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La prima volta.....in tre 2°parte


di jeansconibottoni2
12.11.2011    |    11.656    |    0 9.9
"Passava la mano facendo un movimento dal basso verso l'alto di lato e si poteva notare distintamente le labbra schiudersi, io non avrei potuto resistere..."
Il sole era bello intenso, faceva anche un bel caldo, non vi era un filo di vento.........
Lei continuava a toccarsi come se dovesse togliere la sabbia dal suo corpo, passava la mano sotto al seno in un movimento circolare, aveva i capezzoli inturgiditi, anch'io avevo qualcosa di inturgidito ed inizia così a passarmi la mano sul membro a togliere la sabbia inesistente con dei movimenti abbastanza lenti.
Lei inizio allora a togliersi la sabbia prima sull'ombelico poi piano piano, con movimenti sempre molto aggraziati, fino a raggiungere le labbra della sua gnocca depilata.
Passava la mano facendo un movimento dal basso verso l'alto di lato e si poteva notare distintamente le labbra schiudersi, io non avrei potuto resistere molto, non resistevo più a quel supplizio, non volevo prenderlo in mano e brutalmente masturbarmi , avevo paura che il gioco potesse terminare.
Cercai di capire fino a che punto si voleva spingere la bella signora accaldata con lì presente il marito, eravamo in una spiaggia nudisti, pochissimo affollata, io con il membro eccitato al massimo, lei con le cosce semi divaricate intenta ad accarezzarsi la gnocca guardandomi senza una particolare espressione in volto, decisi di prendere un iniziativa.
Volevo farle capire che tutta quella eccitazione era opera sua, allora lo presi in mano alla base stringendo abbastanza forte in modo deciso e inizia a muoverlo in modo circolare, stavo godendo di quella strana masturbazione fatta all'aperto con una donna intenta ad osservare.
Lei gradì molto la mia esibizione lasciandosi andare ad un leggero sorrisino, si girò per un momento verso il marito e bisbigliò qualcosa a lui, si rigirò e con modo malizioso, ma non volgare, si umidificò le labbra.
Ogni tanto io mi guardavo attorno per vedere se si avvicina gente, e così fu, all'orizzonte alle spalle della coppia stava arrivando un'altra coppia in passeggiata, io decisi di mettermi disteso, in modo di nascondere la mia eccitazione, allora la signora si alzo e andò verso il mare entrando in acqua fino quasi alla vita.
Avrei voluto alzarmi e raggiungerla in acqua, ma come potevo, stava arrivando l'altra coppia.
Rimasi disteso a guardare la signora che si bagnava il resto del corpo che rimaneva fuori dall'acqua, non tralasciando un millimetro di seno asciutto.
Arrivato ad alcuni passi da me, guardai chi stava arrivando, era una coppia probabilmente di stranieri che soggiornavano nel campeggio, lei bionda abbronzatura integrale, gnocca depilata, lui stessa cosa, ci scambiamo gli sguardi e un accenno di sorriso, che non ho mai capito se era per un cordiale saluto o per un allusione al nostro giochino a tre.
Decido di lasciare che si allontanino fino ad una distanza ragionevole da me, prima di alzarmi e raggiungere la signora in acqua, mi rigiro verso di lei, ma ecco che esce dall'acqua.
Che delusione, avrei voluto entrare in acqua con lei e potermi così avvicinare e cercare di stabilire un contatto verbale e magari anche carnale.
Lei arriva gocciolante davanti al marito ancora disteso al sole e lascia cadere delle gocce d'acqua su di lui, attirando così la sua attenzione, lui alza la testa, parlano tra loro, e dopo qualche scambio di battute, lui si alza, lei prende il marsupio.
E' no, non è che se ne vanno?
No!, lasciano lì i teli la borsa da spiaggia, ecc..., e si incamminano anche loro a fare un passeggiata, io non stacco gli occhi un momento da lei, nel frattempo mi alzo dalla posizione sdraiata e mi siedo sostenendomi con le braccia dietro la schiena, le gambe distese e con lui lì bello al sole in posizione di semi riposo, passano abbracciati e lei tranquilla tranquilla che mi guarda insistentemente quello che prima aveva fatto eccitare, perfido come non mai contraggo i muscoli del pene e lo faccio muovere ed ingrossare leggermente, quel tanto che basta a far sì che lo potesse notare.
Sono oramai lontani all'orizzonte, decido di fare un bagno refrigerante, la sensazione dell'acqua è paradisiaca, faccio un paio di bracciate verso il largo per sentire l'acqua che mi scivola addosso, mi rilasso, insomma mi faccio un bel bagno, mi avvicino a riva lentamente, cerco di vedere dove sono, noto due persone molto lontane, non riesco a distinguerle, decido di uscire dall'acqua, mi lascio cadere le gocce lì dove le onde si infrangono gustandomi l'orizzonte, nel frattempo le due persone si stanno avvicinando sempre più, forse sono loro che ritornano, mi avvicino al mio telo prendo una sigaretta, l'accendo, e ritorno sul bagno asciuga.
Io oramai ho finito la sigaretta ma decido di aspettare che mi passino davanti. Si sono loro.
Stanno parlando e distintamente, sento lei dire al marito “io vado a farmi un bagno ti raggiungo”, molto bene penso, anch'io ti raggiungo.
Aspetto che si fermi in acqua, muovo i primi passi verso lei, vedo che raggiunta l'altezza dell'acqua alla sua vita si ferma e si gira guardando la spiaggia, io un po' laterale rispetto alla sua posizione mi incammino questa volta facendomi più audace, inizio subito ad esibirmi impugnandolo e muovendolo, sicuro di non essere visto da nessuno tranne che da lei.
Mi guarda, mi guarda senza staccare l'occhio, ora sono laterale a lei ad una distanza di cinque sei metri, io rivolto verso il mare lei rivolta verso la spiaggia, decido di immergermi e di avvicinarmi lentamente cercando un appiglio per attaccare bottone, ci pensa lei.
“Sai ti ho visto prima che ti toccavi il pisello, hai proprio un bel pisello” mi sussurra. Rimango senza parole, faccio finta di non aver capito e mi avvicino sempre più, il ghiaccio è rotto.
Sono a circa un metro e mezzo da lei, ci guardiamo dritti negli occhi, e lei mi ripete “Sai ti ho visto prima che ti toccavi il pisello, hai proprio un bel pisello” e aggiunge “hai anche dei bei occhi ora che ti vedo da vicino”, “anche tu sei molto bella ed eccitante” rispondo senza neppure esserci presentati.
Ci ritroviamo così entrambi immersi nell'acqua fino al collo, mi avvicino a tal punto che cerco di toccarla, sfioro una sua coscia con i palmo della mano, noto che lei ha cambiato espressione in volto, mi dice di mettermi in piedi e di rimanere con il membro sul pelo dell'acqua che lo vuole vedere, ma di non far niente altro che potesse attirare attenzione, lei probabilmente si sta toccando la gnocca, con lo sguardo concentrato sul mio pisello, ad un certo punto si morde leggermente un labbro alza lo sguardo e mi invita ad immergermi in acqua, facendo ciò mi avvicino ancor più, a tal punto che mi ritrovo quasi inginocchiato a gambe aperte rivolto verso il suo fianco sinistro. Sento la sua mano che lo impugna saldamente, e comincia una serie di apprezzamenti molto espliciti, ed anch'io non rimango senza parole e fatti.
Allungo una mano in mezzo alle sue cosce e ci trovo l'altra sua mano, e l'altra mia mano su quel meraviglioso culo, lei continua a menarmelo senza smettere un secondo fino a quando non sente le pulsazioni del mio piacere.
Sembrava più soddisfatta lei di me, del meraviglioso momento appena passato, ma forse lo era.
Finalmente ci presentiamo, lei è una professoressa di lingue in un liceo, il marito anche lui un professore, sono in vacanza al mare con il loro camper all'interno del campeggio, io azzardo e chiedo se ci potevamo vedere verso sera e magari berci qualcosa nel loro camper.
Lei mi rispose che doveva parlarne con il marito, ma che comunque vi erano buone possibilità, mi avrebbe fatto capire con un cenno dopo averne parlato con lui.
Ad ogni modo rimanemmo d'accordo di rincontraci alla sera sul tardi 22.30/23.00 nella panchina difronte all'uscita del campeggio.
Uscimmo così dal mare, mi avvicinai al mio telo mi sedetti, ancora incredulo di quello che mi stava capitando, mi accesi una sigaretta.
La signora stava parlando con il marito, mentre si asciugava, ed a un certo punto si alzo con una sigaretta in mano, venne da me e mi disse che non c'erano problemi che ci saremmo rivisto per l'orario prestabilita, di non portare niente tranne quello che avevo tra le gambe, nel frattempo accesi la sua sigaretta e senza aggiungere altro risposi “ok, lo porto sicuramente, non ti preoccupare”.
Mi saluta con un bacio lanciato a distanza, si gira e si piega leggermente in avanti facendomi ammirare il paradiso...........
Fine seconda parte.
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