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trio

Il camerino


di limpidos
02.12.2015    |    8.911    |    2 6.9
"Guardavo la donna sfilarsi un tubino nero, scoprire le coca a poco a poco e ripetevo quel movimento sul tessuto dell'abito che mi sfiorava il membro..."
Sono spesso in giro per lavoro, faccio il rappresentante e vivo le mie giornate in macchina.
Tra una visita da un cliente e l'altra ho spesso del tempo che riempio girando per grandi centri commerciali, sia per curiosare che per cercare qualche bel culetto da seguire tra gli scaffali carichi di merce.
In Emilia c'è più di uno spaccio di vestiti piuttosto interessante. Quel giorno mi trovavo in provincia di Modena e avendo un paio di ore di buco, mi infilai in un magazzino che frequento spesso.
Il negozio vende capi di campionario, di ottima marca e fattura. E' molto frequentato nei week end, ma durante la settimana è spesso vuoto, un grande ambiente a due piani, nella stagione fredda poco illuminato, ma caldo e dall'atmosfera ovattata creata dalle file di vestiti e dal loro odore.
Al secondo piano ci sono le occasioni e lì mi trovavo a rovistare tra file di vestiti appesi in alto e in basso.
Una bella donna mora, sui 50, capelli corti, leggermente tondetta ma con un sedere da favola stava rovistando tra gli abiti da sera. La seguiva il suo compagno, stessa età, brizzolato e con le braccia cariche dei vestiti che lei doveva provare.
Mentre guardavo tra le giacche la donna entrò nello stanzino, ricavato tendendo un bastone sopra a uno sgabuzzino sul quale scorreva una tenda.
Provava i vestiti e quando era pronta chiamava il marito per chiedere un giudizio. Usciva dal camerino e si metteva provocante davanti allo specchio, chiedendo all'uomo come stava in quegli abiti neri e attillati, che le disegnavano i fianchi e le curve procaci.
Era uno spettacolo eccitante vederla flettersi leggermente in avanti in modo che il compagno potesse apprezzarne il sedere.
Io da parte mia ero già eccitato. Avevo trovato un punto nascosto dietro una fila di vestiti, da cui potevo spiare tra le pieghe della tenda dentro al camerino e vedere quella splendida donna mentre si cambiava i vestiti. Aveva un seno prosperoso e due capezzoli grandi, scuri, da succhiare.
Mi ero eccitato. Avevo portato una mano sul mio cazzo che era diventato durissimo, Lo avevo tirato fuori o lo stavo strusciando sulla manica di un vestito di seta appeso davanti a me. Guardavo la donna sfilarsi un tubino nero, scoprire le coca a poco a poco e ripetevo quel movimento sul tessuto dell'abito che mi sfiorava il membro.
Improvvisamente due mani mi strinsero i fianchi e una voce mi sussurrò decisa all'orecchio
- cosa stai facendo brutto maiale? -
era il marito della donna che si era avvicinato dietro di me silenziosamente e mi aveva sorpreso con il cazzo in mano.
Balbettai qualche scusa cercando di defilarmi, ma quello mi prese per un braccio (era ben messo e molto forte) e trascinandomi verso il corridoio tra i filari di vestiti disse, mentre il cazzo mi ballonzolava duro fuori dai pantaloni
- no, non te la cavi così -
mi fece girare e spingendomi sul muro a lato dell'ingresso dello stanzino mi tenne fermo al petto con l'avambraccio e mi prese il cazzo in mano
- adesso fai divertire anche noi -
detto questo si inginocchiò di colpo e me lo prese in bocca, tutto, fino in fondo. Io sentivo il caldo umido delle sue labbra e vedevo la sua testa che iniziava a pompare.
Nel frattempo mi spingeva la mano tra le natiche, cercando di guadagnare il mio ano infilando le dita con forza attraverso il tessuto dei pantaloni.
Ero senza fiato, vergognoso ma eccitato e non riuscivo a reagire, anzi, non volevo farlo.
Poi sentii una risatina,
Lei era uscita dallo stanzino. Indossava un abito nero, attillatissimo, che le lasciava le spalle coperte, scollato sul davanti. Aveva alzato la gonna e stava scostando le mutandine per infilarci le dita. Mi guardò negli occhi e disse
- Bravo porco, ti piace spiare le signore. Se un guardone di merda. Adesso ti guardo io -
E iniziò a masturbarsi, la gonna alzata, a gambe larghe, le ginocchia leggermente piegate in avanti, mentre il marito mi succhiava il cazzo.
Il mio membro era durissimo, l'uomo me lo prendeva fino in gola. Avevo slacciato i pantaloni e ora mi stava penetrando con due dita
Esplosi nella sua bocca mentre guardavo lei che si passava le dita nel sesso, fissandomi negli occhi.
Lui si alzò con la bocca piena del mio seme, in tempo per vedere la donna godere e andare a cingerla con il braccio per sostenerla.
Vidi che la baciava lasciando colare tra le labbra il mio sperma.
Io ero appoggiato al muro, ansimante e eccitato, pronto ad approfondire questa nuova conoscenza.
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