In limo, a Firenze

Avevo ricevuto una mail da Lucia che diceva:

"Se mi vuoi incontrare vieni il Giorno della presa della Bastiglia a Firenze in Viale Petrarca alle 12.00 vicino ai giardini e aspetta che arrivi una grossa macchina bianca. Verrai invitato con un gesto a salire, non dovrai dire una parola e dovrai fare tutto cio' che ti verra' chiesto di fare."

Sempre telegrafica e misteriosa la ragazza!

Mi sono tormentato troppo e perfino masturbato troppo guardando le Sue poche foto che mi  ossessionano dal Suo profilo su Sexycommunity! Non e' certamente la piu'figa che ho visto o che ho avuto  ma il Suo fisico un po' acerbo stimola il mio lato faunesco e il Suo modo di proporsi tra danza classica e figlia dei fiori esalta la mia ricerca della non convenzionalita'. E poi "La schiena" la Sua schiena cosi' perfettamente provocante nel suo essere la perfetta strada in discesa verso la Sua intimita'.

E' un invito che non posso lasciare cadere!

Cosi' sono saltato sulla moto di buon mattino e ho raggiunto Firenze circondato da una umanita' che si trascina verso infinite code portandosi ogni tipo di masserizia per improbabili vacanze e in fuga da case dormitorio di citta' verso case dormitorio di mare....

Mi sono rifocillato in un piccolo bar, ho fumato una sigaretta e alle 11.50 mi sono messo, nel posto convenuto, in attesa della macchina.

Alle 12 in punto vedo arrivare una limo bianca con i vetri oscurati; il cuore mi balza in gola! L' auto rallenta e si ferma di fronte a me. Il vetro del finestrino anteriore si abbassa e una mano maschile che spunta da una manica ornata con alamari  d'oro mi fa cenno di salire.

Mi rendo immediatamente conto della totale inadeguatezza del mio abbigliamento: jeans, giubbotto e stivali.

Mi addentro nell' abitacolo e vengo investito da uno sbuffo di aria fredda e da un forte odore di femmina.
In effetti, nella penombra, vedo Lei bendata, a quattro zampe e con il vestito che le lambisce i capelli sciolti. Dietro di Lei un uomo , Fabio?, con i pantaloni calati, ma i pantaloni di uno smoking!
Il mio abbigliamento appare sempre piu' inadeguato e per rincuorarmi e frugando tra le mie conoscenze di etichetta penso che lo smoking alle 12 am sia altrettanto fuori luogo.

Il mio sorrisetto ironico viene immediatamente spento da mrsmokingconipantaloni abbassati che, dopo aver ordinato allo chaffeur di partire, mi dice senza mezzi termini: "non vuoi onorare la signora o sei proprio frocio con i tuoi stivali da cowboy?".

Io penso: che stronzo! Adesso ti faccio vedere! Non lo sai che Paola mi chiama quasi venti ( che fastidio quel quasi e che lesa maesta' essere misurato come uno schiavo all'asta!) adesso gli do un cazzotto, faccio fermare questa ridicola macchina da starlette holliwoodiana prendo la moto e mi fermo nella prima spiaggia che trovo sulla strada del ritorno e provo a rimorchiare per sfogare l'eccitazione dell'attesa e la frustrazione dell'incontro.

Poi mi ricordo che Lei e' li', la Lei che mi ha chiesto di essere corteggiata, che ha catturato la mia attenzione, che mi ha tanto scritto e tanto mi ha fatto scrivere.

Decido quindi di canalizzare i miei istinti violento/animaleschi a favore di quelli animalesco/ sessuali; il mio pensiero viene nuovamente interrotto da "mezzo smoking" (in fondo le brache le ha calate!) che mi dice: allora sei venuto qui per prendere del fresco? e cio' detto si posiziona sotto Lei che e' rimasta immobile, a quattro zampe con le ginocchia affondate nella moquette e il busto appoggiato al divanetto.

Apprestandosi a farsi cavalcare lui mette in mostra le sue palle gonfie di desiderio e la sua verga che ( non sono cosi' bravo a misurare come Paola) sembra niente male.

