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Una sera indimenticabile con la mia amata e il suo CUCK


di Membro VIP di Annunci69.it civorrebbe1amico
11.03.2021    |    1.084    |    2 7.8
"Lui ci augurò buon divertimento e chiese di farlo guardare ogni tanto, gli risposi che sarebbe stato fatto quando lo avremmo ritenuto opportuno anche perché..."
Comprendo che questo racconto, anch’esso vero, potrebbe non riscontrare un parere favorevole di quella categoria che non appartiene al genere, ma come tutti sanno, il mondo dello scambismo è molto vario e quindi abbraccia molti rami che, una persona camaleontica come me vive quando può realizzare la varietà che offre.
Questa volta vi racconterò di un incontro con una coppia con lui cuck (genere che adoro) con la quale avevo giocato da alcune volte, venne a trovarmi. Premetto che la lei è una donna che ha la sua età, che è stata madre e che la vita ha lasciato i suoi segni, ma, credetemi che non ha nulla da invidiare a NESSUNA donna in quanto non è l’altezza, il colore degli occhi, qualche chilo in più, l’età a fare di una donna una VERA DONNA, ma quello che ha dentro, quello che sa dimostrare e che sa dare e lei ha TUTTE le carte in regola per esserlo.
Ormai avevamo raggiunto una confidenza tale nel nostro rapporto, che tutto veniva naturale. Sapevo i loro gusti e quello che desideravano per fare di ogni nostro incontro qualcosa di appagante.
Arrivarono come sempre alla solita ora di sera. Li vidi parcheggiare l’auto e poi incamminarsi verso la mia dimora. Come sempre lei BELLISSIMA ed elegantissima, curata in ogni particolare incedeva con passo fiero di una donna che non ha paura di perdere un confronto con nessuna. Lui qualche passo dietro di lei da buon cuck che accompagna la mogliettina che non riesce a soddisfare dal suo BULL preferito per riportarla a casa felice, soddisfatta e appagata.
Entrarono in casa e il suo profumo di donna riempiva già la casa. Lui chiuse la porta mentre lei mollata la borsa a terra, mi gettò le braccia al collo e iniziammo a baciarci a lungo limonandoci. Mi staccai un attimo per dire al cornuto che finalmente l’aveva portata da me e di guardare con quale impeto si è gettata fra le mie braccia ma ancor più di notare come ci baciavamo.
La presi per mano e la portai sul divano dove continuammo a baciarci e limonarci toccandoci i corpi in maniera sensuale senza mai arrivare direttamente nelle parti intime. Il cuck aveva preso la sedia e si era seduto di fronte a noi guardano quello spettacolo che offrivamo gratuitamente ad uno spettatore che aveva il privilegio di essere in primafila.
Le mie mai si riempivano di lei, andavano dappertutto e si poggiavano spesso sul suo seno che è sodo (nonostante l’età) e i cui capezzoli erano turgidi in quanto, stando su da solo non portava reggiseno.
Le nostre carezze e baci si facevano sempre più audaci e spesso dicevo qualcosa al cornutone del marito che si godeva lo spettacolo e fotografava. Poi dissi a lei che volevo gustarmela comodamente in camera e così dissi al cornuto di stare lì buono a guardare la TV perché io dovevo dedicarmi alla sua adorata mogliettina. Lui ci augurò buon divertimento e chiese di farlo guardare ogni tanto, gli risposi che sarebbe stato fatto quando lo avremmo ritenuto opportuno anche perché non volevamo essere disturbati ma più che altro perché avrebbe dovuto immortalare con le foto i nostri momenti intimi che la sua mogliettina si sarebbe riguardato a casa.
Così, soli in camera, iniziai a spogliarla lentamente. Lei indossava un vestitino che le donava un casino e metteva in risalto il suo bellissimo viso contornato dalla chioma bionda. Le sfilai l’abito e rimase con le scarpe con il tacco, calze nere velate con un pizzo con balza alta e un minuscolo tessuto nero che copriva a malapena il taglio del suo sesso e una strisciolina sottilissima dietro che si intravvedeva solo tra l’attaccatura delle natiche in quanto il resto era sparito dentro le chiappe.
Mi spogliò anche lei e lasciandomi solo i boxer ci infilammo sotto le coperte. Sentivo il calore del suo corpo vicino al mio, accarezzavo la sua pelle morbida, liscia e vellutata, e ascoltavo la sua voce che mi diceva che non vedeva l’ora di essere qui da me.
Sentire le sue labbra appiccicate alle mie mentre ci baciavamo, erano morbide, calde, vellutate, dolcissime, ci limonavamo all'inverosimile, chiamammo il cornuto per dirle di guardare e fotografare i nostri baci e di notare come lei si abbandonava a me e lei le disse che solo io so darle quello che vuole.
Poi iniziai a scendere sul collo lentamente, sul petto, sui seni, ventre sino a raggiungere il suo pube. Sentivo il calore del suo sesso salire e le sue mani che accompagnavano le mie spalle mentre andavo giù.
Spostai quel piccolissimo pezzo di stoffa nero e iniziai a dedicarmi al suo piacere. Ormai sapevo cosa fare e dove e lo percepivo dai suoi gemiti, mugolii, dai suoi movimenti circolari del bacino e da come mi toccava la testa con le sue mani curatissime che lo smalto rosso mettevano ancor più in evidenza.
Tra un gemito e l’altro lei si rivolgeva al marito cuck e diceva: ”GUARDA CORNUTO, GUARDA COME MI FA IMPAZZIRE CON LA SUA LINGUA, STAREI ORE E ORE A FARMELA LECCARE” e mentre diceva questo, percepii i suoi muscoli delle gambe iniziare a irrigidirsi, il suo ventre che si agitava le sue mani che si muovevano freneticamente, il suo respiro e gemiti che aumentavano e poi la sentii esplodere in un orgasmo da paura. Strinse le gambe con la mia testa in mezzo tanto forte da farmi soffocare. Ci guardammo, nei suoi occhi leggevo il piacere che le avevo procurato, sapevamo già cosa avremmo fatto.
Dissi al cornuto di andarsene di là, di continuare a guardarsi la tele perché ora avrei coccolato la MAI DONNA e non volevo nessuno tra i piedi. Lui sottomesso ubbidì e andò di la. Iniziai a baciarla, a carezzare di nuovo quel corpo che non mi basta mai e che ogni volta mi dà sensazioni uniche.
Poi lei mi disse: “ORA TOCCA A ME” e iniziò a dedicarsi al mio corpo, arrivò ai boxer, l’aiutai a sfilarli alzando il culo e poi si dedicò al mio cazzo. Era durissimo da tempo, gonfio e pulsava come non mai. Quella sera avevo voglia di lei più di ogni altra volta. Lei lo percepì e iniziò a darmi piacere con la sua bocca. Sentivo le sua lingua percorrere tutta la mia asta e insalivarla, le sue labbra carnose che avvolgevano la cappella in maniera sublime mentre la sua lingua le girava attorno, andava su e giù, si fermava, mi leccava lo scroto, ci giocava con le mani, lo ingoiava tutto, lo ammirava e io le passavo le mani tra la chioma bionda e folta. Ogni tanto chiamavamo il cuck che fotografava alcuni nostri attimi per poi rimandarlo via.
Poi le dissi che volevo prenderla e lei non oppose resistenza. Non era il caso di toglierle le mutandine in quanto non imbrogliavano affatto ma rendevano quella parte di corpo ancora più eccitante soprattutto il culo che è da favola. Si sdraiò e le andai sopra. Chiamai il cornuto e gli dissi di sedersi sulla sedia e di fare quello che ormai da tempo faceva in quei momenti.
La sua figa era calda e grondante di umori, la mia cappella si posò sulle grandi labbra e lei ebbe un sussulto. La guardai negli occhi (sono di un’espressività unica) e ci parlammo senza dire nulla. Puntai l’apertura e senza usare le mani né io né lei, iniziai ad entrarle dentro mentre ci baciavamo. Lei gemeva, sentivo il calore della sua figa avvolgere la mia asta e percepivo un lago. Il cornuto fotografava immortalando quei momenti. La presi a lungo e in varie posizioni mentre lei non smetteva di godere e venire gemendo e dicendo al marito cuck che NESSUNO MAI l’aveva fatta sentire così donna, ma anche VACCA e TROIA. Io rincaravo la dose dicendogli: “SENTI QUELLO CHE DICE? LA VEDI COME E’ SODDISFATTA? COME GODE? COME LA SCOPO?” E lui annuiva nella sua sottomissione e ringraziava.
Poi, messa a pancia in giù, iniziai a dedicarmi al suo culo. E’ favoloso e in quella posizione le natiche sode sembrano disegnate di quanto sono belle. La mia lingua iniziò a leccarle il buchetto rosa e sentivo le sue natiche tra le mie mani che si contraevano dal piacere per rilassarsi immediatamente. Lo bagnavo bene e ogni tanto il mio dito spingeva la saliva dentro preparandolo alla penetrazione. Poi quando lo sentii già morbido, mi sistemai dietro di lei. La mia bocca attaccata all’orecchio a sussurrarle parole dolci e sconce e lei ad ascoltare e a rilassarsi sempre più. La mia cappella era già sull’orifizio e puntava a quel buchetto che tra poco sarebbe stato riempito completamente.
Lei assecondava il mio ingresso con i movimenti di una donna che, ama farsi prendere il culo e che sa come godersi quei momenti. Sentimmo la cappella iniziare ad entrare, mi fermai un attimo perché lei non si facesse male e favorisse la penetrazione e così, eccomi dentro. Ora era questione di poco, il suo sfintere doveva percepire che il mio cazzo l’avrebbe riempito tutto da lì a poco e quindi stetti fermo ma non smisi di parlarle. Poi i nostri movimenti sincronizzati diedero inizio a quello che sarebbe stato da lì a poco l’apoteosi. Sentivo i suoi muscoli completamente rilassati, il suo culo era pronto per ricevermi tutto e lentamente mi fece strada per arrivare a farle sentire le mie palle sulle natiche. Un attimo di assestamento e poi, via a quello che fu un susseguirsi di colpi e godute, gemiti e turpiloquio mentre il cornuto filmava e fotografava tutto. Lei godette e godette ancora, perdemmo il conto di quanti orgasmi raggiunse quella sera, ma d’altronde poco contavano i numeri matematici.
Poi, lavai il mio cazzo e lei se lo prese di nuovo in bocca baciandolo e coccolandolo, la presi di nuovo in figa in varie posizioni e poi, finimmo nel modo che lei ama di più da quando ci vediamo. Mi spompinò alla grande con la sapienza ed esperienza di una donna che sa come si dà piacere ad un uomo con la bocca nell’arte del pompino.
Sentiva il mio piacere salire e iniziò a darci dentro con più foga perché voleva sentire il suo toro godere e così fu. Le inondai la bocca del mio sperma, abbondante, denso, bollente e a detta sua dolce. Il cornuto filmava e fotografava il tutto immortalando quei momenti con dovizia perché, nonostante da moltissimi anni lei sia stata dispensatrice delle sue attenzioni con svariate persone, al centro di gang eccetera, NESSUNO prima di me le aveva sborrato in bocca e lei lo aveva bevuto tutto fino all’ultima goccia. NESSUNO compreso il cornuto che alla fine di tutto è ritornato alla sua TV mentre noi alle nostre coccole.
Tu sai BENISSIMO che questo racconto ti appartiene e io ti ringrazio di darmi il privilegio di averti.
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