Munto in crociera

La cena in crociera era uno di quei riti che avrei evitato volentieri.
Rotondi tavoli da una dozzina di persone, sempre le stesse, alti ed addobbati con pesanti lunghe tovaglie.
Una vera noia se non fosse per la presenza di una coppia sulla quarantina.
Dalla prima sera i miei occhi hanno giocato con quelli della lei.
Lunghi capelli ricci ed una sensualità nel muoversi, negli sguardi che lanciava mentre portava il cibo alla bocca, mentre le sue unghie laccate di bianco stuzzicavano i portatovaglioli di forma cilindrica.

Mai nulla di più però.
Una sera al tavolo si presenta solo il marito.
Sotto al mio tovagliolo trovo un telefono con un biglietto:

"Questo è il pin. Quando non c'è la farai più aziona la app che trovi aperta sul telefono"

Mai parole più enigmatiche.
La curiosità era tanta ed anche se la musica nel salone era alta ed il commensale più vicino era comunque ad un metro la paura di essere scoperto c'era.....

Mi ero quasi dimenticato della cosa quando appena finito I secondi ho sentito una mano che sotto il tavolo impercettibilmente mi sfiorava la gamba da sopra I pantaloni risalendo la coscia, poi tornando giù si è fermata, mi ha slacciato la scarpa destra e tolto il calzino ho sentito una lingua passare sul collo del piede e due labbra succhiarmi le dita.

Il cuore mi si è bloccato, ho iniziato a farfugliare un qualcosa alla mia vicina di tavolo mentre il pacco iniziava a gonfiarsi nei pantaloni.
Neanche il tempo di capire cosa stava succedendo ed il telefono sotto il tovagliolo vibrando ha ricevuto una video chiamata.
Mittente: TROIA

Non ci ho pensato ed ho risposto.

...... il sorriso della commensale che si trovava sotto il tavolo e che mentre mi succhiava le dita del piede ha infilato la mano sotto la minigonna e da distesa sotto tutti noi ha iniziato a masturbarsi ha fatto capolino sullo schermo!

Inquadrava le sue lunghe dita che entravano ed uscivano dalla fregna pulsante, aumentava il ritmo e la sua bocca leccava ancora più frenetica il mio piede. Le labbra del suo sesso erano rosse, gonfie e bollenti di voglia di godere.

Ad un metro e a pochi centimetri di legno dalla vacca il marito ignaro scherzava con il tedesco seduto accanto.

Adesso alternava succhiate al mio alluce ed alle sue dita che estraeva grondanti dalla figa mentre con le gambe spalancate inarcava il bacino e si mordeva il labbro per non fare nessun rumore.
Ho sentito l'ano che mi si è stretto in uno spasmo quando mi ha morso il piede per non urlare mentre si abbandonava ad in orgasmo silenzioso.
Poi il buio.
Ha chiuso la chiamata.

All'improvviso ho sentito la lampo dei pantaloni abbassarsi.
Una mano è entrata negli slip e mi ha estratto il cazzo teso e voglioso.
La cappella gonfia e bagnata dalle prime gocce ha accolto tremando le leccate lunghe e salivose.

La lingua si è avvolta attorno all'asta di carne pulsante alternandosi alle labbra che risucchiavano con uno schiocco lo scroto intero.
Sentivo le palle piene di sperma frullare sul suo palato che degustava in silenzio quella primizia.

La musica copriva il rumore della foga e della fame di nerchia della troia, ma il mio sguardo a momenti assente ed in altri sofferente forse ci poteva tradire...

Sentivo la sua bocca mungermi e mentre una mano mi strizzava le palle con l'altra ha preso il mio piede, se lo è portato sotto la fica divaricata ed ha iniziato a strusciarci sopra il clitoride.
Sentivo il liquido caldo e abbondante che dalla sua fregna mi colava sul collo del piede. Le sue cosce inginocciate sotto il tavolo stringevano sempre di più come a voler tirare il piede dentro la fica.

Presa dalla voglia mia ha chiuso il membro in una morsa di ferro, come per non farmi scappare e si è messa a leccare i suoi umori sul mio piede come una cagna sotto il tavolo.
Non ci ho visto più!

Non riuscivo a resistere!
! Il messaggio!

Ho digitato il pin ed ho schiacciato il tasto verde sulla app aperta sul telefono.

Immediatamente ho colto come un lieve ronzio sotto il tavolo.
La troia ha stretto le cosce chiudendo il dildo che le vibrava nel culo in una morsa di piacere mentre con foga mi ha munto con un lavoro di bocca sulla cappella e di mano sulle vene dell'asta.
Le sono esploso in gola in un orgasmo tra i più potenti mai provati ma anche più dolorosi.

Il mio cazzo stretto tra quelle dita ha schizzato una quantità enorme di sborra in gola alla vacca ingorda che è così riuscita a cenare anche stando sotto al tavolo, mentre dall'altra parte il marito mi sorrideva compiaciuto.