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Le dita del chitarrista (prima parte)


di Membro VIP di Annunci69.it Apoteosiperlei
05.02.2018    |    9.168    |    1 9.3
"Non aveva notato, sul finire della serata, quando la band aveva smesso di suonare, che il chitarrista aveva sussurrato qualcosa nell’orecchio dell’amico..."
Nella categoria Tradimenti potete trovare anche la seconda parte del racconto.

Maria è decisamente una bella donna, la più ambita nell’azienda per la quale lavora. È alta 1.65, pesa 52 chili, mora capelli lunghi a metà schiena, ha un fisico perfetto malgrado i 43 anni e le due gravidanze avute una decina d’anni prima. Il matrimonio è per lei un caposaldo, non ha mai tradito il marito, anche se qualche anno prima dell’esperienza che sto per narrarvi, ci era andata molto vicina con un collega, sposato pure lui. Il buon senso aveva portato entrambi a fermarsi prima di finire a letto.
L’azienda per la quale i due lavorano, ha organizzato un weekend a 100 km da casa, con due giorni per effettuare riunioni e definire le strategie per l’anno appena iniziato. La serata è dedicata a una cena in un agriturismo del posto, cena preceduta da un aperitivo. A Maria piace vestirsi bene in situazioni mondane, e anche in quella circostanza decide di sfoggiare un vestitino nero che arriva a metà coscia, con calze nere e tacco, un abbigliamento non volgare né eccessivo, ma che la slancia ulteriormente rendendola ancora più bella. All’aperitivo si inizia a bere qualche bicchiere di prosecco, a dimenticare il lavoro e scherzare su altri temi, con annessi doppi sensi. Ovviamente Maria è spesso al centro dell’attenzione dei colleghi, anche perché le piace essere socievole e allegra, senza per questo dare false speranze o aspettative. Dopo l’aperitivo, è tempo di cenare, e un paio di bicchieri di vino rosso rendono l’ambiente spontaneo e disinvolto. Ma la serata non è ancora conclusa: l’azienda ha organizzato il dopocena in un locale adiacente l’agriturismo, con band musicale. Tra cocktail e risate, a un certo punto Maria incrocia lo sguardo del chitarrrista della band. È un po’ brilla, e il gioco di sguardi la lusinga e la intriga, anche se la testa e la ragione le fanno spostare i pensieri sulle sue promesse coniugali. I colleghi ridono scherzano e fanno battute, compreso quello col quale anni addietro stava per finire a letto. Un atteggiamento che, chissà perché, in quell’istante la rende contrariata, come se avvertisse da parte del collega un senso di esclusiva su di lei, nello sviluppo della serata. È questo, unito a qualche bicchiere consumato, il dettaglio che la trasforma e le fa venire voglia di consumare una tutto sommato bizzarra vendetta, o un bisogno di ribellarsi al ruolo sempre rivestito come moglie e impiegata eticamente e moralmente impeccabile.
Il gioco di sguardi col chitarrista si intensifica, sia quando Maria è al bar a chiacchierare coi colleghi, sia quando raggiunge la piccola pista da ballo posta sotto il palco. I suoi occhi si concentrano in particolare sulle dita del chitarrista, fantasticando su come saprebbero darle piacere sul suo corpo spesso desideroso inconsciamente di mani e bocche, un corpo che lei quando è sola soddisfa regalandosi piacere con le proprie dita o con giocattolini che custodisce segretamente nell’armadio di casa. Ma stavolta c’è una chimica che non aveva mai sentito così dirompente. L’alcool e il desiderio di rivalsa sono il detonatore. Ormai ha deciso: starà al gioco fino in fondo. E così, quando ormai sono quasi le 2 di notte, e mentre colleghe e colleghi pian piano rientrano all’agriturismo per andare a dormire, lei si attarda fino a che di lì a poco la band termina di suonare. Alla compagna di camera, Maria comunica di non preoccuparsi, e che sarebbe rientrata in seguito. Il chitarrista la raggiunge al bar, dagli sguardi a distanza si passa a sguardi ravvicinati intensi e inequivocabili, tanto che a lui basta proporle di andare a bere un bicchiere a casa sua per ricevere un cenno d’assenso e portarla via di lì.
In auto lui le accarezza la gamba risalendo sotto il vestito, lei lascia fare e a sua volta accarezza la coscia del chitarrista. Lui risalendo con la mano sente il pizzo delle autoreggenti. Lo sospettava, quando la vedeva ballare, ma non poteva averne la certezza essendo più in alto sul palco. Sale ancora un po’, e sente gli slip bagnati. Arrivati sotto casa, e posteggiata l’auto, la fa entrare nel portone di casa, e sulle scale le alza il vestito e la bacia voluttuosamente, tenendola contro il muro. Lei non capisce più nulla, è in una dimensione extraterrena, lo
implora di portarla in casa. Arrivano davanti alla porta, che è accostata, con una musica d’ambiente che impercettibilmente si diffonde oltre la soglia. Maria assume per un attimo un aria interrogativa. Entrano, le luci sono soffuse, tranne una, in cucina, dove il chitarrista accompagna Maria. E lì, affacciatasi, lei vede un altro musicista della band intento a versare del prosecco in tre bicchieri. Non aveva notato, sul finire della serata, quando la band aveva smesso di suonare, che il chitarrista aveva sussurrato qualcosa nell’orecchio dell’amico.....

Continua...
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