Racconti Erotici > trio > Io,Claudia,Lisa e lo strapon
trio

Io,Claudia,Lisa e lo strapon


di Membro VIP di Annunci69.it cazzobonsai69
21.04.2025    |    24    |    0 8.7
"“Sì, ” riuscii a dire, la voce strozzata..."

@@ storia vera@@

Cap.1

Il ronzio dell’ascensore era l’unico suono che riempiva il silenzio tra me e Claudia mentre salivamo verso il suo appartamento. Lei, con quel suo sorriso malizioso che conoscevo fin troppo bene, aveva appoggiato una mano sul mio braccio come per rassicurarmi. “Non preoccuparti, stasera sarà diverso,” mi sussurrò, le labbra così vicine al mio orecchio che potevo sentire il calore del suo respiro. Diverso? Non sapevo cosa volesse dire, ma il modo in cui aveva insistito perché venissi a trovarla quella sera mi aveva già fatto immaginare di tutto.

La porta si aprì con un lieve scatto, e Claudia mi prese per mano, trascinandomi dentro con un’energia che mi ricordava i nostri primi incontri. L’odore di vaniglia e sandalo riempiva l’aria, e la luce soffusa dell’appartamento sembrava avvolgere tutto in un’atmosfera di attesa. Lei si voltò verso di me, i suoi occhi scuri che mi scrutavano con un’intensità che mi fece battere il cuore più forte. “Ti ho detto che stasera sarebbe stato speciale, no?” osservò, mentre con un gesto lento si toglieva la giacca, rivelando una camicetta di seta che lasciava poco all’immaginazione. I suoi seni prosperosi sembravano quasi sfidare il tessuto sottile, e io faticavo a distogliere lo sguardo.

“Claudia, cosa stai combinando?” chiesi, la voce un po’ rauca. Lei sorrise, quella specie di sorriso che sapeva sempre come farmi sentire sia eccitato che un po’ nervoso. “Non essere impaziente,” rispose, avvicinandosi a me fino a sentire il calore del suo corpo contro il mio. “Ho deciso che è tempo di provare qualcosa di nuovo. Qualcosa che potrebbe piacerti.”

Prima che potessi rispondere, sentii un rumore provenire dalla stanza accanto. Una figura si materializzò nell’ombra, e lentamente, una donna bionda, snella, ma con un sedere che sembrava scolpito dai migliori artisti del Rinascimento, si avvicinò a noi. Lisa, l’amica di Claudia. La conoscevo di vista, ma mai avrei immaginato di vederla in quel contesto. Indossava un body nero che le aderiva perfettamente alla pelle, e nella mano destra teneva uno strapon che luccicava sotto la luce fioca.

“Ciao, caro,” mi salutò Lisa, la voce dolce ma carica di un’audacia che non mi aspettavo. “Claudia mi ha detto che sei un po’ aperto a nuove esperienze.” Mi guardò con uno sguardo che sembrava sfidarmi, mentre si avvicinava lentamente, i tacchi alti che risuonavano sul pavimento di legno.

Claudia si mise alle mie spalle, le mani che mi cingevano la vita, mentre bisbigliava all’orecchio: “Lisa è bravissima, lo vedrai. E io voglio vedere come ti diverti.” Sentii le sue dita che iniziavano a slacciare la cintura dei miei pantaloni, e il mio respiro si fece più affannoso. Non sapevo cosa aspettarmi, ma il mix di emozioni che provavo era impossibile da ignorare.

Lisa si fermò di fronte a me, lo strapon in mano, e con un gesto sicuro lo fece scivolare lungo la mia gamba. “Non aver paura,” mi disse, abbassandosi fino a guardarmi negli occhi. “Sono brava a quello che faccio. E tu… sembri pronto.” Non ero sicuro di esserlo, ma il modo in cui Claudia mi stava toccando e il modo in cui Lisa mi guardava mi facevano sentire come se non avessi scelta.

Claudia mi spinse gentilmente sul divano, e io caddi seduto, le gambe un po’ traballanti. Lisa si inginocchiò davanti a me, lo strapon ancora in mano, mentre Claudia si metteva accanto a me, le dita che mi accarezzavano i capelli. “Lasciati andare,” mi sussurrò Claudia, mentre Lisa, con un sorriso che sembrava promettere il paradiso, iniziava a slacciarmi i pantaloni completamente.

“Pronto?” chiese Lisa, guardandomi negli occhi con un’espressione che sembrava un incrocio tra curiosità e desiderio. Io annuii, anche se non ero sicuro di cosa stesse per succedere. Ma quando Claudia mi accarezzò il viso e Lisa iniziò a posizionare lo strapon, capii che quella sera sarebbe stata davvero diversa.

Lisa si avvicinò ancora di più, lo strapon ora pronto, e con un movimento lento ma deciso, iniziò a penetrarmi. “Oh, cazzo,” sussultai, la sensazione strana ma incredibilmente eccitante che mi faceva venire voglia di urlare. Claudia mi teneva stretta la mano, il suo sguardo fisso sul mio volto. “Ti piace, vero?” mi chiese, la voce un misto di eccitazione e curiosità.

Io annuii, incapace di parlare, mentre Lisa continuava con movimenti regolari, ogni spinta che mi faceva perdere sempre più il controllo. “Sì,” riuscii a dire, la voce strozzata. “Mi piace, cazzo, mi piace.”

Lisa sorrise, soddisfatta, e aumentò il ritmo, mentre Claudia iniziò a baciarmi il collo, le sue mani che esploravano il mio corpo. “Sei tutto nostro stasera,” mi sussurrò Claudia.


Cap.2


Non riuscivo a pensare. Il corpo mi bruciava, ogni spinta di Lisa che mi faceva ondeggiare tra il dolore e il piacere. Cazzo, non avevo mai provato niente di simile. Le mie gambe tremavano, le mani che si aggrappavano al divano come se fossero l’unica cosa che mi teneva ancora ancorato alla realtà. “Gira,” mi ordinò Lisa, la voce bassa ma piena di autorità. Non ebbi il tempo di reagire che sentii le sue mani afferrarmi i fianchi, girandomi con una forza che non mi sarei mai aspettato da lei.

Mi ritrovai piegato sul divano, il viso premuto contro il cuscino, mentre Lisa si riposizionava dietro di me. Sentii la punta fredda dello strapon sfiorarmi di nuovo l’ingresso, e un brivido mi percorse la schiena. “Non muoverti,” sussurrò, prima di spingere di nuovo dentro di me, questa volta più veloce, più decisa. Oh, Dio. Afferrai il cuscino più forte, i denti che si stringevano per non urlare. Ogni movimento di lei era come un fulmine che mi attraversava il corpo, lasciandomi senza fiato.

E poi, vidi Claudia. Si era spostata davanti a me, in piedi, le gambe aperte e la sua figa rasata a pochi centimetri dal mio viso. Era perfetta. Il ciuffo nero ben curato, la pelle liscia e lucida sotto la luce fioca della stanza. Mi guardò con quell’espressione che conoscevo troppo bene, gli occhi pieni di desiderio e di qualcos’altro che non riuscivo a decifrare. “Prendila,” mi disse, la voce un misto di ordine e invito. Non ebbi bisogno di altro.

Avanzai il viso, le labbra che si avvicinavano alla sua figa, sentendo già il calore che emanava. Era come se il mio corpo sapesse esattamente cosa fare. Iniziai a leccarla lentamente, un movimento circolare che la fece gemere appena. “Sì, così,” sussurrò, mettendo una mano sulla mia testa per spingermi più vicino. Sentii il suo sapore, dolce e salato allo stesso tempo, e mi persi completamente in lei.

Le mie mani si aggrapparono ai suoi fianchi larghi, il corpo che ondeggiava tra il ritmo di Lisa da dietro e il mio piacere nel far godere Claudia. “Non fermarti,” mi ordinò lei, la voce rotta dal piacere. Io obbedii, aumentando il ritmo, la lingua che esplorava ogni centimetro della sua figa, mentre le dita le stringevano i fianchi più forte.

Lisa, nel frattempo, non si era fermata. Ogni sua spinta era più profonda, più intensa, e sentivo il mio corpo che rispondeva ad ogni suo movimento. “Ti piace essere preso così, vero?” mi chiese, la voce piena di un’eccitazione che mi faceva venire voglia di urlare. Non riuscivo a rispondere, troppo concentrato tra le due donne che mi stavano facendo perdere completamente il controllo.

