Il Sesso in Acqua è stupendo, se sai come farlo

L'odore della pelle, un profumo inebriante, un vestito succinto; e poi un'atmosfera romantica, candele profumate, incensi esotici. Sono solo alcuni degli aspetti in grado di stimolare i sensi e accrescere i piaceri di un rapporto sessuale particolare, che spesso si consuma nell'ambiente in cui ci troviamo. Il sesso in acqua d'altronde è una delle fantasie erotiche più comuni.

Siamo spesso alla ricerca di posti inusuali, passionali e romantici, e tra questi la piscina, la vasca jacuzzi, la doccia, il mare e l'acqua in generale sono sicuramente i più gettonati.

Ma perchè è così eccitante fare sesso in acqua?

Mettendo da parte il lato più romantico (che è forse il più determinante), in acqua i corpi perdono buona parte del loro peso, diventando più leggeri e agili, e la sensazione di fluttuare tra le braccia del partner è un piacere travolgente, rilassante, che ci fa sentire liberi e selvaggi per un'esperienza che spesso diventa memorabile.

Che siamo al mare o in piscina, nella vasca da bagno di casa o sotto la doccia, l'acqua è l'unico tra i 4 elementi capace di scatenare pulsioni così erotiche e primordiali.

L'acqua non è un lubrificante

Però il sesso in acqua non sempre facilita l'amplesso, anzi. Di solito associamo automaticamente l’acqua all’umidità. In realtà questa non favorisce la lubrificazione vaginale. Il motivo? Al momento di immergerci l’acqua entra in fondo alla vagina, le secrezioni vengono eliminate producendo, di conseguenza, secchezza.

Quindi può essere necessario l'utilizzo di lubrificanti siliconici che siano resistenti all'acqua per evitare che il rivestimento vaginale si irriti,  dato che la lubrificazione viene alterata quando ci si trova in un ambiente acquatico. 

Questo può accadere sia nell’acqua salata che in quella clorata. E le irritazioni, specialmente se si presentano ripetutamente, possono portare a vere e proprie infezioni. Il rischio è quello di alterare la mucosa vaginale, e indebolire la flora batterica che serve a difenderla.

Le Malattie si trasmettono lo stesso

Fare sesso in acqua non ci ripara dalle MST (malattie sessualmente trasmissibili), per questo è comunque consigliato l'uso del preservativo, che deve essere indossato fuori dall'acqua, assicurandosi che non ci siano bolle d'aria che facciano in modo che al contatto con l'acqua il preservativo si sfili.
Visto il rischio di perderlo durante l'atto, si suggerisce di fare sesso in acqua solo con partner affidabili.

Se proprio dovete, sappiate che dai risultati di alcune ricerche cliniche, sembrerebbe che l'acqua salata del mare non danneggi il silicone del preservativo, mentre può capitare che questo si corroda in presenza di cloro e ozono, che sono le sostanze disciolte in piscina. Anche l'uso di oli da bagno in vasca o doccia può interferire sulla resistenza strutturale del preservativo.

Quale è l'acqua migliore?

Ma quanto la densità, il calore, il freddo, o il sale dell'acqua di mare, possono influire sul sesso e modificare le sensazioni provate?

Di sicuro il sistema circolatorio del sangue nel nostro corpo è sensibile al caldo e freddo, il caldo vaso dilata, il freddo vaso costringe, e nell'Amplesso l'uomo ha bisogno di maggior calore per un corretto funzionamento dell'apparato genitale; questo, in alcuni casi, può causare spiacevoli inconvenienti, come quello di una doccia fredda che, costringendo i vasi che apportano il sangue al pene, fa si che il pene non riesca ad avere una erezione e diminuisca di grandezza, subendo una contrattura muscolare al fine di mantenere costante la temperatura.

Per quanto riguarda il sale, questo incide prevalentemente sull'irritabilità delle mucose vaginali come anche la densità dell'acqua. Esistono infatti delle lievi problematiche legate alla salute di cui è bene tener conto. Nel fare sesso in mare, ad esempio il sale può dare irritazione ai genitali, specie alla mucosa vaginale; quindi, se facciamo sesso in acqua sporadicamente non ci saranno problemi, mentre in caso di rapporti ripetuti, bisognerà fare attenzione al cloro e al sale che potrebbero alterare il PH delle pareti vaginali, rendendo i genitali vulnerabili ad infezioni in grado di causare candida e vaginite.

Miti da Sfatare

Diciamolo subito: la leggenda metropolitana che sostiene che si può rimanere incinta anche solo entrando nella stessa piscina in cui qualcuno ha eiaculato è, per l’appunto, semplicemente un mito..

Anche se basta una goccia di liquido seminale per far si che ci sia un concepimento questa ha bisogno di essere rilasciata all’interno della vagina durante l’atto sessuale. E’ altamente improbabile che gli spermatozoi possano dall’esterno risalire la cavità vaginale e dare via al processo fecondativo. 

Le probabilità che gli spermatozoi dispersi in una vasca di acqua possano trovare la loro strada nel corpo di una donna e possano determinare una gravidanza sono praticamente nulle.

Le posizioni in Acqua

In piscina o al mare ricordiamoci sempre di rimanere dove si tocca e cercare posti appartati, calette riservate, oppure preferire il romanticissimo bagno di mezzanotte, lontani da sguardi indiscreti. Poichè è infatti molto facile far capire ad altri quello che sta succedendo, a meno che non siate degli esibizionisti, è bene evitare di essere visti, soprattutto da chi non vuole.

In piscina, le scalette o il bordo vasca possono essere una buona base d'appoggio, in grado di stimolare la fantasia e delle effusioni molto passionali. Il bordo della stessa permette lunghe e piacevoli sessioni orali indimenticabili.

In mare, una spiaggetta appartata, un materassino o uno scoglio liscio possono fornire un appoggio adeguato; ma se vi trovate in un posto isolato, anche la classica battigia, con i corpi a contatto dell'acqua e della sabbia, può rivelarsi una vera libidine a "cielo aperto"!

La doccia o la vasca, all'interno della mura domestiche, possono favorire la posizione in piedi o consentire alcune posizioni particolari come quella dell'amazzone... ma stare attenti a non scivolare! I momenti concitati possono riservare spiacevoli inconvenienti a volte molto dolorosi, come una scivolata o una caduta rovinosa.

Insomma, il consiglio finale è quello di fare sempre molta attenzione alle condizioni dell'acqua, alla sua temperatura, alla presenza di sale o cloro aggiunti... ma senza farsene una malattia e vanificare la spontaneità, la sensualità e la bellezza del sesso in acqua.