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Napoli chiama Milano 3


di iltiralatte
22.10.2023    |    1.162    |    4 7.5
"Lascio Sara a casa sua e corro da un investigatore privato: ho bisogno di prove..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Il Mondiale era finito ed io e Sara eravamo restati amanti discreti
Anche dopo l’ultima partita avevamo continuato il nostro rito scaramantico con grande soddisfazione di ambedue.
Insomma chiavavamo come grilli.
Mia moglie era rientrata dal suo tour nell’estremo nord e si era stupita nell’aver trovato la casa in perfetto ordine.
Non avevo ritenuto opportuno dirle che quella casa non la avevo proprio usata durante la sua assenza,
Ero finalmente completamente soddisfatto: Due donne meravigliose a mia disposizione!
Devo confessarlo, mi sentivo proprio un pascià,
Alla fine di agosto ricomincia il campionato. Ora la mia vita è veramente completa. Ma gli dei hanno decretato che la felicità non sia per gli esseri umani. se non per brevi momenti.
Il NAPOLI ha perso in casa contro una squadretta che dovrà lottare per non retrocedere: mi reco dalla mia interista preferita per farmi consolare da lei alla sua maniera.
Suono alla porta: Sara mi accoglie con un grande sorriso.
Sar “Vieni Ciro, vieni avanti. Voglio presentarti la mia amica Valeria che da Milano, è venuta a trovarmi.”
Entro con un sorriso stampato sul viso falso quanto una banconota da 3 €.
Stringo la mano alla milanese mentre penso:
Cir “Guarda quant’è grande l’Italia. Da Milano proprio qui doveva finire?”
Dico:
“Lieto di conoscerla Valeria. Spero voglia fermarsi un po’ tra noi.”
Sar “Valeria era la mia compagna allo stadio. È praticamente stata lei che mi ha condotto ad Appiano Gentile a visitare l’Inter nella sua tana.”
Cir “ Un’altra Interista: ma possibile che non esistano più sane ragazze partenopee?”
Sara continua:
Sar “Valeria si fermerà un paio di mesi. Gennaro (il suo ex) le ha tanto decantato Napoli che ha voluto visitarla accuratamente e, naturalmente. mi sono offerta di ospitarla.”
Cercando di non darlo a vedere scruto la nuova venuta: una donnette scialba, senza trucco, magra ed insignificante: naturale, come vuoi che sia una milanese? La mia Sara è un’eccezione, normalmente solo alcune napoletane possono essere prosperose e giunoniche e, naturalmente, tifano NAPOLI.
Poi lo sguardo si posa sulle sue mani;stanno sgranando un Rosario.
Sobbalzo e Sara se ne accorge:
Sar “Sai? Valeria è una Integralista Cattolica.”
Solo questa ci mancava. Approfitto di un momento in cui la donna ci lascia soli e mi rivolgo a Sara.
Cir “Ma come faremo a scopare con lei presente? Questa per me è diventata una dolce, tenera abitudine,”
Sar “Chiaramente non potremo passare la notte insieme ma tu ora hai tua moglie in casa che ti fa sentire il suo fiato sul collo. Dovremo ritagliarci qualche momento per noi mentre lei sarà assente, oppure affittare una stanzetta in un alberghetto compiacente.”
Cir “Perché attendere? Tu sei una donna libera ed io ho una seconda casa a Posillipo. Ci organizziamo e possiamo usare quella per scambiarci qualche coccola. No?”
Sar “Ottima soluzione.”
E mi bacia sulla bocca staccandosi subito prima che Valeria rientrasse nella stanza,
Il giorno dopo Valeria è a spasso per Napoli. Come prima cosa vuole visitare il Duomo.
Io passo a prendere Sara e, per non rischiare la conduco a Posillipo.
Non sto più nella pelle: già sono due giorni che non copulo con lei, Sono pronto ad un coito supermegagalattico.
Sono giunto alla porta d’ingresso. La chiave scivola docile nella serratura che quasi non fa avvertire i suoi scatti.
Sara è alle mie spalle, certo vogliosa anche lei di dare inizio alle danze.
Finalmente la porta si apre. Faccio un passo in avanti ma,invece di invitare Sara ad entrare, mi blocco.
Ha notato sul tavolo una borsa da donna posata su un lati e semiaperta da cui fuoriescono dei documenti.
Mi avvicino e controllo: è proprio la borsa che a Natale ho regalato a Carmela.
Mi muovo silenzioso come un gatto e vado verso la camera da letto.
La porta è chiusa ma, oltre essa, si odono dei gemiti di piacere e si avvertono piccoli cigolii delle molle del letto,
Ne so abbastanza: Carmela mi tradisce e chissà da quando.
Ho deciso: chiederò il divorzio e sposerò Sara ma non voglio lasciare a Carmela nessuna via di scampo. Se mi ha tradito oggi certo la farà anche in futuro.
Non voglio che lei dal divorzio tragga qualche vantaggio. Debbo organizzarmi.
Sempre silenziosamente torno all’uscita. Faccio cenno coll’indice sulle labbra a Sara di tacere e la invito ad allontanarsi.
Come prima cosa devo scoprire chi sia il mio rivale.
Mi scuso con Sara e la riaccompagno a casa.
Durante il tragitto mugugno e rifletto su quanto ho appreso, lei, sempre così vivace e solare, mi guarda in viso, mi vede pensieroso e tace.
Lascio Sara a casa sua e corro da un investigatore privato: ho bisogno di prove.
Investigatore “Buongiorno posso servirla?”
Cir “Buona giornata a lei. Ho scoperto che mia moglie mi tradisce. Devo sapere chi è il suo amante ed quando e dove avvengono i suoi incontri clandestini.”
Io però non rimango colle mani in mano.
Certamente Carmela deve avere un qualche tipo di comunicazione col suo amante.
Approfitto di una doccia che Carmela sta facendo.
Rubo il telefonino dalla sua borsa, lo sblocco e spio i messaggi.
Deserto!
Possibile che neppure un’amica la abbia invitata ad andare dal parrucchiere?
Finalmente giunge il rapporto dell’investigatore: l’amante di mia moglie è il suo istruttore della palestra ed i due di incontrano al mattino 3 volte alla settimana: una a Posillipo e due proprio a casa mia.
Devo incastrare i due amanti e corro a consigliarmi con Sara,
Da oggi lei sarà la mia donna ed è giusto che io senta anche la sua opinione.
Quando mi apre la porta mi bacia sulla bocca felice incurante della presenza di Valeria che dal canto suo ha momentaneamente abbandonato il Rosario in favore di una sciarpa nerazzurra che sventola felice.
Sar “Oggi c’era la Champion” Abbiamo vinto, abbiamo vinto!”
Cir “ Si Sara, capisco, ma , vedi, io ho un problema.!”
Lei mi abbraccia:
Sar “Ora ci attende il Real Madrid. Sono certa che macineremo anche lui,”
Valeria con una lingua delle donne fa srotolare quella strisca di carta tra di noi:
Val “Abbiamo vinto! Son finiti i tempi bui, son finiti i tempi cupi quelli li lasciamo ai lupi” e giù con un’altra soffiata nella trombetta della lingua.

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà.
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