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La migliore amica della mia ragazza


di Membro VIP di Annunci69.it MarcoAlfa19
10.10.2019    |    16.148    |    6 9.7
"Sento le pareti della fica che mi accolgono e lei sente la mia asta che entra ed esce..."
La settimana scorsa per motivi di lavoro sono dovuto andare 4 giorni a Londra per partecipare ad un convegno importante per l'azienda per cui lavoro oltre che degli incontri con dei clienti.
Ho preso una camera in un bell'albergo vicino alla sede della conferenza e sono arrivato in città la sera prima dell'evento. Arrivato in camera, ho fatto la doccia e sono voluto andare a fare una passeggiata dalle parti di Bond Street per dare un'occhiata ai negozi. Avevo promesso alla mia ragazza che se avessi avuto il tempo le avrei preso qualcosa dato che era dispiaciuta di non avermi potuto accompagnare. Mentre mi trovavo per le strade dei negozi mi chiama proprio lei e mi racconta della giornata, dell'ufficio, del lavoro e come sempre finisce per insinuare l'idea del matrimonio che a lei tanto sta a cuore. Io, come sempre durante le nostre conversazioni, finisco per farla ridere di qualcosa e lei di conseguenza dimentica tutto e non perde il buonumore. Poi mi dice "scemo, guarda che avrei pure Daniela e Laura pronte a farmi da testimone" e io "buon per te che tu sia già così decisa" e lei "Dani e Laura mi conoscono da sempre e so che mi adorano, anzi sai che Daniela si trova anche lei a Londra per un corso di formazione, magari mandale un messaggino". Io per tutta risposta le rispondo che non so se le scriverò perchè il convegno mi avrebbe rubato molto tempo. Intendiamoci, Daniela la conosco da tantissimo, ho un rapporto consolidato con lei essendo la più cara amica della mia ragazza, potrei chiamarla anche solo per dirle "Dani, ci prendiamo una birra veloce giusto per salutarci" e lei mi direbbe sì, ma ho voglia di tornare in albergo e controllare i documenti prima di vedere dei clienti. Il giorno dopo, mentre assisto alla conferenza mi arriva un messaggio al cellulare "perciò sei a Londra e non mi dici niente, come si dice stronzo in inglese?" Era Daniela, rido, le rispondo "Dani, scusa, ho un convegno, il capo, i clienti.. pensi che non ti voglia vedere? A quel punto mi risponde, ho promesso alla tua bella che stasera ti avrei fatto mangiare qualcosa di sano sennò tu chissà in quale hamburgeria finirai.. Le dico, ok e lei mi manda un faccino che sorride. Alle 19 la raggiungo all'appuntamento, la vedo già attraverso la vetrina di uno store, lei é dentro ad un negozio di accessori di lusso che guarda una borsa e si fa guardare come sempre. Daniela è 1,70 magra ha un viso dolcissimo quasi sempre coperto da una frangetta nera, occhi vivaci e un seno da urlo come quello della mia fidanzata, una terza che punta sempre verso l'alto, insieme sono uno spettacolo. La raggiungo tra l'odio dei commessi e lei mi dice "sei uno stronzo, non volevi chiamarmi, se non era per chi sai tu che ha insistito ti avrei mandato a cagare" e mi da un bacio sulla guancia come solo ad una persona che conosci da sempre. Il commesso si volta verso di lei e le dice 2.400 pound, più o meno 2.700 euro la borsa a cui era interessata. Andiamo via e ci fermiamo a cena in un posto carino, lei è bella, lo so ma è come una sorella. Dopocena andiamo a bere una birra li vicino, lei prende il telefono e facciamo la videochiamata con la mia fidanzata. "Vedi? a quel cretino del tuo ragazzo gli ho fatto prendere un'insalata, niente hamburger e finita la birra fila in albergo come un soldato" e ridevano come matte a sfottermi. Alla fine della telefonata le dico, scherzando, Dani ti accompagno in albergo che già mi hai stufato. A quel punto, mentre facciamo strada verso l'albergo e lei mi tiene per il braccio causa i suoi tacchi alti, passiamo davanti ad un casinò che sembrava anche ben frequentato a giudicare dalle persone che stavano all'ingresso, e lei tutta stretta in quella tuta nera che le cingeva tette e culo alla perfezione mi dice "dai fratellino, stasera mi sento fortunata, mezzora e andiamo in albergo". Volevo dirle no ma ogni volta che mi strattonava mi poggiava il seno sul petto e gli occhi erano difficili da evitare. Entriamo al casinò e, presi dalla situazione ci sedemmo alla roulette. Giuro, al terzo tentativo il 21 che Daniela voleva giocassi, uscì. Avevo appena vinto poco più di 4.000 sterline. Io ero calmissimo, Daniela era tutto un fremito, mi abbracciava e mi baciava sulla guancia. Chi la vedeva mi avrebbe ucciso per l'invidia. Io noncurante, continuai a giocare altre 2 ore con il mio "portafortuna" accanto. Vinsi poco meno di 5.000 sterline quella sera. Accompagnai Daniela in albergo mentre lei già mi diceva cosa avremmo dovuto fare il giorno dopo e io le rispondevo che avremmo dovuto lavorare. Il giorno dopo, mentre ero alla conferenza, Daniela mi scrive "alla tua bella non ho detto che abbiamo fatto tardi, però ti prego un fish and chips anche stasera". E così fù.
