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Non é quello che ho sempre voluto?


di sperduta23
19.12.2018    |    15.305    |    15 9.7
"La mia pelle si ammorbidisce grazie all’acqua calda e ai sali e dopo essermi asciugato avvolto da un morbido accappatoio rosa è pronta a farmi una ceretta..."
Roberta e Claudio una coppia di cinquantenni mi contattarono per la prima volta su questo sito di annunci, lei una bella mora con capelli vaporosi e curatissimi che le arrivano alla schiena, alta più o meno quanto me, forme ben evidenti e un viso da fata, un filo di trucco che accentua la sua bellezza e una femminilità innata che emana nei movimenti, lui un bell’uomo, curato ed elegante, fisico asciutto, capelli brizzolati dall’ aspetto calmo, si proponevano come coppia etero e la cosa mi sembrò inizialmente strana fino a quando mi spiegarono in un messaggio che dopo tanti anni di matrimonio e due figli avrebbero voluto provare qualcosa di nuovo e soft per esplorare nuove emozioni, e scelsero me chiedendomi se fossi interessato ad un primo approccio per testare le affinità.
Premetto che mi ero iscritto su questo sito senza reali esperienze ed aspettative, soprattutto bisex, ma la cosa mi aveva sempre eccitato molto, quindi decido di accettare le loro avences.
Come richiesto mi presento all’appuntamento in un caffè molto noto e molto frequentato in piena mattina, per loro richiesta avrei dovuto indossare sotto un normale abbigliamento lingerie e calze autoreggenti, e nessun calzino per coprire le caviglie.
Capirete la mia eccitazione solo nel prepararmi all’appuntamento.
Decisi di depilarmi per bene anche se non ci sarebbe stato nessun incontro fisico, e di stendere una buona crema profumata su tutto il corpo per ammorbidire e profumare la pelle, indossai un tanga e un reggiseno con bordature in pizzo nero e autoreggenti nere velate, per il resto jeans e maglioncino scuro.
Arrivato al caffè li notai subito, mi attendevano seduti ad un tavolino, ebbi quasi un ripensamento, ma mi feci coraggio e mi presentai a loro con il sangue che bolliva nelle vene.
Erano proprio come le foto sul sito, lei una splendida cinquantenne alta e in carne proprio come piacciono a me, con uno splendido vestitino nero di maglina attillato che metteva in risalto tutte le sue già evidenti forme, calze velate e stivali neri, lui in giacca e cravatta, in un classico abbigliamento da lavoro.
Ci presentiamo stringendoci la mano e lo sguardo di lei mi penetra subito nell’anima, rimango ipnotizzato dal suo viso, con un semplice sguardo sono già suo, Claudio invece è più interessato al mio aspetto fisico, e mi scruta da testa a piedi.
Imbarazzato mi siedo al tavolino e Roberta con un sorriso mi chiede se prendo qualcosa, stavo per risponderle un caffè, ma non faccio in tempo che lei con un cenno della mano chiama il cameriere e ordina per me un cocktail alcolico.
Mi chiede solo in seguito se andava bene ciò che aveva scelto per me, e nel parlarmi non posso che non essere ipnotizzato dal suo sguardo e annuendo con la testa e un lieve sorriso sul volto faccio cenno di si.
Certo un cocktail alcolico di prima mattina non l’ho mai preso, in genere lo reggo bene l’alcool ma la mattina faccio fatica anche solo al pensiero.
Mentre aspettiamo di essere serviti cominciamo la conversazione o meglio l’interrogatorio, poiché sono loro a condurre il gioco e mi riempiono di domande alle quali con difficoltà rispondo e proprio mentre Claudio parla, Roberta si alza sistemandosi il vestitino che da seduta le lasciava intravedere due magnifiche cosce, si avvicina e si siede vicina a me, come se nulla fosse, il suo profumo tocca i miei sensi e mi fa sentire in estasi, mi avvolge, la sua presenza, il suo corpo caldo accanto al mio mi eccita da morire, improvvisamente la sua mano tocca il mio torace, e quando tasta il reggiseno che a malapena si riesce a percepire dal maglione il suo volto si illumina, poi la sua mano scende verso il basso, mi solletica dolcemente la gamba e va a tastare il pizzo dell’autoreggente sulla coscia tramite il jeans, fino ad arrivare alla mia caviglia avvolta dalla calza autoreggente. Sono impietrito ed eccitato nello stesso momento. Poi con la stessa delicatezza con cui si è seduta si alza strusciando il suo corpo morbido sul mio e lasciandomi annusare una scia intensa di profumo, e si risiede vicina a Claudio, gli bisbiglia qualcosa nell’orecchio e in quell’istante arriva il cameriere a rompere quell’atmosfera di eccitazione che si era creata.
