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Un dolce caffè


di Membro VIP di Annunci69.it OSaracino
05.01.2024    |    127    |    0 6.0
"Continuava a saltellare impaziente sul mio cazzo mentre si stava lentamente abbassando su di me, quando fu abbastanza vicina la abbracciai circondandole la..."
Si chiamava Carmela, ma da quando era arrivata in Emilia con il marito, si faceva chiamare Carmen...eppure veniva dal Sud, dove quel nome era spesso pronunciato.
Il marito un tipo lavoratore, grande lavoratore, ma tiepido a letto. Si erano sposati quasi per fare un piacere alle rispettive famiglie ed ora la Carmen si sentiva insoddisfatta.
Ma a lei bella donna, mora di capelli e carnagione piaceva sognare e tra i suoi sogni c'era quello di potere accontentare il suo esuberante corpo...non molto alta, depilata al punto giusto, seni grandi e tanta voglia di sentirsi donna completa.
Qualche pensierino o meglio qualche corna, al marito gliele aveva fatte, se pure con discrezionalità, e qui tutti facevano i fatti propri ed era difficile che il marito la scoprisse a gambe aperte con sopra il ragazzo di turno.
La curiosità era tanta e come vicino di appartamento abitava un ragazzo anche lui del Sud, lavorava in zona. Aveva lo stesso calore e ciò che sentiva dentro di sé, era forte, solo guardando il suo sorriso magnetico, l'aveva incuriosita, trovo la maniera per fare una certa amicizia. Quel ragazzo ero io!
Con la scusa della mancanza di sale mi fece entrare in casa, iniziammo a chiacchierare, ridere,tanto ridere e quel sorriso vedevo che la colpiva, aveva una vestaglia molto scollata, faceva intravedere che sotto aveva un intimo di pizzo nero, un seno prosperoso.. mi offri un caffè, capì subito le sue particolari voglie, ogni suo movimento era uno spostamento di vestaglia.. mi proposi di aiutarla a fare il caffè, da dietro mi appoggiai per prendere le tazzine, lei si fermò volle strisciarsi sentire che laggiù c’era qualcosa che stava prendendo forma grossa e dura. Si girò e mi chiese con uno sguardo sensuale di avvitare la caffettiera in maniera dura, mentre il caffè saliva lei mi fece sedere sulla sedia mentre lei si sedette sul tavolo, volle che la guardarsi mentre le sue mani accarezzavano il suo corpo, era tutto estremamente eccitante perché si accarezzava e ti guarda con quegli occhi penetrarti, la voglia stava salendo come il caffè, La spogliai, le baciai il collo, i seni, scendendo con la lingua arrivai fino alle mutandine, mi fermò volle che ci sdraiassimo si alzò in ginocchio su di me e si stiracchiò la schiena lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo, tolse le sue mutandine in modo sexy e le adagio su un angolo, si tolse anche il top che indossava facendolo cadere e mostrando le sue magnifiche tette, mi sorrise e si abbassò al mio inguine, tolse le mutande lasciando sobbalzare fuori il mio membro eretto, duro da sembrare di pietra e dal glande sporgente da sembrare circonciso, inizió a muovere le mani attorno all'asta.
Si girò e mi mise davanti la sua figa già umidiccia, gli leccai la pelle attorno e poi iniziai a leccare le labbra delicatamente, lei iniziò anche a succhiare il mio cazzo ed era semplicemente bellissimo, la sua bocca scorreva attorno al mio cazzo imponente e lo segava dove non arrivava la bocca, la sua saliva bagnava tutto il mio cazzo lubrificandolo e agevolandone lo scorrimento. Le leccai le labbra della fica con gusto e il sapore era dolce, mi spostai al clitoride e successivamente lei iniziò a succhiare facendo scorrere la sua lingua sul mio glande sporgente, la sua figa era umida e succulenta, passavo la lingua su tutta l'apertura mentre gliela immergevo rigida dentro la cavità vaginale.
Sentivo il mio cazzo dentro la sua bocca mentre la sua mano scorreva attorno ad esso, passava la lingua attorno a tutto il membro affondando il glande nella bocca più volte, la sua lingua scorreva attorno al mio glande dandomi grande piacere, mentre lei si lasciava scappare dei lievi singulti a ritmo casuale.
