tradimenti
l' agenzia immobiliare

21.07.2019 |
309 |
5
"Ora era marco ad eser stato colto in fallo..."
arrivato a 27 anni, finalmente, Marco si era deciso a lasciare il nido di famiglia per aver l'indipendenza totale , da qualche mese si era dato alla caccia di un appartamento.Agenzie immobiliari, siti virtuali , vendite private, ruderi da restaurare tante soluzioni che potevano andare ma non lo convincevano e dopo quattro mesi di invane ricerche le speranze stavano affievolendosi. Inaspettatamente quella mattina di giugno al telefono la voce di Carla , l'addetta vendite di zona, allegra non bella ma con quella giusta sensualitá che non lascia indifferenti, bionda spigliata provava ad organizzare l'ennesimo appuntamento in ufficio per una nuova proposta d'affitto, "OK" rispose lui sbrigativo "oggi alle 14,30 grazie", accettava senza troppa convinzione e all'ora prefissata parcheggiata la moto di fronte all'ufficio il giovane dagli occhi chiari entrando in ufficio notava Carla presa al telefono, il tintinnio del braccialetti la voce un po stizzita di lei facevano aleggiare un po di nervosismo verso l'interlocutore dall'altra parte, lei alzando la mano faceva cenno al ragazzo di accomodarsi.
Presumibilmente era al telefono con il marito e in pochi minuti lo aveva già strigliato a dovere.. cane, tintoria, cena dalla suocera.. una miriade di impegni da sbrigare e poco aiuto dalla parte di lui...
" scusami un attimo ancora" premurosa dava un cenno d'attenzione al cliente per poi tornare a discutere sempre piu scocciata con quel che poi definirà "Egoista ".
Altri 4 minuti trascorsero prima del " lascia stare non serve , ci penso io come sempre" ,prima di tornare al proprio compito.
"ECCOCI"... ancora nervosa e rossa sulle gote tornava a dedicarsi a Marco posando il telefono sulla scrivania ," scusami ... questi mariti"!! cercava di non dar a vedere l'agitazione nervosa derivata dalla discussione, imbarazzato il giovane le sorrideva ,"figurati..noi se non incasiniamo sempre le cose non siamo Maschietti", sorridendo per sdrammatizzare la situazione chiedeva se ci fossero novitá. Carla per tutta risposta aprendo il cassetto in basso tirò fuori la cartellina delle nuove proposte destinate al cliente e sempre sorridente rispondeva più rilassata " questa volta ci siamo"...
Incuriosito Marco si avvicinò al tavolo e il profumo di lei lo pervase guidando il suo sguardo fino sulla camicetta di lei sbottonata il giusto da far solo intravvedere quella 3 misura ancora soda, pochi attimi per tornare a guardarla negli occhi e lei già si era accorta del suo spogliarla con la fantasia.
"scusa".. Ora era marco ad eser stato colto in fallo ... cercando di sedersi meglio non mollando più le perle scure che stavano squadrando lui.. " dicevamo"?
Carla girò le foto dell appartamento verso Marco " questo secondo me potrebbe interessarti" , era lei ora a sporgersi verso il giovane porgendo apposta le foto e un altra sbirciatina .."sarebbe da veder dal vivo" .... di colpo tutti e due s'interruppero rendendosi conto di aver detto la stessa frase insieme.
Una certa confidenza durante le varie visite e gli appuntamentib nei diversi periodi si era aperta tra i due e ormai il caffé era una cosa scontata prima o dopo limpegno lavorativo ma nulla ancora si era mosso tra i due se non i pensieri di Marco che l'aveva vista farle da cicerona tra le stanze degli alloggi visti e ogni volta il freno era entrato tra i due per colpa di quella fedina. al dito della che aveva davanti..
"possiamo andarci ora se sei libero, io nn ho altri appuntamenti per oggi"...
" certo, sarebbe perfetto" Marco di getto fece per recuperare il casco bloccandosi, "tu vuoi un pasaggio"?
Sgranando gli occhi per la prontezza di lui " no..non ho il guscio per la testa" rispose incerta.."ma se ti va.. andiamo con la macchina aziendale", senza perder tempo l'ometto ripose il casco e lasciando il passaggio per luscita dell' ufficio alla donna aggiunse solo " se a tuo marito non spiace"...
alzando gli occhi come per dire lasciam stare quel discorso prese la borsetta, le chiavi e quasi si stava dimenticando il telefono e per quello passò due volte davanti a Marco sfilando sinuosa sui suoi passi lasciandogli ancora sentir il suo profumo ... "pronta su andiamo" ora era lei a volersi spostate in fretta appena10 minuti d'auto e furono davanti ad una palazzina
nella zona più tranquilla di un paese quasi deserto. " ci siamo".. il tempo di ragionare sul che dire mentre lei stava parcheggiando che Marco si ritrovò con la mano di Carla sulla coscia, spiazzato la guardava e lei con quello sguardo magnetico e un sussurro che ora lo faceva sussultare accarezzando ancora la gamba irrigidita dal gesto di lei aggiunse"se non ti piace questa soluzione, cambio lavoro"! con un sorriso quasi di sfida scese dall'auto e sicura di sè tralasciando quel tocco spronava quella statua avvampata di emozioni che era diventato Marco, "su scendi che da li non te la puoi gustare" aggiunse aprendo ora il portoncino, i gesti e le battutine taglienti di Carla sembravano più sciolti della sua solita impostazione d'ufficio di altre volte.
sceso dalla macchina Marco rimasto spiazzato dal fare della sua cicerona s'infilava sulle scale dove carla saliva anticipandolo e facendogli notare quel culo generosamente rotondetto ma ben fatto (si poteva dire da schiaffeggiare).
altri gradini e altro ondeggiare e lui non riusciva più a distogliere l attenzione da quelle rotonditá sode che salivano ondeggiando .."madonna" sussurrò lui al veder quel pantaloni aderire al sedere di quella donna che lo intrigava ma sapeva irraggiungibile.
"scusa"? domando lei girandosi, "mica sarai stanco", arrivata al piano "forza sei giovane sali dai sú". sorrideva mentre guardandolo arrivare lo squadrava dall alto per poi girarsi e aprire la porta dell' appartamento da visitare.
Entrarono uno dopo l'altra e si ritrovarono fianco a fianco ancora più soli e ancora più vicini, tanto da sfiorarsi le mani.. iniziarono il giro della casa con la bionda che illustrava i vari locali con le caratteristiche salienti mentre lui la seguiva senza quasi ascoltare nulla ma con ancora l'immagine di quel culo che si muoveva davanti a lui poco prima.
" per questo la stanza andrebbe bene se volessi usarla come studio" ultima frase pronunciata da lei prima che Marco distrattamente seguendola dopo la cucina le arrivò a sbatterci dietro facendola quasi cadere.."scusami" afferrandola al volo cercando di non farla cadere, tirandosela a sè . "ma che..?!?!" ora era lei a trovarsi spiazzata dalla situazione
"scusami" senza ancora mollare la presa" mi sono distratto un attimo".. Marco la guardava dritta negli occhi mentre sentiva il calore del desiderio salirgli in testa, "che..che f.. che fai?!" Carla farfugliava senza divincolarsi.. non le dispiaceva per nulla la presa sicura di quel ragazzo che la guardava pieno di desiderio "sono sposata...ricordi?",, ora lei con le mani posate sul petto di lui forse faceva finta di spingerlo via.." zitta, lo so bene" gli rispondeva lui mentre inebriato ancora dal profumo di Carla non aveva intenzione di mollarla, anzi la prese ancora più deciso avvicinandosi per baciarla, pietrificata ora sgranando gli occhi stupita
più decisa ribadiva le stesse parole.. "so...sono sposata no..non posso".. alle parole però non rispondeva il fisico, i capezzoli iniziarono a spingere sotto la camicetta le gote divamparono carminee lasciando andar le mani dal petto ai fianchi di lui..Carla sussurrava ancora " no..no..non posso..fermati.." mentre cedeva senza forzature alla bocca di Marco che ora dalla presa per non farla cadere l'aveva cinta con un braccio dai fianchi mentre con la mano destra le teneva la nuca per guidarla nel bacio.
le mani cercarono i corpi senza più commentare il divietdivietoo di lei, ormai presa dal momento.. non riusciva a non ricambiare quei baci, calde lingue si intrecciavano frenetiche la voglia i respiri sempre più affannati davano il ritmo allo spogliar quel corpo femminile caldo e profumato. Si ritrovarono lei contro il muro lui che con ancora indosso la maglietta stava dritto e fiero su di lei gonfio di desiderio."questo non dovevi farlo stai approfittando di una donna sappilo..Marco sei un cattivo ragazzo" senza finir quasi la frase Carla scivolò giù inginocchiandosi .. il viso voglioso di lei che iniziava a gustarsi il vigore di Marco che irrigidendo ogni muscolo del proprio corpobdal piacere sorrideva soddisfatto Geneva dal piacere proibito di quella situazione, " io sono qui per te" Sbruffone si ricopriva ora. sicuro del suo prestante momento le teneva la chioma bionda e liscia guidandola lungo tutta la lunghezza del suo membro sentendo a sua volta scivolare le labbra che non smettevano di succhiarlo avidamente .Carla mugugnando al ritrarsi dall'ultima infilata in gola alzando gli occhi per incontrare lo sguardo di Marco disse" non ti dispiace approfittare di me vero?.. "dimmi che ti piace e che mi desideri".. ancora una volta la bocca di lei fece scomparire il caldo arnese in un solo colpo facendo sussultare il giovane. più veloce andava più Marco sentiva salire il piacere " ti desidero da tempo ma sei sposata mica posso .." la frase spezzata da un gemito per una succhiata ancora più decisa di quella bocca calda.. " mhmm si.. così.. prendilo tutto".. Marco era al limite del piacere e Carla non accennava a spettere di pompare golosa un altro sguardo di lei dal baso un altra succhiata decisa e un altro sussulto da parte di lui.
