Lui & Lei

Barbara


di Membro VIP di Annunci69.it Scoprirti
31.03.2022    |    5.312    |    3 9.0
"Lei accettò a patto che fossi disposto ad un incontro al buio, con tutta l'incertezza che ne derivava..."
Barbara aveva una propensione alla dominazione, ma quando la conobbi non ne era consapevole, ed io nemmeno.
Avevo risposto al suo annuncio perché era una bella donna e perché le sue foto erano estremamente curate.
A volte indossava lingerie ricercata, a volte minimale ed improvvisata, a volte strisce di pelle nera strette sul corpo come corde.
L' annuncio non rivelava molto di lei, ma mi piaceva il suo tono asciutto e tranquillo, senza troppi svolazzi ed estremamente sicuro.
Aveva un forte senso estetico ed ogni fotografia riusciva ad incuriosirmi, nascondeva dettagli eccitanti......desideravo molto conoscerla.
Le scrissi senza aspettarmi una risposta ed infatti non rispose.
Le scrissi regolarmente una volta alla settimana, commentando ogni volta una sua fotografia, senza ottenere risposta per più di due mesi.
Le foto erano 7 e dopo 7 settimane mi rispose.
Ci vedemmo a cena la sera stessa, ci piacemmo e cominciammo ad incontrarci con regolarità.
Aveva una fantasia irrefrenabile e ad ogni incontro inventava un nuovo gioco.
Ero molto stimolato ed eccitato in quel periodo e anche io le proponevo situazioni nuove, alla ricerca di emozioni.
Un giorno le proposi di legarmi e di bendarmi e di fare di me tutto quello che avrebbe voluto, come una mistress.
Lei non aveva esperienze di questo genere, ma era una persona molto precisa e prima dell'incontro si documentò sull'argomento bdsm con la serietà e la determinazione tipiche sue.
Non era attratta dalle pratiche estreme, dolorose ed umilianti, però già da quella volta notai in lei un cambiamento e capii che aveva trovato la sua dimensione.
Riusciva a tessere reti mentali in cui era facilissimo cadere, e quando mi trovavo alla sua mercé, completamente immobilizzato e bendato, in balia delle sue parole mi sembrava di vivere in una bolla in cui lei era davvero padrona assoluta di quello che stava accadendo.
Erano incontri molto eccitanti perché lei riusciva sempre a stupirmi con nuovi giochi e perché sentivo che era finalmente libera di prendersi il suo piacere come desiderava, senza dover ricambiare per forza, senza dover fingere......la sua eccitazione diventava la mia, il suo piacere il mio........era molto coinvolgente.
Stetti lontano un mese a causa del mio lavoro, quando tornai le chiesi se potevamo incontrarci.
Lei accettò a patto che fossi disposto ad un incontro al buio, con tutta l'incertezza che ne derivava.
Sentii un brivido corrermi lungo la schiena, ma non mi tirai indietro.
Era una sfida che non potevo rifiutare.
Mi diede appuntamento in motel, mi comunicò il numero della camera e mi chiese di bussare una volta arrivato.
Quando bussai socchiuse la porta e mi passò una benda molto coprente chiedendomi di indossarla.
Intravidi per un attimo i suoi occhi che brillavano di eccitazione....a volte mi sembrava una bimba.
La indossai ed entrai.
Non vedevo nulla, ma intuivo che la stanza non era al buio. Ero io quello al buio.
Avvertivo che mi girava attorno come una predatore mentre mi diceva quello che dovevo fare, dapprima spogliarmi.
Cercavo di tendere l'orecchio e di percepire ogni piccolo rumore ma sentivo soltanto le sue parole, il suo respiro e i suoi passi sul pavimento.
Io amo guardare, a volte il mio piacere può derivare solo da quello, ma la sensazione che provo quando mi é negato vedere é altrettanto forte e genera emozioni molto profonde, mette in moto un istinto che spesso non utilizziamo, una sensazione di all'erta, un timore che si confonde con il piacere dell'attesa, della sorpresa.
Mi fece sdraiare e mi legò le mani al letto; mi accarezzava con il frustino, dandomi dei piccoli colpi quando voleva sottolineare una parola in particolare.
Poi prese a stuzzicare il mio corpo con qualcosa....forse un foulard di seta....mi accarezzava e poi lo tendeva, esercitando una certa pressione sul mio sesso.....glielo avvolgeva intorno e poi stringeva......poi lo mollava.......non so quanto tempo passò......come sempre mi perdevo nella sua bolla spazio temporale.
Poi sentii che si sistemava tra le mie gambe e che iniziava a darsi da fare con la bocca su di me. Ero eccitatissimo.
La sua lingua e la sua bocca si muovevano con la consueta abilità, eppure c'era qualcosa di strano.
Quando sentii la sua voce accanto al mio viso ebbi la conferma che non era lei la persona tra le mie gambe.
Feci un sobbalzo, non me l'aspettavo.
Cercai di recuperare la calma e le chiese cosa stesse accadendo.
"Ti fidi di me?" - mi chiese.
Non potevo non fidarmi. Avevamo passato ore a parlare di sesso, di erotismo, di rispetto dei desideri e delle propensioni dell'altro, della ricerca della complicità e dell'intesa nel gioco.
Mi abbandonai alle sue parole e a quella bocca.
Scoprii dopo poco che apparteneva ad una donna e che l'incontro al buio sarebbe stato tra me e lei.
E che io sarei stato solo uno strumento.
Barbara stava lavorando sulla sua sub novizia, la stava educando, la stava addestrando. Ne saggiava le potenzialità, le debolezze. La guidava alla scoperta di sé.
Per me fu "solo" un incontro al buio, per loro molto di più. Lo si percepiva chiaramente.
Barbara prese questa strada e non fu più interessata ai nostri vecchi incontri.
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