tradimenti
Quando la complicità è tutto.

19.02.2020 |
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"Secondo lui, dietro una fervida partecipazione alla vita di una comunità parrocchiale, si celava una altrettanto fervida voglia di trasgredire ogni precetto..."
Questa è una storia vera di qualche anno fa.Ero in Lombardia per lavoro e un mio collega, con il quale si era creato un occasionale quanto aperto e cordiale rapporto di lavoro, durante una cena e dopo qualche bicchiere e dopo lento avvicinamento colloquiale, mi confessa che ha particolare piacere quando le guardano la moglie tanto che ha l'impressione di essere cuck anche se non aveva mai provato questa sensazione.
Preso dall'euforia dei discorsi e del buon vino, gli dico che, in fondo sarei potuto essere il "candidato perfetto" perché amico quanto basta ma restavo pur sempre un "fuori sede" che, magari, non sarebbe stato difficile non rivedere più se e qualora "l'esperimento" non si fosse rivelato felice ed appagante.
Gli chiesi notizie ed informazioni su che tipo fosse la moglie e se era una donna che aveva fantasie sessuali spinte e se fosse desiderosa di realizzarle.
Lui mi rispose che sua moglie, nonostante i diversi anni di matrimonio, non era mai riuscito totalmente a capirla sessualmente... Secondo lui, dietro una fervida partecipazione alla vita di una comunità parrocchiale, si celava una altrettanto fervida voglia di trasgredire ogni precetto che la Chiesa le imponeva ma non era mai riuscito a verificare la bontà delle sue tesi perché lei si trincerava spesso nei discorsi di coppia dietro un perbenismo secondo lui assolutamente falso e di maniera.
Questi discorsi si protrassero per diversi nostri incontri lavorativi e la mia eccitazione cresceva a dismisura anche perché Mario (ovviamente è un nome di fantasia) mi aveva mostrato foto di sua moglie dove appariva in tutta la sua fresca bellezza nonostante rimanesse una tipa molto "acqua e sapone".
Un bel giorno, mentre ci raccontavamo l'ennesima fantasia che vedeva protagonista la moglie, Mario mi chiese se fossi voluto essere suo complice nel avviare Marina (altro nome di fantasia) verso la trasgressione e mi chiese di andare da loro a cena.
Arrivai in orario e Marina fu immediatamente affabile complici anche le abbondanti libagioni di innumerevoli aperitivi che la resero immediatamente allegrissima.
Non so ancora bene come ma iniziammo a fare un gioco estremamente idiota secondo il quale io sarei stato il padrone di casa con Marina e Mario era l'ospite. Secondo questo gioco, la complicità era fra me e Marina e Mario doveva stare al suo posto. Nel nostro atteggiamento complice e nei nostri discorsi da "marito e moglie", cominciò a volare qualche carezza e qualche bacino come una coppia che divento' qualche palpata fugace.
Colsi in Marina una gran voglia di sottile vendetta nel vedere le reazioni di Mario alle mie avancés finché percepi' un gioco di sottile sfida fra Mario e Marina che prevedeva la scoperta di dove l'altro sarebbe saputo arrivare in quella inusuale situazione.
Mi trovai a fare l'amore con Marina in un modo che percepii quasi liberatorio per questa donna che aveva covato molte insoddisfazioni dal rapporto con Mario e che, per quella via, aveva voglia di una evasione condivisa.
Debbo confessare che fu molto bello... Mario era una presenza che a tratti scompariva lasciandoci nella più totale solitudine.
Il nostro rapporto durò diverse ore nelle quali gli atti sessuali si intervallavano a risate e intimità degne di una coppia consolidata finché non giunse il momento di andare via con Mario che si propose di accompagnarmi in macchina al mio hôtel.
Durante il viaggio di ritorno, Mario mi confesso' la sua grande eccitazione nell'averlo reso cuck ma sopratutto mi confesso' che aveva una grandissima voglia di sentire gli odori di sua moglie direttamente sulla mia cappella e che mi avrebbe fatto volentieri un pompino.
Salì nella mia stanza e lo fece..
Da quel giorno e per molti anni io diventai l'amante della moglie e il confidente amico del marito che a volte mi chiedeva anche di partire con sua moglie in vacanza.
Una coppia che era diventata un trio complice ed affiatato.
A volte litigavano ed entrambi venivano da me a perorare la loro ragione e a chiedermi di intercedere con l'altro o l'altra per far pace.
Siamo stati, per anni, una sorta di coppia allargata con ruoli e funzioni definiti che ci rendevano unici.
Sesso e complicità.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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