trio
le zucchine di Ketty


03.07.2025 |
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"Saltava sul cazzo come un capriolo selvaggio, ansimava, si dibatteva in preda quasi in delirio,
Adelmo era completamente in balia della donna, ma ad un certo punto la porta si aprì e comparve il..."
Anni ’80, zona agricola di Latina, area da sempre importante per la raccolta e vendita di ortaggi nei più grandi mercati d’Italia.Filomena, 25 anni, capelli rossi, sempre raccolti in bellissime trecce è la figlia di Giovanni,
proprietario terriero della zona.
Ketty, moglie di Giovanni, mora di capelli, 50 anni, quinta misura di tette.
Donna formosa abituata da sempre al duro lavoro nei campi di ortaggi e con ancora tanta voglia di scopare.
Nell’azienda di famiglia lavoravano allora 4 braccianti di cui uno si chiamava Adelmo, ultimo di 7 fratelli, 30 anni.
Rispetto agli altri braccianti Adelmo, giovane aitante, moro di capelli aveva sempre un occhio dispettoso e libidinoso verso Filomena.
Le piaceva molto, anche perché, quando andava nei campi con il padre per caricare le cassette di ortaggi, aveva sempre dei vestiti con larghe scollature ove si potevano ammirare dei bei seni uguali alla mamma.
Inoltre, quelle trecce che cadevano proprio sui solchi delle tette la rendevano molto desiderabile…
Adelmo, povero di famiglia ma molto scaltro per le gioie della vita, si era ripromesso di scoparla prima o poi.
Avvenne che il padre di Filomena si assentò per tre giorni per concludere un importante contratto nel nord Italia e quindi l’azienda restò in mano alle due dolci e belle donne.
L’occasione avvenne quando Filomena chiese a Adelmo di aiutarla nell’imbottigliamento di un paio di fiasche di vino prodotto nel vigneto del padre.
Nel mentre Filomena si piegava per prendere le bottiglie, Adelmo si sfregava contro le sue natiche ed il suo randello era come il marmo.
Lei in un primo momento non fece caso, ma dopo un paio di sfregamenti iniziò a provare qualche tremolio ed iniziò a bagnarsi la vulva.
Adelmo si fece coraggio ed allungò la mano verso il culo di Filomena, la quale in un primo momento si allontanò da Lui, minacciandolo di dirlo a suo padre che lo avrebbe cacciato.
Ma Adelmo, imperterrito si riavvicinò a Lei, la strinse a sé e la baciò in bocca.
La sua lingua dentro alla bocca di Filomena era come un serpente. Intanto con le mani toccava sia la sua figa che le tette.
La figa di Filomena era un lago, Adelmo Le infilò un paio di dita e poi si portò alla bocca il gusto del succo di figa. Paradisiaco.
L’ardore giovanile ebbe il sopravvento sulla ragione. Lui adagiò la dolce e bagnatissima femmina sul piccolo tavolo all’interno della cantina, aprì con due dita la sua bagnatissima conchiglia ed iniziò a leccarla con profonde slurpate.
Dopo pochi minuti, Filomena ebbe un sconquassante orgasmo che la fece quasi cadere.
Nel frattempo, Adelmo si spogliò e porse alla bella Filomena il suo randello, durissimo.
Lei, non proprio avvezza alla pratica del pompino, con la lingua iniziò un lento e continuo andirivieni dal glande allo scroto.
L’uomo era in estasi metafisica.
Adelmo, per non venire subito, fermò Filomena, attese qualche minuto, leccò entrambi i buchi di Filomena e la girò a pecorina, appoggiò il suo cazzo nell’entrata della figa e lentamente, come il coltello caldo taglia il burro, la penetrò con dolcezza.
Filomena dopo qualche minuto ebbe un sussulto: la paura di rimanere incinta era enorme. Pertanto, disse a Adelmo di leccare il buchetto e infilarla analmente.
Il maschio, confuso per la richiesta, ubbidì e con sapiente calma la deflorò. Ma si rese subito conto che il buchetto non era poi così tanto resistente, anzi entrò con sorprendente facilità.
La monta continuò per alcuni minuti finché Adelmo scaricò un fiume di sborra nel culo di Filomena, la quale in contemporanea ebbe un altro orgasmo.
Il suo cazzo si afflosciò ed uscì dal suo buchetto, ed insieme uscì un rivolo di sperma misto ad altro…
Le aveva fatto quasi un clistere.
Con dell’acqua si pulirono e Filomena non ancora contenta, prese in bocca il cazzo floscio di Adelmo e lo inghiottiva con ingordigia. Voleva la sborra in bocca.
Il tutto durò alcuni minuti, nei quali Adelmo mugolava come un gattino che poppava dalle mammelle di mamma gatta.
Adelmo sborrò e Filomena bevve tutta la sborra di Adelmo, e con un dito raccoglieva qualche goccia che usciva dalla bocca e lo pulì tutto.
Adelmo chiese a Filomena il motivo per cui il suo buchetto era così accogliente e Lei disse che spesso usava le zucchine dei suoi campi per darsi piacere, e che prima o dopo le stesse zucchine le avrebbe infilate anche nel buco suo!
Finirono con fatica il lavoro di imbottigliamento e Filomena lo minacciò di non parlare con nessuno altrimenti lo avrebbe fatto cacciare.
I giorni successivi Filomena e Adelmo si guardavano a distanza, con il loro sguardo trasgressivo.
La formosa mamma Ketty, donna d’esperienza, notava che tra i due c’era qualcosa di erotico e intrigante, ma non voleva coinvolgere la figlia Filomena ma bensì Adelmo.
Il giorno fatidico arrivò quando nell’alzare una cassetta nella dispensa, Ketty lanciò un urlo e si bloccò con la schiena.
Adelmo che era nelle vicinanze corse verso di Lei e la trovò a terra dolorante.
Con gentilezza e decisione la sollevò e la portò nel divano, la girò e le alzò la t-shirt per farle un massaggio con dell’olio di canfora che aveva visto sopra ad uno scaffaletto.
Il massaggio ben presto si tradusse in un piacevole tocco di mano non solo sulla schiena ma anche sui glutei di Ketty.
Non aspettava altro!
Ella era dolcemente in balia delle sue mani e ben presto il dolore si attenuò, ma aumentò allo stesso tempo un certo fremito tra le cosce.
Adelmo si fece più audace e di tanto in tanto toccava la parte interna dei glutei finché con la mano toccò la figa di Ketty,
la quale già bagnatissima si girò, tolse le mutandine e prese la testa di Adelmo, e la ficcò letteralmente in mezzo alle sue gambe.
L’uomo preso quasi alla sprovvista leccava come un’idrovora la succulenta figa di Ketty, la quale ebbe un orgasmo gigantesco che quasi soffocò Adelmo.
Sembrava indiavolata, probabilmente voleva dimostrare all’uomo chi era più porca tra Lei e la figlia.
Quasi strappò i pantaloni di Adelmo, imboccò subito l’asta con un veloce pompino e poi si infilò il cazzo tra le cosce.
Saltava sul cazzo come un capriolo selvaggio, ansimava, si dibatteva in preda quasi in delirio,
Adelmo era completamente in balia della donna, ma ad un certo punto la porta si aprì e comparve il marito Giovanni!
Adelmo si fermò in preda alla paura ma sua moglie invece continuava a cavalcare.
Giovanni disse a Adelmo che più tardi avrebbe fatto i conti con Lui, ma nel mentre si stava togliendo anche lui i pantaloni e mise il suo grosso e nerboruto cazzo in bocca a sua moglie Ketty.
La scena era da film porno. Lei che succhiava il marito e cavalcava Adelmo.
Ad un certo punto la donna si girò e si mise con le grosse tette verso il viso di Adelmo, Giovanni invece si posizionò dietro alla moglie e puntò il suo buco di culo.
In un attimo la donna fu piena di due cazzi.
I due stantuffavano ritmicamente e la donna ebbe almeno due orgasmi in successione.
Ad un certo punto la donna si tolse i loro cazzi e si mise di schiena ed imboccò il cazzo del marito, il quale aveva il suo deretano in alto.
Lei disse a Adelmo di leccare il buco di culo del marito senza fare storie. Egli in un primo momento non sembrava del tutto convinto ma Ketty minacciò di denunciarlo per avere fatto avances a sua figlia Filomena.
Adelmo, con la punta della lingua iniziò a lubrificare analmente a Giovanni, il quale mugolava dal piacere di avere due lingue che lo leccavano.
Poi Ketty disse a Adelmo di prendere due zucchine grosse che erano sul tavolo, una se la fece infilare nel suo culo e l’altro nel culo del marito, il quale accettò senza alcun problema.
Adelmo era completamente schiavo della coppia.
Poi Ketty ordinò a Adelmo di togliere lo zucchino dal culo del marito ed infilare il suo cazzo, lo stesso rifiutò, ma Ketty sempre più dominatrice lo obbligò.
Giovanni aveva un buco di culo estremamente accogliente, Adelmo lo scopò per alcuni minuti finché esausto gli sborrò in culo come un cavallo.
Giovanni sentendo il calore dello sperma nel suo culo venne in bocca a Ketty che inghiottì tutto.
Tale madre e tale figlia.
Poi Ketty baciò in bocca Adelmo ancora con la sborra che le colava.
Giovanni si mise dietro a Adelmo ed iniziò a leccargli il buchetto, non appena i muscoli anali furono morbidi prese lo zucchino e glielo infilò nel culo, lo stesso gridò dal dolore ma Ketty sempre con la lingua in bocca gli tarpò lo strillo.
Poi Ketty si mise in bocca il cazzo di Adelmo e Giovanni continuò con il su e giù nel deretano finché lo stesso sborrò più di prima e Giovanni subito andò a baciare la moglie Ketty per assaporare un po' di sborra.
Adelmo capì il motivo per cui le zucchine dell’azienda agricola erano le più ricercate nei mercati!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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