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Viaggio a Zanzibar


di MaMi80
10.02.2025    |    133    |    0 9.0
""Cosa ti è successo? Non ti ho mai sentito miagolare così" "Amore, non so, ne avevo molta voglia..."
Quest'inverno abbiamo deciso di fare una vacanza al caldo e siamo andati a Zanzibar in cerca di caldo e di riposo. Alloggiavamo in un resort e di fronte sostavano i Beach Boys. Già al secondo giorno li conoscevamo quasi tutti per nome e con alcuni ci fermavamo a chiacchierare. Ce n'era uno in particolare, Fabio (ovviamente non il suo vero nome ma i Masai avevano tutti optato per nomi italiani), che non perdeva occasione di tenermi la mano o sfiorare il mio braccio o mettersi in piedi dietro di me quasi sfiorandomi. Un giorno che mio marito si era allontanato un attimo, era arrivato al punto di prendermi la mano e tenerla per un pò, massaggiando con il suo pollice il mio palmo e guardandomi negli occhi.
Il penultimo giorno decidemmo di comprare qualche souvenir da loro e avevamo deciso di prendere varie cose da più persone possibili, in modo da farne felici più di uno. Andammo quindi a visitare uno per uno le loro baracche per vedere cosa vendevano. La terza era quella di Fabio, quando mio marito uscì, il masai mi afferrò il braccio, strattonandomi indietro e chiudendo la porta. Sentii mio marito fuori parlare con gli altri mentre proseguiva in avanti.
Io lo guardavo, ferma immobile di fronte a lui. Lui si tirò su il gonnellino che portava mostrandomi il suo cazzo, istintivamente guardandolo mi morsi un labbro, lui afferrò il pezzo sopra del mio costume spostandolo, liberando il mio seno.
Io sempre immobile.
Lui mi afferrò il seno, lo strinse e mi tirò i capezzoli. Forte. Poi mi girò e mi fece appoggiare con le mani sulla tavola che c'era, sollevò la mia gamba, appongiando anche questa sul tavolo. Tirò su il mio pareo, spostò il pezzo sotto del costume, mi annusò tra le gambe e infine ci mise la lingua dentro, assaporando il mio intimo e gli umori che nel frattempo avevo iniziato a produrre.
Sentii fuori mio marito che mi chiamava, risposi:
"Arrivo subito, amore"
e sentii di nuovo gli altri che lo spinsero in avanti. Fabio sapeva che non avevamo molto tempo e si posizionò dietro di me, puntando il suo cazzo contro la mia entrata. Lo sfregò un attimo per inumidirlo con la mia eccitazione e iniziò a entrare. Io saltai, niente di così grosso mi era mai entrato dentro. Si fermò, ma poi mi afferrò tra i fianchi e me lo mise dentro. Mi fece male e mi piacque allo stesso tempo. Onestamente non credo me lo abbia infilato tutto, ma solo quello che riusciva, comunque non ho controllato. Io tenevo gli occhi chiusi mentre lui iniziò a stantuffarmi. Veloce. Forte. Tenendomi ben ferma dai fianchi. Non c'era modo che io venissi in quella posizione, non senza sfregamento del clitoride, io lo sapevo, ma a lui non sembrava importare molto e infondo neanche a me. La situazione era pazzesca, surreale, da quanto io fossi eccitata e da come mi stava scopando. Una bestia con un buco, niente di più. Dopo poco sentii "Umrgh" lui che lo tirava fuori e che andava ad aprire la porta. Mi affrettai a ricoprirmi e sentivo i nostri umori mescolati che mi bagnavano le mutande. Uscii e andai a cercare mio marito che tutto contento stava contrattando per comprare dei braccialetti.
"Non posso credere che mi sono appena fatta scopare senza preservativo da uno sconosciuto africano." Pensai "Prendo la pillola per fortuna, ma per il resto appena torno devo farmi controllare."
Ma io ero fuori di testa dall'eccitazione. Presi mio marito e quasi lo trascinai in camera. Appena entrati gli tolsi il costume e iniziai a succhiarglielo. Sapeva di mare e sale, continuai fino a che non lo sentii ingrossarsi nella mia bocca. Lui aveva le mani tra i miei capelli e si lasciò succhiare l'asta e poi le palle emettendo gemiti di piacere. Quando era bello duro, lo feci sedere sul divano che avevamo in camera e lo iniziai a cavalcare. Quando lo infilai dentro era come se non mi riempisse, sono sempre stata soddisfatta da lui e dalle sue dimensioni, ma passare dall'altro a lui sentii la differenza. Lui mi prese i capezzoli e me li strinse. Iniziai ad andare su e giù a un ritmo sostenuto, ero inebriata dal sesso, non riuscivo a pensare chiaramente. Riuscivo a pensare solo al cazzo di Fabio, alla sensazione di averlo dentro di me, quella sensazione di pienezza, di dolore misto a godimento. "Vengo" Urlai e continuai a venire.
Quell'orgasmo sembrava non finire mai, poco dopo sentii venire anche mio marito e pensai al suo sperma che si stava mescolando con quello di Fabio. Mi accasciai su di lui.
"Cosa ti è successo? Non ti ho mai sentito miagolare così"
"Amore, non so, ne avevo molta voglia..." e gli sorrisi.
La mattina dopo eravmo in spiaggia e mi addormentai sul lettino, quando mi svegliai vidi mio marito e Fabio che si davano pacche sulle spalle e sorridevano come due amiconi di vecchia data e poi vidi Fabio dare un sacchetto a mio marito. Mi venne un dubbii... ha organizzato tutto mio marito? Ha sempre saputo quanto mi sarebbe piaciuto provare un cazzo nero... Io finsi di dormire e quando lui tornò, mi disse:
"Alla fine ieri non abbiamo comprato quasi niente. Vieni che facciamo un altro giro" e mi guardò sorridendo. Alla quarta capanna mio marito mi buttò quasi dentro e mi ritrovai con altri due Masai che appena mi videro tirarono fuori i cazzi. Mi rimisero nella stessa posizione di ieri, mi annusarono e mi leccarono entrambi e poi, prima uno poi l'altro mi scoparono. Avevo la figa distrutta, mi avevano fatto male e stavo gocciolando la loro sborra dalle gambe, mi avevano scopato veloce e senza curarsi di me. Di nuovo ero stata solo un buco, ma di nuovo ero anche bagnata fradicia e con una voglia ancora più grande di cazzo. Entrò mio marito con un sacchetto in mano e mi disse:
"Quest'anno i souvenir non li abbiamo pagati, potremmo ripeterlo anche i prossimi anni questo genere di baratto" e mi sorrise. "Comunque già che ci sei vieni qua e fatti scopare il culo che ormai la figa sarà talmente sfondata che non senti più niente" e detto questo mi sputò nel culo e me lo infilò dentro.
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