Racconti Erotici > tradimenti > Le dita del chitarrista (seconda parte)
tradimenti

Le dita del chitarrista (seconda parte)


di Membro VIP di Annunci69.it Apoteosiperlei
05.02.2018    |    6.853    |    3 9.5
"Lei si stacca un momento dalla cappella, per confernare tutto: “sono la vostra puttana stasera, voglio che mi facciate ciò che volete”..."
Prima parte pubblicata il 4 febbraio.

Maria non si aspettava questo colpo di scena. Ma non è indispettita. Al contrario. Guarda il chitarrista, e gli sorride come ad approvare la scelta a sorpresa. Il padrone di casa si avvicina, e le versa un goccio di prosecco nella scollatura, per poi cominciare a stuzzicarle con la bocca i capezzoli bagnati e inturgiditi. Il chitarrista la cinge da dietro, le sposta i capelli e la bacia sul collo. Lei è tra due uomini. Nemmeno nella più spinta delle fantasie era mai arrivata così in là, e adesso sta accadendo in modo spontaneo e naturale. Si eccita nel sentirsi stretta in piedi tra due uomini che percorrono il suo corpo con le labbra, e che la spogliano, lasciandola in mutandine autoreggenti e tacco. Lei sente che sono duri e eccitati, e slaccia loro i pantaloni estraendo i loro cazzi e lasciandosi scappare un “ohh” di meravigkia per la dimensione ragguardevole, certamente maggiore di quello del marito che, senza sospettare alcunché, è a casa che dorme e si occupa dei bambini durante il weekend di lavoro di Maria. Ormai la stura è stata data, lei si inginocchia e alterna la lingua e la bocca sui cazzi dei due musicisti, dalla punta alle palle, su e giù inumidendoli con la propria saliva. Ci sa fare, questo lo sapeva già, ma sentirlo con le proprie orecchie, e vederlo coi propri occhi attraverso la reazione dei due uomini, la rende euforica.
Ora i due decidono che lei diventerà il loro strumento di piacere. E a lei non dispiace affatto essere presa con decisione. La fanno alzare, il padrone di casa la prende in braccio e la mette seduta sul bordo del tavolo. Si abbassa in ginocchio e inizia a leccarla spostandole le mutandine. Lei guarda il chitarrista, e lui dopo essersi tolto i jeans, si avvicina alla sua bocca, la bacia, e poi si muove mettendole il cazzo in bocca. Maria geme sotto i colpi di lingua dell’altro, e i gemiti sono soffocati dal cazzo del chitarrista, che le tiene ferma la testa e inizia lentamente, poi sempre più intensamente, a scoparla in bocca. Le dice “sei meglio di una puttana”, lei lo guarda in stato di trance, e gli fa cenno che sí, si sente proprio puttana e le piace esserlo con loro. Al colpo di lingua successivo, il gemito soffocato diventa un urlo che annuncia un orgasmo violento.
Il padrone di casa, un attimo dopo, si rialza, la fa scendere dal tavolo e la fa camminare con passo incerto sui tacchi fino alla camera da letto. La fa mettere in ginocchio sul bordo del letto, e il chitarrista è pronto a scoparla da dietro, mentre l’altro si mette davanti a lei e le riempie la bocca col suo cazzo. È un uragano di piacere per lei, alimentato da ciò che si sente dire dai due: “che troia che sei, quanta voglia di cazzo avevi?” “È da quando mi guardavi mentre suonavo, che immagino di scoparti come una troia, e adesso eccomi qua, col cazzo nella tua figa”. Le parole sono accompagnate da colpi decisi, e dalla mano di lui che le tiene su la testa stringendole i capelli, per favorire il pompino al padrone di casa. Lei si stacca un momento dalla cappella, per confernare tutto: “sono la vostra puttana stasera, voglio che mi facciate ciò che volete”.
A quel punto, inizia una mini gang che porta lei a prendere i cazzi dei due ovunque, alternati tra bocca e figa, fino al gran finale, che arriva dopo innumerevoli orgasmi per Maria: è il momento della prima doppia. Ci pensa il padrone di casa a prepararle il buchetto con il gel, lei non è vergine dietro ma le dimensioni stavolta sono notevoli. Il chitarrista si mette sotto di lei, lei lo cavalca, il padrone di casa avvicina la punta, e senza indugiare troppo la penetra fino in fondo, creandole spasmi e movimenti incontrollati. “Cazzo, vengo ancoraaa”, riesce a dire, prima di sentire il respiro dei due farsi affannato, e avvertire la scarica di sperma che le inonda figa e culo contemporaneamente. Una sensazione pazzesca.
Passato qualche minuto per riprendersi, il chitarrista le dice “adesso vestiti troia, ti chiamo un taxi”. Lei lo bacia in bocca, bacia in bocca anche il padrone di casa, si veste e scende di sotto dove il taxi la sta aspettando. Torna all’agriturismo, sono le 6 del mattino, si è fatta scopare e inculare per tre ore circa. Entra in silenzio in camera, per non svegliare la collega (sarebbe stato imbarazzante e poco opportuno doverle confessare l’accaduto), si spoglia ed entra in doccia. E, ripensando a quanto successo, inizia a far scivolare la mano tra le gambe. Sarà un bisogno quotidiano, da lì e per i mesi a venire. Le dita del chitarrista, si sono trasformate da un pensiero azzardato a una minigang senza limiti. Sarà il suo segreto, a casa una volta rientrata dopo il weekend.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Le dita del chitarrista (seconda parte):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni