per poi dirigersi verso il mio basso ventre.
Si è sfilata la maglietta ed il reggiseno, il mio cazzo, già duro, alla vista di quei seni enormi, leggermente cadenti ma con delle splendide aureole di un rosa chiaro, stava scoppiando, il contatto della sua mano sopra gli slip aveva fatto il resto; dovevo prendere il controllo per non esplodere all’istante, le ho sfilato i pantaloni e tolto gli slip bianchi, l’ho fatta sedere su di una sedia e, dopo averle allargato le gambe e aver ammirato la sua rada peluria bionda, l’ho masturbata con la lingua percependo il suo piacere, più sentivo il desiderio crescere più la mia lingua si insinuava nella sua vulva, al culmine del piacere mise le mani tra i miei capelli tirandoli con forza.
Si è poi alzata e voltata appoggiandosi con le mani sulla credenza e invitandomi a prenderla da dietro, l’ho masturbata con le dita prima di penetrarla, ho fatto scivolare lentamente il mio cazzo nella sua vulva e mi sono mosso lentamente dentro di lei, prima aggrappandomi ai suoi fianchi e successivamente massaggiandole i seni, si è voltata verso di me con la faccia stravolta dal piacere per guardarmi mentre la scopavo, il suo sguardo mi dava sicurezza e mi invitava ad aumentare il ritmo, sentivo sempre più forte il suo ansimare, si toccava il clitoride per aumentare il piacere ma rimaneva composta anche nel momento del piacere.
L’avevo sempre immaginata adagiata su di me, mi sono accomodato sulla sedia più vicina, l’ho accompagnata sopra di me, mi ha preso delicatamente il cazzo infilandolo nella sua intimità, muoveva il bacino lentamente, sentivo avvolto il mio cazzo dal calore della sua intimità, con la lingua mi dedicavo ai capezzoli e con le mani le massaggiavo i seni, era come avevo sempre sognato, Elisa aumentava pian piano il movimento del suo corpo sopra di me, le mia mani aggrappate ai suoi glutei l’accompagnavano in quella splendida danza erotica, sentivo il mio uccello pulsare sempre più forte, sentivo arrivare il piacere, Elisa se n’era accorta e alzandosi rapidamente prese il mio cazzo in bocca e ,stimolandolo con vigore, accolse tutto il mio godere nella sua bocca, mi distesi stremato ma felice sulla sedia con il mio membro ancora nella sua bocca.
Ho aperto gli occhi, era domenica pomeriggio, avevo gli slip sporchi di sperma, mia moglie era in cucina con un’amica, sono andato in bagno per farmi una doccia e nascondere gli slip sporchi del mio piacere onirico, la mia dolce ossessione per Elisa si era manifestata nel sonno, ora più che mai sono convinto che la desidero, il suo pensiero colora il grigio della mia vita matrimoniale, non so ancora se è un semplice vezzo di un uomo insoddisfatto o una passione duratura da coltivare, spero solo di capirlo presto!
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