Rimanemmo così per… Boh credo una decina di minuti forse, e poi si alzò, staccò la bocca dal mio membro e alzò e abbassò i fianchi lentamente un paio di volte mentre continuavo a leccargli la passera, si girò verso di me impugno il mio cazzo rigido e, avvicinando il suo volto al mio, disse: Ora è il momento della danza… Lo masturbo per qualche secondo e mi baciò.
Si mise su di me in ginocchio alla cowgirl e puntò il mio attrezzo verso la sua entrata e si sedette lentamente su di esso fino ad ingurgitare quasi tutto il cazzo, emise un gemito di sollievo e iniziò a cavalcarmi con gusto e dolcezza. Mi mise le mani sul petto e si abbassò verso di me mentre continuava il galoppo, la sua figa si stringeva attorno al mio cazzo senza tregua e continuava a scorrere attorno ad esso con regolarità, il mio cazzo era perfettamente fagocitato dalla fighetta stretta della mia dolce metà.
Continuava a saltellare impaziente sul mio cazzo mentre si stava lentamente abbassando su di me, quando fu abbastanza vicina la abbracciai circondandole la schiena con le mie braccia e ci baciammo ancora una volta. Continuava a muovere il bacino su e giù, avanti e indietro con ritmo regolare, il mio membro era investito da una fonte di calore che si muoveva liberamente attorno al mio cazzo imponente, gli tenevo una mano sulla coscia e l'altra sulla chiappa impastandola sentendo la sua morbidezza, teneva le mani attorno al mio collo e a volte mi baciava.
Il mio cazzo dentro la sua figa bagnata veniva pressato e maneggiato dalle contrazioni della vagina dovute dal suo piacere ed era talmente duro che nemmeno si fletteva, La sentivo gemere e i suoi singulti divennero gradualmente sempre più forti, Ad un certo punto Carmen iniziò a tremare e si fermò, subito dopo alzò la schiena e la incurvò all'indietro di scatto, emise un forte gemito di piacere e lasciò la testa pendere all'indietro, emise dei forti gemiti di piacere, presso la figa sul mio cazzo e si contrasse tanto che sembrava che qualcosa stritolasse il mio attrezzo sentii un liquido caldo avvolgere il mio cazzo.
Saltello` un paio di volte ma il mio cazzo scivolò fuori dalla figa e un piccolo fiumicello di liquidi vaginali si fece strada per uscire dalla vagina, gliela massaggiai e sorrise rossa in volto.
Si abbassò fino a sfiorare il mio naso con il suo e ci baciammo ancora e ancora, ci baciammo con passione, reinserì il mio cazzo dentro la sua figa lasciando un singulto di piacere e ricominciò la danza. Mi mise le mani sulle sue tette morbidissime mentre continuava a muovere il bacino sul mio cazzo.
Si alzò e mi mise davanti le sue tette, le maneggiai con entrambe le mani, ho sempre avuto un debole per quelle splendide mozzarellone, io dovevo scaricare tutto il piacere su qualcosa quindi iniziai a leccare e succhiare con foga le sue soffici tette.
Mi premeva delicatamente la testa tra le sue tette mentre continuava a gemere di piacere, la sua voce sensuale era frammentata dai saltelli che faceva sul mio cazzo e dai suoi gemiti, gemeva tanto, adorava ogni cosa che le facevo, gli succhiavo le tette e mi premeva la testa contro gli massaggiavo la figa e lei si dimenava dal piacere, era stesa su di me a cavalcioni mentre muoveva il suo bacino costantemente su e giù.
Sobbalzava ogni volta che affondava il mio cazzo dentro di lei e cercava di farmi godere come meglio poteva, procurando anche a se stessa una quantità di piacere enorme. Succhiai, leccai, e continuai a sbavare quelle bellezze naturali fino a quando non iniziai a sentire i primi conati di sborra.
Mi sembrava di essere al limite, sempre più vicino all'esplosione, ma qualcosa mi impediva di sborrare.
Aumentai il ritmo… Il piacere aumentava ma il mio cazzo non riusciva a scoppiare… Le palle si alzarono e…
Accelero` il ritmo.
Dopo qualche altro salto finalmente venni. Inarcai la schiena e un gemito prettamente mascolino mi uscì inconsciamente dalla gola, un'ondata di sperma uscì dal mio cazzo in potenti schizzi che riempivano la bocca e i seni di Carmen
Le pareva impossibile provare tanto piacere e mi ringraziò tutta soddisfatta, promettendoci un altro pausa caffè molto presto
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