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Lui & Lei

Le avventure di Fede 3


di scrittore86
03.07.2023    |    1.699    |    6 9.8
"Fino a quando ci imbattiamo in una coppia sulla cinquantina che prova a capirci e farsi capire, ci dà un indirizzo dicendo “tanto amore” come sole parole in..."
Terzo capitolo raccontato da lui.

Nelle sere successive continuammo ad usare tutti i nuovi giochini, i vari cazzi di gomma, anelli vibranti e giochini vari aumentavano i nostri piaceri. Guardando contemporaneamente vari porno che sceglievamo assieme, quasi sempre si arrivava a guardare un trio poi che si aggiungesse un uomo o una donna risultava indifferente ad entrambi. Ormai ci ripetevamo che raggiungevamo il massimo del piacere nel vedere l’altro completamente appagato. La paura che la cosa potesse arrivare alle orecchie di qualche nostro conoscente fece stare tutto nella nostra camera da letto.
Fino alla sera dove, il caldo e qualche bicchiere di troppo ci portano a parlare della possibilità di aggiungere realmente qualcuno nei nostri giochi, entrambi però eravamo d’accordo che se fosse successo sarebbe stato molto lontano da casa, con l’estero che poteva essere un ottima opzione oltre al fatto che pensavamo da tempo di occupare le nostre ferie per fare un giro a rilassarci.

Passata l’estate e arrivati i mesi più freschi decidemmo di andare a visitare una citta per qualche giorno, l’estate avevamo preferito non sprecare ferie e goderci comunque tanti giorni di mare nei weekend avendo la fortuna di vivere vicino al mare.
Scegliemmo Parigi, come non scegliere la città dell’amore per due porci come noi?
Siamo stati fortunati, il clima era perfetto, le giornate erano fresche e soleggiate, abbiamo fatto lunghe passeggiate e visitato posti incredibili, compresa la torre eiffel, senza farci mancare l’ormai classico selfie mentre ci baciamo.
Il giorno lunghe passeggiate e la sera qualche bel locale dove bere qualche bicchiere che poi ci portava a non contenere le urla nella nostra camera d’albergo o a qualche strusciata già nei vicoli prima di tornare in stanza.

Ogni sera prima di uscire a cena ci facevamo suggerire un ristorante per cena e qualche localino dalla signora dell’albergo, stasera però siamo stati interrotti da dei nuovi arrivati che chiedono informazioni così non disturbiamo la signora e uscendo decidiamo di tornare al ristorante dove avevamo mangiato benissimo la prima notte, un po’ distante ma visto che è ancora presto e il fresco ci fa compagnia decidiamo di andare a piedi, è una zona che non abbiamo visitato a parte la cena per la quale c’eravamo spostati in taxi.
La cena va benissimo e il vino di stasera è migliore di quello della prima serata, forse un po’ più forte, belli allegri usciamo dal locale e ci rendiamo conto di non aver pensato dove continuare la serata, ci scambiamo qualche bacio e qualche palpata scherzando sul tornare in camera e mangiarci l’un l’altro, ma decidiamo di stare calmi e andare a bere qualcos’altro.

Così proviamo a chiedere indicazioni a qualche passante che tra un nostro francese pessimo e un inglese mediocre, c’è chi ci guarda storto e neanche risponde perché il francese qui devi saperlo per forza, fissandoci con quello sguardo di superiorità che solo loro sanno tirar fuori e chi sembra dare indicazioni a caso pur di liberarsi di noi. Fino a quando ci imbattiamo in una coppia sulla cinquantina che prova a capirci e farsi capire, ci dà un indirizzo dicendo “tanto amore” come sole parole in italiano. Inseriamo l’indirizzo sul cellulare e passeggiando ci avviammo verso il locale non tanto distante.
Arriviamo all’ingresso e come una delle sere precedenti ci imbattiamo in un club, anche qui ci parlano in inglese di una tessera per pochi soldi, come la sera precedente decidiamo di farla ed entrare.
L’altro locale, dove abbiamo bevuto qualche altro bicchiere di buon vino aveva un bel bar e un gruppo che suonava qualcosa dal vivo quindi ci confermiamo con poche parole che era una buona idea e entriamo.

Un bel bar e luci soffuse, niente musica dal vivo ma comunque buona musica e non sparata a palla come in certi locali dove per potersi parlare bisogna urlare, il locale è affollato e dopo che una cameriera viene al nostro tavolo a prendere l’ordine ci guardiamo attorno e attendiamo che torni. Notiamo assieme le signore agli altri tavoli vestite in modo molto provocante, lei mi fa notare subito una delle signore che non indossa l’intimo.

“Fede ho la sensazione che non sia un club normale”

“Dove siamo finiti?”

La ragazza ci porta i cocktail ma lei è distratta.

“Cosa stai controllando la infondo? chiedo

“La signora bionda non ha l’intimo, porco come mai non lo avevi notato?”

“Guardavo le tette dell’altra” ribatto ridendo, aveva due grosse tette come la quarta di Fede.

“Quindi io posso guardare il pacco del ragazzo al bancone del bar?” mi indica il ragazzo alto che beve con un amico al bancone, l’altro sta spalle a noi.

“Fai pure, tanto non siamo vicini a casa” lo dico mentre metto una mano sulle sue gambe lasciate scoperte dal vestitino corto che indossa.

“Non sei geloso?”

“No, dimmi come te lo immagini” lo dico mentre la mia mano sale a sfiorare le mutandine.

“Sei un porco, credo sia lungo ma non tanto grosso”

“Gli vuoi chiedere se stasera te lo fa vedere?”

“Fai il bravo, una cosa sono le fantasie e un'altra la realtà”

Nel via vai di persone notiamo che deve esserci qualche altra sala dopo il corridoio che si intravede dall’altra parte del locale cosi le chiedo di seguirmi e ci inoltriamo nell’andito che non porta ad una stanza ma con nostra sorpresa si divide come un labirinto dove si trovano tantissime stanze, alcune chiuse e alcune aperte.
Arriviamo ad una stanza con la porta aperta e due coppie che molto serenamente scopano e urlano, noi a vederli scoppiamo in una risata di un misto tra sorpresa ed imbarazzo per essere lì e al loro sguardo serio ci scusiamo e ci spostiamo in un altro andito.
Li la poggio al muro e la bacio con tanta voglia, l’eccitazione di essere lì bastava a mandare a mille la voglia di possederla, ma sono attratto dai gemiti di una ragazza che deve stare in una stanza la vicino a noi, sono troppo curioso così prendo Fede per mano e la porto con me.

Ci blocchiamo assieme in una stanza con le luci rosse che illuminano soltanto il letto rosso che sta al centro, dove un ragazzo di colore sta in piedi e una bellissima ragazza inginocchiata gli succhia il cazzo.
Con noi tante coppie sono qui attorno al letto ad osservarli, Fede sta davanti a me e li osserva, io tengo le mani sui suoi fianchi e la bacio sul collo lentamente, dopo quel pompino intenso il ragazzo fa mettere la ragazza a pecora e la prende per i fianchi scopandola subito con forza, le sue urla superano anche la musica e le sue facce rivelano l’intensità delle botte.
Ora che le botte diventano sempre più forti le mie mani salgono lungo i fianchi di Fede fino alle sue tette, le stringo e sento i suoi capezzoli durissimi. Poggio il mio pacco tra le sue natiche, sono sicuro che sente il mio durello attraverso il suo vestitino da come sfrega il suo bel culo su di me.
Nella penombra noto dall’altra parte del letto i due ragazzi del bar così porto le dita suoi capezzoli della mia porca e li strizzo, poi vista la scollatura infilo una mano dentro e tiro fuori una sua tetta, continuando a giocare col suo capezzolo e leccandole il collo.

“Hai visto chi ti guarda dall’altra parte del letto?”

“Porco, se fai cosi le vogliono anche loro”

“Vuoi una loro mano sull’altra tetta?” mentre chiedo non smetto di strizzare il suo capezzolo fuori dal vestito.

“Non lo so, ma voglio succhiarti il cazzo”

“Porca, vieni con me”

La prendo per mano e faccio il giro del letto passando vicino ai due ragazzi che si girano a guardarci e ci chiedono, almeno credo, dove stiamo andando.
Sorrido e non rispondo, sono un turbine di emozioni.
Troviamo subito una stanza vuota, entriamo e ci baciamo appoggiati ad una parete, ci accorgiamo che non c’è nessun letto, per me non è un problema scoperei anche in piedi ma vediamo i due ragazzi guardarci dalla porta e indicare una finta parete piena di fori al centro della stanza.
Sono carico di voglia e di emozioni, è la prima volta che siamo in un locale cosi e si potrebbero realizzare tante delle nostre fantasie, sono geloso al punto di fermarla su qualsiasi cosa? Lei cosa vorrà fare? Sono pronto a vederla tra le braccia di un altro?
Continuiamo a baciarci senza dare un cenno ai ragazzi che ci guardano, dopo una decina di minuti ci fermiamo e decidiamo di farli entrare e guardarci da dietro la parete, poi si vedrà.

“Li lasciamo mettere lì e poi decidi” le dico

Riprende a baciarmi e spostando il suo vestito tiro fuori una sua tetta, la prendo subito tra le mie labbra, la mordo e poi passo a succhiare e mordere forte il suo capezzolo, con l’altra mano vado sotto il vestito e trovo le sue mutandine allagate, le sposto subito e infilo un dito dentro, lei ansima e chiude gli occhi buttando indietro la testa.
“Porca sei un lago, ma ora apri gli occhi e guarda affianco a noi”
“Ok ma non fermarti, mmm che bei cazzi”
Dalla parete spuntavano i cazzi dei due ragazzi, la spingo lentamente verso la parete facendola poggiare spalle al muro proprio tra i due buchi da dove sbucano, infilo un altro dito nella sua figa e li muovo sempre più forte.
“Porca vuoi toccarli vero? allunga le mani”
“Si tanto”
Le sue mani si allungano sino a prenderli in mano e segarli lentamente mentre io continuo a muovere le dita dentro di lei, sempre più forte fino a che non viene tremante tra le mie braccia. Ora la bacio e lei lascia i due cazzi tirando fuori il mio e inizia a segarlo, fermo le sue mani e mi allontano leggermente da lei.
“Sfilati il vestito, voglio vederti nuda solo con i tacchi”
“Vieni qui!” mentre si spoglia
“No! Porca quale vuoi succhiare per primo dei ragazzi?”
“Lui” lo dice prendendone uno in mano, si inginocchia mi guarda e lo sega, poi da due leccate e passa all’altro, lecca pure questo, mi avvicino di lato per vederla meglio, dopo tante leccate inizia a succhiare le punte alternandole nella sua bocca calda
“Porca fammi vedere come li succhi bene” alle mie parole la sua bocca succhia sempre più forte facendo entrare più che può i loro cazzi nella sua bocca
“Quanto è brava la tua porca?” mi chiede tra una succhiata e l’altra

Non rispondo, la metto a 90 cosi la sua bocca può continuare a succhiare, mi metto dietro di lei, prima mordo le sue natiche e poi lecco i suoi buchi caldi e umidi, adoro il suo sapore. Dopo qualche minuto mi alzo e infilo il mio cazzo nella sua figa, entra tutto di colpo da quanto è bagnata, la prendo per i fianchi e la scopo sempre più forte, più aumento la forza della scopata e più gode con la sua bocca riempita a turno dal cazzo dei ragazzi, sentirla ansimare con la bocca piena mi eccita sempre di più. Ogni tanto aggiungo qualche sculacciata e adesso la mia bocca lascia andare un po’ di saliva dritta nel suo culo dove metto due dita e continuo a scoparla nella figa, lei viene e urla un fantastico orgasmo mollando i cazzi dei ragazzi e poggiando le mani sul muro.
“Fantastico! Continua a muovere anche le dita”

“Solo se continui a succhiare i loro cazzi”

Non risponde si abbassa e sento le sue succhiate intense su quel cazzo come se lo volesse svuotare ad ogni ciucciata, viene e sento come schizza tra le nostre gambe il suo orgasmo, lo squirt è il segnale che si è lasciata andare completamente.

“Mettimelo dietro” chiede girata verso me

“Lo facciamo mettere a loro nel tuo bel culo?” voglio scoprire fino a cosa vuole arrivare

“No voglio farli venire nella mia bocca, sfondami tu”

Non fa in tempo a finire di dirlo che sto infilando la punta del mio cazzo nel suo culo, lo metto e lo tolgo fino ad infilarlo tutto fino alle palle, mi fermo e la tengo per i capelli schiacciando la sua testa sul cazzo che succhia. Inizio a muovermi con forza riprendendola per i fianchi fino a quando non arriva ad un altro orgasmo.
Sto per venire ma mi fermo, mi sposto di lato e la guardo mentre svuota i due ragazzi con la sua fantastica bocca, li svuota e ripulisce per bene, poi con sguardo da porca si avvicina al mio cazzo e iniziando dalle palle lo lecca tutto fino a prenderlo in bocca e fissandomi dal basso lo succhia più che può, una sua mano massaggia le mie palle e succhia con voglia, fino a quando non sto per venire , prendo il cazzo con una mano le dico di tirare fuori la lingua , schizzo sulla sua lingua ma gli schizzi sono talmente forti che la metà vanno sul suo viso e sugli occhi.
Pulisce tutto e ingoia, ci rivestiamo salutando i ragazzi.

“Dove prenotiamo la prossima vacanza?” mi sussurra lei mentre torniamo al bar.

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