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sempre in tre


di Janice
10.03.2017    |    1.164    |    1 6.0
"Gemma ancora faceva la parte di chi non voleva, chiudeva le gambe forse per sentire piu forte lapenetrazione delle dita di enzo allora le lascia le braccia e..."
Enzo era finito a lavorare in uno di quei paesi nordici come pizzaiolo.
la sua era stata una scelta precisa e studiata.guadagnare qualcosina in piu della normale sopravvivenza, avere uno stile di vita tranquillo e non frenetico, natura e salute e in ultimo poter vivere in un paese meno inibito del nostro, dove le donne e gli uomini fanno sesso quanto e come gli va.
tornava in italia due volte all'anno, a natale per trovare la famiglia di origine, in estate per gli amici e godersi il sole.
per due anni consecutivi, per pura casualità data la grandezza della nostra casa e la possibilità di ospitare, si era stabilito da noi per un paio di notti nel periodo estivo, in attesa di prendere il treno e raggiungere il mare piu vicino. passava la giornata in giro con i suoi amici, poi ci incontravamo a cena a casa, una bella cena cucinata da Gemma, una bevuta di birra o vino, la discussione su come sono belle le donne nordiche, una canna e poi la buonanotte con la promessa di andarlo a trovare.
l'ultima volta era rimasto un po piu di tempo e le cene erano aumentate e anche la nostra familiarità.
era anche un inizio di estate particolarmente caldo, per cui alla terza birra si io che enzo ci eravano tolti la maglietta ed eravamo rimasti con i pantaloncini.
Gemma aveva cucinato tutto il tempo in vestaglia estiva e forse una gonna, quello che ricordo che le sue gambe e il suo culo erano oggetto continuo dei miei sguardi e quelli di enzo e che io e lui avevamo capito cosa attirava l'attenzione di entrambi.
ridevamo in silenzio tra di noi
non capivamo se Gemma aveva letto i nostri sguardi
enzo allora aveva cominciato a parlare di come le donne nordiche sono disinibite
di come entrano ed esono dai sexy shop, di come non hanno paura di rompere il ghiaccio per prime se gli piaci, delle sue avventure e di un ultima divertente storia di una notte, finita dopo la discoteca a scopare con una tipa invitato dal marito di lei che poi si era unito a loro e in due se l'erano ripassata per tutta la notte fin quando lui non li aveva salutati.
Gemma manteneva la sua lontananza dai nostri discorsi, sorrideva e partecipava senza mai essere diretta, mentre io continuavo a chiedere di raccontare evitando però di entrare nei particolari.
cercavo di capire se a gemma davano fastidio questi discorsi visto che i racconti di enzo erano coloriti e pieni di parole pesanti.
Poi enzo ritornava sull'obiettivo e guardando Gemma o meglio il culo, concludeva che gli mancava il calore delle donne della nostra terra. E' vero dicevo io. Guarda Gemma che splendore, che colori che gambe che culo..
Ridemmo tutti e tre
smettetela intimò Gemma anche se le piaceva il nostro corteggiamento
Anche se non sapevo come comportarmi mi piaceva questa situazione di caldo e languore, di una notte gia estiva con un conoscente che tutto sommato stuzzicava Gemma, come avrei voluto fare io molte volte, la quale manteneva un distacco che ci teneva tutti lontano da quel limite altre il quale non potevamo tornare indietro.
Enzo capì la situazione e smise di insistrere con i suoi discorsi e la discussione tornò sugli argomenti normali, il calcio il lavoro e altro.
poi mi alzai un attimo e andai in camera per fare una prova. mi allontanai rizzando le orecchie per sentire cosa accadeva in mia mancanza. all'inizio non sentii parlare per due minuti.
la mia lontananza aveva creato una situazione di imbarazzo per entrambi.
Non approfittate della mia mancanza per fare niente che arrivo subito,urlai dalla camera.
li sentii ridere e subito ricominciare a parlare tra di loro del piu e del meno
quando ritornai enzo che stava parlando con Gemma concluse il discorso con una domanda rivolta a me-E' vero o no che le esperienze particolari danno nuovo smalto alle relazioni di coppia?.- si credo di si, Non lo so risposi
-vedi? ho ragione- fece enzo rivolto a Gemma.
Ma gemma ancora faceva la pudica.
Non avevo capito ancora che il suo distacco non era lontananza ma confusione. Anche a lei piaceva quel corteggiamento
approffitai che enzo si era spostasto in un altra stanza a telefonare che chiesi in maniera scherzosa se volevamo approfittare di questa siuazione e provare a fare qualcosa di stuzzicante.
Ti va di avere una ripassata da due maschioni.
Smettila mi sussurrò sono stanca.
Questultima sua frase mi spense ogni eccitazione.
Mi misi sul divano e accesi la tv.
Enzo ritorno in cucina e aveva inteso che la situazione si era raffreddata. Si sedette sul divano e ci mettemmo a commentare qualche notizia del telegionarle e qualche film facendo zapping.
Gemma stava finendo di mettere a posto qualcosa in cucina, noi ricominciammo a ridere.
Due minuti dopo arrivo gemma con tre bicchierini e una bottiglia di rum,
e una decina di cubetti di ghiaccio su un piattino e dopo averci servito si mise sul divano tra di noi.
Mi ritorno il sangue alla testa. Avevo il telecomando in una mano e con l'altra sfioravo la vestaglia di gemma che era sul divano e aveva steso le gambe appoggiandole sul tavolino.
Avevamo tutti e tre le gambe stese.
La vestaglia di gemma lasciava scoperte porzioni di gambe sempre piu grandi. Il mio lavoro di mano dava i suoi frutti.
Dall'altra parte del divano percepivo una strana freddezza. Enzo era immobile aspettava un segnale un gesto o qualcosaltro.
Dalla mia parte ero arrivato a scoprire totalmente la gamba di gemma finoa d arrivare al culo e davanti si intravedeva il nero della mutandinaChissa se enzo aveva visto la scena
lui era totalmente fermo, tutti eravamo in silenzio
Gemma si spostò in avanti ricoprendosi la gamba per prendere un cicchetto di rum.
si verso il suo, poi prese un cubetto e lo provò a mettere dentro al suo bicchierino. Il rum trabocco sulle sue gambe.
Cerano due tre gocce di rum su ogni gamba di Gemma.
La scena era bellissima.
Chiamai a voce enzo per risveglairlo – Enzo serviti da bere dissi. E indicai le gambe di gemma.
Poichè era ancora immobile mi chinai a leccarle la gamba e il rum che scivolava fin giu
finalmente anche enzo si mosse e si mise a baciare l'altra gamba di gemma
Un attimo prima Gemma aveva provato a frenare la mia testa con le mani.
Io gliele bloccai con le mie mani.
Sentii gemma protestare.
Ma gia eravamo su di lei.
Io mi alzai e aprii le sue braccia aprendole e stendendole sul divano
Enzo fece partire le sue mani carezzavano e frugavano dentro le cosce di Gemma.
Io la baciavo e strusciavo il mio cazzo mazza dura sul seno.
La sua vestaglia scompariva ad ogni movimento.
Gemma aveva gli ochhi chiusi e protestava ma ormai avevamo passato quel limite che non dovevamo passare. La testa di enzo era sparita tra le sue cosce e capivo che stava lavorando di lingua e dita le fica pelosa di Gemma
è un ottima marca di rum disse enzo.
Servitene quanto ne vuoi gli risposi.
Gemma ancora faceva la parte di chi non voleva, chiudeva le gambe forse per sentire piu forte lapenetrazione delle dita di enzo allora le lascia le braccia e le aprii le cosce
aspetta enzo girala sul culo dissi

:::.:....................continua domani

In trenta secondi arrivai





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