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La signora in bianco


di Membro VIP di Annunci69.it DolceMisterioso
24.11.2024    |    60    |    0 8.0
"Non immaginavo che saremmo arrivati a vedere dal vivo, ed in prima fila, lo stretto da questa prospettiva" - "sai cosa, non riesco a capire se..."
Prima sera in crociera, dopo aver cenato ed aver assistito allo spettacolo in teatro mi fermo a bere qualcosa con un amico conosciuto la mattina durante l'attesa per l'imbarco. Entrambi siamo in vacanza da soli, lui per scelta io perché i 2 amici che avrebbe dovuto essere con me a causa di un imprevisto hanno dovuto rinunciare alla vacanza.

Seduti al tavolino beviamo birra e chiacchieriamo del più e del meno finché al bancone del bar, proprio alle sue spalle, arriva una coppia. Lei una bella signora sui 40, lui signore distinto e probabilmente con qualche anno più di lei. Vengo completamente rapito prima dai suoi occhi e poi dalle sue forme, generose e a fatica contenute da un vestito bianco che nulla lascia all'immaginazione, capezzoli appena pronunciati ma decisamente ben identificabili e nessuna evidenza sul tipo di intimo che potrebbe indossare.

Il mio compagno di bevuta nota all'istante che mi sono alienato e batte le nocche sul tavolo come a voler bussare per richiamare la mia attenzione, poi si volta e capisce il motivo della mia distrazione... scappa la risata reciproca e iniziano le battute "da maschi soli davanti a qualche birra di troppo" tanto che qualche risata un po' troppo fragorosa richiama su di lo sguardo dei presenti compresa la bella signora che mi becca a fissarla. Mi vergogno un po', mi aspetto un sguardo infastidito e invece no! Sorride, porta alla bocca il bicchiere e riprende a parlare con il compagno ed la barista che li aveva serviti.

Pur essendo girata di spalle non riesco a toglierle gli occhi di dosso, ma niente da fare, lei non mi degna più di uno sguardo neanche quando il marito le sussurra qualcosa all'orecchio, poi le da un bacio sulla guancia e dopo aver bevuto l'ultimo sorso dal bicchiere va via.
Io rimasto ormai da solo, visto che il mio amico è già andato a dormire da un po', decido che non ho niente da perdere, sono in crociera... che diamiane, ho sempre sentito dire "ciò che succede in nave rimane in nave", tuffiamoci!

Mi avvicino al bancone e le chiedo se lo sgabello accanto al suo fosse libero, lei con il capo mi fa cenno di si e mi regala un sorriso inatteso, mi accomodo e noto subito che ha il bicchiere vuoto, allora sicuro di me le chiedo cosa avesse bevuto ed educatamente mi risponde "giusto un whisky con mio marito, un Blue Label"... Ottima scelta, dico io, e faccio cenno alla barista di portarcene 2. La fisso meglio negli occhi chiedendole se mi era permesso di offrirle un altro giro e lei mi risponde che ovviamente ad un buon whisky non si dice mai di no.

Iniziamo con banali chiacchiere di circostanza, tipo se fosse la prima crociera, se la cena fosse stata di gradimento, insomma un approccio del tutto "banale" da parte mia ma che lei assecondava con naturalezza. Ovviamente dopo qualche minuto le chiedo se non la stessi importunando e se la mia presenza non potesse infastidire suo marito, ma lei risponde che era andato a divertirsi al casinò, che si sarebbero rivisti direttamente in cabina, e ne approfitta per chiedere a me del mio amico e del perché mi avesse lasciato solo al tavolo... cazzo, come fa a sapere che ero solo, l'ho fissata tutto il tempo e non ha mai rivolto lo sguardo verso il nostro tavolo se non in occasione di quella risata!!!
Le rispondo che non era un vero amico ma solo una conoscenza fatta la mattina stessa, lei a questo punto mi interrompe dicendo che quindi era del tutto normale che a metà serata mi avesse lasciato visto che ero al tavolo con lui solo fisicamente ma non mentalmente. Cazzo, ha notato anche questo, ma come è possibile... ed è proprio in quel momento faccio caso alle bottiglie esposte, o meglio, al fatto che dietro le bottiglie la parete fosse uno specchio... praticamente ha avuto modo di osservarmi per tutto il tempo senza che io me ne rendessi minimamente conto.

In una frazione di secondo decido però di stare al gioco, mi vuole "ingenuo e in imbarazzo"? Perché deluderla.

Continuo quindi ad essere banale, le chiedo ancora cosa ne pensi della nave ma per lei ed il marito è la prima crociera, quindi la nave è fantastica a prescindere, per me invece è la terza crociera ed essendo quindi praticamente un veterano rispetto lei le dico che potrei farle da guida e farle vedere un paio di posticini poco conosciuti che lasciano senza fiato... ma lo dico con tutta l'imbarazzo che un "ingenuo" può provare nell'aver detto una frase simile ad una bella signora.

Annuisce, butta giù quel che era rimasto nel bicchiere e mi dice "andiamo, sono veramente curiosa... sorprendimi!"
Mando anche io giù quel whisky come se fosse un shot mi alzo e la invito a seguirmi, gli ascensori sono proprio all'uscita ne prendiamo uno e saliamo giusto di 2 ponti trovandoci direttamente nei corridoi delle cabine, naturalmente mi affretto a chiarire subito che non è una farsa per portarla nella mia cabina ma che in fondo a quel corridoio c'è una porta che da accesso un balcone proprio sulla prua della nave, sorride e dicendo: "meno male, iniziavo a crede volessi approffittarti di una donna indifesa dopo averla fatta bere", io abbasso lo sguardo e inizio a cambiare verso quella porta.
Varcata la soglia lo spettacolo è veramente da cartolina, la serata è fantastica e la nave è in pieno attraversamento dello stretto di Messina (un bonus per me inatteso, non sapevo di offrirle un così bel panorama).

Rimane a bocca aperta, e a dire il vero non solo lei, le due coste sembrano quasi toccarsi e dalla nostra posizione vedevamo le luci delle case proprio a ridosso del mare. Uno spettacolo veramente unico.
Mi guarda e quasi incredula mi dice che pensava la prendessi in giro quando le ho detto che le avrei mostrato qualcosa che l'avrebbe lasciata senza fiato. La navigazione continua lenta e con in sottofondo solo il solo suono del mare, facciamo qualche foto, qualche selfie per immortalare quel momento ed io mi offro di farle una bella foto che sia decisamente meglio del semplice selfie. Naturalmente accetta di buon grado, si mette in posa e si raccomanda di farla bella... faccio un paio di scatti, poi le dico che forse col flash sarebbero venute più belle e ne avrei fatta qualche altra, tanto quelle che non piacciono si possono sempre cancellare. Faccio un paio di scatti e le ridò il cellulare, riguarda le foto e ne sceglie una dicendo che l'avrebbe mandata a stampare così da poterla appendere in casa ma vorrebbe anche un mio parere, così mi si mette accanto e mi mostra la foto prima per intero e poi inizia a zoomare muovendone la vista... solo a quel punto noto che in qualche scatto avevo catturato non solo il bel panorama ma anche 2 bei capezzoli in bella mostra. Forse colpa della brezza marina, forse merito della situazione in cui ci trovavamo, quelli che prima erano 2 puntini contenuti dal vestito bianco ora erano 2 grosse protuberanze che non intendevano in alcun modo continuare ad essere contenuti da quel leggero vestitino.

Con uno scatto quasi incontrollato mi volto per verificare di persona ma nel voltare il viso mi ritrovo il suo quasi appoggiato alla mia spalla, mi ritraggo un po' ma lei mi tranquillizza e subito ironizza:

- "ma dai, sono così brutta da farti scattare così?!"

