tradimenti
La moglie offerta: finale

25.06.2025 |
6.202 |
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"Da dove stavo vedevo benissimo il viso di mia moglie sfigurato da un misto di dolore e di piacere..."
Obbedendo agli ordini del bull, sono andato in cucina a fare le pulizie. Ero talmente eccitato però da quello che lui aveva promesso di fare a mia moglie che tremavo tutto. Lasciavo cadere le cose, avevo le mani di burro. Dopo un po’ non ce l’ho fatta e sono tornato in silenzio a origliare vicino alla porta della camera da letto. Sentivo lui che le diceva con voce rotta dalla passione: “Non riesco a credere che questo meraviglioso culo non l’hai mai dato a nessuno”.
“No” ha risposto mia moglie tra i sospiri. “Avevo paura… Mi farà male?”
“Sì, ma sarà bellissimo, vedrai. Dopo non potrai più farne a meno, non vorrai altro che prenderlo in culo. Adesso te lo preparo, tu rilassati e pensa solo a godere”.
“V… va bene” ha mormorato lei con la voce sconvolta dal desiderio.
Ho sentito il suono della lingua di lui e ho immaginato che le stesse lappando il buco del culo insalivandolo a dovere. Inutile dire che il mio cazzetto era a mille e sbrodolava già. Mi vergognavo di me stesso ma ero così eccitato da non pensare ad altro che a quello che stava per accadere.
“Chiama il cornuto” ha detto lui.
“Cosa?”
“Chiamalo, fallo venire qui!”
“Max” ha detto lei ma poi ho sentito il rumore di uno schiaffo, certo su una chiappa.
“Lo devi chiamare col suo vero nome, troia! Cornuto!” e ha riso sonoramente.
“Cornuto, vieni qua” ha detto allora lei. Sono entrato immediatamente barcollando sulle gambe incerte. Lui mi ha guardato.
“Portami delle creme, cornuto.”
“Creme? Che creme..?”
“Le creme che la tua troia si mette per farsi bella. Avanti, sbrigati cornuto!”
Sono corso in bagno, ho preso tutto quello che capitava e l’ho portato al bull.
“Bravo cornuto, dai qua”.
Ha intinto le dita in un barattolo e, dopo aver insalivato ancora il buco di mia moglie, ha iniziato a spargere la crema all’interno del suo culo.
“Adesso ti infilo un dito, sentirai che frescura”.
Ha messo un dito e lo ha spinto bene in fondo. Mia moglie sembrava rilassarsi e apprezzare.
“Bello, vero? Adesso un altro dito” e dentro pure il medio. Spingeva e massaggiava, spingeva e massaggiava. Poi li faceva girare all’interno e mia moglie mugolava.
“Ti piace, troia?”
“Mmm… Sì, mi piace”.
“Sentirai dopo come ballerai” e ha riso di nuovo. Ha infilato un terzo dito e ha continuato a spingere e ravanare. Poi li ha tirati fuori, forse per prendere altra crema e ha cacciato un grido, sbigottito.
“Ma sei pulitissima dentro, troia! Non dirmi che ti eri preparata?”
Lei non ha risposto, colta in fallo, e lui è scoppiato a ridere e mi ha guardato.
“Hai capito, cornuto? Tua moglie sapeva che sarebbe finita così! Diglielo, troia, che lo volevi nel culo. Avanti, diglielo”.
“Sì cornuto mio, lo volevo nel culo stasera. Ma lo faccio per te”.
Non riuscivo a credere che mia moglie si fosse fatta un lavaggio intestinale prevedendo quello che sarebbe successo ma la cosa mi fece arrapare ancora di più e il cazzettino ebbe un ulteriore fremito.
Infoiato dalle parole di mia moglie, il bull ha smesso di spargere crema e, reggendosi la punta del cazzo con una mano, l’ha accostata al culo di lei.
“Chiudi gli occhi, cornuto. Queste che vedrai sono scene forti”.
E con un gran colpo di reni ha spinto la cappella nel buco.
“Sì! Così! La senti, troia?”
“Oddio, sì. La sento! La sento!”
Mia moglie aveva occhi e bocca spalancata, come se le avessero sparato una fucilata.
“Sgrillettati, troia. Se godi di fica, sentirai meno dolore”.
“Sì, sì, sì” ha balbettato lei iniziando a masturbarsi con veemenza. “Voglio godere come non ho goduto mai. Forza, inculami!”
“Adesso arriva il resto” ha preannunciato lui forzando piano piano la resistenza dello sfintere. Quando si è reso conto che il più era fatto, con un grido disumano ha spinto tutto il cazzo dentro quasi fino alle palle. Io guardavo imbambolato la scena, avevo bisogno di sedermi ma non riuscivo a muovermi. Da dove stavo vedevo benissimo il viso di mia moglie sfigurato da un misto di dolore e di piacere.
“E adesso ti inculo!” ha urlato lui iniziando a sbatterla come un forsennato. Erano colpi di mazza furiosi, brutali, a cui mia moglie sembrava cedere con sempre maggiore godimento.
“Sì, sì! Che bello! Che bello!”
“Brava, così. Gridalo, devono sentirti i vicini, sapere che ti stanno inculando! Gridalo!”
“Sì! Mi stanno inculando! Mi stanno inculando! È me-ra-vi-glio-so!!”
Il bull la copriva con tutto il suo corpo mentre la teneva per i fianchi e non la smetteva mai di sbatterla.
“Guarda, cornuto! Guarda come gode tua moglie! Guarda le tette che ballano, la inculo a sangue!”
A quel punto non ce l’ho fatta più: sono lentamente scivolato a terra, in ginocchio, al lato del letto dove si stava consumando il tradimento. Si alternavano le immagini di lui, gigantesco, che violava per la prima volta il sedere di mia moglie, e quelle di lei che si masturbava e mordeva il cuscino per non gridare. Imbambolato guardavo la scena poi, quasi vergognandomi, sono venuto ma senza erezione. Così, naturalmente.
Penso di essere svenuto alla fine, nonostante le urla, nonostante i gemiti. Quando mi sono ripreso, lui non c’era più. Mia moglie, sdraiata sul letto di fianco, evidentemente sfinita, mi guardava con amore.
“Come è stato?” le ho chiesto in un sussurro.
Lei mi ha fatto cenno di tacere.
“Sai che cosa mi ha detto lui prima di andarsene?”
“No. Cosa?”
Ha fatto il gesto di avvicinarmi a lei. Ha chinato la testa su di me e, in un orecchio, in un sussurro, me lo ha detto…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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