Viene servito il mio cocktail e i loro e Roberta mi fa cenno di bere. Lo faccio anche se con molta difficoltà, mai assaggiato un cocktail così forte, sarà che è appena mattina ma un po' mi disgusta, naturalmente per non fare la figura del fesso lo bevo tutto e in me sale quel brio che normalmente prende dopo aver bevuto qualcosa del genere.
Sono ancora più eccitato di prima e non vedo l’ora di capire quali siano le loro intenzioni.
Lo scopro presto poiché Claudio e Roberta sono soddisfatti di me, e mi confidano che non si sarebbero mai aspettati all’appuntamento un bel ragazzo come me, che avevo buone doti sia come ragazzo che come donnina, quindi mi invitano a salire in auto con loro.
Accetto subito, Claudio prende il posto di guida e Roberta si accomoda accanto a lui, io fui invitato a salire dietro. Avevano proprio una bella macchina, un suv BMW ultimo modello, una di quelle macchine che per comprarle ci vogliono più o meno tre anni di miei stipendi…
Anche in macchina vengo avvolto dal profumo di Roberta che eccita l’atmosfera, ma durante il viaggio abbastanza lungo non ci scambiamo neanche uno sguardo o una parola, riesco solo ad ammirare le gambe di Roberta avvolte da magnifici collant, e il mio sguardo incessantemente si nutre di quell’idilliaca visione.
Arriviamo in una villetta fuori città, molto bella, anzi direi esagerata per il mio tenore di vita, quindi oltre che una bella coppia sono anche facoltosi, meglio così.
Mi apre la portiera Claudio che mi porge la mano da vero galantuomo per aiutarmi a scendere anche se non ne avrei bisogno, mentre Roberta si incammina verso l’entrata e mi invita a seguirla in fretta, Claudio ripone l’auto nel garage e scompare dietro un angolo della villa.
Davanti l’uscio della porta e prima di aprirla Roberta improvvisamente mi prende con forza e mi bacia appassionatamente, la sua lingua esplora tutta la mia bocca e non posso far altro che ricambiare quel bacio così intenso, mi lascio andare, per la prima volta un mix di sapori e profumi pervadono la mia mente, sono completamente suo, penso che farei qualsiasi cosa lei voglia in questo momento.
Poi le sue labbra si allontanano dalle mie e con il suo sguardo magnetico e ancora il suo sapore in bocca mi dice che quello era l’ultimo bacio da uomo che avrei ricevuto.
Apre la porta e mi invita ad entrare, rimango sbigottito, mai visto un lusso del genere, sembrava di essere in una villa di un magnate, quadri che sembravano avere alto valore appesi in tutta la casa, ma la mia attenzione viene catturata in particolare da uno raffigurante il corpo di una donna nuda al tramonto in un gioco di luci e colori che si riflettevano sulle sue forme. Vista la mia attenzione Roberta mi chiede se fossi un intenditore, ma rispondo che non lo ero, mi piaceva solo quell’immagine e l’eroticità che trasmetteva.
Mi stava osservando in silenzio quasi a cercare di capire chi fossi, io rimanevo immobile e intimidito dal suo sguardo magnetico, mi scrutava da testa a piedi, non riuscivo a tenere testa al suo sguardo e inevitabilmente giravo o abbassavo la testa, mi stava mettendo in soggezione, non sapevo cosa dire o fare, fin quando mi prende per mano e mi porta in un bagno, non un normale bagno, ma una vera e propria sala e mi spiega che le prossime ore le avrei passate li e che sarei dovuto stare al gioco qualsiasi cosa fosse successa, senza esitare altrimenti sarebbe finito tutto e mi avrebbero riaccompagnato a casa, mi chiede di lasciarle tutti i miei averi, cellulare portafogli e tutto il resto. Accettai senza sapere a cosa stavo andando incontro e lei con il suo solito sorrisetto malizioso mi salutò chiamandomi Giulia, era questo il nome che voleva darmi. Chiudendo la porta sentii girare la chiave, mi aveva appena chiuso a chiave in questa meravigliosa sala da bagno, era bellissima, una vasca jacuzzi enorme in cui ci si poteva fare il bagno tranquillamente in 4, una doccia enorme di come se ne vedono solo nelle migliori spa, e un armadio enorme ma chiuso. Diversi lavandini e specchi ovunque, le tonalità di colore variavano da un giallino a bianco a rosato, era tutto rifinito in marmo, veramente stupendo!
Sono passate forse ore da quando Roberta mi aveva chiuso nel bagno, non avendo più orologio non ho la possibilità di controllare, comincio ad essere confuso, d’un tratto sento la chiave girare nuovamente nella serratura, si apre la porta e con Roberta c’è un’altra donna con un camice bianco da lavoro, mi spiega scusandosi per l’attesa che Teresa mi aiuterà a rendermi bellissima. Roberta si congeda nuovamente chiudendo la porta a chiave.
Teresa porta con sè una borsa di lavoro molto capiente ma non ho idea di cosa possa contenere, si presenta cercando di rassicurarmi e mi dice che si sarebbe sbrigata ma avrei dovuto fare tutto senza lamentele.
Ok, aperta l’acqua della jacuzzi, mi chiede di spogliarmi e immergermi tra i caldi getti mentre versa alcuni Sali da bagno, non nego che la cosa mi piace, anche se molto emozionato e nudo di fronte ad una sconosciuta che si prende cura di me.
La mia pelle si ammorbidisce grazie all’acqua calda e ai sali e dopo essermi asciugato avvolto da un morbido accappatoio rosa è pronta a farmi una ceretta completa nonostante mi sia già depilato prima dell’incontro, è necessaria per entrare a pieno nel ruolo di Giulia.
Dolorosa ma sopportabile sono eccitato e la mia eccitazione viene alla luce, di tanto in tanto il mio membro sussulta ma questo a Teresa sembra non interessare. Mi cosparge interamente di una crema che rende la mia pelle lucente, poi mi fa sdraiare su un lettino a pancia in sotto chiedendomi di divaricare le gambe e comincia con una lubrificazione anale.
Sinceramente non me lo aspettavo e non nego di sentirmi in imbarazzo e anche un po' infastidito dal fatto che una perfetta sconosciuta mi stava lubrificando il sedere ma grazie alla totale naturalezza dei suoi movimenti e alla sua delicatezza il tutto diventa quasi piacevole e mi rilasso totalmente.
Chiedendomi di girarmi a pancia in su mi sottopone ad una decespugliazione delle sopracciglia rendendole femminili quanto più possibile.
Quanto cambia un volto grazie al disegno delle sopracciglia, sembro più effeminato e mi piace, mi piace essere Giulia, poi si passa alla cura di mani e piedi, attentamente levigate decide di applicare uno smalto cementato alle unghie dei piedi di colore rosso e mi sottopone al trattamento, per le unghie delle mani decide di applicarne di finte dello stesso colore perché dice che il rosso risalterà sul colore della mia pelle e perché naturalmente ho le unghie corte da uomo.
Mentre le applica con la colla cura ogni minimo dettaglio, le rende uniformi lavorandole e le tinge con lo stesso smalto dei piedi. Mi domando come facciano le donne ad usare le mani con delle unghie così lunghe, ma sono meravigliose da osservare e la sensazione di averle è unica.
Ora si passa al trucco, decide di applicare un trucco permanente, ma ho timore che non riuscirò a toglierlo il giorno dopo, lei risponde dicendo che non ne avrò bisogno.
Cosa avrà voluto dire con quella frase? La cosa mi inquietava e mi eccitava allo stesso tempo, ma ormai avevo preso quel treno ed era troppo tardi per scendere. Mi applica un fondo tinta coprente per nascondere la poca barba e con ancora l’accappatoio mi fa accomodare su una poltroncina girevole con alle spalle uno specchio e si concentra sugli occhi, applica ciglia finte, matita, mascara e eyeliner non senza qualche difficoltà. poi le sfumature di colore che vanno dal rosa al viola sulle palpebre e spennella per bene tutto il volto, io non vedo niente, infine termina il lavoro sul viso con labbra disegnate con quel trucco permanente di un rosso rubino.
A risultato terminato mi gira verso lo specchio e mi ammiro in una nuova veste, non sono più io, ma Giulia, non mi riconosco e il risultato è affascinante, il mio viso è quello di una donnina.
