trio
Dorota l'incontro

10.04.2020 |
2.902 |
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"Parto e dopo due minuti sento l'auto intrisa del loro odore di femmine in calore e del dolce profumo delle loro fighe arrapate..."
Ci dobbiamo incontrare all'uscita dell'autostrada , dopo un lungo periodo epistolare forzato, che ha fatto crescere il desiderio di tutti all'ennesima potenza. Greta ed io siamo arrivati per primi e , per aspettarla, scendiamo dall'auto. Guardo il mio amore senza che se ne accorga e mi perdo nella sua bellezza e spontaneità. Greta è incantevole, da levare il fiato, tutta al naturale, con appena un po' di nero sugli occhi, vestita semplicemente , ma sexy da morire. Vestitino blu di maglia, corto a mezza coscia, perfettamente aderente alle sue curve, con un collo a "V" , dalla scollatura generosa , accentuata da tre bottoncini sapientemente non chiusi , che quasi lasciano scoperti i capezzoloni naturalmente molto sporgenti..... È senza mutandine e ai piedi ha fantasmini e scarpe da ginnastica bianchi. Nell'attesa, Greta mi si incolla addosso, un po' per la temperatura non proprio calda, e i capezzoli, ancora più grossi del solito, ne sono testimonianza, un po' per tentare di calmare l'eccitazione, strusciando impercettibilmente il clitoride sulla mia coscia, che lei ha posizionato opportunamente tra le sue gambe leggermente aperte. Ogni tanto mi infila la lingua in bocca mentre con una mano mi accarezza la nuca e con l'altra l'uccello durissimo sotto i jeans. Sentiamo il trillo del cellulare, è lei , la nostra Dorota! "Sono al casello, ragazzi, e vi vedo dal vivo , finalmente! Non muovetevi, rimanete come siete, io sono tanto emozionata.... Quanto abbiamo dovuto aspettare per goderci questo momento?" .
Non parcheggia nemmeno, inchioda l'auto accanto a noi e dalla portiera aperta vedo uscire prima due splendide gambe e poi tutto il resto. Anche lei come Greta, bellissima, semplice, sensuale.... Noi siamo ancora abbracciati, incantati a guardarla e lei ci si fionda addosso e ci abbraccia entrambi insieme con grande trasporto e batticuore. "Che belli che siete.... Che contenta che sono...." . Poi prende le mani di Greta, le alza all'altezza delle spalle, vi intreccia le dita e la bacia in bocca con dolcezza infinita. Restano con le labbra incollate un buon minuto e io le guardo, rapito dalla scena.
"E ora fammi sentire te, Andrea...". Prende anche le mie mani , me le alza, intreccia le sue dita con le mie e comincia a baciarmi con passione, cercando la mia lingua, frugando ogni angolo della mia bocca. Sento il suo bacino che preme forte sul mio sesso per farmi capire che ha tanta voglia. Greta è raggiante dietro di lei e le accarezza la schiena e i fianchi per tutto il tempo del bacio.
Ci guardiamo tutti senza parlare, per assaporare quegli attimi di emozione intensa....
Parcheggio la vettura di Dorota e metto la sua borsa da viaggio nella mia auto. Mi riavvicino alle mie due femmine che chiaccherano e ridono a voce bassa, senza staccarsi l'una dall'altra.
" Ragazze, andiamo a mangiare qualcosa prima di recarci nell'alcova che ci sta aspettando?". Domanda inopportuna! Le ho davanti entrambe e sentite le mie parole, vedo che si guardano e scoppiano a ridere. Subito non capisco, ma poi mi prendono ciascuna una mano e, infilandola tra le rispettive gambe, mi fanno sentire le loro bollenti fighe, già spalancate e completamente fradice di umori. Subito infilo due dita dentro a ciascuna e, come un morbido gancio, le attraggo a me baciandole in bocca mentre già cominciano ad ansimare per l'inaspettata piacevole intrusione in vagina.
"Andiamo a sfogare le nostre voglie, ragazze, forza, ho il cazzone che scoppia e ho bisogno che me lo tiriate fuori al più presto, perché i jeans lo costringono da fare male...." . In un attimo salgono in macchina, tutte due nei sedili posteriori , non staccando mai le mani dal corpo dell'altra.
Parto e dopo due minuti sento l'auto intrisa del loro odore di femmine in calore e del dolce profumo delle loro fighe arrapate. Era bellissimo guardarle dallo specchietto e sentire il ritmo dei loro sospiri che però non superava mai una certa soglia... Capisco che non vogliono ancora raggiungere l'orgasmo, che desiderano aspettare di arrivare nel piedaterre per poter spogliarsi nude e avere così la possibilità di godersi anche il mio corpo e il mio uccello. Tutti e tre eravamo ansiosi ed eccitatissimi.
Ancora 10 minuti di strada.
Ero certo in cuor mio che con due femmine pluriorgasmiche così arrapate, vogliose e porche ci saremmo abbandonati ad un'orgia di piacere senza fine e senza limiti. Avrei montato, per ore, alternativamente, ognuno dei loro buchi, secondo i propri desideri e riempito le loro bocche con la mia cappella gonfia e pulsante. Volevo dedicarmi completamente a loro e compiacerle fino a sfinirle, regalandogli tanto godimento e orgasmi profondi..... Impegnativo, certo, ma fattibile, conoscendomi.... Dio che voglia infinita di possederle !!! Ecco, siamo arrivati , da ora i protagonisti della storia saranno gli splendidi corpi delle mie due dee , la loro immensa voglia di amarsi , di provare piacere e di godersi il sesso in ogni modo, il tutto condito dalla mia fervida fantasia erotica.....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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