- "no, anzi... a dire il vero è esattamente il contrario, meglio che mi allontano così da no rischiare di cadere in brutte tentazioni"

- "ah, quindi io sarei una tentazione?"

- "decisamente! E questa situazione, il paesaggio naturale che ho davanti agli occhi, mi fanno decisamente passare per la testa cattivi pensieri"

- "dai, provo a distrati, mi faresti qualche altra foto da mandare a mio marito?"

- "ecco si, meglio distrarsi e non pensare"

Mi ridà il cellulare e le faccio qualche altra foto: prova a fingere di tenere un pilone sul palmo della mano, proviamo a tenere tra il pollice e l'indice le 2 coste, insomma scatti stupidi da turisti stupidii così da distrarre la mia mente. Lei però per il marito vuole altro, si gira di spalle e mettendo in bella mostra il suo bel culo mi chiede di prenderla da dietro così che il marito potesse sapere cosa si stava perdendo... mi provoca e lo sa!
Ancheggia e si sistema in vestito come per voler trovare la posa giusta ed io continuo a scattare.

Non ce la faccio più, le dico che possono bastare. Siamo ormai passati dal punto più stretto e ormai si intravede il mare aperto, potrebbe quindi essere ora di rientrare ma lei si appoggia ancora una volta al passamoano e mi chiede:

- "allora ti è piaciuto il panorama"

- "certo, sinceramente non me l'aspettavo... non immaginavo che saremmo arrivati a vedere dal vivo, ed in prima fila, lo stretto da questa prospettiva"

- "sai cosa, non riesco a capire se mi prendi veramente in giro così bene o se sei veramente così tonto"

- "prenderti in giro? E perché mai dovrei farlo!?!"

- "vuoi quindi che io creda veramente che ne le mie tette con i capezzoli turgidi ne tanto meno il mio culo in bella vista ti spingano a prendere qualche iniziativa?"

- "come ho detto, il panorama è da perdere la testa, tu sei una donna che sa certamente come far girare la testa ad un uomo... ma a me non piace mettermi tra moglie e marito"

- "allora sei proprio un ingenuo, è stato proprio mio marito a farmi notare che non mi toglievi gli occhi di dosso ed è proprio per questo motivo che ha deciso di lasciarmi sola"

A quel punto ero veramente imbarazzato per non aver capito cosa fosse realmente successo, ma allo stesso tempo mi sentivo come un toro al quale sventolavano sotto gli occhi un drappo rosso!
Senza dire una parola le afferro una mano, la tiro a me e facendo scivolare la mano lungo il braccio accarezzandole una spalla continunado fino la nuca, così da poterla tenere ferma mentre con lbocca mi avvicino alla sua.
Lei rimane immobile e non appena sente le mie labbra sulle sue le schiude così da permettere alle nostre lingue di cercarsi, rincorrersi, intrecciarsi avidamente...

- "era ora, non avrei risistito ancora a lungo"

- "il minimo che posso fare e non farti pentire di tanta attesa"

Entrambe le mani raggiungono il suo culo, lo stringono e la tirano contro il mio ventre... lei ha un sussulto, mi morde la lingua senza farmi male ma come se non volesse lasciarla andare. Una mano dal culo si sposta sul fianco e poi risale fino ad accarezzarle il seno, il capezzolo grosso e duro scivola tra le mie dita per poi essere strizzato tra pollice ed indice... Lei continua ad ansimare, la spingo contro la parete e con l'altra mano accarezzo la coscia raccogliendo un rivoletto caldo che scorre giù. La mano destra continua molto lentamente a salire lungo l'interno coscia, la sinistra si prende cura di tette e capezzoli, e le nostre lingue si intrecciano. Arrivato al linguine capisco perché il suo vestito non lasciasse trasparire le forme dell'intimo, semplicemente perché non c'è!
La mano raggiunge quindi facilmente il pube leggermente peloso e poi lascia al dito indice il compito di scorrere lungo quella bella fessura calda e grondante di piacere. Un paio di volte su e giù, giusto a disegnarne le forme.

Poi mi stacco da lei, forse è meglio se ci spostiamo da lì, il vento ora iniza ad essere fastidioso e qualcuno potrebbe sempre arrivare costringendoci ad interrompe sul più bello.

- "non ti fermare, ti prego... non puoi lasciarmi così"
- "non è per niente mia intenzione"

Apro la porta per farla entrare e faccio strada verso la mia cabina, si trova proprio in quel corridoio (che a dire il vero era l'unico motivo per il quale io conoscessi l'esistenza di quella porta) e una volta entrati ha inizio una delle notti indimenticabili della mia vita.

La porta si stava richiudendo dietro di noi che già eravamo esattamente al punto di prima, una mano le esplorava l'interno cosce mentre l'altra era intorno al sul collo mentre la baciavo. Ora è lei che mi blocca, toglie via la mia mano dalle cosce, mi spinge con le spalle al muro e afferra attraverso i pantaloni il mio cazzo ormai duro. Mi bacia sul collo e sussurra:

- "credo proprio che mio marito avesse ragione"

Senza dire altro si inginocchia, slaccia la cintura, sbottona i pantaloni e tira giù la lampo... neanche il tempo di rendermene realmente conto e sta già accarezzando il mio membro dalle palle fino alla cappella, un movimento lento e continuo, va su e giù un paio di volte e poi accoglie tra le sue labbra tutta la mia erezione. Il mio cazzo sparisce per intero nella sua bocca, ora sono io ad avere un sussulto, le afferro la testa e inizio ad assecondare i suoi movimenti, va aventi ed indietro lasciando rivoli di saliva lungo il cazzo grosso e duro come non mai. Un paio di volte ancora e poi la blocco, le tengo ferma la testa e sono io a decidere velocità e profondità del movimento... le scopo la bocca con affondi decisi o semplicemente permettendole di avere solo la cappella pulsante tra le sue labbra.

Andiamo avanti così per un po', il tempo ormai non conta nulla ... potrebbe essere pochi minuti, potrebbero essere delle ore, non importa... la passione ha ormai il controllo totale su di noi.

La faccio rialzare, la bacio ancora e la spingo sul letto così da potermi buttare con la testa in mezzo alla sue cose, le mie labbra iniziano a baciarle e poco alla volta salgono verso quella che ormai è una fonte di nettare inarrestabile. I suoi umori colano abbondanti dalle sue grandi labbra, un paio di baci e poi la lingua inizia ad esplorarla in lungo ad in largo, ad ogni passaggio lei freme, ansima e si contorce.
Non smetto neanche per un istante di darle piacere, sento che sta per raggiungere il culmine ma non voglio, è troppo presto... ma lei mi implora di non smettere, mi fermo giusto il tempo di sfilarle il vestito di dosso ma trovandomi davanti quelle belle e grosse tette devo assolutamente baciarle, succhiare quei capezzoli che tanto avevo immaginato, stringerle con forza con una mano mentre l'altra torna a prendersi cura della fica vogliosa. Gioco col clitoride e lei continua a contorcersi pregandomi di farla godere... così lascio scivolar dentro prima un dito e poi anche con il secondo, è così bagnata che scivolano dentro e fuori senza alcuna resistenza, la bacio ancora sul collo e capisco che ormai è vicina all'orgasmo, il suo respiro è affannoso. Conintuo a baciarla e a mordicchiarle il lobo dell'orecchio e in modo naturale le sussurro:

- "brava, così... godi per me, che poi te lo rimetto in bocca fino a riempirtela con la mia calda crema"

... non ho fatto in tempo da finire la frase che un getto caldo inonda la mia mano, un urlo soffocato a fatica e i suoi occhi che fissavano i miei, non smetteva di spruzzare e di tremare.

- "non mi era mai capitato prima, è la prima volta"

Affannosamente e col fiato soffocato, erano le uniche parole che era riuscita a dire. Riesco facilmente a sentire il suo cuore pulsare, mi fermo quasi per paura che le possa esplodere in petto, ma dopo aver fatto un respiro profondo fa per spingermi, la assecondo e mi distendo così che lei possa prenderlo nuovamente in bocca... adesso con molto più avidità di prima, succhia come a volermi tirare fuori la mia anima. Poi però si ferma e mi si piazza sopra, mi bacia e mentre con la lingua cerca la mia si fa scivolare dentro tutto il cazzo, è questione di un attimo e lei sta cavalcandomi come un'amazzone... le sue tette sobbalzano ad ogni movimento e le mie mani sono bloccate sul letto dalle sue.

Mi fa impazzire ma non voglio dare a lei il controllo, la afferro quindi per i polsi e la ribalto sul letto, ora sono io sopra, la cappella è giusto appoggiata alla fica e dovrei solo spingere per penetrartla ancora , e invece no... giusto leggeri movimenti del bacino per farglielo sentire... non mi stacca gli occhi di dosso e mi implora di metterlo dentro, ma niente da fare, continuo a strusciarglielo contro senza spingerlo dentro.

- "girati, voglio vedere il tuo bel culo"

Non se lo fa ripetere ed eccola a pecorina, in tutto il suo splendore... la prendo per i fianchi e dopo aver appoggiato ancora una volta la cappella alla sua fessura sempre fradicia spingo lentamente fino in fondo, ancora un suo sussulto seguito da gemiti di piacere, inizio a scoparla energicamente, ad ogni affondo vedo allo specchio le sue tette ondeggiare e la cosa mi manda fuori di testa, la tiro a me per i fianchi mentre affondo dentro, le palle ormai sbattono ad ogni colpo contro la sua fica... poi lo sfilo e le appoggio glielo appoggio tra le chiappe, lo faccio scivolare un paio di volte e poi lo glielo riinfilo dentro ma questa volta tra una spinta e l'altra ne approfitto per far scivolare il pollice dentro il bel buco del culo

- "non ti fermare, sono la tua puttana, scopami"

Ancora una volta quella semplice frase è basata a far salire ancora di più il sangue alla testa, senza pensarci due volte faccio scivolare abbondante saliva dalla mia bocca direttamente sul culo e senza troppi complimenti lo sfilo dalla fica e lo appoggio al buco del culo ma è lei a spostarsi indietro proprio a volerlo far entrare, faccio però fatica ed è chiaro che non è abituata quindi non voglio forzarla... desisto e le dico di riprenderlo ancora un po' in bocca.

Si volta e ricomincia a spompinarmi con grande dolcezza.

- "voglio la tua sborra, schizzami tutta"

- "brava la mia puttana, continua così, svuotami le palle"

A questo punto non resisto, sento che il punto di non ritorno è ormai vicino le afferro i capelli tirandole indietro la testa, così da potermi segare per lei... apre la bocca e aspetta solo che io le dia ciò che vuole

- "la voglia in bocca, tutta"

Esattamente la mia intenzione, appoggio il cazzo alle sue labbra ed esplodo... un primo abbondante schizzo seguito da altri fiotti di calda sborra che lei ingoia completamente per poi, con grande cura, ripulire ben bene la cappella.

Rimaniamo qualche secondo a fissarci negli occhi, ora sono io che temo un infarto. Mi stendo e lei si stende accanto a me, appoggia la sua testa alla mia spalla e senza dire nulla rimaniamo così per qualche minuto.

Dopodichè si riveste, scrive sul bloc-notes che era sul comodino il suo numero di telefono e mi dice che l'indomani avrebbe avuto piacere di avermi a cena con suo marito così che lui potesse ringraziarmi di persona.
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