Ora che il grosso è fatto Teresa mi rende donna anche nel corpo con l’aiuto di protesi di seni di silicone e dalla sua borsa ne tira fuori di diverse misure, decide di non esagerare e mi applica sempre con l’ausilio di una colla speciale per la pelle una terza misura, poi finisce il lavoro con un attento trucco sul corpo per mascherarle. L’effetto finale è sconvolgente, sembrano vere!
Si passa al vestiario, Teresa apre le ante di quegli enormi armadi nei quali sono attentamente riposti enormi quantità di ogni tipo di vestiario. Io sono in piedi nudo e truccato con due seni che penzolano dal mio petto e la mia eccitazione sempre più evidente.
Sembra conoscere bene i ripiani e i cassetti di ogni singolo indumento e fatta la sua scelta decide di sottopormi alla vestizione.
Prima cosa un reggiseno push up che evidenzia l’effetto del seno al silicone, mi cinge alla perfezione e spinge le protesi verso il mio petto donandomi una sensazione unica.
Il reggiseno è splendidamente rifinito, in pizzo nero con merletti e perline luccicanti. Poi mi passa un tanga della stessa fattura e colore del reggiseno, leggermente stretto, ma ha una particolarità, devo inserire il mio membro in una tasca interna rivolta verso il basso. L’operazione è un tantino scomoda vista anche la mia esagerata eccitazione, allora Teresa decide di calmare la mia eccitazione e con un movimento quasi meccanico e priva di qualsiasi amore o espressione sul proprio volto con un veloce gesto afferra il mio membro e inizia inaspettatamente a segarlo velocemente, vengo subito, ma lei non smette continua fino a che non vengo una seconda volta senza mai fermare quel movimento così meccanico, poi sbrigandosi mi pulisce per bene con un fazzoletto e ormai esausto e privo di erezione pone il mio membro nella tasca del tanga e lo sistema per bene. Ora aderisce perfettamente e di erezione ormai neanche il ricordo.
Quella donna in un attimo mi ha privato di quello che doveva essere un momento indimenticabile, ha svuotato la mia fantasia e le mie voglie, ora mi sento addirittura stanco e vorrei andarmene, ma dove vado così conciato?
Teresa mi prende con forza per il braccio e mi ordina con tono minaccioso di vestirmi, per me sono pronte una guaina contenitiva a corsetto per l’addome di colore nero, una volta infilata tira con forza i fili dietro togliendomi il fiato e facendomi sussultare, ma ora il mio profilo è molto più femminile, poi insiste porgendomi delle autoreggenti nere velatissime che fatico ad infilare per colpa delle unghie lunghe. Conclude l’abbigliamento con un coprispalla a tratti velatissimo che evidenzia il seno, e una gonna cortissima aderente e molto attillata. Vestito così quasi non riesco a muovermi con naturalezza.
Un ghigno compare sul volto di Teresa quando mi pone delle decoltè nere lucide con un tacco circa 10 cm dicendomi che avrebbe potuto esagerare ma per la prima volta va bene così.
Quasi sottomesso a quella donna sono entrato in un vortice dal quale non potevo più uscire, la mia mente era totalmente compromessa, metto le decoltè e divento improvvisamente più alto.
Non so più cosa mi spetta ormai, stanco e sfinito Teresa mi fa sedere di nuovo sulla poltroncina del trucco, cercando di ottimizzare al massimo il suo lavoro e sceglie dalla sua borsa una parrucca nera a caschetto, sembrano proprio veri quei capelli, la applica con delle clip automatiche alla mia testa e la sistema per bene con l’ausilio di phon e spazzola, il risultato è sconvolgente, non esistono parole per descrivere quella che sono diventata ma solo un nome, Giulia.
Finisce il lavoro cospargendo tutto il mio corpo da quel meraviglioso profumo che portava Roberta, i miei sensi si risvegliano grazie a quel profumo, ma su di me fa un altro effetto, ancora non lo sento mio.
Claudio entra dalla porta mi fa i complimenti e congeda Teresa complimentandosi per l’ottimo lavoro, mi porge la mano e mi fa uscire dal bagno, saranno passate delle ore, e perso nel tempo nello spirito e nell’identità mi faccio guidare dall’unica persona che mi sta accanto. La mia mano è avvinghiata alla sua, a stento riesco a seguirlo camminando sui tacchi, mentre lo faccio lui mi rassicura dicendomi che sono una meravigliosa creatura e che insieme passeremo degli splendidi momenti.
Saliamo delle scale che portano al piano superiore della villa e mi fa entrare in una grossa stanza con una musica soffusa e delle meravigliose luci soffuse che creano degli splendidi effetti sulle pareti.
