Gloria 2 Fontana di Trevi

Scusate il ritardo, questo e' il continuo del racconto Gloria 1, spero vi piaccia.

Guardammo l'uomo, fermo nella stessa posizione mentre aprivamo la porta e uscimmo. Un uomo era appena fuori dal negozio.

Dal suo agitarsi era ovvio che aveva visto tutto.

Normalmente mi sarei arrabbiato in difesa del mio amore, ma Gloria,che era ancora in preda all'eccitazione per il suo gioco seduttore di poco prima decise di alla sua seduzione,
decise di giocare anche con lui;

"Di solito chiedo 2000 euro, ma oggi sei un uomo fortunato," disse Gloria al voyeur, sinuosa come una gatta si avvicino' all'uomo, lo accarezzo in viso si avvicino' ancora e ando' a sussurrare qualche cosa nell'orecchio dell'uomo, quando fini vidi il suo volto diventare color rosso paonazzo, lei sempre leggera mi prese per mano e ci allontanammo.

I colori e i profumi della citta accompagnavano quella giornata di giochi seducenti.

Ridendo arrivammo all'angolo della strada e li iniziammo a ridere ancora piu forte.

Poi la risata si trasformò in un momento di passione, terminando con un bacio lungo e appassionato, vero e sensuale.

La volevo così tanto, Avevo fame vogli di lei della sua carne.

Lei mi fermo', si allontano' leggermente, guardo' il parco, mi sorrise ancora

"Conosco un posto", disse prendendomi la mano. "Conosco un posto sicuro al parco...vieni con me"

Ci affrettammo giù per un paio di strade, e poi proseguimmo dritto fino all'ingresso laterale del parco.

Villa Borghese è un bellissimo parco nel centro di Roma e proprio lì, non lontano da Piazza di Siena, consumammo il miglior sesso, il piu selvaggio, nascosti solo da un cespuglio e poco lontano persone a passeggio;

"Ti voglio adesso!" ansimò.

Slacciai i pantaloni per liberare tutto il mio piacere. La penetrai da dietro, come piaceva a lei, e con le mani le alzai il vestito, accarezzai quei seni nudi che per tutto il giorno avevo sognato ti toccare.

La baciai sul collo,sentivo il suo piacere caldo scendere lungo la mia gamba, era un lago.

Dopo pochi minuti, contemporaneamente ci stringemmo in un lungo e bellissimo orgasmo.

Tuttavia, prima che le mie gambe avessero smesso di tremare, una voce ci strappo' da quel momento d'amore.

"Ehi, voi due, cosa state facendo?" Un poliziotto inizio' ad urlarci contro.

"Oh mio dio Gloria, corri!" Gridai. Attraversammo il centro del piu grande parco di Roma correndo seminudi e cercando di rivestirci alla benemeglio.

Potevo vedere il poliziotto sbalordito che ci guardava con gli occhi spalancati.

Scoppiammo a ridere mentre fuggivamo, nonostante sapevamo che saremmo potuti incorrere in guai molto piu seri.

Raggiungemmo i gradini di Trinità dei Monti e continuammo a correre giù fino a raggiungere Piazza di Spagna, dove ci fermammo per finire di vestirci.

Una coppia Giapponese ci ha accolse con un sorriso e ci scatto' delle foto.

Era ovvio anche a loro cosa stavamo facendo.

Ridacchiammo e posammo per loro e giocando tra noi, ora liberi dall'inseguimento del poliziotto.

Per le strade della Città Eterna, ci siamo perdemmo.

Attraversammo le piazze e facemmo foto con i nostri telefoni cellulari poi ancora vogliosi di follie ci fermammo al Museo Parigino per girovagare, le guardie cominciarono a guardare Glooria,
fissando con il suo piccolo vestito che ogni tanto saliva e scendeva, a descrizzione di lei mostrando perfettamente il suo corpo.

Ovunque andassimo, la gente ammirava la sua bellezza.

Ci stavamo godendo il nostro tempo quando arrivammo alla bellissima Fontana di Trevi.

"Ti ricordi il film di Fellini, La Dolce Vita?" Mi chiese, facendo scorrere la punta delle dita sull'acqua.

"Certo, con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni", risposi.

"Bene, cosa succederebbe se io facessi Anita e tu Marcello?" Chiese.

"Sei pazza?" Risposi.... "È proibito. Se lo facciamo, saremo arrestati! "

"È proibito fare sesso in un parco o entrare nel museo seminudi, ma noi lo abbiamo fatto!" Ribatté lei, audacemente, sapeva che avrei fatto tutto cio' che voleva.

"Allora, io sarò Anita e ti chiamerò....mio Marcello," continuò, entrando nella fontana.

Fortunatamente, la città era quasi deserta, solo pochi turisti.

La huardai entrare nella fontana, la vidi raggiungere il muro appena sotto la statua centrale e poi chiamo';"Marcello, Marcello...!!"

Il vestito inzuppato e incollato al suo corpo come una seconda pelle.

Era ovvio che non aveva biancheria intima.

Appoggiai il Picasso vicino alla fontana, ignorando i turisti Giapponesi che scattavano fotografie a mia moglie e entrai nella fontana.

La raggiunsi, la baciai e ci baciammo li nella fontana come stelle del cinema.

Quello fu il momento più romantico dell'intera giornata, e forse nella nostra intera relazione.

La polizia arrivo' a sirene spiegate, i Giapponesi continuarono a scattare foto.

Sapevamo che quelle foto sarebbero state messe in rete, con la possibilita che centinaia di persone le vedessero.

Passammo il resto della giornata alla stazione di polizia, e fummo rilasciati a tarda sera con una multa da pagare. "Non tanto vino a pranzo la prossima volta, eh?"

Disse il poliziotto, non rendendosi conto che non avevamo toccato una goccia.

Costoso, ma un grande giorno ... Come potrei mai dimenticarlo?

Continua...