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Pride 2023, tra divertimento, condivisione e riflessione


LGBTQ+ 07.06.2023 42   |   Canali: lgbt lgbtq+ pride gay pride diritti manifestazioni queer

Pride 2023, tra divertimento, condivisione e riflessione

Giugno è ormai tradizionalmente considerato il mese del Pride LGBTQ+, dedicato cioè all'orgoglio gay e al tema della piena parità dei diritti di genere e dell'amore libero in ogni sua forma. Ormai da decenni si celebrano proprio in queste settimane numerosi eventi in tutto il mondo, volti a puntare l'attenzione sulle discriminazioni che ancora vivono molte categorie in tanti Paesi e per diffondere una cultura di maggiore apertura verso le diverse forme di amore e sessualità.

Perché il Pride si celebra proprio a giugno?

Quasi tutte le celebrazioni del Pride LGBTQ+ si tengono annualmente nel mese di giugno, ma non tutti conoscono il motivo di questa scelta, che va ricondotta a precisi avvenimenti storici. La scelta di giugno come mese del Pride è infatti collegata agli eventi avvenuti a New York nel giugno 1969, noti come i moti di Stonewall.

Il 28 giugno 1969, la polizia di New York compì infatti un raid al bar Stonewall Inn, frequentato principalmente dalla comunità LGBTQ+, l'ennesima retata portata avanti all'interno di un clima di persecuzione e discriminazione nei confronti delle persone considerate "diverse" che tuttavia, quella notte, ebbe un epilogo differente dal solito: l'intera comunità reagì difatti in modo deciso e per diversi giorni scese in piazza a protestare al grido "Say it clear, say it loud: gay is good, gay is proud!", allo scopo di accendere i riflettori sulla gravità di ciò che stava accadendo.

Gli scontri di Stonewall segnarono un punto di svolta nella lotta per i diritti LGBTQ+: dalle proteste e dalla resistenza della comunità dell'epoca si giunse infatti all'organizzazione dei primi movimenti per i diritti delle persone omosessuali, lesbiche e transgender negli Stati Uniti. L'anno successivo, per commemorare quegli eventi, si tenne a New York la prima marcia per i diritti dei gay, conosciuta come la "Christopher Street Liberation Day March" e, da allora, questa marcia si è evoluta in parate colorate e celebrazioni che si svolgono in tutto il mondo proprio nel mese di giugno.

Questo periodo è diventato così un simbolo di orgoglio, resistenza e celebrazione per la comunità LGBTQ+, che attraverso le parate del Pride offre una piattaforma per promuovere l'uguaglianza, sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere i diritti delle persone LGBTQ+.

Il Pride come momento di condivisione e riflessione


Sebbene ancora oggi vi sia chi cerca di derubricare gli eventi del Pride come una carnevalata di dubbio gusto, in realtà il mese dell'orgoglio LGBT+ ha una valenza ben più importante che non si limita alla sola organizzazione di parate colorate e festose in numerose città del mondo, ma mira ad avviare discussioni e riflessioni sullo stato attuale dei fatti.

Parole come uguaglianza e rispetto sono purtroppo spesso ancora un obiettivo lontano da raggiungere nella realtà dei fatti e anche a livello legislativo non mancano falle e carenze che tuttora impediscono a tante persone di vivere appieno i propri sentimenti e i propri bisogni. Nonostante gli evidenti progressi compiuti negli ultimi decenni, l'omofobia, la transfobia e la discriminazione persistono ancora in molte parti del mondo, inclusi i Paesi più avanzati, e proprio per questo motivo il Pride è un'opportunità per alzare la voce, sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere i diritti della comunità LGBTQ+.

Oltre alla celebrazione e alla consapevolezza, il Pride ha anche un ruolo importante nell'educazione e nella sensibilizzazione delle persone. Attraverso eventi, panel di discussione, workshop e risorse informative, il Pride offre infatti un'opportunità di apprendimento e di promozione di una cultura di rispetto e inclusione a tutti i livelli. È un momento in cui si possono affrontaretemi importanti come l'identità di genere, l'orientamento sessuale, i diritti delle persone transgender e molte altre questioni legate alla comunità LGBTQ+, a prescindere dal proprio specifico orientamento, motivo per cui anno dopo anno sta crescendo sempre di più la partecipazione di persone non facenti parte di questa comunità alle parate e agli eventi organizzati.

Pride 2023: gli appuntamenti più importanti in Italia


Come ormai da tradizione, il nostro Paese è in prima linea nell'organizzazione delle celebrazioni del Pride LGBTQ+ e sono diverse le città in cui si terranno proprio in questo mese sfilate, concerti e manifestazioni di varia natura, sia di stampo più festoso che di confronto e riflessione. Dal 9 all'11 giugno, per esempio, sarà Roma a ospitare il movimento LGBTQ+, mentre il 17 giugno l'obiettivo si sposterà a Bergamo e Torino.

Non potevano mancare poi altre due grandi città come Milano e Napoli, in cui il Pride avrà luogo rispettivamente il 24 giugno e nel periodo 26 giugno-1 luglio, coprendo così sia il nord che il sud d'Italia. Il primo luglio, peraltro, vedrà attive anche altre città italiane come Lecce, Siracusa e Ragusa, che porteranno così l'orgoglio gay-lesbo-bisex-transgender-queer (e non solo) anche sotto il sole del Salento e della meravigliosa Sicilia.

Questa però non è che una minima parte dei tantissimi eventi organizzati nel nostro Paese, che da Cuneo a Novara, passando per Belluno, Parma, Avellino Bari, Matera, Foggia e Latina - solo per citare alcune delle altre città in lista - toccheranno nel corso del mese le varie regioni dello Stivale, così come il resto del mondo, a dimostrazione di quanto l'onda sia ormai inarrestabile e stia riuscendo ad abbattere barriere fino a qualche anno fa insormontabili.


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