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Voglia di gelato al cioccolato II parte


di CPAMANTI
27.08.2022    |    8.905    |    3 9.7
"Mi ha avvisata che stava per sborrare, ed io ho accelerato..."
"Oh ouiiiii, ancore, ancore et ancore!!!"
Mi sveglio la mattina dopo, intorpidita, con una sensazione di bagnato in mezzo alle gambe, mi rendo conto di aver detto qualcosa in francese; questo mi capita quando perdo il senso della realtà.

Mi ero masturbata nel sonno, avevo le dita fradicie del mio succo e avidamente le porto alla bocca succhiandole. Ho ancora voglia, tanta.

Scendo dal letto e lentamente vado in direzione della doccia, sfilo la canotta di pizzo bianco....gli slip, probabilmente sono tra le lenzuola, li devo aver tolti di notte.

Non riesco a sopire la voglia di sesso, ricordo il sogno che ho fatto stanotte; veramente,  era una cosa accaduta davvero qualche anno prima, differiva dalla realtà solo per l'appartamento.....cazzo ancora voglio venire tutta.

Nel sogno il mio ragazzo, Marco, mi considerava una bella troietta bruna, con due belle gambe, poco seno ma un bel culo e un viso da porca...occhi da cerbiatta, labbra non troppo carnose, ma in compenso una bocca ed una lingua senza "confini".
Così dice lui!!!!!

Nonostante ciò io mi  sono sempre dichiarata pudica, ed effettivamente non ho mai voluto aprirmi troppo sessualmente. Al limite la pecorina ma niente oltre, un giorno improvvisamente mi ha vista diversa, selvaggia... avevo voglia di fare di tutto.
Prima di salire a casa ho comprato un gelato con panna... sono salita, ho iniziato a provocarlo.... indossavo due calze bianche, le converse dello stesso colore, un perizoma rosso e una camicia a quadri annodata sulla vita, per lasciare scoperto l'ombelico. Mi sono subito inginocchiata e gliel' ho preso in bocca guardandolo negli occhi, poi ho scartato il gelato e ho iniziato ad immergerci il suo pene... per poi pulirlo tutto leccandolo, succhiandolo e mordendolo... ho continuato così fino a finire la panna, poi ho leccato le gocce che erano sparse sui suoi addominali. Ho preso una goccia e me la sono spalmata sulle labbra, chiedendogli se gli piacesse... mi ha presa di peso, sbattuta a terra e iniziato a leccarmi tutta, alternando la lingua alle dita, poi io sono salita sul suo cazzo e ho iniziato a scoparlo  con violenza, mettendogli una mano alla gola. 

" Sei fantastica"

Dopo un fugace 69, l'ho  implorato di scoparmi a pecora come una troia, e l'ha fatto, questa volta mettendomi lui  entrambe le mani alla gola, da dietro, ma senza premere troppo. Mi ha scopata con tutta la forza che aveva facendomi urlare, ma nn ha potuto resistere troppo.

Solitamente io  capisco e mi stendo per farmi venire sul seno o sulle gambe, perchè so che gli piace, ma stavolta senza dirgli nulla l'ho  sbattuto a terra e ho incominciato a succhiarglielo prendendolo tutto in bocca e segandolo a due mani. Mi ha avvisata che stava per sborrare, ed io ho accelerato... ha creduto volessi la sua sborra in bocca, ma non solo... mi sono presa una sborrata enorme tutta in faccia e un pò in bocca.

Dopo aver ingoiato ho iniziato a cospargermi di sperma le labbra, per poi leccarlo tutto. Successivamente sono passata a pulirgli il cazzo. Dopo mi sono rivestita, ripulito un pò il viso e sono andata via dopo averlo baciato.

Quando Marco mi ha conosciuta, ha davvero pensato che fossi una ragazza casta e timida e sicuramente non zoccola... ma ora credo proprio abbia qualche dubbio.

Torno alla realtà, apro l'acqua, la tempero abbastanza calda, il vapore ha iniziato a scaldarmi e l'acqua mi ha sferzato il corpo. Le mie tettine sono molto sensibili all'acqua calda, quindi i miei capezzoli sono diventati presto più duri. 
Ho sentito una dolce pressione che cominciava a premere sulla mia vita, poi più sotto.  Lentamente e con quei movimenti che soltanto io so fare a me stessa, ho iniziato a massaggiare il corpo con le mani.  Mi sono spalmata il gel doccia e ricoperta di un profumato strato di schiuma bianca. 

Sentivo due potenti scrosci d'acqua scivolare tra le labbra della mia vagina che mi eccitavano.  Senza pensare, ho messo due dita dentro di me, ho iniziato ad entrare e uscire, le mie dita si muovevano con sapienza.  Con l'altra mano, ho cominciato a strofinare il clitoride e, con la pressione dell'acqua calda, la sensazione era fantastica. 
Mi sono spostata.  Adesso tre dita erano in vagina e, con gli occhi chiusi, il loro spessore mi faceva sentire come se fossi penetrata dal cazzo di un uomo.
Ho preso di nuovo il contenitore del gel e l'ho usato per massaggiare la pelle del pube e le cosce, poi me lo sono infilato dentro in un rapido su e giù.  L'acqua scorreva veloce e io godevo.

Dopo alcuni minuti di furente masturbazione, ho raggiunto l'orgasmo.  La tensione mentale è sparita, il mio cuore batteva forte e la mia vagina bruciava, ma finalmente ero rilassata e felice di essere venuta ancora una volta da sola. Mi sentivo viva e rigenerata.

Ho lavato rapidamente i capelli e il corpo, poi sono uscita dal bagno. Stavo camminando per le stanze dell'appartamento.  Le gocce d'acqua stavano cadendo lentamente lungo la mia schiena e scivolavano giù, proprio come i baci di un uomo. 
Mi sono guardata allo specchio dell'armadio coi capelli bagnati e completamente nuda. Ero bella, forse un po' formosa adesso e non più così tonica, ma bella, e se fossi stata un maschio mi sarei scopata molto ma moooolto volentieri!

Mi sono avvolta in un accappatoio rosa e mi sono stesa sul letto. Il cotone rinforzato mi asciugava la pelle nuda e io, passandolo sulla vulva, mi eccitavo di tanto in tanto. 

Guardo fuori dalla finestra, altra giornata
bella e calda, quindi ancora gelatoooo....ma soprattutto mi accorgo di non aver comprato il latte!!!!!!

È ora di chiamare i miei vicini.....
Decido di andare a prendere il solito cono di gelato, volevo provare il "bigusto" con quattro palline,😋.....chissà che buono!!!!!!

Mi viene in mente di non sapere ancora il none del mio vicino, e neppure del suo amico, ma poco importa, tra
poco lo scoprirò.

Esco dal mio appartamento indossando semplicemente una gonna corta a vita alta aderente, troppo bella, si toglie in un colpo solo tirando sui bottoni che tratteggiano la sua lunggezza sul davanti, un paio di sandali con tacco color cuoio e un top a coste aderente....senza reggiseno, ormai va di moda, anche se il seno è piccolo, si vedono i miei capezzoli pronunciati premere contro il tessuto del top....volutamente bianco e semi trasparente
Mi avvicino furtivamente alla porta del mio vicino, c'è!!!!!! Sento la sua voce, probabilmente al telefono, sono felicissima. Di corsa vado in gelateria a prendere il mio cono con quattro " palline" bigusto, ormai sono le 11; un pranzo a base di gelato ed un dessert a base di latte fresco!..... Almeno è quello che speravo.

Comprato il gelato salgo lentamente le scale assaggiando il cocco e cioccolato, una cannonata. La mia lingua risale le palline trattenendo una piccola quantità di gelato fino ad arrivare sopra risucchiandone un altro pò. Si sta sciogliendo, un rivolo di cioccolato cade lungo il cono di biscotto, ed io con la mia abile linguetta lo recupero dalla punta del cono e lo lecco risalendo tutta "l'asta"....come si fa con un vero cazzooooo!!!!!! Questo è un allenamento, tanto per non perdere il vizio 😉.

Soddisfatta...ma non del tutto, busso alla porta del mio vicino, dieci secondi dopo mi apre la porta, in boxer grigi e maglietta nera, sexy da morire, e che pacco sotto quei fortunati boxer!

" Bonjour monsieur" dico io e ammiccando ricomincio a mangiare il gelato.
"Bonjour madame" risponde lui con sorriso malizioso e appoggiandosi alla porta.

" Scusami tanto, ma mi sono accorta di aver finito il latte, e senza, non posso fare la ricetta, ne ho un bisogno vitale...."

" Ma figurati, vai tranquilla, nel mio appartamento il latte non manca mai..."

"Ma quanto sono fortunata oggi!"
"Aspetta che te lo prendo"
Lo sento parlare al telefono, torna da me e mi dice:

"Quel goloso del mio amico Sandro mi ha consigliato un posto dove prenderlo più fresco, appena munto; la tua ricetta sarà un successo. Cosa dici, ti va di andarlo a prendere?"

" Certo, questo ed altro per il latte fresco ..."

Appoggiata allo stipite della porta aspetto che lui si prepari, finisco il mio cono, e vedo che mi spia dallo specchio del bagno e da quanto sono troia mi pulisco le dita ciucciandole come un bambino, alzo la gonna e le ficco in figa. Lo guardo nello specchio e fissandolo negli occhi le lecco bene bene.

Accenna un mezzo sorriso, neanche cinque secondi dopo mi sento afferrare e sbattere contro il muro vicino la porta, mi stringe in vita e con un movimento rapido sbottona la gonna e la lascia cadere per terra.
" Pratica per fottere veloce"

"Appunto, pensata proprio per questo secondo me!"

" Non parlare troietta"

Mi tappa la bocca con una mano e con l'altra mi schiaffeggia il culo, con una tale forza da farmi sussultare. Uno, due tre e continua.

"Ti fa male vero?"
Allenta la presa sulla bocca per farmi rispondere 

"Non te lo dico"

E lo guardo sfidandolo.

Mamma mia, quanto mai!!! Mi
Sento le mie natiche bruciare, quattro schiaffi sul mio culo, così violente da mordergli un dito.

"Ahia, piccola troietta, nn mi scappi"

Strappa il perizoma, mi costringe ad allargare le gambe, si inginocchia dietro di me, con quelle due mani possenti mi stringe il culo già dolorante e allarga le chiappe. Mi bacia il culetto con avidità, scende, sento la sua lingua nella fighetta, le sue abili labbra mi risucchiano;comincio ad ansimare come un' asmatica, è troppo, ma veramente troppo bello!!!!!

Sento anche lui gemere, capisco che sta per sborrare, mamma mia, quando lo desidero dentro!!!!!

"Scopami, scopami, non ce la faccio più, mettimelo dentro tutto, e sfondami"

Non finisco la frase, mi penetra con quel suo cazzone grosso, mi spinge contro il muro e afferrndomi per i capelli, si avvicina al mio viso e mi bacia, con foga senza smettere di sbattermi. Un rivolo caldo scende lungo la mia gamba, mi ha riempito la fighetta con la sua sborra.

"Uffffffff che bello, io mi chiamo Marco e tu?"
Ah Marco, penso, come il mio ragazzo.

"Elenoire"
"Bene Elenoire, tra un'ora ci troviamo nel parcheggio, andiamo a prendere "altro" latte fresco da Sandro".

"Va bene" rispondo io.

Una doccia veloce, lascio i capelli bagnati, mi piace tantissimo farli asciugare da soli d'estate, resta quel mosso ondulato naturale. Metto un vestitino leggero rosa carico, si apre e si chiude con una cerniera sul dietro, le scarpe con il tacco 12 bianche, perfetto! Pronta per andare a comprare il latte

Alle 13:30 arrivo al parcheggio del condominio, Marco mi sta aspettando appoggiato sul cofano della macchina.

" wahoooo, outfit molto sexy"

"Grazie tesorino"

Durante il viaggio in macchina, Marco, dopo aver parlato del più e del meno mi dice:

"Sandro  è un porco patentato, e tu una femmina sempre vogliosa, secondo me, anche perché,(me lo dice pure lui facendomi eccitare come una cagna), sei "bona" e lo fai rizzare pure ai morti".

Lui gioca e a me piace giocare. Non sono una vamp però alla mia età sono ancora una bella donna da guardare.

Finalmente siamo alla casetta di Sandro, che è un collega di Marco, separato. Parlano e poi lui invita Marco per fargli vedere quella vecchia casetta, adesso ristrutturata, dove spesso, insieme ad altri colleghi, andavano a fare belle mangiate.  Il posto è bellissimo: isolato e, nello stesso tempo, vicino al centro abitato.

Internamente è bello perché ha due terrazzini, uno avanti e uno dietro, dove nessuno ti può vedere. La casetta è piccolina e quando ci mostra la camera da letto e ci dice di com'era e perché l'ha rifatta così, non so cosa mi succede. Sento dei brividi nella schiena, i capezzoli diventare duri e la fighetta palpitare. Si fa strada nella mia mente una  vecchia fantasia. Spero che non si accorgano del mio stato.

Guardo Marco, ma noto una strana luce nei suoi occhi. Cosa sta pensando? la mia stessa cosa? Sì, infatti è lui che perde il controllo della situazione ed è lui che mi prende da dietro palpandomi il seno come a mostrarlo a Sandro.

Che situazione! Sento il suo cazzo duro sul culo; io lì in mostra vergognandomi ma, nello stesso tempo, forse, con lo sguardo accattivante come ad invitare Sandro a toccarmi; lui incredulo ma non scemo non perde l'occasione. Infatti si avvicina e sostituisce le sue mani a quelle di Marco sulle mie tettine. Penso, cosa starà pensando di me, ma fu solo un attimo perché avvicina il viso al mio. Guancia contro guancia e poi le sue labbra sulle mie e poi le nostre bocche si aprono e le nostre lingue si incontrano. Che novità! che eccitazione!  Mi alza il vestito, istintivamente alzo le braccia, me lo sfila e la mani di Sandro sono a contatto con la mia carne. Marco mi sgancia pure il reggiseno. Sandro me le palpa forte e poi si china. Me le lecca, mi morde i capezzoli facendomi impazzire e, nel frattempo fa scivolare lungo le mie cosce il mio slip e prende ad accarezzarmi le parti intime.

Sono quasi completamente nuda di fronte a due estranei. Anche Sandro si toglie la maglietta e si rifà sotto con la lingua dentro la mia bocca mentre io, presa da non so cosa, accarezzo le spalle e la sua schiena quasi a graffiarlo. Non mi accorgo nemmeno che Marco si è spogliato. Sandro mi prende una mano e mi fa impugnare il cazzo. Non ragiono più e con l'altra mano vado sulla patta di Marco. In un baleno siamo tutti nudi e sul letto.

La prima cosa che mi va è quella di avere a che fare, per la prima volta, con un altro cazzo, anche questo un gran bel cazzo. Due in una volta sola. Lo lecco e Sandro sospira. Poi prendo a spompinarlo mentre Marco mi lecca la figa. Godo. Perdo ogni ritegno e mi faccio fare ti tutto anche perché, subito, Sandro si fa l'idea di che pasta sono fatta.

E' lui che me lo mette dentro per prima alla pecorina mentre spompino  Marco. Che bello avere due cazzi a disposizione! La fantasia è fantasia ma la realtà è tutta un'altra cosa. Poi al contrario, Marco mi scopa supina e lui me lo mette in bocca.




Poi Sandro fra le tette e Marco in bocca. Si alternano nella mia figa e nella mia bocca e godo non so quante volte e poi, mentre cavalco Sandro, Marco me lo mette nel culo e dopo una bella pompata mi viene dentro. Non avevo mai goduto tanto in vita mia e quando Marco me lo sfila dal culo, con Sandro ci capovolgiamo e mi scopa da sopra, quasi con violenza, facendomi gridare più volte di piacere. Fino a quando mi riempie la vagina di calda sborra.

Marco esclama:
"Credi ti basti questo latte multivitaminico per la tua ricetta?"

"Oggi sicuramente, ma voglio provare a fare delle torte particolari, e mi servirà  il latte speciale per la farcitura!"

Ridiamo insieme, e dopo esserci lavati e vestiti, Sandro ci accompagna alla nostra auto e ci salutiamo.

Quante cose che mi chiede Marco in macchina, se mi è piaciuto con due cazzi, se mi è piaciuto Sandro; posso dire di no? 

Giovedì Marco mi chiede se avessi impegni per la notte di ferragosto. Rispondo di no e dice che Sandro ci ha invitati da lui per una bella mangiata di pesce, addirittura, volendo, potevamo dormire là. Sono confusa, mi vengono i brividi e glielo chiedo:
"Lo sai come va a finire, vero? Tu che dici?"

Sabato alle 20, dopo aver preso una bella
torta gelato e 2 bottiglie di champagne, siamo lì. Naturalmente con i ricambi per l'indomani. Mi fece subito dei complimenti lusingandomi tanto. Ceniamo nella veranda posteriore. Una bella cena con spaghetti alle vongole, pesce di vario tipo e vino bianco frizzante come piace a me.

Proprio il vino mi mette in ko e quando Sandro, questa volta lui, inizia a toccarmi in ogni posto, sono io stessa a dire di andare a letto. Invece Marco propose un bel pompino all'aria aperta. Mi presentano entrambi il cazzo e mentre li lecco spogliano me e si spogliano loro, tanto lì, anche se siamo fuori, non ci vede nessuno. Li lecco pure insieme e poi li spompino uno per volta mentre l'altro mi scopa. La serata è iniziata nel migliore dei modi.

Ho due orgasmi e mi sborrano entrambi in bocca. Vado in bagno e quando torno ci vanno loro, prima Sandro e poi Marco. Restiamo nudi. Il gelato lo servo io, loro preparano lo champagne. La torta gelato è buona e lo champagne continua a mantenerci allegri. Sono sdraiata sul divano dondolo e Sandro prende un cucchiaino di gelato e lo mette sui miei  capezzoli. Mi viene da ridere ma quando prende a succhiarmeli mi fa impazzire e mi fa gemere. Mi dice che i capezzoli al gelato sono la fine del mondo.

Marco lo imita mettendo del gelato sulla mia pancia e fra le mie gambe. Prende a leccarmi e già ho voglia di prenderli nei miei buchi. Marco me la lecca furiosamente mentre Sandro ricopre il suo cazzo di gelato e me lo fa leccare. Noto con grande piacere che i loro cazzi riprendono vigore e dopo che ho un orgasmo io stessa dico che ho voglia di stare a letto. Questa mia disponibilità li fa eccitare come due tori e mi scopano insieme. Finalmente prendo nel culo anche il cazzo di Sandro. Che bello quando mi prendono in sandwich con un cazzo in culo, io supina su Marco supino, e Sandro sopra di me che mi pompava nella figa.

Vengono tutti e due insieme, che meraviglia! Sono sfinita.

Assistiamo, dalla veranda anteriore, ai giochi d'artificio e poi altro champagne.

Siamo lì per una maratona di sesso. quando andiamo a letto, tutti insieme, sono quasi le 2. Sesso leggero. In piena notte mi sveglio, Sandro non è a letto. Marco dorme semidistrutto. Mi alzo. Sandro all'aria aperta.

"Non hai sonno?" Gli chiedo.

"A quanto pare neanche tu"

"Mi sono svegliata e non ti ho visto"
Un attimo di silenzio e poi:

"Mi fai una sega?"

"Ancora? Sempre piene ce le hai queste palle?"

"Con una come te......."
Vi lascio immaginare il seguito, secondo voi la mia risposta è stata sì o no....?

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