Lui & Lei
Il Cliente Speciale

05.11.2022 |
397 |
0
"Con la mano libera cerco di capire se indossa intimo e se posso azzardare una leccata vogliosa, non sento intimo, non sento pantaloni..."
Con questo racconto, pubblico qualcosa di me, la storia prende spunto da un evento reale, un ricordo ancora indelebile nonostante il tempo oramai passato, soprattutto per la splendida Donna che mi ha fatto vivere emozioni uniche, Grazie ElySono le 19 e sono ancora in ufficio.
Oggi è una giornata impegnativa, gestire la mole di lavoro di questi giorni non è semplice, per fortuna accade solo una sola volta all’anno, una montagna di documenti occupa la scrivania, sono suddivisi per importanza, con le pagine già segnate per poterle firmare senza perdere tempo.
Conosco le pratiche a memoria, riconosco tutti i dettagli che ho fatto inserire, potrei firmare ad occhi chiusi, ma… voglio essere precisa, però… domani, ho deciso : un giorno di ferie, domani io e Lui, solo noi.
Ne ho bisogno come l’aria, domani, finalmente lo rivedrò e sono già in fregola… termine che mi calza benissimo, lo uso per descrivere quando la mia proverbiale inquadratura viene sconvolta da forti istinti sessuali senza che riesca a gestirli.
Lo vorrei ora… sono già eccitata adesso, vedo già i nostri corpi che si cercano voracemente, che si intrecciano per essere, ancora di più, l’uno dentro l’altro provando posizioni sempre più ardite per aumentare il piacere ogni volta sempre di più.
Solo al pensiero sento la figa bagnarsi, sento pulsare le piccole labbra come se mi stesse penetrando col suo poderoso cazzo.
Chiudo gli occhi e riesco a sentire le sensazioni che sa donarmi con le sue mani, le sento sulle gambe che ne forzano l’apertura, sento la sua eccitazione che accarezza il monte di venere, è un esercizio ginnico di alta scuola. Le mie gambe formano un angolo retto quasi perfetto, amo sentirmi in quella posizione, manifesta nella mia testa una forte virilità alla quale non so resistere, sono completamente sottomessa ai suoi voleri, non ho più il benché minimo controllo della situazione.
Ho la netta sensazione del suo cazzo che mi riempie inesorabilmente con colpi poderosi, mi scuote il corpo ma soprattutto la mente usando quelle parole che adoro, e tollero sentirmi dire solo da Lui “cagna, troia, puttana ,vacca” Opss… sono ancora in ufficio e sono completamente fradicia fra le gambe, meglio ricomporsi, devo sistemare la gonna, si è fatta tremendamente corta lasciando scoperte le gambe vestite con calze autoreggenti e si vede quasi la pelle bianca della coscia.
I capezzoli turgidi, si vedono distintamente dalla camicetta, segno inequivocabile del mio stato di eccitazione, un brivido leggero mi scuote ed i muscoli dei glutei si stringono e si rilassano ritmicamente, come quando lui mi prende per i capelli e mi ordina di aprire bene il culo per far spazio al suo cazzo ingombrante.
Che momenti!
Il mio corpo vuole le sue mani sulla pelle, il suo corpo bollente sopra il mio a dominarmi, è l’unico a cui permetto di farlo, il suo cazzo possente dentro di me fino in fondo, ed ancora di più, fino ad urtare con forza la bocca dell’utero procurandomi quel misto di dolore e piacere, sia fisico che cerebrale, al quale non so proprio resistere.
Lui sa di farmi impazzire, sa che può farmi fare qualsiasi cosa mi chieda, Lui riesce a prendere possesso della mia testa ed il mio corpo diventa una sua proprietà.
Lui è il mio “cliente” più affezionato, a lui non dedico qualche ora come agli altri, ma un’intera giornata, in ufficio nessuno si è mai accorto, e neanche ha mai sospettato, della mia seconda vita, per non togliere nulla al mio lavoro ufficiale, normalmente, accetto appuntamenti solo dopo le 20 così da avere tutto il tempo per compiere il rituale di trasformazione, smettere gli abiti della brava direttrice d’ufficio, mamma e moglie premurosa, per indossare quelli, a me più consoni, della puttana di lusso.
Ricevo i miei clienti in Hotel, nella mia suite preferita, la 853. Quella che dal quindicesimo piano ha una vista spettacolare a 360 gradi sulla città, un lusso che pagano loro e che io mi godo.
Attendo lo squillo del portiere che annuncia l’arrivo del cliente, i ragazzi della reception sono molto carini, nessuno mi ha mai guardato con sufficienza o disprezzo, anzi sono sempre stati molto disponibili… forse perché una volta che il cliente mi ha dato buca me ne son scopata tre in una sola volta per evitare di pagare la camera… a tantè che siamo diventati molto amici, diciamo che sono i miei angeli custodi…
La mia mise è un po’ particolare, lo ammetto, cerco sempre di non farmi “beccare” in giro da chi potrebbe conoscermi, anche se esercito in una città abbastanza distante da quella dove abito, ma si sà che al giorno d’oggi spostarsi non è più un problema e che potrei trovarmi conoscenti in mezzo ai piedi inaspettatamente anche perché, per il mio lavoro, ho contatti con un folto pubblico e, per certi versi, purtroppo, rimango facilmente nella testa di tutti gli uomini con i quali ho contatti di lavoro anche se, il mio atteggiamento professionale ed il mio abbigliamento sono sempre irreprensibili.
I miei clienti mi scelgono perché sono completamente fuori dagli schemi, qualcosa che non offre il panorama delle escort, neanche quelle di livello elevato, anzi, sono unica perché nel mio lavoro ci metto l’anima e non solo il corpo… e questa differenza si nota eccome, con me sanno di non limitarsi a fare del buonsesso, si, in questo sono davvero imbattibile, ma il fatto stesso che ritornino e che non si lamentino della tariffa, onestamente esosa, è una conferma che sono la migliore.
Questo mi porta dei sostanziosi guadagni, non lo nego, molti di loro sono manager, avvocati o imprenditori, li scelgo solo se sono sposati così so che non vogliono problemi ne me ne daranno mai, i miei clienti hanno i soldi, tanti soldi, pagano la stanza, danno la mancia al portiere e poi soddisfano la mia tariffa, che altro posso volere, tanti soldi a mia disposizione senza dover rendere conto a nessuno.
Perché non dovrei essere una puttana? Sono naturalmente e profondamente una puttana! Oramai i clienti li ho selezionati, nessun giovane sotto i 30 anni ne vecchietti sopra i 70, non voglio fare né la nave-scuola, né la badante che aspetta che si rizzi un cazzo pieno di Viagra, tutte queste regole sono imprescindibili per incontrarmi, tranne che per Lui.
Lui è un porco fin nei punti più reconditi della sua anima ma con la faccia da manager gentiluomo, riesce a dominarmi solo con le parole anche a distanza, amo quando mi telefona per confermare l’appuntamento e mi chiede le cose più strane.
Una volta mi ha chiesto di uscire da casa completamente nuda sotto il trench e di entrare in un sexy-shop specifico all’ora di chiusura per acquistare un lubrificante anale e, al momento di pagare, aprire il trench mostrandomi alla proprietaria che mi avrebbe fatto uno sconto sull ‘acquisto.
Alla fine, effettivamente, non ho pagato l’olio, ma la Signora non solo ha voluto vedere bene la figa, ci ha anche messo la lingua ed infilato una mano… per darmi dimostrazione sulla bontà del prodotto… Era d’accordo con Lui, la troia! comunque mi è piaciuto molto l’orgasmo che ho provato.
E che brividi mi sa dare, una volta si è presentato con un suo collega, mi ha pagato perché scopassi il giovanotto davanti a Lui, Il “cucciolo” era alquanto eccitato e nel giro di dieci minuti ha schizzato una quantità imbarazzante di sperma, Lui ha voluto che io rimanessi immobile sul letto e, congedato il collega, ha leccato la tutta lo sperma direttamente dalla mia figa, che porco, lo amo. Questa volta al telefono mi ha detto che domani vuole filmare un mio squirting Ops… mi sono nuovamente dimenticata di essere ancora in ufficio.
Devo affrettarmi a chiudere ed uscire, prendo le pratiche da firmare e, più velocemente possibile, leggo, firmo ed archivio la prima, la seconda, la terza... le più urgenti sono tre, non ho la giusta concentrazione per continuare, i miei pensieri sono totalmente inondati dalla passione e dall’eccitazione per Lui.
Cavolo, sono le 19 e 45… devo timbrare ed uscire altrimenti il tipo della sicurezza si arrabbia con me, non mi capita spesso di fare tardi in ufficio, ma le colleghe mi hanno detto che il tipo è irascibile, vuole chiudere bene le porte dopo aver controllato ogni ufficio ed avere così il controllo dell’edificio nel più breve tempo possibile.
Eccomi, sto spegnendo il computer e sento dei passi che si dirigono verso di me, prendo la borsa per uscire e, nel mentre, si spegne la luce.
Realizzo in un attimo che l'interruttore è dall’altra parte della stanza, mi muovo affinando i sensi cercando di non inciampare, allungo la mano cercando l’interruttore ma cosa trovo? Un cazzo!
Sono qui al buio, ho appena rivissuto con la mente una giornata di sesso con Lui… ed ora ho un cazzo in mano, curioso. La mia testa ora non riesce a pensare, sono ancora profondamente eccitata, c’è solo il mio corpo che pulsa e la mia bocca che vuole succhiarlo.
Che faccio? Di chi sarà? Non ho sentito nessuna parola, nessun nome, potrebbe essere il tipo della sicurezza e se scoprisse la mia vera indole di puttana? Difficile pensare in pochi secondi, specialmente con un cazzo bello consistente in mano, bello duro e pronto. Ma che faccio?
Poi, con la massima naturalezza che mi appartiene, lo prendo in bocca, l‘oscurità, la mia voglia e la sua disponibilità sono un mix irresistibile per la mia testa, mi inginocchio e lo prendo in bocca ed appena lo appoggio alle labbra, sento un mugolio, solo in questo momento realizzo che anche il corridoio è al buio, non riesco ancora a capire se sia mancata la corrente elettrica o se sia uno scherzo.
Una leggera paura mi assale, come quella volta in cui il cliente mi ha legata al letto e voleva penetrarmi con un vibratore dalle misure imbarazzanti, voleva vedere quanto potesse dilatarsi la mia fica, con quel cazzo mi avrebbe sicuramente sfondata, per fortuna, ruffiana come sono, sono riuscita a farlo desistere, il poverino pensava che forte del fatto che mi avesse già pagato, potesse fare qualsiasi cosa gli passasse per la mente. peccato per lui che di è ritrovato lo stesso cazzo nel suo povero culo, dopo essere riuscita a legarlo gli ho fatto provare cosa volesse dire, dopo averlo ampiamente fotografato a viso scoperto l’ho cacciato via dicendogli di svanire dalla mia vista per sempre altrimenti avrei pubblicato le sue foto.
Ora, nemmeno la paura riusciva a staccarmi da questo splendido cazzo, sono quì inginocchiata a spompinare un cazzo che non so nemmeno di chi possa essere, ma mi piace da morire e non riesco a fermarmi, in quel momento non esiste più l'ufficio, la borsa, il cappotto, la mia reputazione.
Con la mano libera cerco di capire se indossa intimo e se posso azzardare una leccata vogliosa, non sento intimo, non sento pantaloni... tutto depilato… non mi interessa più nulla di tutto ciò, sto succhiando avidamente questo dono inaspettato e delizioso.
Lui sembra apprezzare perchè mi tiene la testa premendo la mia bocca contro il suo sesso inondato della mia saliva e comunque gia abbondantemente bagnato di suo, che cappella fantastica, grossa, morbida e voluminosa, con un po’ di impegno riesco a spingerla ben bene giù per la gola.
Che gusto, continuo ancora e ancora a pompare, leccare, succhiare, ingoiare, mentre con le mani gioco con le palle ma soprattutto cerco di capire se gradisca o no un bel massaggino alla prostata, novità anche questa insegnatami dal Porco.
Non appena il mio indice si appoggia al suo culo, sento il muscolo rilassarsi, allora con la mano cerco la sua bocca, voglio che lecchi bene il dito, con la testa ancora abbassata, alzo il braccio e sento che mi prende il polso, se lo avvicina alla bocca e mi bagna abbondantemente il dito “curiosone” ma non si ferma, lecca anche tutta la mano, soprattutto il palmo per poi passarselo sul volto.
Finalmente mi libera la mano così che possa riprendere nel mio intento, profanare il suo culo. Inizio ad infilare piano il dito dentro di lui continuando a succhiare il cazzo, non devo spingere molto per entrare, lui si lascia andare alla mia voglia.
Ho come un corto circuito e devo andare oltre quel livello, devo arrivare con la lingua a stimolare il suo ano… sento che le sue gambe si aprono per rendermi più agevole l’accesso, riesco così a raggiungere il suo ano con la lingua, inizio distintamente a sentire i mugolii di piacere sempre più intensi, un dito nel culo e la lingua che lecca tutto attorno e con l’altra mano gli sto menando il cazzo.
