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la prima volta con una coppia


di Membro VIP di Annunci69.it CC-BOY
09.01.2018    |    10.672    |    5 9.3
"Mi godetti le saune, il bagno turco, gli idromassaggi, il tutto in un clima davvero rilassato..."
Voglio provare a mettere su carta una storia vera: quella della mia prima esperienza con una coppia, ormai a quasi sei anni dall’epoca dei fatti.

Racconta anche di come io abbia scoperto questo mondo ed altri limitrofi, ad un età più vicina ai quaranta che ai trenta, e delle mie prime sensazioni man mano che mi addentravo in ambienti fino a quel momento a me sconosciuti.

Devo premettere che l’idea del sesso a tre (inteso come fra due uomini e una donna) mi aveva sempre intrigato molto.
Beh, non da sempre però, diciamo da circa attorno ai miei vent’anni, quando una notte feci un sogno erotico molto vivido che coinvolgeva una coppia di miei amici del tempo.
Naturalmente non osai mai raccontare ai due di quel sogno (fra l’altro la coppia si divise un paio di anni dopo), però l’idea del trio MMF che mai avevo considerato iniziò a farsi strada nella mia mente ed occupò ben presto molte delle mie fantasie erotiche.
Fantasie, s’intende, mai avrei pensato di rendere reale la cosa.
Innanzitutto con chi?
E poi al solo pensiero di stare nudo assieme ad un amico o ad un conoscente e alla sua fidanzata o amica, mi vergognavo come un ladro, figurarsi a fare sesso assieme a loro!
Avevo una vita sessuale abbastanza varia a quel tempo, seppur non troppo frequente: da single riuscivo ogni tanto ad appartarmi con qualcuna e, specie in vacanza, non incontravo grossi problemi nel trovare qualche ragazza disponibile.
Giocavo anche a calcio in serie molto minori, quindi ero abituato a stare nudo assieme ad altri ragazzi negli spogliatoi, eppure il sesso a tre rimaneva solo una fantasia che pensavo mai avrei messo in pratica.
Forse con degli estranei, mi dicevo, ma anche qui: come? dove? e perché?

E così passarono gli anni, queste fantasie scemarono, ebbi tre relazioni fisse quasi consecutive, di cui una durata quasi un decennio e finita quando di anni ne avevo ormai trentasette.
Una convivenza terminata in maniera molto tranquilla da ambo le parti, ad amore e passione ormai esauriti e, fortunatamente, senza figli.
Mi ritrovavo così nuovamente single dopo più di tredici anni passati in coppia.
Anni in cui quella fantasia del sesso a tre era praticamente sparita, tanto che ormai la consideravo soltanto una specie di colpo di testa giovanile, peraltro rimasto solo a livello di idea.
Intanto mi interrogavo sul senso della vita di coppia, sui compromessi presenti anche in una relazione a suo tempo soddisfacente come quella che era appena terminata, sul concetto di fedeltà (lo sono sempre stato con chiunque sia stata assieme a me) e mi ripromisi di provare nuovamente una storia seria solo quando ci sarei cascato dentro di brutto, non mi sarei messo a cercare disperatamente una nuova compagna come tanti/troppi rimasti single alla mia età.
Mi misi però a cercare, non disperatamente, ma con determinazione, qualche avventuretta qua e là.
Spesso venni rimbalzato (gli anni erano passati non per nulla, ahimè), a volte feci centro, ma tutto sommato trovavo poca soddisfazione negli one night stand o in frequentazioni saltuarie (precisiamo che si trattò di situazioni da contare sulle dita di una mano, prima che qualcuno pensi a me come al donnaiolo che non sono!), era alla fine roba già vista e già fatta molti anni prima, quando sicuramente aveva più senso.

Poi un giorno successe qualcosa.
Un avvenimento banale, ma che portò un vento di novità nella mia esistenza.
Degli amici (due coppie, per la precisione) mi parlarono di una loro giornata trascorsa in un centro termale svizzero, delle saune, delle piscine e degli idromassaggi e del fatto che si stava nudi, uomini e donne.
Scattò come un click nella mia mente: quello che avevo sentito mi piaceva e non poco, non sapevo perché, ma dovevo assolutamente andare a verificare di persona com’erano queste spa (parola che fino a quel momento per me significava ‘società per azioni’ e basta!).
Con gli amici dissimulai il mio entusiasmo, ma una volta a casa cercai sul web e vidi che nella relativamente vicina Svizzera c’erano parecchi centri termali, spa di hotel e quant’altro e decisi di visitare un centro termale dell’Engadina (non quello in cui erano stati i miei amici, sarei morto di vergogna se avessi incontrato le due coppie in tale situazione!), una domenica di lì a poco.
Non è che mi aspettassi situazioni ad alto tasso erotico, anzi ero stato preparato sia dagli amici sia da varie letture in rete, ad un’ambiente tranquillo, rilassato e semplicemente in cui si sta nudi, uomini e donne, coppie, singole e singoli.
Eppure ero su di giri all’idea di questo nudismo “indoor”: sauna per me significava dei signori panciuti tipo pubblicità della Ricola, invece la parte maschile delle due coppie mi aveva riferito di giovani e bellissime valchirie d’oltralpe e devo ammettere che non mi sarebbe dispiaciuto guardarle ed essere visto nudo da loro.

Fu una bellissima esperienza. Mi godetti le saune, il bagno turco, gli idromassaggi, il tutto in un clima davvero rilassato.
E mi rilassai davvero.
E in effetti potei ammirare alcune belle ragazze nude assieme ai loro compagni anch’essi nudi.
Nonostante non tutti i presenti fossero giovani e belli (io per primo), come era ovvio che fosse, c’erano delle coppie davvero belle.
Quel giorno non parlai con nessuno, a parte la signora in reception, ma tornai ancora in quel centro la settimana dopo e in sauna conobbi una simpatica coppia svizzero-tedesca sui cinquanta con cui scambiai quattro chiacchiere in un inglese zoppicante (da parte mia).
Il sabato ancora dopo chiacchierai a lungo in biosauna con una bellissima coppia locale sui venticinque anni, di cui ricordo la lei che sembrava una vera e propria bambolina bionda.
Passò un'altra settimana e conobbi ancora una coppia, stavolta ceca, in vacanza, sulla quarantina e decisamente di bell’aspetto, sempre col mio inglese maccheronico.
Sempre quel giorno verso sera chiacchierai un po’ nel turco con un’altra bella coppia locale, pure sui quaranta.
Ecco, non ho mai avuto problemi ad attaccar bottone con le persone e in qualsiasi situazione mi basta solo un sorriso o uno sguardo di apertura da parte delle persone presenti per farmi rompere il ghiaccio.
E questo accadeva, chiacchieravo con altri nudisti come me, tutto lì.
Eppure mi piaceva stare con queste coppie, con tutti e due, non solo con la lei; mi piaceva questo stare nudi, guardare gli altri ed essere guardato da loro.
Mi depilavo intimamente ogni volta che andavo in spa e quando notavo che lo sguardo curioso di lei o di lui andava seppur brevemente da quelle parti, sentivo un piccolo brivido di eccitazione.
Era qualcosa di nuovo: mi piaceva davvero tanto rapportarmi alla coppia nel suo insieme, non alla sola lei (o al solo lui) e farlo tutti e tre nudi aggiungeva un tocco che ritenevo molto intrigante.
E pian piano tornò tutto alla mente, l’idea del sesso a tre per lungo tempo sopita rientrò prepotentemente in me e iniziai ad immaginare situazioni erotiche nel bagno turco o nella biosauna, per esempio assieme a quella coppia engadinese con la lei castana dal taglio a caschetto e dal bellissimo seno.
La domanda però era sempre quella di quasi vent’anni prima: come fare? Non è che le coppie che avevo conosciuto avessero effettivamente mostrato verso di me più di un’educata simpatia e personalmente non sarei mai stato capace di fare il primo passo, rischiando oltretutto di fare una figuraccia.

Intanto avevo scoperto altre spa nel per me più vicino Canton Ticino (e perdonate la rima insulsa), fra le quali quella di un hotel abbastanza conosciuto nell’ambiente nudista/naturista locale (come avevo appreso leggendo nei vari forum in rete, nel frattempo mi ero anche iscritto ad un sito nudista).
Lì l’ambiente era più amichevole e “casareccio” di quello svizzero-tedesco, un po’ grazie alla lingua italiana ad aiutare le conoscenze, un po’ perché le persone presenti erano praticamente sempre le stesse.
La domenica c’era sempre un bel po’ di gente e conobbi così alcune coppie di tutte le età, un paio di ragazze/donne singole (o quantomeno singole nel praticare), un po’ di singoli come me.
Il tutto comunque sempre in un clima decisamente lontanissimo da qualsiasi velleità erotica, anche per l’affollamento della piccola spa.
Il sabato c’era invece meno gente e man mano iniziai a preferire questo giorno, pensavo che eventuali coppie disponibili a conoscere un singolo avrebbero preferito situazioni meno affollate e in ogni caso mi rilassavo molto di più con una decina di persone in tutto il pomeriggio, piuttosto che con quaranta.

Durante questi primi mesi di formazione fra Engadina e Ticino avevo anche imparato a comportarmi secondo le regole delle spa (niente ciabatte nelle stanze, sempre il telo sulle panche, lavare i sedili del turco prima e dopo esserci stato, stare in silenzio se gli altri non mostrano il desiderio di chiacchierare, ecc.) e, un po’ per indole e un po’ per intuito, avevo imparato anche a non fissare con la bava alla bocca ogni essere di sesso femminile senza veli, a non entrare e uscire dalle varie stanze continuamente in cerca di donne (anzi, mi godevo anche i benefici delle saune) e a controllare l’erezione davanti a belle donne/coppie.
Devo ricordare che, nel mio isolamento lecchese, non sapevo minimamente dell’esistenza di siti web in cui delle coppie cercano dei singoli (pensavo che i siti scambisti fossero esclusivamente per coppie alla ricerca di altre coppie), non sapevo esistessero delle spa-privè (che erano in effetti agli albori, almeno qui in Lombardia), a parte una in Svizzera italiana che mi ripromettevo di andare a visitare prima o poi (le altre erano solo dei bordelli, mascherati o espliciti, posti al di fuori del mio interesse) e l’avrei fatto solo molto tempo dopo. Avevo però capito che da qualche parte là fuori c’erano veramente delle coppie interessate ai singoli e volevo provare a conoscerne finalmente una.

Ormai ero infatti pronto a vivere una situazione erotica a tre, l’esperienza mi attirava senza ritorno, avevo certo ancora qualche timore nel buttarmici, ma lo volevo fare!
C’era però un problema non da poco: come sempre mancava la materia prima!
Stavo pensando di sondare il terreno con un paio fra le coppie conosciute in quella spa e speravo di rincontrare la coppia engadinese di cui sopra una delle volte in cui tornavo da quelle parti, cioè avevo pensato a quelle che mi erano sembrate più ben disposte nei miei confronti, quand’ecco che, quasi inaspettatamente, un sabato pomeriggio succede finalmente qualcosa in quella spa ticinese
.
E’ agosto, ferragosto è passato da pochi giorni, io sono sdraiato nudo su di un lettino in una stanza con dei finestroni aperti da cui entrano i raggi del sole.
Sono da solo in quella stanza, quando entra una coppia che avevo visto poco prima sotto la doccia.
Fanno un po’ di rumore nel sistemarsi le sdraio, io guardo verso di loro sorridendo e loro mi restituiscono il sorriso e si scusano per il casino; io dico loro di non preoccuparsi, ci mancherebbe altro.
Sono davvero una bella coppia: lui alto come me (quindi sull’1,85), moro capelli corti, magro, depilato pressochè dappertutto, ben dotato.
Lei piuttosto alta, bionda, capelli fino a poco sotto le spalle, occhi verdi, un bel seno abbastanza sodo, depilata.
Si sdraiano a un paio di metri da me, mi piacciono davvero molto e discretamente ogni tanto li osservo cercando di non farmi notare.
Lui carezza lei su una gamba e prevedibilmente mi diventa durissimo.
A un certo punto loro si alzano, mi guardano, io sono un po’ imbarazzato, ma lei sorride e noto che anche lui è in erezione.

La coppia si avvicina al distributore dell’acqua e prende da bere e io decido di muovermi, sento che il momento è topico.
Mi alzo, mi avvicino a loro, prendo da bere e attacco bottone: loro vengono da un paesino nell’hinterland di Zurigo, ma lui è ticinese di origine; lei è svizzero-tedesca.
Sono simpatici, hanno lui due anni più di me e lei uno in meno.
Lei parla bene italiano, anche se ovviamente con un particolare accento tedesco.
Sia io che il lui adesso siamo coi membri a riposo e si chiacchiera del più e del meno.
Loro sono scesi per dello shopping e delle commissioni nel luganese e prima di rientrare si sono concessi qualche oretta in spa.
Anzi, ormai si è fatto tardi e devono uscire.
Io ci resto malissimo, mi dico ‘ma cavolo, mi sembrava di aver colto le vibrazioni giuste e poi niente! E figurarsi….’.

Però poi lui dice alla moglie se le va un ultimo bagno turco, lei risponde di sì e lui mi chiede se mi va di unirmi a loro.
Rispondo di sì e il cuore mi batte a mille, penso che forse adesso qualcosa succede.
A quell’ora, sono ormai le diciotto e trenta, non c’è mai nessuno in spa e spero vivamente che sia così anche quel giorno.
E non c’è nessuno, né nella sauna né nel turco, né nell’adiacente sala relax.
Entriamo, io do una sciaquata con la doccetta ai sedili e mi siedo, non so che intenzioni abbiano i due, magari mi sono immaginato tutto e vogliono solo continuare a fare quattro chiacchiere.
Però il lui ha un cazzone durissimo e questo sembra essere un buon segno, io sono solo barzotto, forse perché non so cosa aspettarmi.
La lei si siede vicino a me, molto vicino a me e comincia ad allargare le gambe, mentre inizia a carezzarmi il petto e mi dice ‘ti va?’
Non so bene a cosa si riferisca di preciso, ma cavolo, certo che mi va! E rispondo a bassa voce semplicemente ‘sì’.
Lui si mette in piedi davanti alla moglie, lei inizia subito a spompinarlo mentre con la mano destra prende in mano il mio cazzo, ora in piena erezione, e lo masturba lentamente.
Io le carezzo la schiena e poi le prendo il seno sinistro con la mano sinistra e inizio a giochicchiare col capezzolo.
Lui la scopa in bocca lentamente, mi guarda e mi sorride.
Io ricambio, ma mi sembra di vivere un’esperienza extracorporea, sembra un sogno erotico come quello che feci da ragazzo.
Eppure tutto sta accadendo con naturalezza, mi sento totalmente a mio agio in questa situazione.

Poi lei si alza e i due si baciano sulla bocca, io mi alzo a mia volta e abbraccio lei da dietro facendole sentire il mio membro durissimo sul suo culo decisamente sodo.
La bacio sul collo e le stuzzico i capezzoli.
Lei si gira, prende i cazzi , uno per mano, e li masturba dicendoci ‘fa troppo caldo adesso’ col suo accento tedesco da svizzera.
In effetti la temperatura del turco è piuttosto elevata e bisogna uscire.
Andiamo sotto la doccia, loro assieme in una, io da solo in un’altra.
Temo che i giochi siamo finiti e tutto sommato posso essere anche soddisfatto, alla fin fine qualcosa è successo, finalmente.

Poi però le cose prendono un’altra piega: lui mi dice ‘andiamo nella sala relax’ e una volta di là chiude la porta e ci spinge contro una sdraio.
Lei mi fa sdraiare su di un’altra e si china su di me prendendomelo in bocca.
Tutto accade in pochi secondi, a me sembra sempre di essere in un sogno.
E in effetti sembra di essere in paradiso: una bella biondona svizzera fa su e giù sull’asta con due labbra fantastiche, usa la lingua e ogni tanto mi rivolge uno sguardo che stecchirebbe chiunque.
Lui intanto si tocca lentamente osservandoci, poi inizia a masturbare la moglie in maniera sempre più sostenuta, finchè la prende per i fianchi e inizia a penetrarla.
Lei adesso fa un po’ fatica a spompinarmi come prima, io allora la lascio godere dei colpi del marito e mi masturbo a pochi cm dal sui viso.
Con una mano le carezzo i capelli.
Lui intanto ci dà dentro e lei fa fatica a trattenere i gemiti, ma ci riesce. Siamo pur sempre in un posto pubblico e, anche se a quell’ora in quel posto di controlli non ce ne sono, sarebbe spiacevole farsi beccare da qualcuno.
Io e lui ci guardiamo ogni tanto con espressioni di piacere, ma anche noi senza fare rumore.
Ad un certo punto lui estrae il pisellone dalla fica della moglie e le viene in modo abbastanza copioso sul culetto per poi mettersi a ridere, mentre lei riprende a succhiare il mio cazzo in maniera sostenuta.
Io non ce la faccio più e le comunico che sto per venire e chiedo dove devo farlo.
Non voglio fare la figura di quello che le viene in faccia come un ragazzino arrapato.
Lei allora si tira su e si siede sulla sdraio e indicandosi i seni mi dice ‘qui’
Io mi alzo e inizio a masturbarmi mentre lei mi fissa con uno sguardo risveglia morti.
Lui intanto si avvicina e, inaspettatamente, mi mette una mano sulla spalla e mi dice ‘dai, schizzale sulle tette’.
Questa dimostrazione di complicità da parte di lui mi eccita ancora di più e esplodo in un orgasmo selvaggio sui seni della bionda, sulle sue braccia e sulle punte dei capelli che scendono sulle spalle.
I due ridono, io assieme a loro.
Chiacchieriamo ancora un momento, lei seduta, io e lui in piedi, poi andiamo sotto la doccia.
Ancora due parole, poi loro devono davvero andare, io li abbraccio tutti e due e li ringrazio per l’esperienza, lei mi dà un bacione su una guancia.
Propongo loro di lasciargli il mio cell. per magari rivedersi, ma vengo gelato con un ‘preferiremmo di no, se capiterà ancora ben volentieri, ma preferiamo che sia una cosa casuale come oggi’
Accetto a malincuore e li saluto sperando in un futuro incontro; non li avrei più rivisti.
Andati via i due, io mi concedo una sauna in solitaria e ripenso a quanto appena successo, è stato fantastico!
Ripercorro le varie fasi e mi dico che è davvero spettacolare fare sesso a tre con una coppia, se solo avessi dato retta da subito a quel sogno dei miei vent’anni…

Da allora ho avuto altre esperienze a tre, alcune casuali sulla scia di quella appena raccontata, altre organizzate via web, sia soft che hard.
Non tantissime, ma tutte a loro modo indimenticabili in senso positivo.
Continuo a frequentare le spa “normali”, molto raramente quelle privè, ma preferisco le prime, anche se in queste mi sembra di notare una diminuzione di coppie portate a divertirsi un po’, ma forse è solo colpa mia che sto invecchiando!
Eppure sono sempre pronto a conoscere nuove coppie, due persone che vogliano divertirsi con una terza persona, senza ruoli che aborro tipo cuck, bull, ecc., le mie fantasie in questo senso ormai sono infinite… ;-).
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