L’appuntamento era alle 18,30 ma io, con grande fortuna quel giorno avevo finito i lavori del convegno alle 17, per cui mi feci una doccia in fretta, misi pantaloni e giacca, andai in centro, attraversai il quartiere che adoro e senza che me ne accorgessi arrivai proprio davanti al negozio dove la sera prima avevo incontrato Daniela. Non so perché ma entrai e, convinto che avrei dovuto dividere con lei in qualche modo la fortuna della sera prima, acquistai la borsa da 2.700 euro. Si, proprio così. A quel punto volevo nascondere il pacco così ingombrante e quindi entrai in un negozio di articoli sportivi, comprai un paio di scarpe e mi feci dare un sacchetto più grande. Intanto si fecero le 18,30 e raggiunsi Daniela. Era ferma che sbirciava il telefono. Aveva una gonna lunga nera e una maglia rossa scollata ma non volgare che non nascondeva quel seno da modella. Guardavo le sue scarpe coi tacchi, mi avvicinai da dietro senza che lei mi vedesse e le scrissi un messaggio “non hai bisogno di un amico stasera, ti basta il tuo smartphone” e lei rispondeva con un whatsapp “cretino, se non fossi in ritardo non avrei bisogno di guardare il telefono, guarda che me ne vado”. E io “vattene, tanto con quei tacchi ti raggiungo in un secondo”. Lei in quell’attimo si volta, e ridendo mi dice “da quanto sei qui cretino?” E io, un paio di minuti. Mi abbraccia e andiamo a cena, mi racconta della sua giornata al corso, delle colleghe antipatiche, facciamo la videochiamata con la mia ragazza, parlano di scarpe via facetime, la salutiamo, pago il conto, poi le dico Dani, dobbiamo tornare in albergo perché domattina ho l’incontro coi clienti. Lei che era incredibilmente in tiro, bellissima, vorrebbe star fuori ancora un po’ ma mi dice ok. Giunti davanti al suo albergo, dopo aver tenuto il sacchetto per tutta la sera, le dico, togliti quella faccia, venerdì finisco alle 14 quindi potremmo andare a correre ad hide park, ti ho giusto comprato un paio di scarpe apposta, sbaglio o vi scambiate le scarpe quando dovete fare le fighe? Lei sgrana gli occhi, sta per aprire il sacchetto quando le dico, no Dani, aprilo in stanza ho fretta e poi quando vedrai che colore ho scelto mi vorrai picchiare. Ci salutiamo, mi dice ok, allora lo apro quando anche tu sei in albergo. Le sorrido e dico ok. Una volta in albergo mi scrive “allora? posso vedere che cagata di colore hai scelto?” E io: “ok, vai, tanto ormai sono a distanza di sicurezza”. Passano 2 minuti e poi mi scrive “ma tu sei pazzo? Ma che hai fatto?” E io: buonanotte portafortuna, spero fosse quella che volevi. Domani ne parliamo. Saranno passati si e no 40 minuti quando ricevo un messaggio di Dani “non riuscivo a dormire, sto facendo una passeggiata” e io “scema, dove vai da sola? Non farmi preoccupare, ti ricordi che sei a Londra”. A quel punto lei “calma, non credo ci siano chissà quali serial killer nel corridoio del tuo albergo a cinque stelle!! A quel punto, sgrano gli occhi ed a torso nudo coi pantaloni del pigiama apro la porta della stanza. Lei era lì, bella come l’avevo lasciata un’ora prima, gli occhi scintillanti, dico “Dani..” e lei “fammi entrare”, una volta entrata io con le spalle alla porta le dico “Dani..ma che ci fai qui?” E lei mentre parlavo avvicinava le labbra alle mie.. “Dani, non possiamo, sei la sua migliore amica, lei ti vuole come testimone, Dani..” Non mi ha fatto finire la frase, mi ha baciato come se non ci fosse niente di più importante. Non riuscivo a respingerla. Mentre ci baciavamo sulla porta sentivo cadere la sua gonna nera, poi in un secondo ci siamo staccati, lei sorrideva, con un gesto veloce la maglia vola via e lei da ragazza esperta di gode il mio sguardo sul seno ancora non libero dalla balconette. Passa un secondo, mentre avevamo ripreso a baciarci, e con la mano destra corre a cercare il gancio del reggiseno. Adesso sento i suoi capezzoli che sfiorano il mio petto. Mi stringo a lei e la sua terza abbondante è unita a me. La bacio sul collo e dietro l’orecchio, lei ha un fremito. Torniamo a baciarci, io ho ancora le spalle alla porta, lei si abbassa e morde il mio petto, l’ombelico e il mio cazzo ancora dentro il pigiama. Lecca il pigiama come se leccasse il mio pene. Il mio cazzo non è mai stato così teso. Lei invece solleva il pigiama dal basso e mi bacia le cosce, poi abbassa i miei slip e vola via tutto. Il mio cazzo è davvero teso e lei sorride guardandolo però si sofferma sullo scroto, mi lecca i testicoli e nel frattempo mi sega pure se non ne avrei bisogno. Lo prende in bocca ed è una favola perché per minuti non lo toglie dalle labbra. Dalla porta della stanza ci spostiamo sul letto, le tolgo le mutandine e lecco la fica già piena di umori, è più che bagnata, allora le infilo due dita e la sgrilletto, inizia a urlare e dalla vagina esce uno spruzzo, sta squirtando, io non credo ai miei occhi. Lei mi tira a se e mi dice scopami. Ormai non capiamo più niente, le entro dentro, poi esco, lei è una pazza, non sa stare senza averlo nella vagina e infatti mi ripete sfondami. La pompo da dietro, poi alla missionaria con lei che spalanca le gambe a 180 gradi avendo fatto danza per anni. I miei testicoli sbattono contro la sua vagina che è un piacere, lei gode e urla, poi si siede sopra di me e gioca col mio cazzo muovendosi fino ad arrivare alla cappella e poi scendere giù di colpo. Sento le pareti della fica che mi accolgono e lei sente la mia asta che entra ed esce. Ho le sue tette in faccia e all’orecchio mi dice “sono più belle le mie o quelle della cornuta”. Quella parola non so perché ma me lo fa diventare ancora più duro. Lei lo capisce e inizia a cavalcarmi sempre più velocemente. Con una voce da maiala irriconoscibile mi dice, “prendimi il culo che non glielo dico alla cornuta”. La volto, lecco il buco e lei torna a succhiarmi, poi deciso avvicino il glande al buco e prima ancora di rendermene conto Daniela con un colpo di reni avvicina il suo culo al mio pube. Sono dentro di lei, lei dice “sei mio, dimmi che ormai sei mio”. Io, non le rispondevo e la pompavo da dietro come se la dovessi rompere. Lei continuava “dimmi che sei mio, che io sono meglio di lei”. In quell’attimo sento che sto per venire la volto, metto il cazzo tra quelle tette da Oscar e con due movimenti le vengo copiosamente in faccia. Raccoglie tutto e ci addormentiamo abbracciati. La mattina sento squillare il telefono, era la videochiamata della mia fidanzata. Prendo il tel e dico “Dani, è lei, nasconditi in bagno”. Lei corre, io faccio sparire le sue mutandine dal letto e le rispondo. La mia ragazza mi guarda e dice, tesoro buongiorno, hai dormito bene? Sei sveglio? E io si tutto ok. “Hai già fatto la doccia?” Nel frattempo Daniela nuda di fronte a me mi faceva segno di chiudere la chiamata. Io non volendo destare sospetti continuavo a parlare con la mia ragazza pure se mi risultava difficile. Daniela, più stronza che mai, totalmente nuda mi si avvicinava, saliva sul bordo del letto e mi faceva segno di voler essere baciata sul seno. Chiudo la videochiamata, Daniela, mi guarda e mi dice: che cazzo chiama a quest’ora la cornuta che dobbiamo ancora fare l’amore? Lo rifacciamo ancora più intensamente nella doccia. Lei in preda alla sua eccitazione e con le tette contro il vetro della doccia sussurra “chiama la cornuta, diglielo che mi stai scopando, diglielo che scoperemo sempre pure se te la sposi”. Si volta, ci baciamo e si china a prendere la mia copiosa sborrata. Io e Daniela ad oggi continuiamo a vederci e lo facciamo con la stessa passione di quella prima volta a Londra. La mia ragazza è all’oscuro di tutto, anche che Daniela le ha fatto la torta del compleanno con l’ingrediente a sorpresa del mio sperma che ha raccolto l’ultima volta che lo abbiamo fatto a casa sua. Daniela è una calamita.
Ditemi voi che fare..
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