Ecco… ora lo sento, e’ nelle mie mani, in questo momento lo possiedo completamente e per questo mi pervade una scarica di adrenalina pazzesca. Il possesso del corpo e della mente di una persona è, anche se per pochi minuti, ti dà una sensazione di onnipotenza, ti rendi conto che in quel momento puoi chiedere qualsiasi cosa e la risposta sarà sempre e solo un SI.
Ma che posso chiedere a questo sconosciuto? La mia indole di puttana prende il sopravvento e penso ad un bel 50 euro, d’altro canto, credo che possa essere un bel sogno realizzato anche in una situazione simile. Ogni sogno ha un costo e questo ho deciso che costerà 50 euro. Adesso che ho la bocca è libera, posso parlare e così facendo posso tentare di capire chi possa essere. Sono 50 euro, mi esce con un filo di voce e per tutta risposta, sento una banconota scivolare nella scollatura, spinta da una mano forte nell’incavo del reggiseno.
Ma come può essere? Senza intimo, senza pantaloni e con una banconota pronta in mano, un brivido si impossessa di me, può essere solo una persona che conosce la mia seconda vita. Qui dentro? al lavoro? in ufficio? Un luogo in cui sono sempre al di sopra di ogni sospetto, irreprensibile.
Dove io non ho mai voluto far capire nulla a nessuno, nemmeno ai miei colleghi che ci provano ripetutamente da due anni. In ufficio, voglio passare per asessuata, nessun particolare mi è mai sfuggito fino ad ora… fino a stasera. Eppure il cazzo pronto e duro, la sua nudità, la banconota preparata, mi spaventano, un collega? Il tipo della sicurezza? Un cliente che mi segue? Come è potuto entrare qui? Tutti questi pensieri mi si accavallano ma devo finire il lavoro per cui sono stata pagata, sarò anche una puttana ma il rispetto per il mio lavoro va oltre ogni paura.
Il ditino curioso, la mia lingua , la mano sono sul suo corpo e lui si lascia andare, i suoi mugolii sono più forti delle mie paure ed i soldi sono per me fonte di serenità. Con la lingua lecco le palle, sento che si stanno inturgidendo, tra poco godrà. Smetto di pensare, voglio solo prendere in bocca la sua sborra, ho voglia di avere la bocca piena di quel liquido caldo e gustoso, insisto con la lingua, con le mani ed eccolo che finalmente mi riempie la bocca.
Mi sto gustando il sapore dello sperma quando, ancora con la bocca piena, mi viene un’idea perversa, mi alzo cercando la sua bocca, non appena la trovo inizio a baciarlo riversando in lui il frutto del suo piacere. Ha il volto ben rasato, profumato e la sua bocca golosa e morbida, mi alza il volto e appoggia la mia bocca sulla sua, mi lascio trasportare e ricevo uno di quei baci che ti tolgono il fiato. Scambio con lui lo sperma che mi è rimasto in bocca ed il gusto inebria entrambi.
Sento le sue mani che cercano la mia figa, vanno sicure ed aprono le grandi labbra infilandoci due dita, mi appoggio con la schiena al muro e mi lascio scopare dalle sue dita, che emozione, che gioia inaspettata, scende con la lingua sul mio collo e risale a succhiare il lobo dell’orecchio, sento che vuole spingere dentro di me altre dita, allargo le gambe ter favorire la penetrazione, sono in estasi.
Lui spinge, spinge e con l ‘altra mano mi tappa la bocca per smorzare l’urlo dell’orgasmo che mi sta devastando, la sua mano è entrata quasi completamente dentro di me e mi ha fatto perdere il controllo così come le le forze, le gambe non mi reggono ma le sue forti braccia mi sorreggono aiutandomi a sedermi, dopo qualche interminabile minuto riprendo una parvenza di regolarità del respiro, lo sento avvicinarsi al mio orecchio, “che puttana sei, che splendida puttana!” è il suo saluto.
All’improvviso non lo sento più, non sento più il suo respiro vicino a me, sento dei passi allontanarsi e la luce ritorna, cerco di sistemarmi la gonna e la camicia. Ma ecco che trovo la banconota che mi ha dato: 100 euro!!!..
Una risata fragorosa si impossessa di me, svaniscono in un attimo tutte le paure perché solo Lui ha la tariffa di 100 euro. Ed ora mi torna alla mente una sua promessa ”prima o poi arrivo e ti scopo in ufficio” che pazzo, questa stasera è stato fantastico nell'organizzare l’evento mettendomi in corpo anche una buona dose di paura che ha contribuito ad aumentare la mia sensibilità ed il mio godimento.
Domani lo ringrazierò a mio modo!
Quanto amo quest'uomo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Il Cliente Speciale:
