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La mia prima dolce esperienza


di sperduta23
28.12.2018    |    21.626    |    11 9.3
"Il mio vigore si intensifica nuovamente, Mi porge il suo seno quasi ad obbligarmi a prenderlo in bocca e non me lo faccio ripetere due volte, comincio a..."
Convivevo da qualche anno con mia moglie Manola, una donna prorompente, mora e formosa al punto giusto, una quarta di seno e curve giuste nei punti giusti. La nostra vita era piuttosto normale, lavoro casa e qualche sabato ci concedevamo un ballo o una rimpatriata tra amici, niente eccessi e una vita sessuale regolare e appagante.
Manola conosceva la mia passione per calze e collant ma credo non abbia mai sospettato sul fatto che mi piacesse indossarle, e di tanto in tanto quando ero solo in casa adoravo sbirciare tra i suoi cassetti e provare qualche suo indumento sexy. Adoravo i suoi collant usati ed era una mia passione odorarli e adorarli anche durante i nostri momenti erotici, lei era consenziente ed approvava questo mio feticcio. La spingevo sempre più ad indossare tra le lenzuola nei nostri momenti erotici calze e calzette che aveva portato tutto il giorno o dopo una serata di ballo, e durante la masturbazione le chiedevo di toglierle e di avvicinarle al mio naso, mi eccitavo da morire e venivo in un istante, un mix di profumi e nylon che portava la mia eccitazione a livelli massimi di piacere. Lei era divertita da tutto ciò, le piaceva che i suoi profumi mi provocassero questo effetto e partecipava attivamente a tutto questo rituale, non ci vedeva niente di male.
Ma da perfetto feticista trav quale sono, sapevo già che non mi sarei accontentato e prima o poi avrei dovuto fare i conti con la realtà delle mie fantasie erotiche che sempre più spingevano per venire fuori.
Il culmine fu un sabato sera come tanti in cui decidemmo di rimanere a casa e dedicarci ai nostri bisogni intimi.
Quella sera decise di indossare calze autoreggenti nere, un perizomino che lasciava poco spazio alla fantasia, un baby doll di velo trasparente merlettato nero che metteva in evidenza i suoi magnifici seni sodi liberi da reggiseno, scarpe lucide nere spuntate con tacco alto.
Sensualità allo stato puro, la sua pelle profumata dei suoi odori e in men che non si dica mi ritrovo nudo sul letto avvinghiato a quella splendida creatura, il mio livello di testosterone va alle stelle, mi piace baciarla ovunque e salendo dal dorso dei piedi chiusi in quelle magnifiche decoltè passando per le caviglie, salendo su per la coscia velata arrivo all’inguine dove l’odore del suo sesso si fa più acre, scosto delicatamente il perizoma e mi soffermo sulla sua voglia che è già umida di piaceri, comincio delicatamente a solleticarla con la lingua e i suoi sapori esaltano la mia eccitazione, sento che apprezza, ma vuole di più.
Decido però che quei preliminari devono durare di più e non posso non ripassare sui suoi piedini, è la mia droga e ne voglio sempre di più, delicatamente le sfilo la scarpa e comincio a carezzarle baciarle e leccarle i piedi, hanno quell’odore inconfondibile di pelle di scarpa mista a quell’odore che solo dei piedi velati emanano, sto per impazzire, vorrei che togliesse le autoreggenti e le infilasse su per le mie gambe per poi fare sesso sfrenato, la mia eccitazione è talmente alta che lei la nota e si lascia a un commento su quanto mi piacciano le sue calze, io le rispondo colto da una irrefrenabile voglia che mi fanno impazzire e che le vorrei, e lei prontamente ribatte che visto che mi piacciono così la prossima volta me le darà… In quell’istante il tempo è come se si fosse bloccato e la mia parte razionale avesse cominciato ad elaborare le sue parole, cosa significherà? Cosa avrà voluto dire? Realmente il mio sogno potrebbe avverarsi? Penso allora che è il momento giusto, o la va o la spacca, decido quindi di giocarmi l’intera posta in gioco, ora o mai più, le rispondo vagamente che va bene e le accetto volentieri, lasciando cadere la conversazione ma continuando a baciarle i piedi.
La serata si conclude nel migliore dei modi ed entrambi rimaniamo appagati sessualmente dopo aver portato a compimento le nostre voglie e ci addormentiamo sotto le lenzuola stringendoci in un lungo abbraccio.
I giorni a seguire non riesco a non pensare alle parole di Manola e a quello che potrebbe accadere la prossima volta che ci ritroviamo al letto per coccolarci, sono eccitato e le mie aspettative sono alle stelle anche se cerco di non pensarci e razionalmente mi rendo conto che forse sono al di sopra delle possibilità, dovrò attendere una settimana causa impegni di lavoro e stanchezza che rende impossibile qualsiasi approccio la sera.
Arriva quindi il sabato successivo e non nascondo che la mia impazienza è a livelli di massima, tremo per l’eccitazione, cosa accadrà ora?
Dopo una fugace cena tutti e due abbiamo fretta di ritrovarci nella camera da letto per coccolarci, lei si presenta in tanga, autoreggenti e reggiseno sexy merlettato, una camicetta da notte velatissima, scarpe lucide il tutto rigorosamente nero e un foulard nero velato che le cinge il collo.
Stupenda, meravigliosa creatura, il suo profumo inebria l’aria, le luci soffuse e la musica di sottofondo creano un’atmosfera di passione irrefrenabile, sdraiati sul letto non mi lascia molto spazio e vuole subito che mi posizioni sopra di lei, è eccitata come non mai e umida di piaceri, avvicina costantemente il suo bacino al mio, mi vuole, vuole che il mio membro sfiori il suo clitoride, la accontento, la danza comincia fino a quando la sento venire come non mai, questa sera era proprio eccitata, il suo orgasmo è intenso, la sento contrarsi e stringermi con le braccia, quasi stritolarmi, ansima dal piacere, quasi urla e scarica tutta la sua carica erotica accumulata in un istante, è bellissimo farla venire così, sono felice ed eccitato di darle tanto piacere, ma un tantino deluso perché le mie aspettative erano altre, avrei voluto più preliminari e la mia dose di droga erotica mi è stata negata, ma pazienza…
Dopo essersi ripresa con un movimento del braccio mi toglie da sopra di lei e mi fa sdraiare accanto a lei. La mia testa è all’altezza del suo seno. Il mio vigore si intensifica nuovamente, Mi porge il suo seno quasi ad obbligarmi a prenderlo in bocca e non me lo faccio ripetere due volte, comincio a baciarlo con vigore, il suo viso assume una strana espressione, i suoi occhi sono pieni di carica erotica, sembra voler comandare il gioco e io mi presto ai suoi voleri, la assecondo, mi piace questo aspetto ma anche io ora vorrei ricevere la mia dose di coccole, lentamente la sua mano sfila una scarpa che invece di mettere a terra avvicina al mio naso mentre con l’altra mano comincia a stuzzicare il mio membro, l’odore mi manda alle stelle, quasi non resisto e sto per venire, ma lei capisce e si blocca, continua a farmi annusare la sua scarpa ma smette di stuzzicarmi il membro, con tono imperativo ma sempre delicato mi ordina di leccare l’interno della scarpa, sono in balia dei suoi voleri e allungo la mia lingua sulla parte interna mentre lei la preme sul mio viso quasi con forza, è stupendo l’odore e il sapore, non posso far altro che leccare e leccare, poi toglie la scarpa dal mio viso, si gira e mi porge il piede premendolo sul mio naso, prima uno e poi l’altro e ancora insieme sono ancora umidi di sudore e la cosa mi fa sentire in paradiso, vorrei venire subito, ma lei lo sa, se mi tocca ora vengo in un istante, quindi mi lascia all’asciutto, d’un tratto con un movimento felino dopo essersi sfilata il tanga si siede su di me con la schiena rivolta a al mio viso e comincia a strofinare la sua passerina sul mio membro, la sento bagnata, mi inumidisce tutto e non smette, le sue braccia si alzano verso il collo, sembra che le piaccia, e piace anche a me, vedo le sue mani che slegano il foulard che aveva al collo fino a scioglierlo e con mia estrema sorpresa mi accorgo che non è un foulard ma bensì un paio di calze autoreggenti…
Rimango sbigottito, non capisco, ci metto qualche istante a razionalizzare, sono bloccato con lei sopra di me, realizzo finalmente quando comincia ad infilarmi lentamente l’autoreggente sulla prima gamba continuando a strofinare il suo bacino sul mio, e in un attimo, dopo la prima anche la seconda è infilata, la sensazione del collant sulla pelle è unica e ti dona un’esperienza unica, incredibile ma vero, la mia più grande fantasia erotica si stava realizzando.
Manola si volta verso di me e vuole che la penetri, mi chiede se mi piace farlo così, la mia risposta non può che essere favorevole e cominciamo un amplesso che durerà poco, sono troppo eccitato e anche se vorrei che quell’istante durasse in eterno non è così, le vengo dentro con un vigore mai provato finora, il mio amplesso pompa e pompa sperma dentro di lei ma non importa è bellissimo così, stremato nelle forze e nell’animo dopo quell’orgasmo così forte la vedo compiaciuta avvicinarsi con le labbra al mio orecchio e la sento sussurrarmi che questo era solo l’inizio e che quei peli sulle gambe non rendevano giustizia alle calze autoreggenti…
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