Sono profondamente in imbarazzo sia per la situazione totalmente inaspettata sia per la mancanza di certezze su cosa potrebbe accadere.

Decido comunque di spogliarmi, totalmente, ma, per polemica, tengo su gli stivali.

Lucia bendata e io vincolato al silenzio.

Lui in smoking (mezzo smoking, visto che ha le brache calate...) io nudo con gli stivali Harley.

Una limo bianca che vaga per Firenze con un autista con gli alamari.

Da ragazzo vedevo ( non ho scritto amavo) i film di Jodorowsky che erano spesso surreali; a me sembra di essere una comparsa diretta da Rocco Siffredi in botta....

Lucia gira un po' la testa verso di me e sussurra con la voce roca: ciao, Alberto, poi un gemito le sale dalla gola: la carne di Fabio e' scomparsa dentro di Lei e Lucia ha accusato ll colpo.
Vieni qui, mi dice, altro gemito.
Avvicinati, gemito, e il Suo bacino che inizia a ondeggiare ritmicamente, sensualmente in un tacito invito che ne' io ne' il mio "quasi venti" possiamo o vogliamo ignorare.

Mi avvicino a "La schiena" e inizio ad alzare il vestito per vederla; mezzosmoking mi ferma con un perentorio NO! e con lo sguardo mi rimanda al Suo culo.

Capisco, passo una mano intorno alla Sua fica per inumidirmi le dita e prepararLa a ricevermi; cosi' facendo sfioro la carne di Fabio: un brivido, ma ho percepito chiaramente anche un suo brivido! Io conosco perfettamente certe mie pulsioni bisessuali ma lui, cosi' pronto a darmi del frocio per un nulla sara' consapevole di questa sua potenzialita', e Lucia?

Mentre elaboro velocemente una strategia che possa farmi trarre un vantaggio da questa scoperta mi raggiunge nuovamente la voce di Lucia che mi invita con voce roca e spezzata dai mugolii di piacere: prendimi, ora!

La situazione era resa ancora piu' infuocata dal susseguirsi di eventi ed emozioni tanto improvvisi quanto eccitanti. Sono entrato in Lei lentamente ma imperiosamente e a fondo e poi ho cercato di adeguarmi al ritmo di Fabio che ora era separato da me solo da un sottile e sensibilissimo lembo di pelle, della Sua pelle.

Nonostante il clima di malcelata ostilita' ovvero del tentativo, peraltro abbastanza riuscito, di mettermi sotto controllo, mi sono trovato in sintonia con Fabio e ci alternavamo sapientemente nell' affondare e nel ritrarci da Lei.

Lei non poteva che avere un amante esperto e io, forse, non ero stato scelto a caso.

Cosi' facendo le nostre palle, che si stavano contraendo nell'imminenza di un irresistibile orgasmo, si sfioravano ritmicamente: altro brivido!

Lucia sembrava tarantolata e si dimenava gemendo e, alternando sussurri e grida, ci invitava a farla godere e a venire con Lei.

Incredibilmente e all'unisono siamo esplosi tutti e tre simultaneamente in un orgasmo fragoroso e debilitante che ci ha trovati abbracciati l'uno all'altro con gli umori corporali che si mischiavano ai sospiri e ai rantoli di piacere.

Poi tutto e' finito velocemente come se la mia presenza fosse diventata poco sopportabile per Fabio che ha detto all'autista di tornare dove mi avevano preso.

Lucia , abbandonata sul sedile mi ha detto: ciao Alberto e grazie!

Io non potevo dire nulla, vincolato al patto del silenzio, Lei non poteva guardare, vincolata dalle bende e Fabio si era acceso un sigaro e versato un liquore dal frigo bar della limousine.

Sono sceso, ho messo in moto l'Harley e sono fuggito a casa.

In garage, pulendo la moto, ho trovato sul serbatoio qualche lacrima rappresa nella sua essenza salina. Sara' stato il dolore di non aver neppure potuto guardare "La schiena"? no, forse uno stupido moscerino.......