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Fantasticando su due muse


di bobbyro
16.05.2022    |    4.531    |    4 8.3
"Castalia allarga le grandi labbra della figa di Viola, mostrandola tutta aperta a Roberto, le lecca il bottoncino con veemenza, mentre il ragazzo aumenta..."
Roberto capì fin dai primi albori dell’adolescenza, quando soltanto la vista di un seno procace suscitava in lui turbe ed erezioni spontanee, quella che sarebbe stata la sua più grande passione: il corpo di una bella donna.
Gli interessi non gli mancavano: tra un allenamento di pallavolo, i pomeriggi con gli amici e le suonate di chitarra non poteva fare a meno di studiare quell’oggetto del desiderio che più gli provocava attrazione e curiosità.
Nei primi anni di adolescenza si accorse di quanto fosse necessario emergere rispetto ai suoi coetanei per ispirare interesse nella controparte femminile, e di quanto alcune delle sue passioni fossero correlate al mondo del la trasgressione e del piacere, decidendo così di sfruttarle a suo favore.
Le prime esperienze furono illuminanti per comprendere che il vero piacere non stà nell’abbondanza ma nella qualità; che come un sommelier non avrebbe voluto un vino qualunque solo per il gusto di bere, ma avrebbe voluto degustate soltanto qualcosa di pregiato, il che si traduceva nella compagnia di donne di bell’aspetto, curiose di esplorare i limiti del proprio corpo e dalla propria mente.
Non aveva difficoltà a conoscere ragazze, ma spesso la cultura dominante incentrata su un certo tipo di relazioni, sul pudore e la moralità lo portavano a non trovare interessanti la maggior parte di loro; fu così che decise di iscriversi ad un sito dedicato al mondo swinger.
Fu proprio su quel sito che scorrendo tra i profili si imbatté in un annuncio che lo colpì particolarmente. Lasciava trasparire personalità ed esperienza unita a desideri speculari di perversione e godimento.
Non sarebbe stato facile fare breccia nell’interesse di una creatura abituata alle lusinghe, ad essere il desiderio più o meno nascosto di migliaia di uomini. Decise così di raccontare quella che sarebbe stata per lui la situazione più eccitante, il suo sogno sessuale che avrebbe voluto realizzare.
Come diceva una famosa pubblicità “two is megl che one”, e come non essere d’accordo quando si tratta di donare il doppio del piacere, e di riceverlo?! Nel vedere due donne, limonare, strusciarsi, leccarsi per farti eccitare, per farti crescere il desiderio e la minchia fino ad essere un pezzo di marmo.
Così Roberto avrebbe voluto Viola in compagnia della sua amica di merende Castalia, e le avrebbe volute nella comodità di un letto abbastanza spazioso da starci tutti e tre, e di una vasca idromassaggio per giochi molto bagnati.
Nella sua fantasia si sarebbero accomodati nella vasca bevendo qualche bicchiere di bollicine, Roberto nel mezzo, mentre le bocche dei tre avrebbero iniziato a scambiarsi saliva e vino, le mani esploravano i corpi, le labbra basse, le tette prosperose e il cazzo facendo salire la temperatura.
Arrivata l’eccitazione al massimo, la vasca sarebbe stata temporaneamente abbandonata. Le due ragazze allineate parallelamente una a fianco all’altra, carponi sul letto, esplorandosi le rispettive cavità orali in baci profondi e coi culi all’aria ripieni di butt plug. Roberto dietro di loro intento a massaggiare le rispettive fighe, ora con le dita abili, ora con tocchi di lingua; prima l’una e poi l’altra per non fare torto a nessuna delle due. I giochi orali d'altronde erano una delle attività preferite del ragazzo, seconda solo alle inculate; dotato di una lingua importante e duttile gli piaceva farla scivolare in ogni anfratto, meandro delle proprie partner, non solo i tradizionali orifizi, ma anche ascelle, piedi e ovunque la fantasia lo avesse portato.
Di li a poco avrebbe però estratto il plug di Viola per sostituirlo con la lingua; la mano sinistra giocava col clitoride; la destra, una volta estratto il plug di Castalia, le avrebbe fatto penetrare l’indice insalivato nel culo, mentre medio e anulare avrebbero stimolato la passera.
Nel vortice dei sensi gli umori delle ragazze iniziavano a grondare, a mano a mano che le dita passavano a dilatare sempre maggiormente gli orifizi anali delle due, e le mani delle ragazze contribuivano a stimolare il loro piacere. Era ora di restituire il favore con un doppio pompino, due lingue che all’unisono lavoravano sull’asta, poi una delle due bocche a succhiare la cappella come fosse un enorme ghiacciolo, tirando con forza come per fare un succhiotto e la lingua che contemporaneamente roteava all’interno della bocca, mentre l’amica si prendeva cura delle palle e di leccare il culo in segno di devozione e sottomissione.
La voglia di penetrazione era ormai alle stelle per tutti, Roberto decise di penetrare prima Viola considerato che proprio il suo annuncio aveva suscitato la sua attenzione. Senza troppi preamboli, considerato che la ragazza era già ben lubrificata e aperta, le penetra l’ano riempiendolo fino ai coglioni e iniziando a stantuffarlo con movimenti lenti e costanti per darle modo di abituarsi, mentre l’amica si piazza sopra di lei per un 69. Castalia allarga le grandi labbra della figa di Viola, mostrandola tutta aperta a Roberto, le lecca il bottoncino con veemenza, mentre il ragazzo aumenta sempre di più il ritmo per farla sentire usata, piena, con un misto tra bruciore e godimento; si continua così cambiando posizioni finchè l’insieme degli stimoli porta la ragazza all’orlo del piacere e a quel punto si lascia andare schizzando umori e sfogandosi in un grido liberatorio, Roberto la segue con una copiosa sborrata.
Prima che sia il turno di Castalia, e per favorire l’immediata ripresa di vigore del cazzo, Roberto ricorda di avere ancora del vino e un’idea gli passa per la testa; fa chinare la ragazza a 90 gradi, le inserisce il collo della bottiglia nel retto e vi svuota il contenuto dentro. Viola e il ragazzo, pronti a ricevere spruzzi stanno uno dietro e l’altra sotto di lei; una volta raccolto il nettare se lo passeranno di bocca in bocca.
E’ ora di tornare nella vasca quando Roberto col cazzo ormai duro sente lo stimolo di pisciare, entra nel culo di Castalia e svuota la sua vescica dopodiché comincia a penetrarla tra gli schizzi dell’idromassaggio e il piscio che le fuoriesce dall’orifizio anale che nel frattempo viene scopato con forza. L’amica di fronte a lei la bacia masturba, Castalia è chiusa a panino tra i due e gode di entrambi con un piacere crescente, esponenziale fino a esplodere in un orgasmo convulso, solo a quel punto Roberto le sborra dentro, e per concludere degnamente l’incontro Viola raccoglie il seme che lentamente fuoriesce dal retto dell’amica per poi limonarsela di gusto passandosi a vicenda umori e sapori.
I tre infine si abbandonano sul letto esausti ma felici fantasticando sulle mille fantasie ancora da realizzare.
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