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La ragazza con l'orecchino di perla - Capitolo 14


di Bellastronza69
25.03.2022    |    2.090    |    4 9.6
"” “Ah però, davvero? Era la tua esperienza più forte? Eppure pensavo fossi abituata a roba più estrema..."
Portai il calice alla bocca e bevetti tutto ciò che c’era all’interno.
L’idromassaggio rilassava completamente i miei muscoli, liberandomi da tutta la tensione accumulata nei giorni precedenti.

“Paola, devo dire però che le tue tette sono incredibili! Le hai addosso da più di un giorno e non si sono mosse minimamente.” Disse Henrietta.

“Miglior acquisto di sempre. Volevo fare una sorpresa a Mallory ma mi sembra vi siate divertite un po’ tutte l’altra sera.” Dissi
Risero entrambe.

“Certo, certo, ma volete davvero paragonarle a queste?” Disse Sophia mentre si abbassava le fasce laterali del costume intero.
Le sue meravigliose tette erano lì, ferme e sode come mai mi sarei aspettata da una donna in là con l’età. Si avvicinò al bordo della vasca e, facendo forza con i gomiti, sollevò il seno mettendolo in mostra.

“Ehi, sembra tu abbia freddo” dissi scherzando, non facendo a meno di notare i suoi capezzoli completamente inturgiditi.
“Perché non controlli tu stessa?” Mi schernì lei.

“Calma ragazze! Volevo solo avere un momento di relax! Dio mio, siete due assatanate” disse Henrietta con la faccia sorpresa.

“Parla lei!” Dissi. “Henry non faceva abbastanza sesso?” Continuai, senza nascondere una punta di gelosia.

“Henry è un conto. È un ragazzo innamoratissimo e felice. O perlomeno lo era fino a ieri sera. Ma non dimenticare che io sono Henrietta. Ed Henrietta in questi giorni deve solo lasciar andare tutta se stessa.” Continuò lei.

“Beh, mi sembra che il lasciarsi andare sia stata una roba abbastanza comune questa sera.” Disse Sophia, interrompendo il nostro battibecco. “In ogni caso, ragazze penso che abbiate capito che le nostre vite d’ora in poi saranno piuttosto intrecciate. Che ne dite di raccontarci le nostre esperienze più scabrose?” Continuò.
Evidentemente aveva voglia di continuare il discorso iniziato sul letto.

“Beh, caschi male con me, mamma” le dissi. “La mia esperienza più scabrosa l’hai vista con i tuoi occhi stanotte. Sempre che tu non fossi troppo occupata con la figa dell’altra mamma. A proposito, dobbiamo trovare una soluzione per questa storia. Devo distinguervi in qualche maniera.”

“Ah però, davvero? Era la tua esperienza più forte? Eppure pensavo fossi abituata a roba più estrema.” Disse.

“No. Sai, è con Mallory che ho perso la verginità, solo qualche giorno fa. Sia anale che…insomma, davanti.”

“Tesoro, dobbiamo recuperare assolutamente!” Disse Henrietta.

“Si, dovremmo davvero. Ammetto che però il dildo di ieri sera è stata un’esperienza piacevole.” Dissi sorridendo.

“Oh, e non era nemmeno il più grande. Sappi che ce n’è uno davvero enorme in camera, ma dubito ti entri senza problemi. Io stessa non sono mai riuscita ad usarlo, nemmeno quando allenavo il buchino tutti i giorni.” Disse.

“Stai scherzando, spero” dissi con il volto a metà tra il terrore e l’adorazione.

“Parlami di te, Henrietta.” Disse Sophia riportando tutte noi sul discorso iniziale.
“Qual è la cosa peggiore che tu abbia fatto.”

“Oh, senza dubbio quella volta al Crossbreed!” Disse.

“Crossbreed?” Esclamammo contemporaneamente.

“Un club a Londra. Unico dress code? Latex, catene, insomma. Avete capito no? Andai lì con un completino che lasciava completamente libero il cazzo, ebbi tutta la serata un’erezione spaventosa, finché non trovai quattro ragazzi, tre uomini e una donna. Siamo saliti su un palco e abbiamo fatto una gang davanti a tutti gli spettatori.”

“Ma non mi dire!” Disse Sophia.
“Oh sì. Io e la ragazza ci facemmo venire in faccia, poi io le ripulì tutto il volto usando la lingua.”

“Spero abbia ricambiato” dissi curiosa.
“Oh no, io rimasi con la faccia e il petto pieni di sperma. Chiaramente se ne aggiunse altro durante la serata. Ti dico solo che tornai a casa che Mallory e mamma erano sedute a tavola a fare colazione. Appena mi videro sputarono tutto il thé che stavano bevendo. Poi però si sono divertite anche loro” disse.

“Mio dio, disgustoso” dissi.
“Oh, ma nemmeno troppo. Ci è andata bene, nessuna di noi ha preso malattie di nessun tipo. Sicuramente quella volta fu quella più estrema, ma è stata anche l’ultima. Con persone di cui non ti fidi è troppo rischioso. Anche se mi rimane davvero il pallino di voler provare del sano BDSM.” Rispose Henrietta.

“E tu, mamma? Ti da fastidio se ti chiamo così? Qual è stata la tua esperienza peggiore?” Disse Henrietta rivolgendosi a Sophia.

“Oh, no tesoro. DEVI chiamarmi mamma. E comunque, per ora la mia miglior performance rimane una gangbang in otto.”
“OTTO? DA SOLA?” Urlammo io ed Henrietta.
“Oh sì, ma credetemi. Dovreste vedere. Aspettate, vado a prendere il cellulare, dovrei avere dei video.” Disse alzandosi ed uscendo dalla vasca.
Nonostante qualche imperfezione dovuta all’età, il suo fisico era un capolavoro. Culo sodo, pelle morbida, seno marmoreo. La donna con cui avrei voluto passare la mia vita se non avessi fatto questa scelta.

“Wow, otto. Eppure Mallory me l’ha sempre descritta come molto pudica” disse Henrietta.
“Mi ha raccontato qualcosa.” Continuai io. “Ha fatto scelte non facili negli anni.”
Pochi minuti dopo Sophia tornò e con il cellulare ancora in mano si rituffò in vasca.
“Guardate ragazze.” Disse.

La scena a cui assistemmo era l’apoteosi del sesso. Probabilmente nemmeno una vera pornostar avrebbe fatto meglio.
Sophia era stesa, bloccata da uomini di colore che la circondavano da ogni lato.
Sotto di lei c’era uno che le teneva spalancato il culo mentre la penetrava.
Laterali, in una posizione estremamente scomoda, c’erano altri due uomini che la penetravano, sempre nell’ano.
Su di lei, un altro ragazzo la penetrava nella vagina. Un totale di quattro uomini per due buchi.
Le mani erano impegnate con i due membri più grandi del gruppo, mentre due uomini, da dietro la sua testa, le infilavano i cazzi in bocca.
Sophia praticamente era in apnea, non riusciva a muoversi ed era completamente inerme.
Capì mi stessi eccitando e iniziò a toccarmi il pene e, con la mano sinistra, a stimolarlo piano piano.
Andò avanti veloce con il video, quando gli uomini che le stavano fottendo il culo erano sul punto di venire.

“Dimmi che hanno fatto una creampie” dissi.
“Oh meglio tesoro, molto, molto meglio.”

Andò avanti veloce. Uno ad uno i cazzi lasciavano spazio nel suo culo, alla fine anche il ragazzo che le stava fottendo la figa lasciò il suo posto.
Il cameraman si spostò verso la faccia di Sophia e riprese la scena più bella che avessi mai visto.
Sophia non si muoveva più. Era completamente inerme. A turno, ogni uomo le fotteva l’ugola e le veniva in gola. 
Tutti e otto fecero così. Quando ebbero finito, la bocca di Sophia era completamente piena di sborra.
Sophia poi si alzò, portò le mani alla bocca e sputò tutto. Con le mani a coppa, come se stesse prendendo l’eucarestia, bevette tutto quello che aveva appena sputato.

“Che troia! Tua figlia dovrebbe vederti!” Esclamò il cameraman. Aveva una voce femminile.
“Quella voce. Non dirmi che…” disse Henrietta. Non fece nemmeno in tempo a terminare la frase che la telecamera si girò verso il cameraman che si scoprì essere Martha.

“Mallory, tesoro, tua madre è la troia più grande che io abbia mai conosciuto.” Disse.

Poi poggiò il telefono su un supporto e apparve anche lei nel video, il fisico meno statuario di quello di Sophia ma altrettanto bello, e si lasciò riprendere mentre anche lei domava gli otto stalloni tutta da sola.

“Mio dio! Ma siete incredibili!” Disse Henrietta.
“Tesoro, il dildo di cui parlavi prima io e tua madre lo usiamo nelle nostre serate noiose. Poi ti dò una dimostrazione.” Disse schernendola Sophia.

Passarono due ore, in cui ogni preoccupazione sparì.
“Vedo che ci stiamo rilassando un po’.” Disse una voce proveniente dall’interno.
Erano Mallory e Martha che erano appena rientrate.
“Possiamo unirci a voi? Abbiamo una sorpresa da farvi più tardi.” Disse Martha.

Non facemmo in tempo a rispondere che loro si spogliarono e si tuffarono in piscina.

“Che tipo di sorpresa?” Dissi.
“Una che non dimenticherai mai.” Disse Mallory e mi baciò.
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