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Lui & Lei

Una famiglia particolare


di iltiralatte
31.07.2023    |    2.702    |    1 7.5
"“Altro che messa” Pensò Flavio che aveva compreso tutto..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Flavio = Fl
Gino= Gi
Lorna=Lo
Gaia=Ga

Gemiti … Sospiri … Una voce femminile: “ Siiii, ancoraaa …” … Altri gemiti … La stessa voce: “Non fermarti, continuaa” … “Bravo mi piace così!”
Dalla sua camera Flavio sentiva tutto come se fosse stato presente, La mattina successiva avrebbe incontrato, a colazione, la donna, sempre diversa, che aveva trascorso la notte con suo padre.
Fl: - Ben alzato papà! Ho già preparato il caffè per te e per…
Gi: - Ciao Flavio, grazie. Ti presento Lorna (indicando la ragazza un po’ scarmigliata e sommariamente vestita che stava seguendolo.
Flavio neppure alzò gli occhi dalla sua tazzina:
Fl- Piacere di conoscerla signora o signorina?
Lo (fintamente scandalizzata): -Signorina? Per chi mi hai preso? Per una verginella qualsiasi?
Flavio alzò gli occhi dalla sua tazza e squadrò la donna con occhio critico.
Da quando sua madre aveva abbandonato il marito, Gino, aveva cominciato a portarsi a letto, una volta la settimana, donne sempre più giovani.
Questa avrebbe potuto benissimo essere adatta a lui.
23 anni, palestrato con un fisico alto e slanciato, un buon carattere ed un impiego già abbastanza remunerativo. Le ragazze stravedevano per lui ma Flavio faceva parte di quella categoria, sempre più rara, di uomini “per bene” ed aspettava pazientemente che la donna della sua vita si facesse strada fino a lui.
Gi: -Sapessi che nottata ho trascorso figliolo (e intanto sorseggiava il suo caffè)
Fl: -Lo immagino papà, dalla mia camera si sente tutto. Come sempre il sabato notte non mi lasci dormire (sorridendo al genitore)
A quelle parole Lorna arrossì violentemente.
Gi: -Allora ora torneremo in camera mia. Oggi non ho altri impegni e mi sono riservato una giornata di fuoco! Non ti disturberemo, tu sarai assente.
Gi: -Vieni Lorna, la battaglia ci attende!
Lo:-Mi spiace Gino, ma mi sono scordata che oggi è domenica. Non posso seguirti, la messa mi attende! (poi rivolta a Flavio) Vai in città? Non mi daresti un passaggio?
Fl: -Sulla mia macchina ho posto in abbondanza, vieni pure.
Gino rimase di stucco: mai si sarebbe aspettato che il figlio gi facesse concorrenza. Nella sua confusione non aveva compreso che la donna era preda di un improvviso attacco di pudore.
Gi: -Ma tu sei agnostica Lorna, cosa dici?
Lo: -Solo a parole, mio caro, (mentre finiva di rivestirsi) ma la domenica io vado sempre alla funzione sperando che Dio mi mandi un marito!
In macchina fu naturale tra i due scambiarsi qualche parola.
Fl: -Dove ti lascio?
Lo: -Sono diretta alla chiesa del ******, ci passi vicino?
Fl: -Proprio vicino no, ma con una breve deviazione ti ci posso accompagnare.
Così la accompagnò a destinazione e giunsero proprio mentre la gente stava abbandonando il tempio.
“Altro che messa” Pensò Flavio che aveva compreso tutto.
In segno di rispetto per la sua ospite fermò l’automobile e ne fece il giro per aprirle la portiera.
Lei ne discese con grazia ma non era neppure riuscita a mettersi in piedi che un grido li raggiunse:
Ga: -Lornaa, cosa fai qui? Sono secoli che non ti si vede in chiesa.
Lo:-Ciao Gaia,dovevo passare da queste parti e mi sono fatta dare uno strappo.
Ga: E chi sarebbe questo bel ragazzo cui ti accompagni? La tua ultima fiamma?
Lo: -Magari potessi avere un amante così bello! Ti presento Flavio … che il mio letto non lo conosce.
Ga: -Piacere Gaia. (porgendogli la mano con un sorriso) Lorna è sempre fortunata. I ragazzi migliori sono tutti suoi.
Flavio stava per risponderle ma all’improvviso si perse in quegli occhi azzurri, in quella capigliatura bionda accurata, il quella bocca a bocciolo e, diciamocelo chiaro: in quel torace prorompente.
Fl: -Si sbaglia signorina, non sono affatto il ragazzo di Lorna, solo un conoscente occasionale, Stamattina quando mi sono alzato neppure sapevo chi fosse.
Lo: -Vero,ma perché non ti sei fatto conoscere ieri sera? Avrei avuto in serbo qualche bella sorpresa per te.
Ga: -Sempre a caccia di uomini vero? Ma ti ho sempre detto, se vuoi essere felice, di sceglierne uno e di accontentarti di quello. Non ci crederai ma la monogamia rende spesso molto più felici della trasgressione. Oltretutto sei una puericultrice, ti piacciono i bambini. Se avessi un solo uomo potresti metterne in cantiere qualcuno di tuo.
Lo: -Ma io sono d’accordo! Non è colpa mia se gli uomini mi usano e poi mi scartano come un calzino vecchio.
Ga: -Ti consiglio per il tuo bene amica mia, ma la vita è tua: sei tu che devi decidere.
Si rivolse a Flavio.
Ri:-Diglielo anche tu! O non sei d’accordo con me?
Flavio, pensando al modo in cui aveva conosciuto Lorna scoppiò in una mezza risata trattenuta.
Fl: -Certo che sono d’accordo. Le cattive ragazze a volte si prendono i masschi migliori, ma di solito sono quelle brave che ottengono quelli “uomini”, quelli cioè che sanno assumersi delle responsabilità e che si rivelano compagni per la vita.
A quelle parole Lorna, che sapeva benissimo cosa aveva fatto la notte precedente, offesa li salutò, abbandonandoli sul sagrato.
Flavio si trovò quindi solo con Gaia ma era riluttante a salutarla e ad andarsene per i fatti suoi. La ragazza indubbiamente gli piaceva, cercò una scusa per prolungare la conoscenza.
Fl: -Un caffe?
L’offerta era innocente e la ragazza lo seguì al tavolino di un bar.
Quanto chiacchierano le donne quando l’uomo davanti a loro è simpatico e disponibile.
In una botta sola Flavio apprese che Gaia aveva 21 anno, che era molto religiosa, che era vergine, che attendeva fiducioso il suo principe azzurro … e così via.
Una intera vita gli fu rivelata e, dato che sentiva crescere la simpatia nei suoi confronti, la cosa non lo infastidiva affatto: anzi lo inorgogliva per aver finalmente trovato, lo sapeva per istinto, la sua principessa.
Fatale scambiare il suo numero di telefono con lei ed altrettanto logico che cominciasse una intensa frequentazione.
Non ci volle molto. Dopo neanche una settimana si dichiarò.
Fl: -Vuoi essere la mia fidanzata? (porgendole un anello che aveva acquistato per l’occasione).
Ga:: -Certo che si! (rimirando l’anello all’anulare) Temevo che non me lo domandassi più.
La risposta fu un bacio dolcissimo e lei lo ricambiò con passione. I loro rapporti si erano evoluti rapidamente e la macchina del giovane era diventata la loro alcova.
Li si incontravamo, amoreggiavano, si stuzzicavano, si accarezzavano: ovunque ma mai sotto la cintura. I loro pubi erano zone assolutamente vietate.
Ga: -Avremo tanto tempo dopo il matrimonio. (diceva la ragazza) Non bruciamo le tappe.
Flavio, ormai totalmente preso da lei, ascoltava, sorrideva ed annuiva. Sapeva che ambedue stavano preparando un futuro meraviglioso, un mondo in cui sarebbero stati gli unici abitanti.
Fl: -Gaia, tu sei orfana, e mi spiace, ma io ho ancora un padre che è tutta la mia famiglia. Vorrei presentarti a lui, vieni a cena questa sera? Ho prenotato un ristorantino vicino a casa mia: avrei proprio piacere che vi conosceste.
Ga: -Conoscerò con piacere tuo padre e se, dopo il matrimonio avrò due uomini da accudire con altrettanto piacere lo farò! Ci pensi? Mio marito e mio suocero già pronto a fare il nonno per quando avremo il nostro bambino.
La cena fu allegra e con un’atmosfera gioiosa.
Anche Gino e Gaia sembrarono simpatizzare a sufficienza: l’importante era che la prima conoscenza non cadesse in una antipatia palese
Si era quasi al termine del pranzo quando a Flavio squillò il telefonino. Un rapido sguardo al visore, poi:
Fl-Che cavolo vorrà a quest’ora? Non gli basta avermi attorno in ufficio?
Fl- Pronto! … Si si certo, è così …. Ma è proprio necessario che io venga subito? Sarei un po’ impegnato. …. D’accordo salto in macchina ed arrivo subito (riappendendo)
Fi: -Scusate mi spiace ma mi hanno richiamato in ufficio, Dovrete terminare il pasto senza di me.
Ga: -Mi spiace che tu debba assentarti ma tuo padre è simpatico. Sono certa che sarà un assoluto piacere terminare questa cena con lui.. Vai tranquillo, prenderò un mezzo pubblico per rincasare.
Flavio andò, tornando a casa due ore più tardi e maledicendo quell’imbecille che lo aveva disturbato per nulla in una sera per lui tanto importante.
Era letto stentando a prendere sonno quando:
Gemiti … Sospiri … Una voce femminile: “Ahia, Siiii, ancoraaa …” … Altri gemiti … La stessa voce: “Non fermarti, continuaa” … “Bravo mi piace così!”
Scuotendo il capo:
-Mio padre è proprio incorreggibile. Gli ho appena presentato la sua futura nuora che già si è procurato una troietta da scopare! Strano però: non è sabato sera. Avrà visto l’occasione e non se la sarà lasciata scappare. Ma dopo il matrimonio dovrà cambiare, ci penserò io a metterlo in riga, i suoi nipotini non dovranno mai avere cattivi esempi.
Quella notte dormì tranquillo, tanto era abituato a quelle esibizioni, anzi gli sembrava che quei gridolini, quei gemiti e quei sospiri gli cantassero una dolce ninna nanna
La mattina come al solito, preparò il caffè per tutti.
Stava bevendo la sua tazza quando suo padre, seguito da una ragazza parzialmente coperta dalla sua figura fece la sua apparizione,
Gi: -Buone notizie figliolo! Ho trovato la tua nuova madre.
Flavio lo guardò con ara distratta: quante volte il padre gli aveva farro lo stesso discorso.
Fl: -Va bene papà, ti sei trovato una donna. Ma sei proprio certo che non finirà nel nulla come tutte le altre?
Gi: -Assolutamente si. Questa non è una troietta qualsiasi come le altre. Pensa che è arrivata vergine nel mio letto e che sono io che la ho resa donna.
Ciò detto si voltò ad cingere con un braccio la ragazza che lo aveva seguito e gliela mostrò.
Flavio di colpo impallidì: davanti a lui, con scarsi vestiti e senza mutande si trovava Gaia.
Fl: -Ma come hai potuto papà? Gaia ‘ la mia fidanzata, te l’avevo presentata come tale ieri sera!
Gi: - È. stato facile: glielo ho chiesto, due pacche di incoraggiamento sul culo e mi ha seguito nel letto.
Fl: - E tu Gaia? Eri tanto innamorata di me e sei volata direttamente con le gambe aperte dalle mie braccia alla sua alcova! Poi dove sono finite tutte le tye convinzioni: mai sotto la cintura fino al matrimonio? Allora hai solo voluto prendermi in giro.
Ga: -Perdonami Flavio ma tuo padre ha saputo convincermi. Ed aveva ragione ho sbagliato a tenerti lontano. Sapessi quanto tutto era bello mentre mi scopava! Dalle frizioni interne al pube su dipartiva un languore paradisiaco. Io ti amo ancora ma tuo padre mi ha conquistato e voglio continuare a chiavare con lui.
Gi: -Le ho promesso di sposarla e sono naturalmente disposto a farlo, però mi sono anche reso conto di avere i miei anni figliolo! Normalmente mi faccio una ragazza alla settimana. Stanotte è stata una eccezione: la seconda. Mi ha pesato e mi sono reso conto che non potrei più soddisfare una femmina giovane e vogliosa. Perché non la sposi comunque tu? A me basterebbe che me la lasciassi ciulare ogni tanto, diciamo il sabato sera così da non perdere l’allenamento. Che ne dici?
Battendo le mani
Ga: -Sii, sii, così sarebbe perfetto! Te lo ripeto: sapessi come mi scopa bene tuo padre! Se veramente mi ami devi assolutamente concedermi questo piacere! Sposiamoci in fretta, comunque questi rapporti la Chiesa li proibisce tra le persone non sposate.
Fl: -Sapete cosa vi dico? MI FATE SCHIFO tutti e due. Mai dividerò con nessuno mia moglie, papà: con te meno che con qualsiasi altro. Quanto a te Gaia, di te non voglio più saperne. Vuoi sposare e fare becco colui che da ora rinnego come padre? Accomodati, ma non contare su di me per nessun motivo.
Gi: -Sei esagerato nella tua reazione Flavio, io ti avevo fatto una buona proposta, accettabile almeno se consideravi di essere dipeso da me per 23 anni ed ora mi scarichi perché ho proposto una piccola condivisione che potrebbe rallegrare la mia vecchiaia?
Fl: -Piccola condivisine un corno: ti lascio tutto! Cosa vuoi di più?
Gi: -E per la casa come faremo? Vuoi forse lasciare anche lei?
Fl: -Non se ne parla proprio. La casa è metà tua e metà di mamma che la ha regalata a me. Se non mi credi telefonale, te lo confermerà lei. È abbastanza grande per cui la divideremo metà per ciascuno. Siamo abbastanza civili per gestire congiuntamente la cucina ed i servizi? Se si problema risolto.
Gi: -Va bene Flavio, sia come vuoi, ma resti comunque mio figlio: sappi che io non mi rassegno a perderti.


Fine ?
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi
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