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Lui & Lei

Il coraggio di ricominciare "2"


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
14.05.2025    |    618    |    2 9.5
"Tanti dubbi su che fare, spolvero casa anche dove non serve, mia madre mi osserva dal divano con un sorrisetto sornione:”chi è lo conosco? Lo sa che hai una..."
Una mattina vado al parco,non penso a Emanuele, né ho abbastanza degli uomini,che reputo tutti infingardi e traditori,sono mesi che non faccio sesso e non ne sento il bisogno.
Sono seduta su una panchina vicino alla fontana quando lo vedo in tuta da jogging,subito si avvicina mi chiede il permesso e prende in braccio Melania,lo guardo indifferente ora non mi fa' più effetto stargli vicino,gioca con la bambina finché si addormenta poi delicatamente la mette nel passeggino e si siede accanto .
“Non ti ho dato il permesso”,sta per alzarsi ma lo fermo:”scherzavo, è che ultimamente gli uomini non mi sono simpatici”,mi aspetto domande ma lui si limita a stringermi la mano, per un attimo cerco di ritirarla ma poi mi rilasso e inizio a parlare.
Difficile trovare chi sa ascoltare, lui è uno di quelli,mi lascia parlare non interrompe,la sua presenza e il calore della sua mano mi trasmette serenità.
Nonostante in fondo è un estraneo svuoto tutto quello che ho dentro, quando racconto le cose che più mi provocano più sofferenza aumenta leggermente la stretta,mi infonde sicurezza e ricomincio a parlare raccontandogli tutto.
La bimba si agita , sembra svegliarsi lui prende il ciuccio e lo appoggia alle sue labbra, Melania apre leggermente gli occhi succhia il ciuccio e si riaddormentata beata :”che ne dici se ci spostiamo vicino ai giochi,i neonati reagiscono ad un suono improvviso ma se sono in mezzo al rumore dormono come angioletti”,lo guardo stupita,e tu che ne sai,mi hai detto che non sei sposato.
Sorride, un sorriso che gli illumina il volto,ora lo bacerei qui in mezzo alle altre mamme :”adoro i bambini, spesso faccio il babysitter ai nipotini,mia sorella ne ha due e quando posso vado da loro,mi dispiace per quello che ti è successo, quell'uomo non era per tè,volevo dirtelo la prima volta che ti ho incontrata ma non ne avevo il diritto,non sapevo se tra di voi c'erano accordi di fare ognuno la propria vita “.
Sbarro gli occhi stupita:”ma allora lo conosci!”,”non proprio ma so chi è e cosa fa',se vuoi ne parlo ma voglio una promessa,accettare un invito a cena”.
“Senti con me' caschi male ho già dato con gli uomini, certo ,mi piaci e credo che l'hai capito ma è ancora presto anche solo per una avventura di sesso”.
“Se è questo che temi stai tranquilla,certo mi piaci moltissimo,anzi mi sei sempre piaciuta anche quando fingevi di non guardarmi,ma non mi permetterei mai di mancarti di rispetto,questa sera mia sorella è da me coi bambini,pensavo ad una tranquilla cenetta tutti insieme,cucino io”.
Neanche me ne accorgo senza pensarci un attimo accetto,il tempo di dirlo e mi chiedo se sono impazzita:”bene allora alle sette,questo è l'indirizzo,porta una copertina per Melania,si cena in terrazzo”,mi vede tentennare ma non mi dà il tempo di cambiare idea ,un bacio sulla fronte a me e alla piccola e riprende la corsa a piedi.
Tanti dubbi su che fare,spolvero casa anche dove non serve,mia madre mi osserva dal divano con un sorrisetto sornione:”chi è lo conosco? Lo sa che hai una figlia,cosa….”,”la smetti commissario,lo conosci è Emanuele,mi ha inviato a cena da lui, c'è anche la sorella coi bambini”.
“E ci stai a pensare? Fosse in te correrei a vestirmi e mettermi in ghingheri, quel ragazzo è un galantuomo non è tipo da approfittare delle tue debolezze e poi è ora che ti rimetti in pista, odio le vecchie zitelle “.
“Ma mamma non ho neanche trent'anni e poi sono ancora legalmente sposata “,”è già hai ragione,magari se il tuo Andrea si stanca di farti le corna e rientra all'ovile lo accetti come il figliol prodigo, bhe' io non lo voglio vedere neanche di striscio,se fai la cazzata di tornare con lui a costo di non rivedere più la mia nipotina taglio i ponti anche con tè “.
Se prima scherzava ora e veramente arrabbiata, è la spinta che ci voleva,le affido Melania e vado a prepararmi.
Parcheggio davanti a una bella villetta,sono indecisa se suonare,una finestra si apre “ciao,tu devi essere Vanessa,aspetta ti apro, Emanuele ti aspetta ma è occupato a spignattare,dai vieni”.
Metto la bimba sul passeggino e entro un po' agitata :“piacere sono Alice la sorella dello scapolone e quei due demonietti sono i miei figli”.
La ragazza sa come metterti a mio agio, simpatica, allegra e oggettivamente bella nonostante due gravidanze, Emanuele mi viene incontro con il grembiule e il guanto da forno,sorrido lui fa la faccia da arrabbiato:”non dire niente è quella strega che mi sfrutta”,mi stringe le spalle e mi bacia,questa volta d'impulso ricambio,e solo un bacio sulla guancia ma è il primo con un uomo dopo che mi sono messa con Andrea .
“Wow,giuro che non mi lavo più questa guancia,voi due andate nel patio a preparare la tavola io torno di là se no l'arrosto lo mangiamo carbonizzato”.
In questa casa c'è un'atmosfera gioiosa,quella che mi mancava da troppo tempo, nonostante il casino dei bambini Melania si addormenta serena durante la poppata, mentre la stacco dal capezzolo arriva Emanuele col vassoio, scenetta comica, io arrossisco e lui impallidisce ma quando abbasso lo sguardo vedo un bozzo da paura che gli gonfia la tuta resto a guardare imbambolata con la tetta di fuori.
Alice sorride divertita:”ragazzi calma ci sono io e i bambini,caro fratello avevi ragione, è bellissima mi piace e non sembra una delle solite smorfiosette in caccia di dote e allora Vanessa cosa ne pensi di mio fratello, è da quando vi siete rivisti che non parla d'altro, sempre e solo Vanessa, Vanessa e ora capisco perché “.
Esco dal torpore,mi accorgo della gaffe,che vergogna ma Alice furbetta porta il discorso sui figli e io mi rilasso un pochino.
Se lo vendessero al mercato degli schiavi ,le matrone Romane farebbero a botte per aggiudicarselo,bel viso,fisico da paura,sa cucinare e da quanto visto sotto è messo molto, molto bene,mi domando, io che ci sto a fare qui,con tutte le donne che può avere proprio me'?
La cena è squisita, l'arrosto si scioglie in bocca e ha anche preparato il dessert con le proprie mani,si pasteggia a cartizze ghiacciato che scende giù che è un piacere,la serata è tiepida e il cielo stellato, dentro di me penso che se non ci fosse la sorella coi bambini gli salterei addosso,forse è troppo tempo che non faccio sesso, mi accorgo che ogni tanto lo guardo in modo inequivocabile, da troia assatanata e per giunta non me ne vergogno.


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