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Una telefonata inaspettata. Parte 3 Finale.


di ALFA1971
28.06.2025    |    252    |    2 9.0
"I suoi gemiti mi invitano a osare di più! Inizio a concentrarmi con la lingua ed esploro con un dito il suo buchetto..."
Pina mi invita calorosamente ad accomodarmi e, grazie alla sua sensualità avvolgente, unita all’abilità straordinaria di farmi sentire completamente a mio agio nel suo nido, riesce a creare un’atmosfera accogliente e intima tra di noi. Questo è davvero stimolante e coinvolgente. Infatti, ci siamo baciati con tale intensità che, per un attimo, abbiamo perso totalmente la percezione del tempo che scorreva intorno a noi.
Entrando in cucina, mi invito a bere qualcosa di fresco, vista la calura. Accetto volentieri e, con naturalezza, mi spoglio completamente nudo.
Ci accomodiamo in cucina. La vista di Pina, che si muoveva con una grazia sensuale mentre indossava il suo copricostume mentre si preparava per il pranzo, suscitava in me una forte emozione. Il suo modo di muoversi, libero e naturale, emanava una sensualità che era impossibile non notare, riempiendomi di una varietà di sentimenti intensi e turbolenti.
Quella scena, fatta di gesti semplici e di bellezza, creava un'atmosfera carica di desiderio e curiosità, lasciandomi profondamente colpito.
A fine pranzo gustiamo del limoncello, mentre i nostri sguardi si cercano con maggiore intensità. Ci ritroviamo nella stanza da letto. Lei, davanti a me, con un gesto fa cadere a terra il suo copricostume.
È completamente nuda, con le autoreggenti in pizzo nero; mentre ci baciamo, la faccio accomodare sul letto. Ricordando il nostro primo incontro, mi appresto ad aprire le sue gambe per ricambiare ciò che Pina mi aveva fatto con la sua bocca.
Inizio a leccarla avidamente tra le gambe, le labbra carnose e il clitoride turgido e bagnato. Nel contempo, massaggio con delicatezza la spugnetta ruvida, leggermente bagnata, usando il polpastrello del dito medio di una mano. Pina inizia a dimenarsi in modo compulsivo, stringendo la mia testa tra le sue gambe e accarezzandomi con le mani il capo. Esclama il suo crescente stato di piacere, così forte da temere che qualcuno possa sentirlo.
All'improvviso, il suo umore mi bagna tutta la faccia e inizia a ridere di gioia, esprimendo il suo stato di piacere e il suo amore per me. Pina si riprende e, con decisione, si avvicina a me con energia, portandomi di spalle al letto. Fulminea nel gesto, si ritrova sopra di me; con la mano lo prende e lo inserisce delicatamente, come una classica smorzacandela.
Inizia a cavalcarmi con un ritmo frenetico, contorcendosi e spingendo tutto il suo bacino sopra di me, esclamando sempre più forte il suo piacere nei miei confronti. I suoi colpi diventano sempre più voluttuosi e non riesco a fermare la sua passione. Poi, di fronte alle sue esclamazioni di piacere, sono costretto più volte a tappare la sua bocca con la mia mano per paura che qualcuno possa sentirci da lontano, in piena campagna.
Cerco di piegare indietro le mie gambe per prendere io il controllo del ritmo della nostra sensuale danza.
Pina, a un certo punto, appoggia le mani dietro di sé sul letto, spostandosi un po' indietro per continuare con la smorzacandela, godendo di una migliore visione della bellezza del suo corpo e dei suoi seni. Io afferro saldamente le sue natiche con le mani e spingo verso l'alto.
Con un approccio naturale, utilizzando la cappella, riesco a stimolare la sua spugnetta con un movimento ritmico, alternando il movimento verso l'alto e verso il basso.
Improvvisamente, lei comincia a urlare sempre più forte, esprimendo la sua gioia con quel 'Sì' che sembra non avere fine. A causa della distanza che ci separa, non riesco a coprirle la bocca per fermarla.
Di colpo, si sposta indietro, sedendosi sul letto tra le mie gambe, e con una mano accarezza freneticamente le sue labbra e il clitoride con voluttà.
Mi lancia uno sguardo pieno di piacere, gridando: 'Sì, sono tua.' Vengo travolto da un'ondata intensa che mi colpisce in pieno con il suo calore, partendo dall'interno delle mie gambe, passando per il petto, fino a colpire il viso e oltre.
Esclamo: Pina, per favore chiama il numero 155 e allerta immediatamente la Guardia Costiera, sto affogando!
Pina scoppia a ridere a crepapelle, mentre si alza e mi abbraccia, accarezzandomi in tutto il corpo.
Mi sussurra all'orecchio che sono stato bravo e mi ringrazia, visto che si trova bene con me.
Ci baciamo. Lei, con una mano, inizia a masturbarmi.
Cadono tutte le inibizioni iniziali e Pina comincia a fare un bel 69 sopra di me.
Mi lascio andare e godo anch'io sulla sua bocca.
Rimaniamo un po' nel letto.
Poi, con calma, andiamo in bagno per una doccia. Subito dopo, rimanendo entrambi completamente nudi, in cucina aiuto Pina con i preparativi per la cena. Lei è ai fornelli ed io mi occupo della tavola.
Telefono a mia moglie per assicurarmi di lei e sua Zia.
Finita la telefonata sto mettendo i pantaloncini, quando Pina mi chiede il perché. Le dico per poter fumare fuori.Lei mi rassicura di poter rimanere nudo è di poter fumare fuori davanti la porta che come è coperta la villa è difficile che mi vede qualcuno.
Dopo aver concluso di fumare, Pina ha deciso di preparare un aperitivo che poi gustiamo insieme. Con un sorriso pieno di soddisfazione, Pina mi fa notare che, a causa della situazione, mi trovo nuovamente in uno stato di eccitazione e ho un'erezione.
Con una mano,lo afferra delicatamente, rivelando così delle pulsioni segrete di piacere che entrambi proviamo.
Poi, con un tono di complicità, suggerisce di rimandare questa intensa voglia a dopo cena.
A un certo punto, mentre aspettavamo che il forno fosse pronto, Pina mi ha chiesto di aiutarla a sistemare alcune candele profumate nella camera da letto è se le luci soffuse da lei scelte era di mio gradimento.
Dopo aver completato l'ultimo controllo, Pina si è assicurata di indossare una giarrettiera di elegante pizzo nero, che si sposa perfettamente con il paio di calze autoreggenti dello stesso tono che già portava.
La giarrettiera, delicatamente elaborata, si adatta con grazia alla sua coscia, mentre le calze, elastiche e scintillanti, abbracciano le sue gambe, creando un insieme raffinato e seducente. Si guarda davanti allo specchio e inizia a provare l'insieme con una sensualità che suscita in me una forte eccitazione.
Ogni gesto che compie è intriso di una grazia straordinaria e di un fascino magnetico. Il suo corpo si muove con una sicurezza e una seduzione che catturano immediatamente l'attenzione di chiunque la osservi, avvolto in un delicato pizzo che esalta in modo sublime le sue curve.
La giarrettiera di pizzo nero, aderente e sensuale, mette in evidenza le linee del suo sedere, suscitando in me un intenso desiderio che va oltre il semplice eccitamento.
Tale impulso si intreccia inevitabilmente con una forma di depravazione, come se l'oggetto del mio desiderio evocasse non solo l'attrazione fisica, ma anche un richiamo profondo e trasgressivo che non posso ignorare.
Mi avvicino a lei, consapevole che riesce a percepire il mio stato d'animo.Con voce bassa è tono deciso, gli sussurro di mantenere la sua posizione di fronte allo specchio, girata di spalle a me, piegandosi a novanta gradi. Pina, intuendo le mie intenzioni, segue il mio desiderio: si piega in avanti, allarga leggermente le gambe e con una mano afferra una sua natica tonica, mettendola in evidenza per soddisfare la mia curiosità e le mie fantasie.
Il contrasto dei colori nel mezzo delle sue natiche divaricate, tra la sua pelle scura che risalgono le sue labbre carnose più scure e il colore più chiaro all'interno delle sue labbra,dove si intravede benissimo il suo clitoride, accentua ulteriormente il momento, creando un'atmosfera carica di sensualità, dove prende più forte la mia depravazione.
Mi piego leggermente, abbassandomi con le gambe piegate, e comincio a masturbarmi con una mano dalla cappella alle mie palle che pendono e si muovono mentre, con la lingua, inizio a leccare ed esplorare delicatamente. Contemporaneamente, con le dita dell'altra mano, inizio a toccare la fessura bagnata,con il polpastrello del dito stimolo delicatamente a vortice il clitoride turgido è il piccolo buchetto, cercando di stimolare nuove sensazioni a Pina.
I suoi gemiti mi invitano a osare di più! Inizio a concentrarmi con la lingua ed esploro con un dito il suo buchetto. Pina mi confida che non aveva mai provato il turbinio di sensazioni che le stavo provocando, visto che non l'aveva mai fatto nella sua vita. Capisco perfettamente il suo invito a continuare. Mi alzo in piedi, lecco le mie dita e inizio a lubrificare il buchetto. Appoggio delicatamente la mia cappella nel suo buco, come a fare un massaggio, cercando di esercitare una leggera penetrazione.
Subito dopo perdo ogni inibizione e delicatezza durante la penetrazione, inizia la danza della sodomia. Nemmeno le urla di Pina, che si mescolano in un insieme di dolore e piacere, riescono a fermarmi. Con gesto di resa, Pina, rimanendo piegata con il sedere, mentre curva la schiena verso di me, riesce a estendere il suo braccio e a posare la sua mano su una delle mia natica, invitandomi a non smettere.
Preso dalla depravazione alla vista dei nostri corpi nudi davanti allo specchio, le afferrò un seno con il capezzolo duro, tradendo la sua eccitazione, e cominciò a dare colpi sempre più forti.
Lei si contorse con la testa verso di me e iniziammo a baciarci con colpi di lingua, immersi nella lussuria e nella depravazione che avevamo raggiunto entrambi.
Un'onda di piacere travolgente pervadeva i nostri corpi, mentre sentivo le mie gambe bagnarsi, accompagnate in lontananza dal suono del timer del forno che annunciava che qualcosa stava per essere cotto. Abbandonata al suo piacere, Pina esplose in un orgasmo intenso, esclamando il suo 'Sì' in un crescendo ripetitivo e appassionato.
A quel punto, le feci notare che, a causa dell'allagamento provocato, sarebbe stato necessario chiamare un idraulico. Si voltò con grazia verso di me, la sua espressione un delicato intreccio di gioia, lacrime e sorrisi.
Mi baciò con tenerezza e, dopo un po’, completamente esausta, si lasciò cadere sul letto. Mi sento ancora pervaso da un intenso desiderio per lei, un desiderio che pulsa in me in modo inebriante, travolgente e perverso. Salgo sul letto e mi avvicino alla sua bocca ansiosa, pronto a riversare il mio seme, caldo e cremoso, che si prepara a essere rilasciato.
La Pina, con un’avidità colma di desiderio e un’irresistibile voracità, si dedica con ardore e bramosia; si abbandona completamente al piacere, ingoiando tutto con dedizione e maestria, senza permettere che anche la più piccola goccia possa andare sprecata.
Dopo aver sistemato la cucina, ci concediamo una doccia rinfrescante che ci fa sentire rinvigoriti. In seguito, ci sediamo a tavola completamente nudi, illuminati unicamente dalla luce tremolante delle candele, per gustare la cena preparata da Pina: un delizioso piatto a base di pesce, il tutto accompagnato da una piacevole musica leggera che crea un’atmosfera intima. La cena si protrae piacevolmente fino a mezzanotte, tra chiacchiere e risate che rendono il momento ancora più speciale.
Terminato il pasto, Pina mi prende per mano, entrambi ancora nudi, e mi guida verso il letto,mi fa accomodare, mentre lei si posizione dietro di me.
Mi abbraccia dolcemente, e insieme ci addormentiamo nella posizione fetale, avvolti dalla calda intimità.
FINE.
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