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Lui & Lei

I Patti sono patti


di juliens
07.02.2017    |    1.301    |    8 9.7
"I patti sono "guardare e non toccare"..."
Eccoci qui: non ci speravo. Tu, così giovane e carina, sei davanti a me, in questa camera d'albergo. Com'è potuto accadere? Ci siamo incrociati su "annunci 69", mi hanno incuriosito i tuoi racconti, ben scritti e sottilmente eccitanti. Le tue foto, che lasciano intravedere un seno elegante ed un fisico tonico, mi hanno ispirato spesso nei miei godimenti solitari. Abbiamo scambiato messaggi scherzosi, senza cadere in volgarità. La lontananza geografica e di età ci faceva essere più disinvolti, escludendo a priori qualsiasi sviluppo al di fuori del mondo virtuale. Poi...abbiamo dato libero sfogo alle nostre fantasie. Il tuo desiderio di essere osservata, quel brivido esibizionista che emerge nei racconti, ha incrociato il mio desidero voyeuristico, "guardare e non toccare", che ben si addice alla mia età. Così è cominciata una schermaglia di provocazioni, di ammiccamenti e di sfide....e alla fine ci siamo dati appuntamento in quest'albergo fuorimano, a metà strada. L'accordo è che mi avresti atteso in camera. Arrivato alla reception, ho detto che ero atteso alla camera 24, ho lasciato un documento per evitare l'imbarazzo della giovane ragazza e sono salito. Arrivato davanti alla porta mi accorgo che il cuore mi batte a mille. Respiro profondamente e poi batto leggermente le nocche. "Entra"....la tua voce è incerta: anche tu sei emozionata. La stanza è quasi buia, solo dalla finestra semichiusa filtra un po' di luce. Ti intravedo, mentre i miei occhi si abituano all'oscurità. Sei girata di spalle, in piedi accanto al letto. Indossi una canottiera ampia, che ti copre il sedere. "Come sei bella", è l'unica cosa che so dire. "Ma dai...non è vero", ma sorridi dicendolo. Mi scruti, cerchi di inquadrare questo signore sconosciuto, che per qualche capriccio del destino è in camera con te. "Ti piaccio davvero?"...fai sorridendo con malizia. La tua mano sinistra accarezza una coscia, mentre le dita dell'altra vanno sul seno. "Sì...molto. Dai...toccati". Il tessuto sottile mostra i capezzoli già duri, i respiri sono corti. La mano sinistra si avvicina al ventre, mentre stuzzichi i capezzoli. "Sai...sono molto eccitata...e tu?" Io mi sto accarezzando e sento che sono già in piena erezione. "Anch'io...molto". "Ehi...ricordati i nostri patti", mi dici con un'aria da maestrina, mentre accarezzi l'ombelico sollevando la canotta, facendomi vedere un minislip da cui esce una piccola peluria. I patti sono "guardare e non toccare".... "Sì, certo: i patti sono patti" . Adesso sposti una spallina della canottiera e le dita vanno a cercare il capezzolo. "Mi fa godere essere guardata mentre...sono..." . Finisco io la frase:" Mentre sei una porca" . La parola ti eccita ancora di più: ora ansimi di più...le dita entrano nello slip, accarezzano sicure la fonte del piacere. Improvvisamente ti togli la canottiera e mi mostri sfrontata il bel seno mentre continui a masturbarti. "Cazzo...sei splendida! Dai...continua...fammi impazzire" . Ora stai godendo, forse più per la mia presenza che per le tue carezze. Ti siedi sul bordo del letto e poi ti sdrai, aprendo le cosce verso di me in modo da farmi vedere le dita che vanno dalle grandi labbra al clitoride, e ogni tanto si tuffano dentro. "Ti piace la mia passerina?" . Non resisto e mi slaccio i pantaloni....la mano va sul cazzo che è tanto duro da uscire dal boxer. "Mi fai impazzire...che figa che sei"...Tu senti il mio affanno e mi chiedi cosa sto facendo "Non ti starai mica masturbando?" . Io sono come un bambino colto con le mani nella marmellata. "Beh...sì...non ce la faccio a resistere". "OK...ma non voglio vedere niente...davvero ti eccito tanto?"
"Sì....sei bravissima". Sento il tuo respiro sempre più intenso....stai per arrivare "Dai...vieni qui e baciamela...leccala tutta" . Mi inginocchio accanto al letto ed eseguo i tuoi ordini. Che buon sapore....mentre le tue dita mi stringono i capelli "Dai...così....dai...vengoooo" Hai una scossa nel bacino...e poi un lungo respiro. Un momento di silenzio assoluto....qualche voce lontana nel corridoio. E poi la tua, calma, quasi dolce. "Ora rimetti a posto e vattene". Certo....i patti sono patti. Recupero il documento alla reception, pago la stanza, mentre ho ancora sulle labbra il tuo odore.

P.S. Potete leggere anche la storia vista dalla parte di "lei" sulla pagina di Alexposy
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