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La scopata in crociera


di Andrea_Giorgia
19.10.2024    |    19.020    |    38 10.0
"Lo baciai dolcemente sulla guancia ; si era fatto tardi e la serata volgeva al termine..."
Ho scritto piu’ volte che i miei racconti non sono frutto di fantasia (non sono così brava) ma descrivono situazioni realmente vissute, e io cerco, scrivendo, di trasmettere così tutte le mie emozioni ed esperienze, almeno quando credo ne valga la pena.
Così, visto che mi e’ stato chiesto diverse volte: “Giorgia, perche’ non inserisci nelle tue storie un bel maschione?” ho sempre pensato: “Appena mi succede qualcosa di particolare, lo faccio”.
E visto che “qualcosa di particolare” mi e’ capitato veramente, sospendo per questa volta le storie che riguardano il nostro trio (io, mio marito e la nostra amica Jenny per riprenderli poi appena posso) e voglio raccontare questa mia particolare avventura.
A settembre, io e Andrea abbiamo voluto concederci una vacanza in crociera. Era un po’ che ne parlavamo e siccome volevamo una settimana di assoluto relax, abbiamo approfittato di un’offerta last minute e ci siamo imbarcati da Napoli, su una splendida nave, destinazione alcune localita’ di Italia, Francia e Spagna.
Lo giuro, l’intenzione era davvero quella di riposarsi e rilassarsi, ma come si dice : “l’occasione fa l’uomo ladro”. E vi assicuro che questo vale anche per la donna!
La vacanza si e’ rivelata subito fantastica; tutto era piacevolissimo: belle giornate, sole, piscina, escursioni, cibo, divertimento. Poi c’era tanta bella gente che aveva voglia di fare casino : in particolare un gruppetto di giovani spagnoli , ragazzi e ragazze, che si stava distinguendo per allegria ed intraprendenza. In tutte le serate danzanti organizzate sul ponte piu’ alto della nave, ballavano, gridavano , ridevano e cercavano di coinvolgere il piu’ possibile gli altri passeggeri . Uno di questi, uno dei piu’ carini devo dire, si era avvicinato a me una sera chiedendomi di seguirlo a centro pista, mentre una sua amica tentava allo stesso modo mio marito.
Avevo accettato con entusiasmo e mi ero scatenata con lui in tutti i balli latino-americani. Si chiamava Samuel ma per tutti Sami. Era simpatico, divertente, e aveva sempre la battuta pronta e poi era proprio un gran bel figo. Alto, magro con un fisico sportivo , abbronzatissimo e con un sorriso coinvolgente. Ballando, mi aveva raccontato un po’ di lui. Parlava un misto di italiano e spagnolo ma si faceva capire bene. 30 anni, manager di un’azienda a Valencia , era in vacanza con i vecchi compagni di universita’. Si stavano divertendo tanto, perche’ era una vacanza che avevano programmato da anni : peccato per loro che stava quasi per finire, considerato che due giorni dopo sarebbero sbarcati a Barcellona.
Quando gli dissi la mia eta’, mi guardo’ con un espressione quasi di meraviglia, e disse: ”Que chica mas guapa,complimenti!”
Avevo ballato moltissimo con lui ma alla fine non ce la facevo piu’ . Di tanto in tanto davo un’occhiata a mio marito e vedevo che anche lui si stava divertendo molto. Sami, considerata la mia stanchezza, con grande gentilezza e savoir faire mi aveva accompagnato a dei divanetti e aveva insistito per offrirmi un drink. Continuammo così a chiaccherare, bere e ridere per piu’ di mezz’ora : nel frattempo, avevo cercato piu’ volte lo sguardo di mio marito e lui aveva cercato il mio. La nostra complicita’ e la nostra intesa sono talmente forti che bastava poco : io solo con un cenno della testa gli avevo fatto capire che andava tutto bene e lui aveva alzato il pollice come a dire “tranquilla, divertiti”.
Poi ,ad un certo punto, il Dj della nave aveva deciso che era ora di cambiare atmosfera : i ritmi scatenati della musica disco fecero posto al dolce suono di alcuni vecchi “lenti” e Sami si era alzato per chiedermi di ballare : “ Posso , guapita”?.
Accettai volentieri e lui mi strinse subito a se’, seguendo le note di una canzone dei Dire Straits ; sentivo il suo corpo aderire completamente al mio e il suo fiato , leggero sul mio collo. Il suo profumo mi stimolava e quando mi accorsi che qualcosa in mezzo alle sue gambe si stava ingrossando notevolmente, decisi di fare un po’ la monella e di provocarlo. Protesi il mio bacino in mezzo alle sue gambe e feci dei piccoli movimenti in modo da sentire ancora di piu’ quel cazzone poggiato sulla mia fica , nonostante il vestitino aderentissimo e il microperizoma che indossavo. Lui gradì subito e me lo fece capire in maniera esplicita con un piccolo mugolio: “Mi piaci da morire, ti voglio. Sei molto sexy e desiderabile” mi disse, mentre sempre danzando, scendeva con le mani in modo da potermi accarezzare furtivamente il culo. Ero lusingata ed eccitata ma non volevo sbilanciarmi troppo e risposi : “Sì, ma sono anche molto sposata”.
Lo baciai dolcemente sulla guancia ; si era fatto tardi e la serata volgeva al termine. Ci demmo un mezzo appuntamento per la serata successiva e raggiunsi mio marito, che intanto aveva “scaricato” la giovane spagnola. “Ehi, amore, ti sei divertito? Ti ho visto super impegnato con la spagnola caliente”.
Andrea si mise a ridere .”Sì, sì….ma niente di quello che pensi….era la classica “profumiera” , quella che te la fa annusare ma non te la da’. Ma e’ stata una piacevole compagnia lo stesso. E tu ,invece, con il bel ragazzotto?”. “Beh, lui ci ha provato, invece” ammisi ammiccando “anzi, si e’ proprio proposto. Ma prima che me lo chiedi ti dico no, non gli ho dato spago perche’ c’e’ troppa gente, mi sentivo osservata e non mi e’ sembrata proprio l’occasione giusta”.
Ma l’occasione giusta si e’ presentata, puntuale, il pomeriggio successivo, mentre eravamo in navigazione verso Barcellona. Gli animatori dello staff , proprio per salutare i tanti passeggeri spagnoli che la mattina dopo sarebbero sbarcati, avevano organizzato a bordo piscina una “Caccia al Tesoro”.
Io ero stesa al sole con un piccolissimo bikini bianco ma Sami mi raggiunse .”Giorgia dai, partecipiamo insieme. Ti prego,che domani per me purtroppo finisce la vacanza”. Diciamo che la cosa mi fece piacere. Mi infilai in fretta un copricostume e corremmo ad iscriverci, con le altre coppie. Dopo qualche minuto il gioco inizio’ e noi fummo i primi a correre per la nave in cerca di indizi e oggetti da trovare. Ma era chiaro che a nessuno dei due fregava niente della Caccia al Tesoro
Mentre eravamo in ascensore ,infatti, lui mi abbraccio’ guardandomi negli occhi e io dissi solo “Va bene”.
Subito avevo avvertito mio marito con un messaggio su whattapp :”Amore, se non ti dispiace, vado a farmi una scopata” e lui aveva risposto con un emoticon di complicita’ e un semplice .”Goditela”.
In un attimo eravamo arrivati nella stanza di Sami e lui immediatamente mi aveva messo in bocca la sua lunga e abile lingua. La sentivo che rovistava tra le mie gengive; insieme alla mia stavano combattendo la battaglia piu’ dolce che c’e’. Non so quanto tempo ci baciammo : un minuto, cinque, dieci? Quello che so con certezza e’ che la cosa stava piacendo ad entrambi da morire e a giudicare dal turgore del suo cazzo che iniziava a premere sul mio bacino, Sami stava per esplodere :”Dio,come baci bene”.
Lo so e avrei voluto rispondergli : tesoro, nessuno si e’ mai lamentato, anzi. Ma mica potevo dirglielo,no?
Lo step successivo fu ovviamente scontato. Sami con delicatezza mi appoggio’ le sue mani sulle spalle ed inizio’ a spingermi verso il basso. Io mi lasciai guidare sino a quando non mi trovai in ginocchio, in posizione perfetta. Pensai, come una troia: “Sei pronto a provare la specialita’ della casa, cucciolo?”
Ma che fosse pronto era evidente. Gli slacciai i bermuda e li tirai giu’ insieme allo slip. Wow, che visione….di bei cazzi ne ho visti nella mia vita (anche di brutti devo dire) ma quello di Sami era uno spettacolo. Che fosse dotato lo avevo intuito durante le erezioni che gli avevo provocato, ma ora che lo vedevo dovevo proprio ammettere che superava le aspettative…..turgido e duro che sembrava di marmo, con una cappella grossa e rosea che si ergeva alla fine di quel ben di Dio….e poi dritto, bello ed elegante che parlando di un cazzo sembrera’ anche strano, ma rende l’idea.
Glielo afferrai con una mano (ma ne rimaneva un bel pezzo fuori dalla mia presa) e me lo portai con dolcezza alle labbra. Era profumato e pulito come piace a me. Gli baciai la cappella e iniziai con delle lunghe porno-slappate su quel glande così voglioso; poi scesi lentamente a leccarlo tutto. lungo la virile asta sino ad arrivare alle palle, grosse e palpitanti. Con calma, studiando tutti i movimenti me ne misi una in bocca e iniziai a succhiargliela. So di essere brava, ma questa volta volevo essere il top, volevo farlo impazzire. Sami sussultava ad ogni mio movimento…mi teneva la testa con le mani e continuava a dire che ero bravissima e che era in estasi.
Il suo cazzo gradiva molto e se possibile era diventato ancora piu’ duro. Tornai a leccargli quel meraviglioso pezzo di carne e infine decisi di ingoiarlo il piu’ possibile. Cominciai a segarglielo con entrambe le mani mentre lo tenevo in bocca, sporcandoglielo con tutta la mia saliva. Non riuscivo a prenderlo completamente viste le dimensioni ma facevo il massimo possibile Mi sentivo veramente una grande troia. Di classe, ma sempre troia. Quanto avrei voluto che mio marito fosse lì a gustarsi la scena…
Ad un punto, con Sami che continuava a mugolare come un ragazzino e a dirmi:”Giorgia , sei eccezionale….una vera maestra” per un secondo smisi di spompinarlo e mi misi in bocca il mio dito medio, insalivandolo e inumidendolo piu’ che potevo. Sami mi guardava dall’alto e non capiva :”Cosa fai?” mi chiese.
“Ora vedrai, ti piacera’. Rilassati” gli risposi.
Ripresi lentamente a spompinarlo ma intanto, passandogli il mio braccio sotto le gambe, aveva raggiunto con il mio dito il suo buchetto posteriore. Sami si irrigidì e io , senza togliermi il suo cazzo dalla bocca, gli lanciai uno sguardo malizioso che voleva dire …."tranquillo". Il ragazzo si rilasso’ e mi lascio’ fare….iniziai a giocare con quel buchetto vergine, prima accarezzandolo, poi massaggiandolo dolcemente, infine glielo introdussi lentamente dentro, prima un pochino, poi sempre di piu’ fin dove riuscivo ad arrivare.
Iniziai così a penetrarlo su e giu’ con molta delicatezza e maestria. So di farlo bene ; ho le dita piccole e affusolate e sicuramente la prima sensazione di leggero dolore stava gia' lasciando il posto per Sami ad un grande piacere libidinoso.
“Mio Dio, brava, quanto e’ bello” sospiro'.
(Io lo so che e’ bello e piace, e sinceramente non ho ancora trovato un uomo, che si e’ lasciato convincere a provarlo, che poi non abbia gradito. Anche i piu’ scettici, quelli che “non se ne parla nemmeno” , poi mi hanno detto “accidenti, non pensavo” Ma questo e’ solo un mio pensiero,eh !).
Sami stava ormai per venire e quindi mi fermai. Mi alzai in piedi e la mia lingua cerco’ subito la sua bocca .”Lo senti? E’ il tuo sapore” gli dissi “e ora tocca a me”.
Sami mi spoglio’ velocemente….via il prendisole, poi il reggiseno e il perizoma…..ero finalmente nuda davanti a lui. Quello che vedeva doveva piacergli molto perche’ sgrano’ gli occhi dicendomi: “Che gran figa”.
In effetti guardandomi nello specchio ,di lato, ero uno spettacolo veramente apprezzabile….una gran bella MILF: tonica, in forma e poi con quei piccoli segni lasciati dal piccolissimo bikini su un’abbronzatura praticamente total-boy mi facevano essere e sentire molto sexy. Ringraziai il cielo che proprio quella mattina (come sempre, d’altronde) avevo dedicato qualche secondo in piu’ alla mie igiene personale. Avevo completamente depilato la mia fichetta e avevo lasciato solo un piccolo ciuffo in alto, come ornamento di quelle erotiche “labbra” che si mostravano tumide e vogliose di maschio.
Sami mi sollevo’ da terra e mi poggio’ delicatemente sul letto, con la schiena sul materasso. Si posiziono’ tra le mie gambe, poggio’ le mani sulle mie ginocchia e le divarico’ in maniera oscena. Lo lasciai fare mostrandomi completamente : ero sconcia ma mi piaceva esserlo in quel contesto.
“Voglio leccartela tutta “disse il ragazzo. E io risposi semplicemente: ”Che aspetti?”
Sami si tuffo’ tra le mie cosce….infilandomi le dita e la lingua nella fica, non prima di avermi baciato tutte le gambe e il bacino. Devo dire che anche la sua lingua era proporzionata al fisico e lo sentivo spingersi con la bocca in avanti per raggiungere tutti i centimetri della mia natura. Ci sapeva fare e mi stava facendo godere ma dovevo ancora per pochi secondi mantenere la lucidita’. Esclamai ad alta voce: ”Oh tesoro…..dai….continua…..mmmm,che bravo che sei……" e poi , velocemente: "Sami, senti, scusami se sono stronza…..ma ti dispiace se mando un messaggio a mio marito, così sto piu’ tranquilla che non gli venga in mente di cercarmi e me la godo?”.
Il ragazzo mi rispose senza neanche alzare la testa : gli stava piacendo troppo quello che mi stava facendo, leccava alla grande, inebriato dai miei umori e dal mio sapore…”Figurati, fai pure,capisco”.
In realta', non mandai un messaggio a mio marito. Gli mandai una foto fatta in quel momento all’insaputa di Sami. Si vedeva la testa del ragazzo, china tra le mie cosce a leccarmi tutta.
Dopo un minuto arrivo’ la risposta di Andrea: ”Che porcellina che sei. Almeno e’ bravo?”
Gli scrissi: ”Mai quanto te, amore mio, mai quanto te”.
Inviai il messaggino, chiusi gli occhi e allargai le gambe ancora di piu’….. (CONTINUA)

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