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Quella sera al cinema


di coppialibera2
06.02.2010    |    11.560    |    13 9.7
"Fabio la smise di sbattermi, solo dopo aver sborrato due volte di seguito..."
Questa che vi racconto e un’avventura accadutaci una sera di meta agosto di questa estate:

Una sera di metà agosto, il mio fidanzato Fabio era sceso per le ferie estive giù in un paesino, dove io abito in provincia di Cosenza essendo che lui per lavoro vive a Modena,tornato tutto entusiasto mi ha detto di uscire fuori a cena perché le cosa al lavoro gli erano andate molto bene, io non ci pensai su due volte e mi andai a preparare in fretta, e, mentre lui si faceva la doccia io mi abbigliai stavolta un po piu seducente, del solito . Minimini gonna, top che faceva uscire tre quarti del davanzale fuori, sandali con tacchi a spillo, calze a rete con il tassello tagliato, un mini tanga nero e un trucco degno di Cleopatra. nel giro di mezz'ora stavamo già in macchina, facevo un caldo da togliere il respiro, l'aria condizionata dell'auto alleviava ben poco la canicola che ci avvolgeva. Arrivammo al ristorante, entrammo, c'era un bel po' di gente, a fianco al nostro tavolo c'erano tre maschioni, che, non toglievano gli occhi dalle mie gambe completamente scoperte, uno di loro conosceva Fabio e si fecero un cenno di saluto. Facemmo una cena a base di pesce fresco, prosciutto e melone, frutta e gelato. Verso le 21 uscimmo dal ristorante, entrammo in macchina e strada facendo, Fabio vide che al cinema davano un film a luci rosse, mi guardò e con gli occhi da pesce lesso e mi chiese se ero d'accordo ad andare a vedere il film. Io sinceramente volevo dire di no, ma visto che lui era molto felice, per non contraddirlo accettai. Trovato il parcheggio, ci avviammo al cinema, entrammo, il film era incominciato da qualche minuto, nella sala buia non c’era molta gente, cosi ci accomodammo in una fila completamente vuota. Quasi subito Fabio m’infilò la mano in mezzo alle gambe, e con delicatezza incomincio a farmi un ditalino, io tirai fuori il suo cazzone e glielo accarezzavo, in pochi attimi gli divenuto duro come l'acciaio. Ragazzi un po’ perché faceva caldo, un po' il film era molto arrapante, con dei cazzi grossi mai visti prima di allora, incominciai ad allargare le gambe per permettergli di accarezzarmi meglio. Di li a poco incominciai ad avere un orgasmo dopo l'altro, la farfallona si mise a buttare fuori un fiume di umori. Non era trascorso nemmeno un quarto d'ora, quando all'improvviso arrivò un uomo e si accomodo al mio fianco, io pensai ma sto stronzo con tante poltrone proprio libere qui doveva sedersi. Subito presi la mano di Fabio e la tirai fuori dalle mie gambe, cercai di ricompormi il più possibile, ma, la minigonna copriva ben poco le mie gambe e con fare non curante mi dedicai a guardare il film. Ad un tratto sentii la gamba del tipo che premeva vicino alla mia, cercai di allontanarmi il più possibile, non passò nemmeno un minuto e lo stronzo mise la mano sulla mia gamba, vi giuro che la prima reazione fù quella di tirargli un schiaffo, ma, per evitare che Fabio se ne accorgesse, pian piano gli diedi un pizzicotto da strappare la pelle, subito la tirò via passavano pochi secondi e lo stronzo ritorno alla carica, infilandomi la mano in mezzo alle cosce, ragazzi non vi dico cosa mi passo nel cervello in pochi attimi, ero combattuta, se scatenare un casino o far finta di nulla, optai per la seconda ipotesi, anche perché io continuavo ad eccitarmi vedendo sullo schermo quei cazzi enormi che entravano ed uscivano dalle fighe e dai culi. Intanto lo sconosciuto con molta delicatezza incomincio a ficcarmi due dita nella figa, poi mi prese la mano e l'appoggio sulla sua patta. Ragazzi la massa enorme che incomincia a stringere era enorme e dovetti dedurre che aveva un cazzo degno degli attori che stavo ammirando. Lui subito aprì la cerniera dei pantaloni e lo tirò fuori, era lungo e grosso, ad occhio sui 28 cm,pieno di vene gonfie, una cappella enorme, era una meraviglia accarezzarlo, e, buttando un occhio a Fabio, per assicurarmi che non si accorgessi di nulla, apri ben bene le gambe, in modo che lo sconosciuto, potesse infilarmi più a fondo le sue lunghissime dita. Passarono pochi minuti, mi venne una voglia indescrivibile di infilarmi quel palo nella figa, allora mi girai con il culo verso lo sconosciuto e feci in modo che mi potesse appoggiare il palo tra le chiappe, sentii l'enorme cappella sfiorare le labbra della mia figa, cercai di farla entrare dentro, ma la posizione non lo permetteva, allora mi girai verso Fabio abbassai la testa e con fare famelico infilai il suo palo nella mia gola, facendo in modo che il mio culo fosse completamente rivolto verso il cazzone di dello sconosciuto, che, con qualche difficoltà riuscì a infilarmene una buona parte nella figa, e con movimenti lenti e costanti incomincio a stantuffarmi, sembrava che qualcosa di enorme scivolasse verso lo stomaco, la cappella sfregava il mio utero, sentivo il fuoco salirmi nel cervello, cercavo di spingere la figa verso quella meraviglia della natura, lo volevo tutto tutto tutto, passarono un paio di minuti e senti uno spruzzo di sperma bollente che inondava la mia farfallona, mi sembrava di impazzire, avevo voglia di gridare, ma dovetti soffocare le urla in gola, anche perché, quasi contemporaneamente, Fabio mi allagò la bocca con un flutto di sborra enorme, che bevvi con avidità, alzai la testa, e mi accorsi che i due si facevano occhiate di complicità, in quell'istante volevo mandarlo a fare in culo, non perché mi aveva scoperta ma perché non avevo potuto ospitare completamente il cazzone dello sconosciuto. Ad un tratto si accesero le luci della sala, era finito il primo tempo, del film, lo sconosciuto infilò il cazzone nei pantaloni mi sorrise ,si alzo e se ne andò io mi appoggia sulla spalla di Fabio e nascosi il mio viso sul suo petto, mi vergognavo come una ladra, non ebbi il coraggio di guardare in giro. Ad un tratto, si spensero le luci e incominciò il secondo tempo, subito Fabio tirò fuori il suo palo già pronto all'uso, mi infilo la mano nelle cosce e prese di nuovo a sditalinarmi, e vai, ricominciai da capo a godere come una ninfomane in calore, ad un tratto Fabio mi prese per i capelli e con violenza mi abbasso il capo ficcandomi il cazzo in gola. Mentre succhiavo con forza, sentii due mani enormi che mi accarezzavano il culo ,mi girai di scatto e vidi di nuovo lo sconosciuto al mio fianco, lo feci fare, poi mi disse di girarmi con la schiena sulla poltrona, misi la testa sulle gambe di Fabio, mi aprii le gambe e finalmente mi scaraventò quel palo enorme nella figa, tanta era la foga che mancava poco che infilava anche le palle dentro, e via, a sborrarmi dentro a ripetizione, dopo un po’ ad ogni colpo di cazzo la mia figa emetteva un sciacquio, era piena di umori e sperma, che lo sentivo scorrere verso il buco del culo, la poltrona diventò tutta inzuppata, e quel cazzo non la smetteva di trombarmi. Intanto Fabio, non ne poteva più, fece spostare il tipo, mi fece alzare, mi mise alla pecorina, infilò il cazzone dentro e con violenza prese a scoparmi come un indemoniato, intanto il tipo m’infilò il suo bastone in bocca, che con molto piacere glielo ripulii completamente. Fabio la smise di sbattermi, solo dopo aver sborrato due volte di seguito. All’ fine, mi fecero accomodare, e finalmente potei godermi un pò di film, anche se la mia Francesca colava un liquido appiccicoso lungo le cosce, e il mio sedere si era incollato sulla stoffa della poltrona. Finalmente, il film finì, il tipo con molta discrezione si allontano da noi, io avevo vergogna di alzarmi con le luci accese, e pregai Fabio di aspettare che la sala ritornasse buia, con la coda degli occhi mi girai e vidi che, dietro di noi c'era una coppia, lei mi guardò sorridendo e con il pollice alzato mi fece segno che ero stata stupenda. All'improvviso ritornò il buio, ci alzammo ed uscimmo dalla sala, mi fermai e dissi a mio ragazzo che avevo bisogno di pulirmi, perché non riuscivo nemmeno a camminare, tanta era il liquido che colava dalla figa, entrai nel bagno , e cercai di asciugarmi alla meno peggio, ma i fazzoletti di carta si attaccavano alla gambe, chiamai Fabio e lo pregai di passarmi un po’ di carta igienica bagnata, dopo qualche attimo Fabio bussò alla porta del bagno, aprii e vidi davanti lui e lo sconosciuto, si infilarono dentro, e senza dire una parola, incominciarono a spogliarmi completamente, ragazzi credetemi, in un attimo avevo due cazzi che uscivano ed entravano dalla figa e dal mio culo ormai dilatassimo da quel cazzone dello sconosciuto che in un attimo mi riempi con un caldo ed abbondante getto di sborra che mi riempiva il culo, quei due cani in calore, mi baciarono dappertutto, leccavano la figa piena di sborra, la lingua nel buco del culo, leccate lungo il corpo che mi davano brividi di piacere, ed io continuavo a colare sborra e umori, come un fiume in piena, il mio corpo era impastato di sborra, saliva e sudore. Finalmente, la smisero ansimando, e senza alcuna forza, sembravano due stracci usati e consumati, a fatica si rivestirono, uscirono e a turno mi passavano la carta bagnata per farmi pulire un po'. Ripulitami, uscii dal bagno, fuori trovai solo mio ragazzo, che mi aspettava ancora ansimando, mi abbraccio, e sussurandomi all'orecchio mi chiese se mi era piaciuto, io gli risposi che era stato meraviglioso, in risposta mi infilo la lingua in bocca, baciandomi con molta passione. Nel tragitto per tornare a casa nessuno di noi due ne fece parole, arrivati a casa ci infilammo di corsa sotto la doccia, io lavo te, tu lavi me, finimmo per scopare ancora, mentre l'acqua quasi fredda ci tonificava i corpi. Da allora ragazzi miei, il nostro amore si è cementato di più, non ci sono più segreti tra noi, perché, qualsiasi desiderio sessuale che ci viene, ne parliamo e lo mettiamo in pratica.




Francesca.V 13/08/2009
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