Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > trio > Lezioni di Anatomia - Cap. I I - Arriva il momento di coinvolgere Martina
trio

Lezioni di Anatomia - Cap. I I - Arriva il momento di coinvolgere Martina


di Baal_e_Musa
04.03.2023    |    650    |    2 9.2
"Sapone…c’è tutto…”, e dopo una breve pausa “la strumentazione per l’esperimento devi darcela tu, Max”..."
“Cioè…hai proposto a Martina di studiare il mio cazzo?”.
Questa fu la frase che probabilmente i vicini percepirono con maggiore nitidezza, vista l’enfasi ed i decibel con cui fu pronunciata.

La sera, si era aperta con una cenetta e l’annuncio, da parte di Lara, di una sorpresa.
Max era tornato a casa abbastanza stanco, la giornata si era rivelata inaspettatamente intensa, e il sorriso luminoso della sua Schiava e compagna fu la migliore accoglienza possibile.
Certo, conoscendo la sua mente vulcanica e le sue inclinazioni, la sorpresa poteva benissimo consistere in qualche idea faticosissima come un nuovo abbonamento on – line a qualche programma di allenamento, ritenuto, con ragioni spesso dubbie, super conveniente…
Ma, nell’attesa che il dubbio fosse sciolto, Max si gustò la cena, il sorriso, ed il volteggiare di Lara con una gonnellina che rispettava le sue indicazioni di Master….

Ovviamente, la sorpresa fu grandissima quando Lara rivelò cosa aveva partorito la sua mente.
A lasciarlo a bocca aperta, non fu tanto la bizzarria dell’idea avuta dalla ragazza – che lo aveva abituato alle fantasie più assurde – ma il fatto che si fosse spinta fino a parlarne con Martina.
Ricordava bene come ci avesse messo tantissimo anche soltanto a confidare alla sua pudica amica di avere una relazione con un uomo più grande e di fare regolarmente sesso: temeva non tanto il suo giudizio, quanto il fatto che lei si sentisse diversa, “piccola”, e si allontanasse da lei, che pure le era molto affezionata.

Quindi “cioè…hai proposto a Martina di studiare il mio cazzo?”, fu proprio detto con tutto il carico di esplosiva interdizione che l’animo di Max poteva riversare in un boato.
Ovviamente il Master, verificato che Lara non si fosse improvvisamente data all’alcool, fu immediatamente eccitato dalle immagini che la rivelazione serale lasciava proiettare nella sua testa: mettersi a gambe aperte, e lasciare che gli occhi e le mani di due studentesse carezzassero la parte più preziosa di lui, costituiva una botta di adrenalina che dava un sapore diverso alla stressante giornata.
A richiamarlo alla realtà – rispettosamente, ma fermamente – fu proprio Lara.
“Non voli troppo con la mente, porcellone mio: Martina viene per studiare…ha ben compreso che la situazione è piccante e abbastanza fuori dal normale, ma di certo non viene per aggiungersi a noi o assistere al nostro show”.
“Va bene, va bene, hai ragione..”, replicò Max, senza però smettere di leccarsi i baffi.

Lara confermò via sms a Martina l’appuntamento per il sabato successivo.
La studentessa ci mise un po’ ad elaborare una risposta, che si limitò ad un “Ma davvero Max ha detto di sì?”.
“Yes, Marti, te l’avevo detto”.
“Ma non si imbarazza?”.
“Sarà professionalissimo, l’idea gli piace molto”.
“Ah, ottimo…(con emoticon di imbarazzo)”.
“A sabato…e studia!”.

Max elogiò l’intraprendenza della sua Schiava, e decise di ricompensarla come meglio sapeva: aveva un puddle nuovo da scartare…

I pochi giorni che separavano la passeggiata delle due ragazze dal “magic Saturday” che avevano fissato per lo strambo appuntamento di studio trascorsero, per Lara e Max, tra eccitanti fantasie – culminate in altrettante scopate – e raccomandazioni che la giovane rivolse al Dom, finalizzate ad evitare incidenti diplomatici con l’amica di sempre.

Nel giorno prestabilito, con lieve ma tollerabile ritardo, Martina bussò alla porta della coppia. Vestita in modo semplice, apparve ai padroni di casa con tutta la dolcezza di un viso acerbo, incorniciato da un caschetto nero che si intonava a due occhi scuri e profondi. Era alta poco più di un metro e 60, portava gli occhiali, ma si intravvedeva un fisichetto armonico, allenato da anni di nuoto e dalla passione per il trekking.
Max l’aveva vista, prima di allora, soltanto in fotografia o in qualche videochiamata che Lara aveva lanciato durante le vacanze per stuzzicare il Padrone, in quei momenti lontano, ben consapevole di quanto fosse per lui intrigante assistere all’innocente gioco della scelta della mise serale da parte delle due amiche.
In quel primo approccio, Martina apparve a suo agio, non lasciando trasparire alcun eccesso di nervosismo, al contrario di Lara che, al suono del citofono, aveva improvvisamente manifestato tutte le perplessità che fino a quel momento non le avevano carezzato la mente.

I tre passarono le prime due ore di quel sabato a parlare di cibo, a pranzare con la focaccia che Lara aveva preparato per l’occasione, a chiacchierare del più e del meno, fino al momento in cui Max, anche per accostarsi al motivo di quella visita, introdusse l’argomento “studio”.

Beh, le ragazze reagirono con stupenda complicità, rispondendo con brio a domande e battute, e la sola situazione – ovvero il vedere Lara e Martina che sorridevano e si sfioravano parlando di aneddoti e difficoltà – rese, da di per sè, un po’ più stretti i boxer del maschio del gruppo.

In quel momento, Max adorò più che mai la sua compagna, percorrendo con lo sguardo la sua figura slanciata, i colori chiari, il corpo da modella, i capelli lunghi avvolti in una scrupolosa treccia, e gli parve di sentire i feromoni che riempivano l’aria…

“Beh, direi che è ora di fissare il timing del pomeriggio di studio, sennò questo librone non ce lo toglieremo mai dalle scatole”: fu così che Lara, indicando con fermezza l’orologio, lanciò – in primis a se stessa – il segnale di avvio del gioco. Un gioco duro, avrebbe detto Max in quel momento, e la metafora era senz’altro solo la conferma della realtà nelle sue mutande.
“Dieci minuti ed iniziamo, prepariamo la postazione, dai…”, incalzò Lara.

Martina, diligente esecutrice dell’invito dell’amica, assecondò la notoria mania di ordine di quest’ultima, iniziando a sistemare libri, quaderni, post – it, pennarelli di ogni colore…
Ma, con sua sorpresa, fu fermata da Lara, che le chiese – con un tono degno di Perry Mason all’interrogatorio del penultimo minuto di processo – “tu hai ripetuto il capitolo, vero?”.
Martina lanciò una piccola risata isterica..che finì per riempire con una breve replica: “…certo, certo”.
“E allora” – prese l’iniziativa Lara – “direi che è il momento di fare pratica”.

Max, ammirando la risolutezza della giovane compagna, decise di metterla ulteriormente alla prova. Non gli piaceva perdere il controllo di una situazione, e – anche se gli piaceva vedere come i giochi fossero stati fino a quel momento condotti da Lara – optò per l’elemento sorpresa…In fondo anche lei aveva diritto alla sua dose di imprevisto, no?

“Scusate…come funziona quando c’è da fare un esperimento pratico, o un’attività di laboratorio?”, irruppe il Dom.
“Si prepara la strumentazione.”, disse, sorpresa, Lara.
“Ok, e come si prepara?”, replicò Max.
“Daiiiii…in primo luogo si fa l’inventario…poi si procede al lavaggio..”.
“Ok, ti fermo..laviamo la strumentazione allora!”.

Fu lì che Lara colse la provocazione del Padrone…e, dopo un istante in cui la sorpresa l’aveva lasciata a bocca aperta, decise di assecondarlo: “certo, andiamo!”.
Martina assistette basita a questo siparietto: ignorava il motivo dell’intervento di Max, e non comprese il significato di quello scambio di battute. Che le si rivelò, però, poco dopo.
“Marti prendi un asciugamano pulito dall’armadietto in bagno, per favore? Io riempio una bacinella d’acqua...”.

Max sorrise tra sé e sé: la situazione si faceva interessante…

Lara tornò con un recipiente colmo d’acqua, che poggiò sul tavolino basso della sala insieme al sapone intimo, mentre Martina restava abbastanza distante con degli asciugamani tra le braccia: “Non sapevo se intendessi piccoli o grandi..”, farfugliò con un sorriso nervoso. “Ma sì, grandi, che facciamo un casino sennò…”, la rassicurò Lara, aggiungendo con fare quasi solenne: “Allora, inventario: acqua…asciugamani..sapone…c’è tutto…”, e dopo una breve pausa “la strumentazione per l’esperimento devi darcela tu, Max”.

Il Dom comprese che Lara si era spinta al massimo nell’avviare i giochi, e adesso chiedeva soccorso alla fantasia maschile, e assecondò la ragazza: “Ok, mi sfilo i pantaloni e mi metto qui sul divano…
Martina metti qualche asciugamano”. La timida studentessa si avvicinò, senza abbandonare il sorriso nervoso, e Max tolse i pantaloni, lasciando emerger dei boxer gonfi, con la scritta “super”, circostanza che fece dire a Lara: “quelli li ho regalati io…ma non ci servono”.
“Ok ragazze, scartate gli strumenti, preparateli, e buon studio!”

“Faccio io”, disse Lara, e si accucciò tra le gambe di Max, mettendo la bacinella tra sè e l’uomo.
“Martina, passami il sapone, per favore”.
Attese per un istante che l’amica si decidesse. E poi, spontanea come sempre, appoggiò la mano sui boxer gonfi.
“Oh Madonna”, si lasciò sfuggire, come se fosse da sola col suo compagno.
“Che succede?”, chiese Martina, pensando ad un inghippo, e non ad un’ammirata meraviglia condensata nell’esclamazione del nome della Vergine in quel contesto tutt’altro che sacro.
“Marti, mi sa che lo studiamo prima in erezione….”

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.2
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Lezioni di Anatomia - Cap. I I - Arriva il momento di coinvolgere Martina:

Altri Racconti Erotici in trio:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni