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trio

130 - Da una boccia all’altra


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
18.06.2025    |    497    |    7 9.7
"L’ho guardato e poi mi sono avvicinata a Mario mentre lui prendeva la strada per tornare al camper, e io sono andata a sedermi vicino a Mario..."
CAPITOLO 130

Il tempo era bello ed abbiamo deciso di fermarci ancora qualche giorno in questa bella cittadina del cuneese, siamo andati un po’ in giro sia per le colline che per la pianura, abbiamo visitato il parco del bellissimo castello di Manta, insomma ci siamo divertiti un sacco e nel tardo pomeriggio andavamo a vedere giocare a bocce, cosa che io gradisco molto, e tra i giocatori c’è un ragazzo down di circa 30 anni che gioca molto bene.

Incontravamo sempre Carlo con cui avevo fatto sesso, ma lui si è comportato bene e non è stato invadente anche se io ogni tanto allargavo le gambe per stuzzicarlo, sono ancora passati un paio di giorni e al giovedì siamo andati al mercato, Mio marito mi ha infilato l’ovetto vibrante nel culo e si è messo in tasca il telecomando, anche se non vibrava averlo in culo mi eccitava, girovagando per i banchi però ogni tanto all’improvviso me lo faceva vibrare facendomi avere dei sussulti, poi verso mezzogiorno ci siamo seduti in un bar per farci l’aperitivo, aspettavamo per ordinare quando ho visto il ragazzo down che giocava bene a bocce, lui vedendoci ci ha salutati e io senza pensarci su due volte gli ho fatto cenno di avvicinarsi e poi l’ho invitato a sedersi con noi.
_ “Possiamo offriti l’aperitivo” gli ho chiesto io.
_ “Grazie” mi ha risposto lui un po’ impacciato ma sedendosi al tavolino.
_ “Sei molto bravo a giocare a bocce, mi piace molto guardarti”.
_ “Grazie, si me lo dicono tutti che sono bravo”.
Abbiamo sorseggiato l’aperitivo chiacchierando sempre di bocce mentre mio marito guardava il telefonino, io avevo la camicetta nuova che non era troppo abbottonata e lo sguardo del ragazzo che si chiama Mario si soffermava sovente sulla mia scollatura che nonostante la mia età è ancora invidiabile, mi stavo eccitando vedendo che continuava a guardarmi le tette, poi finito l’aperitivo l’abbiamo salutato e siamo tornati al camper.

Dopo pranzo ci siamo riposati e alle 16 siamo andati nuovamente a veder giocare alle bocce, c’era anche Carlo che come al solito guardava anche lui, ho notato che Mario mi guardava sovente tra una giocata e l’altra, mi è venuto il dubbio che Carlo gli avesse accennato qualcosa, mi sono alzata ed ho cambiato panchina andandomi a sedere vicino a lui.
_ “Hai accennato qualcosa a Mario di quello che è successo tra di noi”.
_ “No ma lui è sempre in giro e vi ha visti venire da me e oggi mi ha detto che gli avete offerto l’aperitivo e poi mi ha chiesto cosa eravate venuti a fare da me”.
_ “Spero che tu non gli abbia detto niente” ho insistito io.
_ “Assolutamente no” mi ha risposto Carlo.
_ “Mi sta guardando con insistenza”.
_ “Evidentemente gli piaci”.
_ “Anche lui mi è simpatico”.
_ “Faresti sesso con lui” mi ha chiesto Carlo.
_ “Ma non scherzare poverino ha già tutti i suoi problemi” gli ho risposto io facendo un po’ la scandalizzata nonostante che dentro di me pensavo che l’avrei fatto volentieri.
_ “Guarda che lui non ha problemi di nessun genere, è ricco di famiglia e vive con sua madre”.
_ “Se ha i soldi andrà a puttane qualche volta”.
_ “Io lo conosco bene lui si fa solo seghe, io gli compro qualche giornale porno e qualche film su CD e lui si accontenta non gli piace andare a puttane dice che si vergogna”.

Sono tornata da mio marito e dopo un po’ siamo tornati al camper, dopo cena siamo andati a passeggiare e lui mi ha chiesto che intenzioni avessi con Carlo.
_ “Veramente con lui ho parlato di Mario”.
_ “Vuoi fare sesso con il ragazzo” mi ha chiesto Bruno.
Io non gli ho risposto e nel frattempo siamo arrivati nel giardino vicino alla bocciofila e essendo le 21 non c’era anima viva, siamo andati al gazebo, ero eccitata dai miei pensieri torbidi e speravo proprio che mio marito mi scopasse lì, lui si è seduto attirandomi vicino, poi mi ha infilato una mano in mezzo alle gambe e mi ha toccato la figa.
_ “E’ il pensiero di fare sesso con Mario che ti fa bagnare così”.
_ “Evidentemente sì” gli ho risposto io allargando bene le gambe.
Mio marito mi ha infilato due dita in figa e si è messo a scoparmi mentre io mi sono appoggiata al tavolo, ho allargato di più le gambe ed ho chiuso gli occhi, ho pensato che al posto di mio marito ci fosse Mario a mettermi le dita in figa e lentamente ho raggiunto l’orgasmo, sono stata ancora un po’ con gli occhi chiusi poi ho abbracciato mio marito e l’ho baciato.

Ci siamo alzati per tornare verso il camper e arrivando vicino al campo da bocce ho visto seduto su una panchina Mario il ragazzo down.
_ “Vai” mi ha detto mio marito.
L’ho guardato e poi mi sono avvicinata a Mario mentre lui prendeva la strada per tornare al camper, e io sono andata a sedermi vicino a Mario.
_ “Giocate anche stasera a bocce” gli ho chiesto.
_ “No di sera non giochiamo ma io dopo cena vado sempre a fare una passeggiata”.
_ “Se vuoi facciamo due passi assieme” gli ho proposto.
Lui si è alzato e io mi sono incamminata verso il gazebo, quando siamo arrivati lui si è seduto mentre io mi sono appoggiata al tavolo stando davanti a lui, non sapevo cosa dirgli e come intavolare un discorso che ci portasse a parlare di sesso.
_ “Siete amici di Carlo? Mi ha detto che alcune sere fa siete andati a mangiare da lui”.
_ “Si ci ha invitati e noi ci siamo andati, e cosa ti ha raccontato d’altro”.
_ “Niente, mi ha detto che sei una bella donna e che gli piaci e poi ho visto mentre giocavo a bocce che lui ti guardava”.
_ “Anche tu mi guardavi, ti piaccio o sono troppo vecchia per te” lui è diventato rosso.
_ “A me piacciono le donne però nessuna viene con me”.
Mi sono seduta sul tavolo e ho appoggiato i piedi sulla panchina accanto a lui, come al solito ero senza mutande, ho allargato un po’ le gambe e alzato leggermente la gonna in modo da fargli vedere un po’ di cosce, lui prima mi ha guardata in volto e poi ha incollato gli occhi sulle mie cosce, io le ho ancora allargate un po’ e lui timidamente ha appoggiato una mano sul mio ginocchio poi mi ha guardata.
_ “Ma tuo marito non è geloso”.
_ “Non ti preoccupare di mio marito”.

Mi sono seduta meglio sul tavolo ed ho allargato bene le gambe mettendo in mostra la mia patata senza un pelo calamitando i suoi occhi, non si osava toccarmi ma io non ho detto niente e sono rimasta lì ad aspettare le sue mosse, nel frattempo stava diventando buio e si sono accese le luci dei pochi lampioni che rischiaravano il parco ma il gazebo rimaneva abbastanza al buio, mi sono appoggiata di più sui gomiti, adesso la mia figa era vicino al suo volto, le sue mani mi hanno accarezzato il pube, tremavano ed erano sudaticce mentre io avevo delle contrazioni all’inguine dovute alla voglia di essere penetrata, ma non volevo fare delle mosse sbagliate e l’ho lasciato fare, le sue dita mi hanno allargato le labbra della vagina poi la sua bocca si è avvicinata e mi ha baciata con un bacio casto, io gli ho appoggiato una mano sulla testa tenendolo fermo con le labbra sulla mia patata.

Dopo un po’ ho sentito la sua lingua rovistare tra le grandi labbra e intrufolarsi tra di esse e leccare i miei umori che dovevano essere molto abbondanti, si sentiva che forse era la prima volta che leccava una figa, lo faceva in modo disordinato ma io stavo godendo e continuavo a bagnarmi poi lentamente è arrivato l’orgasmo, mi sono messa ad ansimare e a ripetere “Si, si godo” e poi l’orgasmo è esploso ed ho urlato tutto il mio piacere mentre lui forse inorgoglito mi leccava con una foga incredibile, ho guidato la sua lingua sul clitoride che era durissimo, Mario si è messo a leccarlo e io dopo pochissimo ho raggiunto un altro orgasmo, anche questo rumoroso.

Gli ho spostato la testa perché il clitoride era diventato troppo sensibile, poi sono scesa dal tavolo e a pochi metri ho visto mio marito che si masturbava come un guardone, Mario si è alzato in piedi e mi ha abbracciata e io l’ho baciato sulla bocca tenendo gli occhi aperti, quel volto strano mi eccitava e mi faceva sentire una vacca, e dopo esserci limonati un po’ gli ho slacciato i pantaloni, glie li ho calati, l’ho fatto sedere sulla panchina, ho guardato il suo cazzo, era durissimo, non tanto lungo ma abbastanza grosso con una bella cappella, ho avvicinato la mia becca e ho leccato le goccioline di piacere che uscivano dalla cappella e poi l’ho ingoiata infilandomi il cazzo in gola più che potevo. Mi sono sentita toccare il culo, mio marito era dietro di me e mentre io succhiavo e ingoiavo il cazzo di Mario lui mi ha aperto le natiche, ha sfregato la cappella sulla mia vagina umida di piacere e poi l’ha puntata sul mio sfintere e mi ha inculata è stato fantastico sentirmi quel cazzo in culo mentre stavo facendo un pompino, mio marito mi scopava lentamente in modo che io non fossi impacciata a leccare il cazzo, Mario si inarcava godendo poi mi ha scaricato in gola una quantità di sperma incredibile era molto densa con un buon sapore muschiato, con le mani mi ha bloccato la testa spingendomi il cazzo in gola più che poteva e anche io ho raggiunto un bellissimo orgasmo, poi ci siamo calmati, mio marito era sempre nel mio culo ma stava fermo ben piantato dentro di me con il cazzo duro e anche a Mario il cazzo era rimasto bello duro.

_ “Ti è piaciuto” gli ho chiesto alzando la testa.
_ “Sì ma vorrei scoparti” mi ha risposto lui.
Certo un letto sarebbe stato meglio ma anche lì all’aperto non era niente male, mio marito si è sfilato dal mio culo e si è seduto sulla panchina, io sono andata su di lui, gli ho girato la schiena e mi sono nuovamente infilata il cazzo in culo poi mi sono appoggiata con la schiena sul suo petto e lui mi ha alzato le gambe, ero ben aperta e Mario si è avvicinato, io ho preso il suo cazzo in mano e l’ho accompagnato nella mia figa, è stato un po’ difficoltoso vista la posizione ma poi è entrato dentro di me e si è messo a scoparmi con una foga incredibile, io ho subito raggiunto un multi orgasmo e ho goduto tantissimo, non so quanto sia durato ma alla fine ero distrutta e poi lo sperma nella mia vagina è stata la ciliegina sulla torta, Mario aveva eiaculato, mi ha abbracciata ed è rimasto a lungo dentro di me con il cazzo ancora abbastanza duro, poi le contrazioni del mio ventre l’hanno spinto fuori.

Mi sono alzata e appoggiata con lo stomaco sul tavolo, mio marito mi è venuto dietro e mi ha nuovamente penetrata in culo, anche Mario si è avvicinato per guardare mentre mio marito lo tirava fuori e poi mi penetrava nuovamente, io ho allungato una mano ed ho preso il cazzo di Mario in mano era quasi duro, poi mio marito mi ha distrutto l’ano con degli affondi micidiali e infine mi ha riempito l’intestino di sperma e lentamente si è tolto.
_ “Posso metterlo anche io lì” mi ha chiesto Mario.
Io non gli ho risposto ma Mio marito mi ha allargato le natiche e Mario mi ha penetrata, il cazzo era sempre durissimo, ha iniziato a montarmi con una foga incredibile e io ho fatto passare la mano tra le gambe e mi sono accarezzata il clitoride ed ho ripreso a godere, la fame del ragazzo era incredibile non finiva più di scoparmi nel culo, io ho ancora raggiunto un orgasmo e poi sono crollata distrutta.

Mario non finiva più di stantuffare nel mio culo forse perché non arrivava l’orgasmo visto che aveva già eiaculato due volte e a me lo sfintere iniziava un po’ a bruciare, poi finalmente è partito.
_ “Stai fermo lì nel culo” gli ha detto mio marito.
Poi l’ha invitato a muoversi leggermente, il cazzo era sempre abbastanza duro, poi Bruno gli ha detto di pisciare, c’è voluto un po’ ma poi il piscio mi ha riempito l’intestino, ne ha fatta tanta, non finiva più e quando si è tolto non sono riuscita a trattenerla mi sono chinata e mi sono liberata lì nel prato.
_ “Sei contento” ho chiesto a Mario.
_ “Ho sì è stato fantastico, quando ci rivediamo per farlo ancora” mi ha chiesto lui.
_ “Ci rivediamo al campo da bocce”.
Noi ci siamo avviati verso il camper e lui verso casa e quando siamo arrivati per non avere grane abbiamo messo in moto e abbiamo cambiato paese, devo dire che è stata una bella esperienza e penso di aver dato un po’ di felicità ad un ragazzo che se lo meritava.
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