Lui & Lei
La collega matura (parte I°)

09.10.2024 |
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"Mi accorgo che snche lei mi scruta, forse solo incuriosita da un volto non conosciuto..."
A volte nella vita succede di avere dei ricordi, dei flash su accadimenti e persone del passato, a questi ricordi spesso si accompagnano rancori, soddisfazioni, pentimenti o semplicemente un sorriso.Nel mio caso il ricordo e' stato molto piacevole, volendo intenso, e mi ha strappato anche un sorriso per un tempo che e'ormai lontano.
All'epoca ero un trentenne, neo assunto, pochi pensieri voglia di divertirsi e faccia tosta.
Un mattina vedo arrivare a lavoro una donna sui 40 anni, mora, elegante, volto nascosto da occhiali da sole, forme abbondanti dovecdevono esserlo. Cattura subito la mia attenzione e la mia voglia.
Nella stessa mattina casualmente, ci ritroviamo a prendere insieme l' ascensore, dopo i saluti di circostanza, nel silenzio e mentre si diffonde nel piccolo ambiente il suo profumo, scopriro' dopo essere Rem, inizio a scrutarla in modo discreto, il corpo avvolto in abbigliamento nero e' formoso cosi come mi era parso da lontano mi trasmette una forte carica erotica. Mi accorgo che snche lei mi scruta, forse solo incuriosita da un volto non conosciuto.
Nei giorni seguenti, con descrezione, cerco di capire le sue abitudini sul lavoro e attingo qualche informazione dai colleghi, scopro che era appena rientrata da un periodo di congedo, era single da sempre una bella donna cui le attenzioni degli uomini, non di tutti badavano cmq a specificare, han fatto sempre piacere e lei sapeva ricambiarle.
Nei giorni seguenti ci ritrovavamo nell'area preposta per bere il caffe o cmq fare la canonica pausa di 15 minuti, mi accorgo che entrambi cercavamo, senza accordarci, di ritrovarci "casualmente" li insieme, anzi le volte che ritardavamo si trovava il modo per attendere l arrivo dell'altro. In quei momenti parliamo, ci sorridiamo ci guardiamo negli occhi, che ho scoperto essere un verde/blue acqua da perdersi. Dai suoi atteggiamenti, dalle posture, dal modo che ha di ancheggiare mentre si allontana mi convinco di non esserle indifferente, cio non fa altro che accrescere il mio tasso di testosterone e la mia voglia di possederla.
Si e' proseguito cosi' per settimane, fino a che una mattina, per lavoro mi trovo ad andare al piano dove lei aveva la stanza. Passo li davanti porta aperta saluto e tiro dritto, ma mentre cammino, torno indietro e con una scusa banale entro nella stanza, prendemmo a parlare come sempre. Mentre stavo per uscire dalla stanza mi voltai e"de botto", come dicono a Roma, le chiesi il numero di cellulare, lei me lo detto' senza battere ciglio quasi aspettasse questa mia richiesta. Fosse stato per me avrei anche evitato do chiederle il numero e l',avrei scopata la per la sulla scrivania.
Lo stesso giorno, dopo il lavoro nel pomeriggio, le invio un sms, all'epoca non c'erano ancora le applicazioni di messaggistica, per ringraziarla di avermi dato il numero. Da li iniziamo a scambiare qualche messaggio fino a decidere che ci saremmo incontrati a casa sua la sera stessa.
La sera partii da casa arrapatissimo, erano settimane che volevo sbattere quella cougar. Nel tragitto mi fermai a comprare una bottiglia si buon vino e arrivai a casa sua.
Lei mi accoglie sorridente con un abito nero non provocante ma neanche castigato. Ci accomodiamo sul divano e noto che prima del mio arrivo stava facendo il sudoku, non conoscendo io il gioco le chiedo di spiegarmelo pian piano mi avvicino per leggere ma in men che non si dica ci troviamo a baciarci in modo intenso molto intenso, le mie mani cercavano di conoscere tutto cio che avevo immaginato nelle settimane precedenti. Le tirai fuori i seni, grandi sodi li afferrai, li succhiai, li strinsi con avidita' e avvertivo che le muoveva la testa per il piacere e quando alzai il vestito e mi avvicinai alla sua figa era bella bagnata
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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