Racconti Erotici > Lui & Lei > Inquieto dopo la tempesta
Lui & Lei

Inquieto dopo la tempesta


di Membro VIP di Annunci69.it dreamofthebluturtles
18.07.2021    |    229    |    2 9.4
"In questo, forse solo in questo, la birra ha aiutato..."
Mmmmm argomento spinoso…può una sana sbronza portare una visione migliore e meno pessimistica delle proprie vicende? Mia risposta is: absolutely no.

Racconto scritto dopo svariate birre, senza alcuna revisione di testi punteggiatura, grammatica, cazzi e mazzi. Prendere o lasciare.

Vorrei scrivere di una anima serena che nel sesso ha trovato conforto, piacere condivisione e naturalezza.
Appunto: vorrei…

E niente, invece scriverò di una anima inquieta. Molto zingara nella sua essenza più intima. Esattamente come dieci anni fa. Ora come ieri. Ad occhio esattamene come domani. (Ma anche con dei difetti, questo va detto… NDR)

Per me il sesso è stato certamente piacere. L’ho condiviso anche con delle belle persone. Mi sono svegliato nudo accanto dei partner che mi hanno amato, che mi hanno desiderato, ma che probabilmente in me volevano un appoggio. Io ho fornito loro tale stampella, con il risultato di svegliarmi oggi, questa volta io, totalmente zoppo.

Ognuno in un certo modo, a mio avviso, ha il suo fato…mi sono innamorato di persone che non lo erano di me, le ho desiderate senza avere alcuna possibilità di averle. Avrei voluto svegliarmi accanto a loro, forse è stato meglio così. Quel desiderio mi ha logorato, mi ha portato ad essere un meraviglioso amico ma un pessimo partner, ad ascoltare ogni singolo problema di chi era di fronte a me. L’ho preso l’ho impacchettato e l’ho fatto parte di me. Io pur trattenuto da un immenso pudore, ho fatto altrettanto ma ho avuto riscontri anomali: delle attenzioni superficiali, quasi di maniera e una retromarcia verso le loro vicende personali. Le incertezze le manchevolezze delle loro esistenze. Anche intime… Ho fatto da parafulmine senza rendermi conto conto delle cicatrici che man mano si posavano su di me. Il mio corpo ma soprattutto la mia anima pensava e pensa che avrei dovuto volermi molto più bene.

Ora son qua, mi vedo esattamente come ieri pomeriggio: nudo accanto a lei. La adoro per come facciamo l’amore, ma non riesco a percepirla totalmente mia. Sostanzialmente non lo è e non lo sarà mai. O meglio non lo sarà più di ciò che è già ora.

“Io vorrei vederti di più, ma oggi non ho la macchina, lui è libero dal lavoro e non posso muovermi ect ect…”
Questo lato l’ho accettato, perché…boh in effetti non c’è un perché, forse solo il fatto di essermi innamorato follemente, di aver fatto l’amore ogni giorno come se fosse l’ultimo. Però non era mia…e non lo è ancora oggi totalmente. Sono il suo appoggio. Certo non solo quello…
Ma la parte di me che non la ha mi chiede il conto: me lo ha chiesto sempre ma ogni giorno di più e ammetto che la sbronza (dai forse sbronza complessiva no, diciamo tre quarti) mi ha spalancato tutta una serie di lucide verità.

Le meravigliose follie per averla, i pesanti passaggi in cui qualcuna ha sofferto, e in un certo senso da questo parte il mio fato. Averla, ma non totalmente. Svegliarmi accanto a lei ma vederla andare via. Sapere che tornerà ma non prima che un’altra cicatrice arrivi.
Osservo la birra e sorrido. Però mi manca…mi manca e lo vorrei dire a qualcuno che non sia lei. Fatta la conta e: forse è meglio dirlo a lei. E questo mi scompensa. Perché le mie inquietudini coincidono con i sui timori…e i suoi timori quando combaciano con i miei malesseri creano scompensi. In questo, forse solo in questo, la birra ha aiutato. Perché non mi ha assolto.
Non mi ha assolto dalle mie responsabilità, dalla mia anima piena di cicatrici, dall’aver consentito che queste arrivassero.
Mi ha aiutato nell'evidenziate una per una.
E per quanto questo guardo la birra e sorrido. E forse senza essere una sbronza consolatoria, mi vedo fottutamente lucido e perfettamente nitido. Con tutte le mie pecche, in qualche caso con tutte le mie miserie. Ma anche con un dannato desiderio di vedere che giorno sarà domani. E di potermi finalmente permettere di sedermi guardare chi sta innanzi a me negli occhi e sbattermene altamente le palle delle loro paturnie. Delle loro incertezze.

Esattamente come loro se ne sono sbattuti delle mie.

Fino al pomeriggio, dove seppur con una parte di me lacerata, ti rivedrò e mi farai sciogliere nella parte più intima di me, che non risiede nei genitali ma nella mia mente e nella mia anima.

Racconto volutamente corto, in parte come il mio pene ma un pochetto di più. Avrei potuto far meglio? Boh, alla prossima sbronza potrei fare qualche altra considerazione in merito. Ma forse domani svegliandomi e rileggendo questo racconto lo cancellerò.

R.




Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Inquieto dopo la tempesta:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni