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In Italia poca prevenzione, a Milano poco sesso


sexy news 28.06.2019 24   |   Canali: prevenzione sondaggi news malattie

In Italia poca prevenzione, a Milano poco sesso

A quanto pare, in Italia, sesso e prevenzione sono ancora oggi tabù. Nel 2019 circa 12,2 milioni di persone in Italia che hanno una vita sessuale attiva sono scarsamente interessate alla prevenzione.

Questo è ciò che possiamo estrapolare dal rapporto Censis-Bayer che si prefissava lo studio dei comportamenti sessuali degli italiani under 40 ma maggiorenni, presentato nei giorni passati al Festival dell’Amore alla triennale di Milano.

Poco sesso, siamo milanesi!

Nel Belpaese in generale l'amore ed il sesso sono importanti, ma dal rapporto emerge un dato curioso: i milanesi lo fanno meno. A dirlo è l'indagine che ha coinvolto 1.860 italiani (tutti maggiorenni - under 40) svolta con metodologia Cawi ("Computer Assisted Web Interviewing"): con solo il 69,5% di percentuale, è risultato che la Lombardia è infatti la regione con meno rapporti attivi.

Quindi i lombardi non battono chiodo? Così pare, anche dalla valutazione percentuale sulle persone che non hanno attualmente nessuna vita sessuale che è del 4,7%.

C'è una gran voglia di esplorazione, attraverso tutte le possibilità che i corpi ci offrono: attività orali, anali e masturbazione reciproca, sono, secondo la sessuologa Roberta Rossi, anche Presidente della "Federazione italiana di sessuologia scientifica" le migliori attività per evadere dalla routine.

Poco sesso, ma appagante: è infatti del 50,7% la percentuale di persone soddisfatte della frequenza del sesso, di qualsiasi tipo, sia reale che virtuale.

Come va in tutta Italia

In Veneto è amore, in Emilia Romagna è piacere e nel Lazio è passione: ovunque in Italia il sesso è quindi visto come espressione di libertà e di spensieratezza.

La libertà sessuale sembra però comportare un difetto nel pieno e consapevole utilizzo della contraccezione: la Lombardia è purtroppo sul podio per la disconoscenza dei metodi che porta il tasso di utilizzo degli stessi al 19,3%.

Manuela Farris, specialista in Ginecologia ed Ostetricia oltre che membro della "Società Italiana di Contraccezione" (SIC) dice che nell'indagine, le risposte affermative di chi dice di aver sempre usato contraccettivi sono solo del 21,6%: e gli altri?

Sardegna la più "sicura"

Dal rapporto emerge positivamente la Sardegna, che è la regione con il più alto tasso di diffusione dei preservativi, forse per la presenza di una buona scuola di "endocrinologia ginecologica".

Il problema più grande, sembra essere la forte mancanza di consapevolezza: ben il 63,3% ha avuto rapporti completi non protetti.

A quanto pare, il 22,5% non aveva un contraccettivo, il 18,1% ha coscientemente deciso di rischiare ed il 17,9% non ha pensato di poter rischiare una gravidanza: ma il sesso si fa in 2 (almeno) e quindi questo significa che per ogni motivazione, strana che possa essere, abbiamo almeno un complice che rischia quanto noi.


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