Claudia iniziò a muoversi, i suoi fianchi che seguivano il ritmo della mia lingua, le mani che si stringevano più forte sulla mia testa. “Oh, cazzo, così,” gemette, il corpo che si tendeva mentre si avvicinava al suo orgasmo. Io la sentivo tremare, ogni suo movimento che mi faceva desiderare di più.

Lisa aumentò il ritmo, le sue spinte che diventavano più veloci, più dure. “Sei tutto nostro stasera,” mi sussurrò, le labbra che si avvicinavano al mio orecchio. La sua voce era un misto di desiderio e di possessività, e io sentivo che non potevo fare altro che arrendermi completamente a loro.

Claudia stava per raggiungere il culmine, lo sentivo nel modo in cui il suo corpo si tendeva, le gemme che diventavano più alte, più intense. “Non fermarti, per favore, non fermarti,” implorò, le dita che si stringevano più forte sulla mia testa. Io obbedii, la lingua che si muoveva più velocemente, più intensamente, mentre il suo piacere raggiungeva il punto di non ritorno.

E poi, successe. Claudia iniziò a tremare, il suo corpo che si contraeva mentre raggiungeva l’orgasmo. “Oh, cazzo, sì, sì!” urlò, le dita che si stringevano così forte sulla mia testa che quasi mi faceva male. Ma io non mi fermai, continuando a leccarla, a succhiarla, a farle sentire ogni ultima goccia di piacere che potevo darle.

Lisa, nel frattempo, aveva raggiunto un ritmo quasi frenetico, ogni sua spinta che mi faceva ondeggiare tra il dolore e il piacere. “Sei così bello quando ti prendiamo,” mi sussurrò, le labbra che si avvicinavano al mio orecchio. Sentivo il suo alito caldo sulla mia pelle, la sua voce che mi faceva venire voglia di arrendermi completamente a lei.

Claudia si stava riprendendo, il suo corpo che si rilassava lentamente mentre scivolava giù dal divano, le gambe che ancora tremavano. “Hai fatto un ottimo lavoro,” mi sussurrò, le labbra che si avvicinavano alle mie per un bacio profondo, intenso, che mi fece dimenticare tutto il resto.

Lisa, nel frattempo, aveva rallentato, le sue spinte che diventavano più lente, più profonde. “Ti piace sentirti così?” mi chiese, le labbra che si avvicinavano al mio collo, i denti che mordicchiavano la mia pelle. Io non riuscivo a rispondere, troppo perso nel piacere che le due donne mi stavano dando.

E poi, sentii qualcosa di diverso. Lisa aveva rallentato ancora di più, ogni sua spinta che diventava più lenta, più deliberata. “Voglio che tu ti goda ogni secondo,” mi sussurrò, le labbra che si avvicinavano al mio orecchio. Sentivo il suo alito caldo sulla mia pelle, la sua voce che mi faceva venire voglia di arrendermi completamente a lei.

Claudia, nel frattempo, si era spostata accanto a me, le mani che mi accarezzavano il petto, le labbra che si avvicinavano alle mie per un altro bacio. “Sei tutto nostro stasera,” mi sussurrò, la voce piena di un desiderio che mi faceva venire voglia di urlare.

E io mi arresi completamente, il mio corpo che ondeggiava tra il piacere e il dolore, tra le due donne che mi stavano facendo perdere completamente il controllo.

Cap.3

La stanza era intrisa di un calore umido, carico di desiderio. Claudia si avvicinò a Lisa con un’espressione maliziosa, i suoi occhi oscuri che brillavano di eccitazione. Le labbra di Claudia si avvicinarono all’orecchio di Lisa, e le sussurrò qualcosa che io non riuscii a sentire. Ma bastò guardare la reazione di Lisa per capire che qualcosa di intenso stava per accadere.

Lisa mi guardò, i suoi occhi blu carichi di una determinazione che mi fece rabbrividire. “Girati e mettiti a quattro zampe,” ordinò, la sua voce bassa ma incisiva, come un comando a cui non potevo disobbedire. Mi sentii un nodo allo stomaco, ma non era paura. Era eccitazione, quella sensazione di perdere il controllo che mi faceva venire voglia di arrendermi completamente.