Sembra di essere in un locale, al centro della sala c’è un grosso letto ricoperto da lenzuola di raso rosa e merletti, e tutto intorno specchi che riflettono all’infinito la mia immagine di donnina e veli alle pareti che aumentano l’effetto dei giochi di luce.
Mi sento corteggiata dall’atteggiamento gentile di Claudio fino a quando mi prende delicatamente e cinge un braccio intorno alla mia vita invitandomi a ballare questo lento. La sua testa si china sul mio collo e sento che annusa il mio profumo, poi la alza e teneramente mi bacia sulla bocca. Sono impietrita e non so cosa fare, lui si scosta, aspetta un istante e ci riprova, mi lascio andare ed ora mi sento veramente femmina, è un bacio diverso quando lo si riceve perché piaciute, è passionale ed eccitante, un brivido mi corre lungo la schiena, essere trav è stato il sogno di tutta la mia vita e non poteva essere più eccezionale di così, decido di godermi il momento e di lasciarmi andare e pur non avendo mai baciato un uomo ricambio con delicatezza quel bacio che viene improvvisamente interrotto da altre braccia, quelle di Roberta.
Sconvolta dal bacio ricevuto e distratta dalla musica non l’avevo sentita, le sue mani corrono su tutto il mio corpo e mentre continuo a ballare con Claudio mi tocca come mai sono stata toccata, mi dice che sono splendida e che devo stare con lei tutto il tempo che vuole, sento che freme, che la sua voglia l’ha fatta eccitare tutta, Claudio mi gira con delicatezza verso di lei ed è bellissima, come me indossa autoreggenti nere, tacchi alti e reggiseno nero, ma a differenza mia lei porta una quinta di un meraviglioso e curato seno, da come si muove e come mi tocca sembra in estasi, il suo respiro è profondo su di me e più volte mi sussurra all’orecchio che mi vuole e che devo essere soltanto sua, la sua servetta. In preda ad una nuova ondata di eccitazione chiudo gli occhi e mi sottometto al suo volere, e sotto il ritmo provocante della musica mi guida verso letto e mi fa stendere, il contatto con le lenzuola di raso non fa che aumentare la mia eccitazione, velocemente Roberta si china su di me e mi palpa in ogni parte del corpo baciandomi appassionatamente, Claudio osserva e si comincia a svestire fino a rimanere completamente nudo, il suo membro è in erezione e io presa da una voglia folle lo voglio tutto per me subito. Roberta mentre continua a palparmi capisce la mia eccitazione fa un cenno a Claudio e mi sussurra nell’orecchio di prenderlo in bocca, mentre Claudio si avvicina voglioso a me Roberta allarga con le mani le mie gambe e dalle sue cosce tira fuori un membro in plastica che ha ancorato al suo bacino, uno strapon, presa da un’eccitazione sconvolgente e priva di qualsiasi controllo scosta il tanga, lo punta verso il mio buchetto e delicatamente entra, il mio gesto istintivo in un lampo di dolore è quello di aprire la bocca, ed è proprio in quel momento che Claudio approfitta per concedermi il suo membro.
Sono completamente vestita e truccata da donnina, con la parrucca, sdraiata su un letto con una meravigliosa donna sopra di me che mi sta scopando il sedere e sto succhiando avidamente il membro del suo uomo. Una sensazione nuova e unica, dolore misto sapore, che sapore! Con poco Claudio mi viene in bocca mi inonda di sperma e mentre Roberta con il suo cavalcarmi sta per avere un mega orgasmo mi strilla di mandare giù tutto, lo faccio e la sento esplodere, scostarsi velocemente lo strapon e venirmi addosso con tutto il suo liquido squirtato continuando a sditalinarsi. Il mio membro è eretto in una posizione assurda, sottosopra, in mezzo alle mie cosce, ho il sapore di Claudio ancora nella bocca e i vestiti completamente bagnati dallo squirt di Roberta, sono di nuovo a mille e lei non appena finito di squirtare comincia a massaggiare il mio membro posto in quella posizione con forza e mi sente urlare dal piacere, sono venuto come mai con un semplice massaggio. Roberta si stende vicina a me, dall’altra parte Claudio, entrambi coccolandomi con le loro mani mi sussurrano nelle orecchie che da oggi sarò sempre Giulia, vivrò con loro e soddisferò le loro voglie, non è quello che ho sempre voluto?
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