Scopata da due amici d'infanzia

Ho 35 anni e da ben 5 sono una donna, ho fatto un’operazione al seno, portandolo ad una seconda naturale Prendendo ormoni, non si capisce più che io ero un uomo una volta, sono per il 98% donna ora. Dico 98% perché ho ancora il cazzo, quindi sono una trans. Con questa mia decisione a 20 anni persi tutti i miei amici e fui derisa e insultata, mi sentivo umiliata e sola.

Per cui la mia prima rivincita dopo essere diventata donna era quella di fargliela pagare in qualche modo. Le persone in questione sono due essenzialmente, Francesco e Roberto, due ex miei amici fin dai tempi dell’asilo. Decisi di andare in un pub dove erano soliti passare serate intere a bere e a divertirsi ed ecco che verso le 23 fanno il loro ingresso nel pub. Sapevo che loro andavano lì solamente per bere e provarci con le ragazze, per cui andai sola e mi vestii da vera zoccola. Indossai una gonna rossa a scacchi blu molto corta, perizoma rosso, reggiseno nero a pois viola e camicetta abbastanza scollata bianca; poi stivaletti di pelle neri e calze a rete finissima.
Si sedettero due tavoli dietro di me e non tardò il loro intervento a farmi compagnia dopo avermi vista per un po’ di tempo tutta sola. Dopo circa mezz’ora di conversazione, pian piano notai che si erano avvicinati a me, per cui misi una mano sulla gamba a Roberto ed una sulla gamba a Francesco. Gli feci intendere che avevo voglia di qualcosa e loro non si fecero tanti scrupoli a propormi sotto voce una cosa a tre. Io reclinai subito la proposta, salvo poi accettarla pochissimo dopo. Ci alzammo dal locale e ci dirigemmo alla loro macchina, che fortunatamente era già in un posto molto isolato. Salimmo in auto e loro cominciarono a sbottonarsi camicia e pantaloni, io chiesi loro se gli andava di fare sesso anale, visto che non sopportavo i preservativi e non intendevo rimanere incinta. Loro annuirono senza fare domande e aggiunsi che non ero a mio agio a farmi vedere completamente nuda. Mi tolsi velocemente calze, scarpe e mutandine e feci attenzione a non alzare troppo la gonna, per non far vedere loro il mio pisello ovviamente. Roberto si sedette nel sedile dietro e Francesco si mise in quello davanti. Io mi chinai e cominciai a segare i loro due cazzi che devo dire la verità trovavo abbastanza eccitanti e ben dotati, cominciai a leccarli e prenderli in bocca e a spompinarli per bene, facendoli gemere di piacere più volte. Poi mi alzai e mi accovacciai su Roberto e mi sedetti sopra facendomi entrare delicatamente il suo enorme cazzone nel culo, feci un gridolino di piacere e subito lui cominciò a scoparmi l’ano e io da vera e propria zoccola mi chinai prendendo il pene di Francesco in bocca. Fui scopata per ben 15 minuti incessantemente, invece Francesco lo feci venire molto prima facendomi cospargere di sperma tutta sul seno e in bocca. Poi venne anche Roberto e per fortuna ebbe il buon gusto di sfilarmelo dal culo prima di venire, venendomi addosso anch’egli. Erano esausti entrambi ed io purtroppo ero arrapatissima perchè non abbi l’occasione di toccarmi sennò avrebbero capito il mio segreto. Feci per rivestirmi e quando fui pronta, scesi dall’auto e cominciai a ridere di gusto e forsennatamente; loro rimasero straniti, non capendo il motivo percui io stetti ridendo. Dissi loro se si ricordavano di un ragazzo che si chiamava Marco, che non vedevano da circa 2 anni. Rimasero straniti ma poi cominciarono a fare battute molto pesanti. Era il momento di gustare la mia vendetta e dissi loro che quel finocchio di Marco se lo erano appena scopato e tirai immediatamente fuori il pene da sotto la gonna. Rimasero di ghiaccio senza dire una parola e senza aver idea di che dire e fare, sia spaventati che incazzati.
Loro stettero in silenzio e rossi rossi imbarazzati e anche schifati quasi ed io gli risi in faccia per un bel po’ di minuti, facendoli crepare di vergogna e umiliazione. Forse dovevo aspettarmelo che non avrebbero accettato questa umiliazione, ma la voglia di vendicarmi era più forte del ragionare sulle conseguenze. Dopo poco l’incazzatura era diventata maggiore di tutta l’umiliazione e l’imbarazzo, mi presero con violenza e mi buttarono in auto di nuovo; cominciarono a spogliarmi e a violentarmi verbalmente e fisicamente tiradomi però solo ceffoni e schiaffi. Mi penetrarono più volte e violentemente l’ano e la bocca, anche facendomi male, ero in una situazione in cui una donna non vorrebbe mai ritrovarsi, ma anche se non lo davo a vedere, mi piaceva quella situazione e mi eccitava fortemente, dato che cominciai pure a masturbarmi con vigore. Ciò che mi stavano facendo era molto violento, ma allo stesso tempo perverso ed eccitante. Arrivò il momento che mi fecero urlare di dolore inizialmente, Francesco era già dentro di me e Roberto cominciò a spingere anch’egli per penetrarmi e nel giro di 10 secondi avevo due cazzi enormi nel mio culo, piantai un urlo e versai diverse lacrime di dolore, ma dopo che il mio ano si abituò cominciai a godere davvero fortemente. Questa volta mi possederono per quasi 35 minuti, ero sfinita e stravolta, ma allo stesso tempo soddisfatta ed ero venuta ben 3 volte.