Mi mossi lentamente, obbedendo, sentendo ogni muscolo del mio corpo teso, mentre mi mettevo nella posizione che mi aveva ordinato. Le mie mani affondarono nel divano, e sentii il peso di Lisa che si avvicinava dietro di me. Le sue mani mi presero ai fianchi, e sentii la punta fredda dello strapon premere contro il mio ingresso. “Stai pronto,” sussurrò, e io trattenni il respiro.

Nel frattempo, Claudia si era spostata davanti a me, il suo corpo sinuoso che si muoveva con una grazia inebriante. Si inginocchiò, le sue mani che mi accarezzavano le cosce, mentre il suo viso si avvicinava al mio inguine. Sentii il suo alito caldo sulla mia pelle, e poi, con un gesto lento e deliberato, la sua lingua iniziò a scorrere lungo il mio culo.

“Oh, Dio,” gemetti, il piacere che si mescolava al dolore, mentre Lisa iniziò a penetrarmi con il suo strapon. “Stai fermo,” mi ordinò Lisa, la sua voce piena di autorità, mentre ogni sua spinta mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

Claudia continuava a leccarmi, la sua lingua che si muoveva con una maestria che mi faceva perdere la testa. “Sei tutto nostro, stasera,” mi sussurrò, la sua voce calda e roca, mentre le sue labbra si chiudevano intorno a me, succhiandomi con una intensità che mi faceva venire voglia di urlare.

Io non riuscivo più a pensare, il mio corpo che ondeggiava tra il piacere e la sensazione di essere completamente dominato. Lisa continuava a spingere, ogni movimento del suo strapon che mi faceva sentire come se stessi per esplodere. “Così va bene,” mi sussurrò, la sua voce piena di soddisfazione, mentre le sue mani mi stringevano forte i fianchi, guidandomi nel ritmo che lei voleva.

Claudia si alzò lentamente, il suo corpo che si muoveva con una grazia che mi lasciava senza fiato. Mi guardò, i suoi occhi oscuri che brillavano di desiderio, mentre si metteva in posizione davanti a me. “Adesso tocca a te,” mi sussurrò, la sua voce piena di una intensità che mi fece venire voglia di obbedirle senza esitazione.

Io non ci pensai due volte. Mi spostai, le mie mani che la presero per i fianchi, mentre mi posizionavo dietro di lei. Sentii il suo culo morbido sotto le mie mani, e poi, con un gesto lento e deliberato, iniziai a penetrarla.

“Oh, sì,” gemette Claudia, il suo corpo che si arcuava sotto il mio, mentre io iniziavo a muovermi dentro di lei. Lisa, nel frattempo, continuava a scoparmi con il suo strapon, ogni sua spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

Il mio respiro era affannoso, il mio corpo che ondeggiava tra il piacere e la sensazione di essere completamente dominato. “Non fermarti,” mi ordinò Lisa, la sua voce piena di autorità, mentre io continuavo a muovermi dentro Claudia, ogni mia spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

Claudia gemeva, il suo corpo che si muoveva in sincronia con il mio, mentre io continuavo a penetrarla con una intensità che mi faceva venire voglia di urlare. “Sì, così,” mi sussurrò, la sua voce piena di desiderio, mentre io sentivo il mio orgasmo avvicinarsi, ogni mia spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

E poi, sentii che non potevo più resistere. “Sto per venire,” gemetti, il mio corpo che si tendeva, mentre io continuavo a muovermi dentro Claudia, ogni mia spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

Claudia mi guardò, i suoi occhi oscuri che brillavano di soddisfazione, mentre io sentivo il mio orgasmo esplodere. “Vieni dentro di me,” mi ordinò, la sua voce piena di una intensità che mi fece obbedire senza esitazione.

E io obbedii, il mio corpo che si tendeva, mentre io sborravo dentro di lei, ogni mia spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere. Claudia gemeva, il suo corpo che si muoveva in sincronia con il mio, mentre io sentivo il mio orgasmo esplodere, ogni mia spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.

Lisa, nel frattempo, continuava a scoparmi con il suo strapon, ogni sua spinta che mi faceva sentire come se stessi per esplodere.
Lisa fini di scoparmi e mi lasciò sul pavimento mentre lei è Claudia si baciavano intensamente
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Io,Claudia,Lisa e lo strapon:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni