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Incontro in penombra, nel silenzio estivo sordamente scandito da distanti cicale


di jasonlove
16.07.2023    |    23    |    0 6.0
"La tua mano gentile, delicata e diabolicamente decisa piega, con l'aiuto del tuo sguardo ipnotico e senza fatica, il mio muscolo lasciando precipitare il..."
Incontro in penombra, nel silenzio estivo sordamente scandito da distanti cicale: entri in camera, lasci cadere il vestitino a terra mentre riempio il tuo bicchiere.
Ti avvicini, solo le mutandine addosso.

Ti avvicini al bicchiere ghiacciato che sfiora il tuo capezzolo facendolo subito inturgidire.
Appoggio il bicchiere alla tua bocca e, inclindandolo appena più del dovuto, il prosecco, ghiacciato, sfugge in parte alle tue dolci labbra e inebria con un brivido i tuoi seni.
Le goccioline frizzanti gareggiano correndo verso le tue mutandine colorate da ragazzina, scaldandosi quanto l'atmosfera. Corrono, ma non abbastanza rapide da giungere alla meta prima di essere intercettate dalla mia lingua che le raccoglie, dal basso, salendo sul tuo ventre caldo, poi ad asciugare i seni, quindi sul collo e, via veloce rientra nella mia bocca.

I tuoi occhi, e la tua bocca, socchiusi desiderano di più.

La tua mano si appoggia alla mia, in cui ancora resiste fermo e freddo il bicchiere. Gocce di condensa si formano e scendono lungo il mio braccio, fermo.
La tua mano gentile, delicata e diabolicamente decisa piega, con l'aiuto del tuo sguardo ipnotico e senza fatica, il mio muscolo lasciando precipitare il contenuto frizzante del bicchiere sul mio petto e, questa volta, impregnando completamente i miei boxer bianchi.

Bianchi, ora trasparenti, i miei boxer liberano la tua mente dalla fantasia rivelando il mio membro caldo, ora turgido e disponibile. Lasci la mia mano, accucciandoti lentamente, spostandoti fino a tastare le mie natiche, raggiungendole entrambe con le tue dolci e voraci mani e stringengole ora avaramente.
La tua lingua, mentre gli occhi tuoi felini catturano dal basso la mia anima, si posa ardita sul tessuto imbevuto e ancora frizzante e, con quello che sembrano inizialmente essere dei delicati baci, beve il succo di uva fermentato e accende ogni singolo recettore del mio corpo.

Devotamente, la tua bocca rende omaggio al mio obelisco, eretto alla tua bellezza e sensualità, facendosi la lingua strada lungo il promontorio così emerso e invitandolo ad uscire allo scoperto. Così, priva di protezione la cappella del mio membro, ormai in fiamme, incontra il tuo primo bacio vero, poi un secondo appassionato, un terzo più profondo e quindi la tua dolce lingua, sempre con grazia e delicatezza, ne accompagna la scomparsa nella tua bocca sempre più affamata e assetata.

Verso allora anche il secondo bicchiere, lentamente, affinchè ti possa dissetare tramite il mio membro, ormai emerso completamente dal tessuto e sparito completamente nel tuo assaggio insaziabile; e godi del vino quanto io della tua dedizione.

Così ha inizio l'avventura, in penombra, nel silenzio estivo sordamente scandito da distanti cicale, e da gemiti, e da sussurri.

dedicato all'eros di Frejiia

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