Racconti Erotici > trio > In viaggio con una coppia
trio

In viaggio con una coppia


di Penelopepe
31.07.2023    |    8.312    |    10 9.5
"Improvvisamente sento un sapore dolcissimo e caldo, lei si accorge della mia sorpresa e si sente in dovere di spiegare "Ho terminato da poco il periodo..."
"Ho rischiato di perdere il treno, come al solito" penso mentre le porte della carrozza si chiudono alle mie spalle.
L'anno accademico si è appena concluso e, proprio stamattina, ho sostenuto l'ultimo esame prima della sosta estiva. Posso ritenermi soddisfatto: i sacrifici e l'impegno profuso nello studio mi hanno permesso di avere una media del trenta, non male per una matricola al primo anno!
La grande dedizione non mi ha lasciato però il tempo di frequentare alcuna ragazza, durante questo periodo, conto di rifarmi appena tornerò al mio paese in Salento.

Mentre mi godo il tramonto, guardando fuori dal finestrino, il treno si ferma nella stazione successiva. "Speriamo non salga molta gente" penso, la mia speranza è di godermi il viaggio da solo fino all'arrivo ma mi rendo presto conto che si tratta di un utopia, specialmente in questo periodo di rientro di massa dei fuori sede.

Si apre la porta dello scompartimento ed entra una coppia.
Lei, capelli rossi e ondulati, sui trentacinque anni, camicetta bianca di seta con una scollatura che comprime, sfidando la forza di gravità, un seno prosperoso. La sua gonna nera, corta sopra le tornite ginocchia, lascia scoperta la parte superiore della coscia.
Lui, un uomo sulla quarantina, leggermente brizzolato, polo e jeans corti che comprimono due muscolososi quadricipiti, fisico atletico.

Accenno un educato sorriso di saluto e, non avendo molta voglia di intavolare una conversazione con i mie unici compagni di viaggio, provo ad appisolarmi. L'obiettivo è di giungere a destinazione, l'indomani, il più riposato possibile.
I miei tentativi si rivelano presto vani, tengo gli occhi socchiusi ma non riesco a prender sonno.
L'uomo, premurosamente, spegne la luce e chiude le tendine interne ed esterne ma è impossibile rimanere completamente al buio.

La donna seduta di fronte a me, comincia anche lei, pian piano, a sprofondare nel sedile. La posa composta da gentil signora, lentamente cede il passo ad una postura più comoda. Suo marito, credendomi addormentato, comincia a sbottonarle la camicetta e la sua mano, pian piano, si fa strada sotto il pizzo del reggiseno.

Sono in imbarazzo, sto per dare un colpo di tosse per richiamare l'attenzione e far desistere l'uomo dalla sua 'esplorazione' poi scorgo un sussulto della donna che, sulle prime comincia istintivamente ad allargare le gambe, poi si ricompone e bisbiglia al marito "Sei impazzito?! Non vedi che siamo in compagnia?".
"Certo! E la cosa mi eccita da morire." sussurra lui.
"Oddio! Anche a me." ridacchia lei "Però facciamo piano ed al primo segnale d'allarme, interrompiamo." aggiunge in tono più serio.

A questo punto sono dominato dalla curiosità di vedere come si evolve la situazione.
Negli ultimi mesi gli impegni universitari hanno completamente monopolizzato la mia attenzione e ho dovuto mettere da parte i miei impulsi piu' intimi che adesso, di fronte a questo imprevisto scenario, si fanno strada in maniera preponderante.
Sento il mio cazzo spingere contro i pantaloncini leggeri, vorrei sistemarmi in una posizione più comoda ma ho paura di disinnescare la chimica che si è creata nella coppia.

Lui le scosta una coppa del reggiseno e le scopre un capezzolo che comincia golosamente a succhiare, con l'altra mano si avventura sotto la gonna, in mezzo alle cosce della donna.
Lei allarga le gambe e comincia a muovere ritmicamente il bacino per agevolare le 'manovre'. Strozza in gola i primi gemiti di piacere, mordendosi le labbra serrate quasi ermeticamente.
La donna allunga una mano verso suo marito ed, aperta la zip, gli tira fuori il membro e comincia a masturbarlo prima dolcemente, poi con movimenti sempre più frenetici.

Non ce la faccio più, vorrei toccarmi anch'io, se solo avessi la certezza di non compromettere gli equilibri, mi tirerei fuori il cazzo e mi segherei senza ritegno davanti a loro. Provo ad avvicinare la mano al mio cazzo ma il movimento produce un fruscio che fa, per un attimo, insospettire i due che si fermano ad osservarmi.
"Mi avranno notato?!" penso preoccupato, poi, appena ricominciano a darsi piacere, mi sento sollevato.

Non passa molto tempo e l'uomo, con voce un po' più alta, strizzando un seno a sia moglie, tuona improvvisamente "Vuoi gradire anche tu o vuoi continuare a star lì a far finta di dormire, finché non ti esplode il cazzo nei pantaloni?!" Senza alcun dubbio si rivolge a me, ha capito tutto.

Lei mi indirizza uno sguardo imbarazzo, sembra sprofondare dalla vergogna, si copre il seno con le mani e serra le gambe.
"Cara, non preoccuparti" fa lui "è da quando abbiamo iniziato che il signorino è sveglio e non ha neanche avuto l'accortezza di tenere gli occhi ben serrati." aggiunge "Quegli occhi, ormai, hanno ammirato ogni tuo bendiddio ed il risultato è quello" termina lui, indicando alla donna l'inequivocabile erezione che si manifesta attraverso i miei pantaloncini, maledettamente leggeri.

Lei allarga le braccia e con voce provocante mi cinguetta "Ah, se è questo l'effetto che ti faccio e vuoi favorire..." non fa in tempo a finire di formulare la proposta, mi avvicino a di lei che mi accoglie prendendomi per la nuca e premendomi la testa contro uno dei suoi seni.
Apro la bocca e lascio che la sua tetta mi invada tutto il volume a disposizione, suo marito esegue la stessa operazione sul seno opposto.
Improvvisamente sento un sapore dolcissimo e caldo, lei si accorge della mia sorpresa e si sente in dovere di spiegare "Ho terminato da poco il periodo dell'allattamento ma è possibile che, in seguito ad una stimolazione un po' più decisa, possa fuoriuscire ancora qualche goccia di latte. Ti disturba? È un problema per te?"
"Assolutamente no, mi piace tantissimo il sapore" la tranquillizzo.
"Poi, se vorrai, potrai farmi assaggiare il tuo di sapore" miagola lei, dirigendo la sua mano dentro le mie mutande ed afferrandomi il cazzo durissimo.

Non oppongo alcuna resistenza, mi distendo per farglielo prendere comodamente tra le labbra, lei si mette a quattro zampe e comincia a succhiarmelo con foga, nel frattempo suo marito comincia a stantuffarle la fica, a pecora. La sua testa si muove armoniosamente su e giù, con la bocca arriva quasi fino alla base delle palle, sto per esploderle in gola.
"Ci diamo il cambio?" mi propone con tono di complicità il marito.
"Sì, dai, vieni a sentire come sono bagnata" mi incoraggia la moglie "scegliti un buchino e sfondamelo bene" aggiunge eccitata.

Non me lo faccio ripetere due volte, comincio a infilare il cazzo nella sua vagina, la penetro come burro, i suoi copiosi umori cominciano a colarle lungo le gambe, gocciolano sui sedili in pelle.
Mi bagno la mano con il suo succo e comincio a strofinarle due polpastrelli sull'ano per lubrificarne l'apertura. Lei inarca la schiena e geme, le piace e me lo vuole far capire.
Le appoggio la cappella sull'ano e comincio a farmi strada con tutto il cazzo nel suo sfintere.
Il suo respiro diventa sempre più profondo, ingoia la spranga di suo marito fino alle tonsille pur di non urlare, svegliando tutto il vagone.
Lui viene, le inonda tutta la bocca con la sua sborra.
Dopi alcuni miei colpi più decisi lei ha un orgasmo, poi a seguire un'altro, poi si porta quattro dita nella fica, mentre sto continuando ad incularla, e comincia a spruzzare dappertutto mentre il marito le schiaffeggia il clitoride per amplificare il terzo orgasmo consecutivo, il più prorompente.
Scoppio anch'io in una sborrata epica, il mio liquido tracima dal buco del suo culetto.
Le si gira verso di me, il mascara le cola per le lacrime e mi dice "Come promesso, adesso tocca a me" poi con movimenti circolari della lingua mi ripulisce il cazzo, dallo scroto al glande, mentre mi fissa negli occhi, sorridente. "Che buon sapore!" conclude.

Ci addormentiamo, tutti e tre, sfiniti ma soddisfatti.

L'indomani il treno sta per giungere alla mia destinazione, mi sveglio e vedo i miei due compagni di viaggio che guardano fuori dal finestrino, abbracciarti. Auguro loro il buongiorno e mi dirigo alla toilette.
Per interfono viene annunciata la mia stazione, rientro nello scompartimento per recuperare la valigia.

"Ciao ragazzi, perdonate la maleducazione, ho dimenticato di presentarmi" li saluto "Piacere... Vincenzo"
"Piacere Vittorio" risponde lui
Lo segue lei "Piacere sono ELEONORA!"

Quel viaggio terminerà, di lì a poco, per Eleonora, Vittorio e Vincenzo ma le loro avventure continueranno sempre più intriganti e perverse. Probabilmente, di alcune di queste, sarà possibile leggerne delle belle nei prossimi racconti.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per In viaggio con una coppia:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni