Il camionista

Erano in auto, Paola lo riaccompagnava al posteggio dove si erano dati appuntamento e dove lui aveva lasciato l’auto.
Il parcheggio era distante diversi km e mentre guidava lei li ripercorreva ricordando come quelli di andata fossero stati così eccitanti e pieni di promesse.
Infatti lui si era dimostrato molto sexy, le aveva descritto per filo e per segno quello che le avrebbe fatto, le aveva preso la mano e l’aveva appoggiata sopra i suoi calzoni, Paola indovinava l’eccitazione di quel ragazzo, apprezzava la turgidità di quel cazzo che durante lo scambio di messaggi, lui le aveva fotografato e inviato, si era masturbata guardandolo, mentre lui faceva altrettanto parlandole al telefono.
Purtroppo, ora dopo l’incontro, tutte quelle promesse, si erano dimostrate un vuoto elenco di buone intenzioni.
Lui si era dimostrato egoista, pensando al proprio piacere, senza preoccuparsi del suo, ripensava al momento in cui all’atto di infilarsi il preservativo, era venuto, scoprendo che era l’unico che aveva.
Insomma, un disastro, ora se ne tornavano, sicuramente per Paola la loro storia si concludeva li.
Il traffico sulla superstrada era scarso, tutti o quasi erano in ferie, Paola sorpassò un camion che procedeva piuttosto veloce, quando la sua auto si affiancò, intravide lo sguardo curioso dell’autista, capi al volo il motivo di tanto interesse, lei indossava una gonna che lasciava generosamente scoperte le belle gambe abbronzate di cui lei era molto fiera.
Chissà perché, una volta superato il mezzo, anziché proseguire, rallentò procedendo alla stessa velocità del camion, guardò lo specchietto retrovisore e scoprì che il camionista era davvero un bel ragazzo, lui intuendo che aveva destato l’interesse di quella donna dalle belle gambe abbronzate, azionò gli abbaglianti, lei rispose con un civettuolo gesto della mano e accelerò.
Si fermò qualche km dopo al parcheggio, si stavano salutando, quando arrivò con uno stridore di freni il camion che aveva superato, il camionista si sporse dal finestrino e senza curarsi della presenza del passeggero, salutò Paola con un occhiolino e facendole i complimenti per le belle gambe.
Paola sorrise, i complimenti sono ben accetti e devo ricambiarli, anche lei è molto attraente, così dicendo solleva la gonna fino all’inguine, facendogli intravedere le mutandine, ora le mie gambe le piacciono di più?
Il camionista, approfittando della solitudine di quel parcheggio, apre la portiera, rimanendo poi seduto fa scorrere la cerniera della patta ci infila la mano e fa uscire dai calzoni il cazzo turgido, Paola non si lascia sfuggire l’occasione, insoddisfatta com’è dal deludente incontro, si scosta il lembo delle mutandine, mostrandogli le labbra di figa, gonfie di voglia, il suo dito scorre lungo la fessura, sempre piu divaricata ad ogni passaggio.
Il ragazzo dell’incontro è affascinato dalla situazione, a sua volta estrae il cazzo e inizia una lenta masturbazione, Paola scende dall’auto e sale sul predellino del camion, lasciando sollevata la gonna per mostrare al ragazzo la figa depilata, che ora senza mutandine ammira eccitato.
Lei si china sul cazzo del camionista, dedicandogli uno spettacolare pompino, le sue labbra lo avvolgono, lo stimolano, lo succhiano con bramosia.
Lui la invita a salire e a provare la spaziosa cuccetta, Paola non se lo fa ripetere, sale e si accomoda sul viso di lui, che disteso sul lettino le offre il cazzo, ora è la volta di un 69 il ragazzo che ha seguito Paola ora può spiare da vicino la lingua di lui che lecca la figa e ammirare la bocca di lei che spompina quel gran cazzo.
La voglia di essere presa di Paola è ora giunta al limite di sopportazione, implora il camionista di sbatterle il cazzo in figa, fino ai coglioni e di scoparla senza tregua.
Ecco, il cazzo entra prepotente, potente instancabile, Paola gode a più riprese orgasmi intensi la scuotono lasciandola senza fiato … in attesa del prossimo, si volta verso il ragazzo e gli dice … guarda bene come si fa.