trans
S. o R.

09.05.2019 |
1.416 |
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"Mi toglie il perizoma che aveva scostato quando si era dedicato al mio buchettino ed inizia a spingere dentro la lingua..."
Un raggio di sole punzecchia il mio viso, inizio a svegliarmi e pigramente butto fuori dalla finestra uno sguardo. Mi accorgo che è una splendida mattina di primavera, una splendida domenica mattina di primavera. Poltrisco ancora un po’ nel letto ricordandomi che sono sola in casa. Non ho programmi, Potrei andare a nuotare o farmi una passeggiata, oppure .... potrei essere Amberly per tutto il giorno. Ed ecco i soliti dubbi che iniziano ad attanagliare la mia testolina. Essere maschietto richiede un attimo, una doccia veloce, jeans, camicia bianca, maglione, sneakers, finito. A posto così.Essere Amberly è tutta un’altra cosa : doccia, verifica peli, crema, smalto, trucco, scelta accurata della biancheria intima, i vestiti, le scarpe, la borsa.
Non so se questi dubbi li hanno anche le altre sorelline come me, ma a volte capita di pensare che è troppo un impegno. Ma poi, quando divento lei, quando sento il magico fruscio della calze, le gambe scoperte, lo smalto che risalta le dita dei miei piedini, tutto passa.
Nel mio profondo non so se le donne provano quello che proviamo noi. La sensazione è fantastica e si rinnova tutte le volte che divento Amberly. Credo che per le donne sia ordinaria amministrazione, sicuro si guardano allo specchio, ma so che alla fine noi Sissy proviamo quel qualcosa in più. Ne sono certa. Cosa ne dite?
Oggi ho optato per perizoma e reggiseno grigio perla, calze fumo chiaro velatissime con reggicalze in tinta. Gonna sopra il ginocchio, camicetta bianca e giacchettina.
Mi preparo la colazione e mi domando come mai quando sono maschietto faccio un disastro e quando sono en femme non si vede neanche una briciolina sul tavolo ne una macchia sui vestiti ?
Consulto questo fantastico sito per vedere se mi viene in mente qualcosa. Le sorelline che conosco sono off Line per ora, ma la colpa è mia che sono sempre così mattiniera.
L’occhio mi cade su di lui, l’unico uomo che ho incontrato e che per discrezione chiamerò G.
Gli scrivo per sapere se è libero e se ha voglia di vedermi. Neanche tre minuti e mi si accende la busta in alto a destra. È lui. Libero e in via del tutto eccezionale mi invita a casa sua. Cosa insolita perché solitamente non può. Lavo i denti, rossetto e via!
Esco dall’ ingresso che da accesso direttamente al mio garage, solite paranoie che mi vedano i vicini, via libera. Vado.
Amberly per le strade di Milano! Eccitazione a mille. Sensazioni che mi pervadono e scuotono le mie corde più intime.
Conosco bene la zona di G. Con la fortuna che ho, nella stessa via ci abitano dei miei amici, vabbè.... ci arrivo, parcheggio e vedo solo un uomo in giro con il cane. Scendo chiudo lo sportello mentre noto che l’uomo non mi stacca gli occhi di dosso. Sono pazza, oso addirittura fare una coccola al cane che scodinzola. Lui continua a guardarmi le gambe e sale la mia eccitazione.
Gli volto le spalle con un sorriso mentre mi sento ancora addosso il suo sguardo. Un po’ me la tiro lo ammetto.
Arrivo al portone, citofono, scatto della serratura, prima a destra secondo piano senza ascensore. I miei tacchi fanno rumore ma credo che il mio cuore in petto ne faccia di più.
G. Mi accoglie in accappatoio, piedi nudi e un sorriso dei suoi che mi conquista ogni volta. Mi stampa un bacio fantastico che lascio cadere la borsetta.
Con un calcio chiudo la porta mentre riesco solo a chiedere se va tutto bene. Mi ritrovo sul lettone di G. Lui mi guarda, mi ammira, mi fa sentire bellissima e me lo dice.
Sono già felice così, figurarsi tra poco. Con le sue mani, forti e delicate allo stesso tempo, mi toglie la giacca mi sbottona la camicetta, mi continua a baciare sul collo. I miei brividi sono continui e gemo ad ogni suo gesto su di me. Mi sfila le scarpe e la gonna. Mi riempie continuamente di baci. Non si perde neanche un mio centimetro. Piedini, caviglie, gambe, fiorellino, mani, tutto. Sono al settimo cielo. Mi toglie il perizoma che aveva scostato quando si era dedicato al mio buchettino ed inizia a spingere dentro la lingua. Devo trattenermi dal gridare. Lo fermo dopo un tempo che mi sembra eterno e iniziò a dedicarmi a lui.
Sa di buono, di pulito, di uomo. Mi metto comoda e lui si distende e si rilassa. Mentre sono li china su di lui, mi chiede se è un problema che ci sia in casa un suo amico nell’altra stanza.
Sono talmente eccitata che scuoto la testa per far intendere che non mi interessa.
Faccio appena in tempo a notare che lui sorride che sento una mano sul mio sederino all’ aria. Provo a voltarmi ma G. Mi gira la faccia dicendo di stare al gioco e di scoprire solo dopo di come sia L. (Il nome de suo amico).
Sono in ballo dico tra me e me, balliamo. Annuisco e G. Dolcemente mi prende la testa invitandomi a continuare mentre sento che L. Armeggia dietro di me.
Mi bacia il culetto, sento la sua lingua infilarsi dentro mentre G. Inizia a gemere.
L. Mi mette le mani sui fianchi (ed è una cosa che mi fa morire perché mi fa sentire posseduta). Mi prepara ed inizia a prendermi piano poi sempre più forte.
Io non capisco più nulla, andiamo allo stesso ritmo, lui dietro spinge e mi scopa da Dio mentre io spompino G.
Nella mia testa gira un vortice di sensazioni, G. Mi fa girare e mi prende con decisione, lui sdraiato io di schiena sopra di lui. L mi bacia i piedi e si masturba poi con loro non penso neanche che non so chi sia. Non lo vedo, accecata dal mio godimento.
Si va avanti così quando ad un certo punto G. Mi urla di inginocchiarmi e mi punta il suo uccello dritto in bocca. Vari fiotti della sua gioia mi inondano la gola, poi è il turno di L. Ma lui vuole scoparmi ancora. Mi fa sdraiare e mi prende con forza e mi accorgo che è davvero un gran figo. Muscoloso, braccia possenti, occhi neri grandi e profondi. Che goduria.
Gli punto i piedi sui pettorali e li strofino sulla sua pelle pregandolo di venire. E lui arriva. Mi schizza sui piedi, mi riempie del suo sperma le calze mentre anch ‘ io vengo con un gemito lungo e profondo. Con le mani mi spalmo sulla mia pancia il mio e il suo nettare. Sono letteralmente distrutta e soddisfatta, mi portò alla bocca le mani che ripulisco con avidità. Poi sento che devo sdraiarmi per concedermi un attimo di relax dopo tutto quel movimento !
Sono sul letto tra questi due bei fusti, mi addormento credo e, in lontananza, sento un suono sordo divenir sempre più forte. Ma cosa cavolo è? Ma .... è la mia sveglia. Ma come è possibile?
Apro gli occhi e mi ritrovo nella mia camera con gli incredibili occhi verdi di mia moglie che sorridendo mi dice di sbrigarmi che dobbiamo andare a fare la spesa ....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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