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Fantasia bisex


di limpidos
12.12.2012    |    18.003    |    3 9.5
"Avevo voglia di farmi sborrare in bocca, ma non volevo finire così presto..."
I contatti li avevamo avuti sul sito di annunci 69.
Coppia con lui bisex, io volevo provare una prima esperienza, Le foto di lei erano eccitanti, una bella donna, un bel didietro. Lui l’immagine di un sesso eretto, chissà cosa si prova a tenerlo in mano?
Uno scambio di messaggi, poi di email; scambio di numeri di cellulare e poi la richiesta. Me la fa lei al telefono.
“Sai lui vorrebbe avere due donne insieme, io e una femmina che potresti essere tu. Intendo che ti dovresti travestire. Vorrebbe che ci scaldassimo tra di noi per poi dedicarci a lui”.
La proposta mi ha mosso qualcosa dentro. Provare a essere donna con una donna e con un uomo. Come prima esperienza si proponeva ben carica di novità. Ho accettato.
La cosa prevedeva che prima ci conoscessimo io e lei. Dovevo diventare l’amica che lei avrebbe presentato al marito, quella che durante la serata, complice la moglie, si sarebbe lasciata andare con entrambi.
Mi sono presentato a casa loro nel primo pomeriggio. Lei mi ha accolto baciandomi sulle guance. Aveva un paio di jeans, una camicetta bianca, bei capelli neri sciolti.
Dopo qualche convenevole mi ha proposto di iniziare a prepararci.
“E’ presto ma mi piace fare le cose con calma, e poi intanto ci conosciamo”
Mi ha portato in camera da letto, dove era già pronta una serie di vestiti da provare.
“Per prima cosa decidiamo come vuoi essere chiamata” Ha detto sfilandosi la camicetta e lasciando uscire i bei seni tenuti alti dal reggiseno. “Se ti va direi Michelle, mio marito si eccita sentendo parlare in francese. Vieni ti aiuto a spogliarti”
Ha iniziato slacciandomi la camicia, lentamente e guardandomi negli occhi. Mi ha aiutato a sfilarla e ha iniziato a accarezzarmi il petto. La mia erezione oltre che potente era evidentissima sotto ai pantaloni.
“Ti piaccio?” ha detto sfiorandomi il sesso.
“Si”
“Ce l’hai bello duro. Mi piace. Togliti tutto che ci proviamo qualcosa”
Mentre mi spogliavo si è tolta i vestiti, restando completamente nuda davanti a me, a gambe leggermente divaricate, con le grandi labbra che uscivano dal sesso leggermente schiuso. Potevo sentire l’odore dei suoi umori e vedere che era eccitata quanto me.
“Ora ti provo qualche vestito, di quelli che piacciono a mio marito”
“Cosa piace a tuo marito? Intendo quando fate sesso”
“A lui piace più di tutto prendermi da dietro” ha detto voltandosi e mostrandomi un culetto da favola “Cosa ne dici, ha ragione?”
Mi è uscito un “Si” strozzato, mentre il cazzo era talmente duro che la cappella mi sbatteva sulla pancia.
“E’ proprio duro” ha detto prendendolo in mano. “Prova a metterti quel tubino nero che vediamo come stai. Anzi prima prova le autoreggenti. Vieni ti aiuto”.
Mi ha fatto sedere sul bordo del letto e ha iniziato a farmi indossare le calze.
“Ora alzati che le tiriamo su” e fasciandomi la gamba con le mani ha iniziato a farmi salire la prima calza lungo le coscia. Arrivata all’altezza dell’inguine si è avvicinata con le labbra, lasciando uscire un sospiro, caldo e umido. Mi sono spinto leggermente in avanti, ma lei si è abbassata per far salire la seconda calza.
Questa volta arrivata all’altezza del mio sesso lo ha preso in bocca, ha serrato le labbra e succhiando ha tirato indietro la testa, liberando il mio cazzo ormai duro come un bastone di legno.
“Mmmh” ha apprezzato. “Adesso mettiti questo tubino e fammi vedere come stai. Fai un paio di giri per la stanza. Non male, sembri una troia Michelle, e mio marito e io cerchiamo proprio una troia”.
Io camminavo con il cazzo duro che tendeva il cotone del vestito, imbarazzato ma anche eccitato da quella situazione.
“Vieni qui Michelle, aiutami a scegliere qualcosa per me. Ho un’idea cosa ne dici se ci vestiamo allo stesso modo? Aiutami a indossare le calze come ho fatto con te.”
Ho preso le autoreggenti e ho iniziato a farse risalire lungo la coscia. Arrivato al sesso non ho potuto trattenermi e ho affondato la lingua nella fessura già bagnata. Lei mi ha preso la testa e ha spinto forte. Mugolava mentre cercavo il clitoride da leccare e da mordere. Avevo il mento tutto bagnato e non riuscivo a staccare la bocca, tale era la forza con cui mi teneva affondato nella sua fica. Poi ha iniziato a sussultare e spingendo sempre di più ha iniziato a colare un succo che ho cercato di bere tutto.
“Lo avevo detto che eri una troia Michelle. Ma tu dovrai aspettare mio marito questa sera. Intanto andiamo a lavarci. Facciamo la doccia che tra non molto è qui”.
Non entrerò nel dettaglio di quella doccia, ma voglio solo ricordarmi di quella mano che mi insaponava il cazzo, e che poi si portava la cappella tra le natiche, senza farmi entrare, mentre lei mi chiedeva “Ti piace?”
Non so come, ma senza venire neanche una volta, mi sono ritrovato in autoreggenti, senza mutandine (“A lui piace senza” mi ha detto), con il tubino nero a stringere la mano del marito. Elegante, giacca e cravatta, un bell’uomo.
“Questa è Michelle” ha detto la moglie.
“Piacere Michelle, hai una bella bocca.” Ha detto lui guardandomi negli occhi.
E’ bastato per farmelo diventare duro. Ho visto il mio sesso tendere il vestito e mi sono sentito morire di imbarazzo.
Naturalmente anche il marito se ne è accorto e guardando sua moglie ha detto
“Mangiamo prima?”
“Prima beviamo un aperitivo” ha detto lei “Lo prepari tu mentre io e Michelle ci sediamo sul divano a chiacchierare?”
Io che ero ormai in balia degli eventi, vergognoso ma anche eccitatissimo, mi sono lasciato trascinare in salotto.
Mi sono ritrovato accanto a lei che mi diceva qualcosa mentre la sua mano si muoveva sotto alla mia gonna.
Lui è entrato con i bicchieri.
“Siediti tra di noi” ha detto la moglie.
Lo abbiamo fatto accomodare in mezzo. Mentre parlavamo lei ha iniziato ad aprirgli i pantaloni. Poi mi ha preso la mano e la ha portata sulla patta del marito.
Mi sono ritrovato in mano un cazzo duro, caldo. Ho iniziato a accarezzarlo, stringendo mentre andavo su e giù. Poi ho sentito la mia testa che veniva attirata verso il membro eretto. Mi sono trovato a guardare lei, sorridente, negli occhi, mentre si toglieva il cazzo del marito dalla bocca e lo spingeva tra le mie labbra. Ho sentito la cappella sulla lingua, il sapore di quel sesso mi ha riempito. Allora ho serrato la bocca e ho iniziato a pompare, cercando di prenderne sempre di più, senza nessuna intenzione di mollarlo. In quel momento ho sentito qualcosa di caldo e umido sul mio sesso e ho iniziato a muovermi con lo stesso ritmo del pompino che mi stava facendo la moglie.
“La tua amica Michelle è una gran troia… come te” ha detto il marito.
Avevo voglia di farmi sborrare in bocca, ma non volevo finire così presto.
Poi lui ha fatto alzare me e sua moglie. Ha preso la donna e la ha fatta sedere sul suo cazzo sprofondandolo tutto nella sua fica. Io, in piedi, mi facevo fare un pompino dalla moglie che sbuffava eccitata.
“Poi, quando il mio cazzo sarà ben bagnato degli umori di mia moglie, tocca a te Michelle” ha detto.
Lei, tenendo sempre il mio sesso in bocca, ha alzato gli occhi e mi ha sorriso guardandomi. Si è alzata lentamente, facendosi scivolare il cazzo del marito dalla fica, gemendo languida. Mi ha fatto girare e mi ha puntato la cappella dell’uomo sul buchino e mi ha detto
“Siediti che ti faccio un pompino”.
Ho sentito la cappella che si faceva largo nel mio culo. Sono rimasto così sospeso, a sentire cosa si provava a farselo infilare di dietro.
“E’ la prima volta” ha detto lei al marito “fai piano, almeno all’inizio”.
Ho sentito spingere lentamente, ma con decisione. Il cazzo mi scivolava dentro implacabile e lo sentivo riempirmi. Un bastone caldo si stava facendo strada dentro di me. Non capivo se mi piaceva. Il mio cazzo, durissimo, era nella bocca di lei che lo succhiava per poi lasciarlo andare, allo stesso ritmo che stava prendendo il marito che mi pompava il culo.
Non capivo più niente quando la moglie si è alzata e si è messa in piedi davanti a me per farsi leccare la fica.
Poi si è seduta sul mio cazzo, guardandomi negli occhi. Lo ho sentito penetrare il suo sesso bollente. I colpi del marito nel mio didietro corrispondevano a quelli che davo a lei davanti. Sentivo la sua lingua in bocca e il suo respiro nella mia gola. Stavo impazzendo di piacere e di libidine.
“Adesso facci godere Michelle” ha detto lei iniziando a muoversi sempre più freneticamente e a gemere insieme al marito che mi stava spazzando il culo.
Siamo venuti insieme, vibrando di piacere e dimenandoci in preda a un orgasmo fortissimo.
Lei si è alzata raccogliendo il mio sperma tra le dita, poi si è inginocchiata a raccogliere con la lingua quello che usciva dal culo del marito. Poi mi ha sorriso e mi ha messo la lingua in bocca per farmi assaporare i nostri umori.
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