"questo non si fa vero?!?" chiese lui mentre le sfilava il pulsante membro dalla bocca e la tirava su per spostarsi facendola appoggiare al tavolo della sala, le mani sul piano d'appoggio le gambe divaricare e qualche goccia d'umore che perlava le labbra della fichetta, "ora è il mio turno" .. Marco inginocchiandosi dietro di lei arrivava a sfiorare quella profumata fessura bagnata di caldo desiderio spingendosi la lingua dentro mentre Carla senza capir più nulla inarcava la schiena stringendo i bordi del tavolo per il piacere.."basta! fermati.. ferma.. ferma..." ad ogni colpo di lingua. cedeva ancor di più al diniego di tradire.. "spo..spo.. sposata ricordi.. non posso".. parlava la donna che ad ogni assaggio offriva. qualche goccia in più di umore che iniziava a colare ad ogni contrazione.
" silenzio".. lucido d'umore da sotto quella fonte di godimento sussurrava e spingeva la lingua ancor più in profondità guidato dai gemiti della mogliettina cornificatrice.."si.. non fermati ora... oh mio dio.. non fermati..." gemeva quasi senza freni la bionda ormai lanciata verso il godimento.. spinte di lingua e succhiante avide su quelle labbra ormai fradice che per le contrazioni facevano un piccolo risucchio sulla lingua di marxo , il quale apposta smise per un attimo.. "no..no ti prego.. non fermati".. pregava ora la calda biondina sentendo la pausa del parte.. e il tempo di un respiro .. sentì spingere dentro quell'asta che 10 minuti prima aveva in gola.. le sembrò più dura più gonfia.. e le spezzo il fiato.." e adesso.. sei sposata?!?"..
Marco impertinente si spinse dentro in un solo colpo ..lei senti ogni centimetro di carne arrivare fino in fondo riempiendola di piacere. lei si ritrovò in punta di piedi presa da mani decise sui seni... i capezzoli ormai turgido.. il clito gonfio per gli assaggi di Marco che ora la scopava come il marito non aveva mai fatto.
"fammi godere.. fammi sentir come si gode " gemeva e pregava il piacere mentre gocce copiose. colavano dalla fica ormai fradicia in preda a contrazioni di piacere sempre più frequenti..il gioco proibito ormai era senza freni.. Marco ogni due tre spinte lo tirava fuori e lo sbatteva sul clito di Carla che era in estasi.. sudata.. chiedeva ancora. di esser scopata ancora e ancora.. , un altro tirarlo fuori e un altro sussulto di lei che si sentiva svuotare.. "girati" secco lui. sul comandarla.. e lei ormai presa dal desiderio tornava a gustarselo bagnato del suo stesso umore.. ancor più gelosamente lo assaggiava fino in fondo mentre sentiva ancora tremare le gambe.." alzati ora" altro comando e si ritrovò stesa sul tavolo a gambe aperte.. lo guardava con la bocca bagnata di fluidi mentre sentiva la cappella bollente prima sbattergli ancora sul clito e poi senza aspettare di nuovo allargare le labbra per riempirla di nuovo.. una ..due.. spinte fino in fondo e ancora.. sempre piu forti spinte vigorose e potenti da farle sentir tutta la voglia entrare dentro cosi profondamente.."ora.. si ora si.." gemeva tremante lei.. che non aveva più fiato per parlare ma gemeva o aveva mini orgasmi uno dopo l'altro e spinta. dopo spinta le si annebbiò la vista si irrigidì e.. inondò senza preavviso il petto di Marco.. caldo squirt che lo bagnò arrivando a lambirgli la bocca.. e a quel 'orgasmo.. anche lui cedette pulsandole dentro senza riuscire a trattenersi.. mescolando i due umori finendo tremanti uno sull'altra.. senza forze.
Lo sguardo di lei mentre ancora si contrae facendo sentir altro piacere a lui un riprendere fiato e.. il telefono di Carla che suonava con suo marito ad aspettarla in ufficio per andar a cena dalla suocera..
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per l' agenzia immobiliare :
